Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: Hiyori989898    07/01/2017    1 recensioni
Si può scappare da un destino che non ci appartiene?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Essere morti? Io so bene cosa si prova. Perché? Beh semplicemente perché lo sono.

Non ricordo com'è successo, so soltanto che appena riaprii gli occhi non ero più nella mia stanza.

Mi sono ritrovata distesa in un enorme piazzola in marmo bianco e liscio, ornato in oro.

Sopra la mia testa un soffitto, anch'esso bianco, sorretto da cinque ed enormi colonne argentee, privo di pareti.

Su questo vi è rappresentato un dipinto ad olio, con figure di angeli che volano spensierati suonando vari strumenti.

Mi tiro a sedere e guardandomi intorno rimango estasiata dal panorama.

Una distesa infinita di nuvole si presenta ora di fronte a me, soffici e bianche come zucchero a velo, di varie forme e grandezze con qualche tonalità color miele; sembra che possa camminarci tranquillamente sopra da quanto sono gonfie e piene.

Osservo bene cosa mi circonda e non posso far a meno di notare tante altre piccole isolette in marmo sparse qua e là come quella su cui sono ora io, anch'esse con un tetto sorretto.

Il clima è piacevole, non fa freddo ma c'è una lieve brezza che mi ricorda le stesse sensazioni che si provano in primavera; quando esci di casa e il tuo viso viene baciato da quel fresco e delicato venticello.

Quindi è così il paradiso?

Un improvviso tepore mi circonda il corpo riscaldandomi e i miei occhi si chiudono da soli accogliendolo; è una sensazione che non avrei mai immaginato di poter provare, un senso di pace assoluta.

Mi lascio trasportare da questo calore; una voce profonda e gentile, alle mie spalle, mi invita a voltarmi.

Una donna, straordinariamente bella, ora è in piedi davanti a me che mi sorride; ha dei lunghi capelli dorati che le ricadono lungo i fianchi ondeggiando, gli occhi azzurri, come il cielo dopo una tempesta, mi fissano con dolcezza e le gote rosee, come pesche appena maturate, le rendono il viso giovane e pulito.

< Tranquilla tesoro, ora sei con noi > è l'unica cosa che riesco a sentire pronunciare dalle sue labbra ma, prima che io apra bocca per formulare una domanda, la donna si dissolve.

Le magnifiche sensazioni di prima svaniscono rilasciando al loro posto un intenso profumo di vaniglia; decido di girarmi nuovamente in direzione delle nuvole, incuriosita cammino verso di loro.

Se sono morta dovrei riuscire a levitare no?

Mi sto solo basando sui film visti in televisione e lì i morti non sembrano avere problemi.

Metto un piede su una di queste, per testare, e non sento ancora un punto solido dove appoggiarlo; quasi come se ci fosse il vuoto.

Il mio piede scende ancora e il mio corpo si sbilancia troppo in avanti e quasi perdo l'equilibrio ma una mano mi afferra la tunica bianca, che mi tira indietro.

< Sei un'anima, non un angelo > parla un voce maschile dietro me, aiutandomi a ritrovare l'equilibrio.

Mi volto a vedere il mio salvatore e al primo impatto col suo viso trattengo il fiato.

Dei magnifici occhi blu osservano divertiti la mia goffaggine nel risistemarmi i capelli velocemente, per ricompormi; i capelli biondo platino svolazzano qua e la come se avessero vita propria e le labbra carnose formano un piccolo accenno di sorriso all'angolo della bocca.

Spero che essere morta mi risulti utile, perché credo di avere le guance in fiamme.

Resto lì a fissarlo incredula, possibile che esista?

E non appena, il ragazzo, dirige il suo sguardo altrove, come se imbarazzato, mi sento quasi morire.

È veramente molto... oh Dio non so come definirlo ma ecco che la sua voce graffiante mi richiama < Tutto bene? > io annuisco e basta < Non fare più come prima. D'accordo? > di nuovo annuisco e questa volta lo faccio ridere.

Vorrei proprio vedere la mia faccia in questo momento.

Ecco sto facendo la figura dell'idiota < Allora ciao> mi saluta con un occhiolino prima di darmi le spalle e camminare con passo sicuro verso una nuvola, sparendo dalla mia vista, non appena la supera.

Se sono veramente in paradiso, quello era sicuramente un angelo.

È passato non so quanto tempo e sono sempre su questa piazzola.

I minuti sembrano ore e fissare le nuvole, che cambiano forme, non è più così divertente; non riesco a rimanere ferma.

Non c'è assolutamente nulla qua; non dovrei sentire cori angelici, vedere angioletti che svolazzano qua e la o roba simile? Forse devo smettere di pensare ai film.

Basta mi sono stufata; mi alzo e vado verso il mucchio di nuvole dove quel ragazzo si era diretto.

Ok sono davanti ad esse ma ho paura, se oltre questa candida parete trovo il vuoto? Devo solo fare attenzione.

Allungo prima la mano verso essa ed è come entrare in contatto con il vapore ma non il solito umidiccio, la ritiro ed è asciutta; decido di entrare.

Mando avanti il piede destro e a quanto pare la strada continua; prendo un enorme respiro e mi avvento.

Ma quanto posso essere incosciente?

E' andata bene però, perché sto ancora camminando e sono praticamente circondata dal bianco assoluto.

Sento delle voci provenire da davanti a me; procedo lentamente e finalmente esco dal tunnel di nuvole.

Sono senza parole.

Uomini, donne, bambini, anziani e credo pure di aver visto degli animali, passeggiano tranquillamente in questo mare di nuvole cotonate.

Una vecchia signora passa accanto a me e mi sorride; sono troppo stupefatta per ricambiare.

Ci sono veramente moltissime persone qui, sposto il mio sguardo oltre e... resto senza parole; una lunga, lunghissima scalinata platinata sale verso il cielo; alzo gli occhi e non posso far a meno di spalancare la bocca.

Un palazzo sorretto dal nulla, volteggia in cielo.

È completamente bianco, la forma che ha ricorda i classici castelli delle principesse ma prima, di arrivare ad esso, si presenta un cancello in oro.

< Finalmente sei arrivata, pensavo saresti rimasta là ancora per molto > ma questa non è la voce di... Guardo alla mia destra e riconosco subito quegli occhi blu che mi puntano con divertimento.

Forza, non puoi sempre fare scena muta! < Non so bene come funziona qui e avevo paura di cadere di nuovo > ammetto con sincerità, allora il ragazzo mi sorride < Però hai riprovato > a quelle parole schiudo le labbra in un sorriso e annuisco con la testa.

Un lungo silenzio incombe tra di noi fino a quando non prendo coraggio < Come- > prima di formulare la domanda, vengo bloccata dal tocco della sua mano sulla mia spalla < Rimandiamo a più tardi le domande> mormora guardando avanti a sé.

Seguo il suo sguardo e noto che è fermo su una figura.

Tutti sono girati ad ammirare un uomo che ora sta scendendo dal cielo con leggiadra.

Io continuo a fissare, ammaliata, le due enormi e possenti ali attaccate alla sua schiena che muove sinuosamente, come se il tempo attorno ad esse fosse rallentato.

Atterra non troppo lontano da noi e senza distogliere gli occhi domando < È un angelo vero? > lo sento annuire < Ma chi è? > chiedo curiosa mentre nella mia testa ricerco alcuni nomi di angeli che ricordo.

Il ragazzo incrocia le braccia al petto e tranquillamente mi risponde < Azazel, lui decide chi può rimanere e chi deve andare, se merita o se non> lo guardo confusa < Non capisco > ma , come se avesse intuito che stessimo parlando di lui, il cosiddetto Azazel si avvicina a noi.

Mentre avanza allarga le braccia < Reiyel > il ragazzo di fianco a me fa un passo avanti < Fratello, già qui? >

L'Angelo si ferma proprio davanti a noi < Tante anime giungono ultimamente qua> afferma Azazel con occhi languidi, < Meglio da noi che da > il ragazzo fa una lunga pausa seguita da un espressione quasi di disgusto, ma l'angelo finisce la frase < Loro, sì hai ragione >.

Passano una buona manciata di secondi prima che Azazel mi noti < Tu sei la signorina nuova > sussulto presa alla sprovvista ma come mio solito annuisco in silenzio.

L'Angelo, dai lunghi capelli dal colore che ricorda il grano, rimane qualche attimo a fissarmi per poi parlare < Tra non molto toccherà a te ma stai tranquilla, lo leggo nei tuoi occhi che sei una ragazza come si deve > toccherà a me? Faccio per riaprire bocca < Adesso vado, un lungo lavoro mi attende > ci saluta con un lieve cenno della testa prima di dileguarsi.

Che intendeva dire?

Torno sul ragazzo guardandolo, sembra che percepisca il mio sguardo su di sè e si volta < Devo andare anche io > mi comunica < Oh va bene... Reiyel, giusto? > annuisce sorridendo, cosa che faccio subito anche io < Tu? > mi chiede < Vaan >. Rimaniamo per un po' a guardarci e mi perdo in quelle iridi dal colore incantevole e raro, per una persona normale come me, da vedere.

Lo vedo girarsi, come se qualcuno lo stesse chiamando < Ci vediamo, Vaan > si riconcentra su di me mostrandomi per un ultima volta il suo splendido viso, prima di cominciare ad incamminarsi dandomi le spalle < Ci vediamo, Reiyel >.

Di una cosa sono certa, avrò una buona compagnia qui.

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Hiyori989898