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Autore: xxlili_luna    07/01/2017    3 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Pov Hermione
Dormitorio femminile
Non ci potevo credere! No! Assolutamente no! Volevo urlare, spaccare qualcosa, qualsiasi cosa. Continuavo a leggere e rileggere la lettera che mi aveva mandato mia madre poco prima. Mancavano solo due settimane alla fine della scuola, gli esami erano praticamente terminati e ormai le famiglie cominciavano ad organizzarsi per le vacanze. Appena, all'ora di pranzo, mi era arrivata la lettera ero al settimo cielo, ogni anno i miei genitori mi portavano in un posto diverso, isolati dai babbani, e tutti erano fantastici, ma, arrivata a metà della lettera il mio sorriso si spense, tramutandosi in una espressione incredula. Dopo averla finita di leggere mi ero istintivamente voltata verso la tavolata dei Serpeverde e l'avevo visto leggere anche lui una lettera e poi alzare lo sguardo e puntarlo su di me. Appena i nostri occhi si erano incontrati io avevo distolto velocemente il mio e l'avevo puntato di nuovo sulla lettera. Finito il pranzo ero furibonda. Furibonda con i miei genitori e con quell'insopportabile biondino ossigenato. Mi ero alzata da tavola e per poco non avevo tirato un pugno a Nevile, che mi aveva fatto una semplice domanda su storia della magia. 
Adesso mi trovavo in camera mia e aspettavo che Ginny, la mia compagna di stanza, nonché migliore amica, tornasse dagli allenamenti di Quidditch. Appena sentì la porta aprirsi mi precipitai verso di lei, la afferrai, la feci entrare e richiusi la porta, tutto questo in meno di un minuto. Mi voltai verso di lei e prima di darle il tempo di dire qualcosa le mettei la lettera in mano. Lei la lesse e vidi il suo viso trasformarsi in una espressione disgustata e stranita. 
- Oh, cavolo! - fece alzando lo sguardo su di me. Io annuì lievemente e andai verso il letto sedendomici sopra. Ginny mi raggiunse poggiando la lettera accanto a sé. - E dai! Guarda il lato positivo. 
- C'è un lato positivo? - feci incrociando il suo sguardo. 
- Bè... forse. - disse sorridendo appena. Io la guardai con gli occhi sgranati, come se fossi sull'orlo di una crisi isterica, e forse era proprio così. Poggiai la testa sulla sua spalla. Ripensando alle parole che c'erano scritte su quel maledettissimo pezzo di carta. 
[ Cara Hermione 
Non vedo l'ora di abbracciarti. Come stanno andando gli esami? E con i tuoi amici? Volevo informarti su dove andremo quest'anno in vacanza. Andremo in America, alle Hawaii. Contenta? Volevo anche dirti che quest'anno non saremo da soli ma verranno con noi anche i Malfoy. Verremo a prendere te e Draco tra due settimane esatte e partiremo immediatamente. Alloggeremo in un castello della famiglia Malfoy e staremo lì un mese. Ci vediamo presto. 
Un bacio. 
Mamma e papà. ] 
Non ci potevo credere. Avrei passato un intero mese con Malfoy. Sapevo perché i miei genitori e i suoi si erano organizzati così. Volevano che io e lui ci fidanzassimo, anzi, ai loro occhi lo eravamo già. Ma tra l' esserlo per qualche ora a una cena e poi tornare a ignorarci e a insultarci  per il resto del tempo a scuola era una cosa, fingere di essere fidanzati per un mese intero era un'altra! Non lo sopportavo, era così superficiale, antipatico, narcisista e si faceva tutte le ragazze della scuola. Era una vera serpe.  
Quel pomeriggio andai in biblioteca. Quello era l'unico posto in cui riuscivo a calmarmi e a riflettere. Afferrai un libro di rune antiche e mi sedetti a un tavolo libero. Cominciai a sfogliarlo pigramente quando sentì la sedia davanti alla mia strisciare sul pavimento e qualcuno che ci si sedeva. Alzai lo sguardo e per poco non sobbalzai. Era Malfoy. Seduto che mi fissava con quei suoi occhi grigi. 
- Che vuoi? - gli chiesi dopo un secondo di silenzio. 
- È così che ci si rivolge al proprio fidanzato? - disse facendo il finto offeso. 
- Tu non sei il mio ragazzo. Lo sei solo davanti ai nostri genitori. Qui io sono... 
- Fidanzata con Lenticchia. Lo so, lo so. Anche se non capisco proprio cosa ci trovi in lui. - disse facendo un gesto con la mano come per scacciare una mosca. Quando ci eravamo accorti che i nostri genitori volevano farci mettere insieme, avevamo fatto un piccolo accordo. Quando eravamo con loro, saremmo stati una coppia. Nel resto del tempo io stavo con Ron e lui si faceva tutte le ragazze che voleva. Roteai gli occhi al cielo per come l'aveva chiamato. 
- Cosa vuoi? - chiesi di nuovo, questa volta scandendo bene le parole. 
- Allora. - disse poggiando le braccia sul tavolo e facendosi serio. - Dovremo passare un mese insieme e fingerci fidanzatini tutti innamorati e bla, bla, bla. Quindi fai la brava e sii una fidanzata finta perfetta, perché se ci fai scoprire o dici a mio padre qualcosa su come mi comporto qui, te ne farò pentire amaramente. - lo sguardo gli si stava facendo più minaccioso e scuro. 
- E se tu dici qualcosa a proposito del mio ragazzo, ti farò del male in modi che non sono ancora stati inventati. - feci poggiando il libro sul tavolo e sporgendomi lievemente per avvicinarmi a lui. Con la coda dell'occhio vedevo che praticamente tutti gli sguardi erano puntati su di noi. In un modo o nell'altro si era sparsa la voce della nostra " relazione " e quando ci vedevano parlare, in maniera civile, puntavano lo sguardo su di noi. 
- Che grinta, Grenger. - disse in un sussurro facendo un ghigno. Poi si alzò dalla sedia e mi guardò dall'alto in basso per circa due secondi poi si voltò e andò verso la porta da cui uscì. Sospirai lievemente e mi riappoggiai alla sedia buttando la testa all'indietro. Dopo qualche minuto che guardavo il soffitto ripresi il libro in mano e lo riaprì ricominciando a leggere, o almeno provandoci, ma non vedevo veramente quelle pagine, i miei pensieri erano fissi su Malfoy, sul mese che mi aspettava e soprattutto su come avrebbe reagito Ron appena... Oh, cavolo! Ron! Alzai lo sguardo verso l'orologio alla parete e saltai su dalla sedia, attirando l'attenzione di tutti. Feci un incantesimo al libro che tornò al suo posto da solo, raccolsi la mia roba e uscì correndo dalla biblioteca. Corsi giù verso i sotterranei e per poco non caddi addosso a una Serpeverde che stava uscendo dal suo dormitorio. Mi guardò male prima di andarsene. Io mi precipitai  verso l'aula di Pozioni e aprì la porta. Dentro c'era solo Ron, che appena sentì quel rumore improvviso per poco non cadde dalla sedia. Mi rivolse un sorriso e si avvicinò a me. 
- Ma dov'eri finita? - mi chiese lui. 
- Scusa! Ero in biblioteca e ho perso la cognizione del tempo. - dissi tralasciando la visitina di Malfoy. Lo baciai a fior di labbra prima di metterci a lavoro. Tra poco ci sarebbe stato l'esame di Pozioni, l'ultimo esame, e Ron, essendo una schiappa in Pozioni mi aveva chiesto un aiuto. Preparammo diverse pozioni, una diversa dall'altra, e appena l'avevamo conclusa chiedevo a lui di dirmi il nome, a cosa funzionasse, quali erano gli ingredienti principali e come si faceva. Verso le sette avevamo fatto e ripassato tutte le pozioni studiate quell'anno. - Okay... io ora devo andare a prepararmi per la cena. Ci vediamo dopo. - disse dopo avermi ringraziata con un piccolo bacio. Lo salutai a mia volta ma prima che aprisse la porta lo fermai. Dovevo dirglielo. - Aspetta. Prima che tu vada... dovrei dirti una cosa. 
- Cosa? - fece incuriosito. 
- Bè... ecco... sai che con i nostri genitori, insomma, io e Malfoy stiamo insieme vero? - vidi una scintilla di rabbia passare per i suoi occhi, detestava non poter conoscere i miei genitori per questo, e detestava che Malfoy fosse considerato il mio ragazzo, anche solo dalle nostre famiglie... e dall'intera comunità magica. - E, bè, i nostri genitori hanno pensato che sarebbe carino fare una vacanza insieme, quest'estate... e quindi... - mi bloccai e lo vidi irrigidirsi. 
- Mi vuoi dire che passerrai l'estate con quel Serpeverde? - disse quasi urlando, aveva la stessa espressione che avevo avuto io quando l'avevo scoperto. Ci pensai su un secondo, indecisa tra dirgli la verità o mentirgli, inventandomi una scusa per giustificare la frase di prima. Scelsi la prima. Annuì lievemente e lo vidi sgranare gli occhi. Ci furono dei minuti di silenzio, nei quali Ron continuò a guardare un punto indefinito del muro. - Okay. So che non puoi opporti, ma mi fido di te e so che tra e te e lui non c'è nulla. - disse riportando gli occhi nei miei. Sorrisi e lo baciai di nuovo. 
Tornai in camera mia e mi tolsi la divisa. Mi misi un paio di jeans attillati neri e una canottiera viola scuro, poi mi infilai un paio di convers nere e uscì dalla stanza. Ginny era già sciesa di sotto e io mi affrettai a raggiungerla in Sala Grande. Anche all'interno di quel castello così antico si moriva di caldo e appena scoccava la campanella che segnava la fine delle lezioni, volavo in camera mia a cambiarmi, ma quel giorno non ne avevo avuto il tempo. Appena entrai quasi tutti gli sguardi si puntarono su di me, ma cercai di non farci caso. Mi avvicinai ai miei amici e mi sedetti al posto vicino a Ginny, abbracciata a Harry. Il mio migliore amico e fidanzato della mia migliore amica. Davanti a me si sedette Ron, che mi sorrise dolcemente prendendomi la mano. La cena fu tranquilla, apparte il fatto che ogni tanto mi giravo verso Malfoy e lo vedevo fissarmi. Non riuscivo a decifrare il suo sguardo, ma ogni volta che i nostri sguardi si incontravano lui non lo abbassava minimamente. 
Quando arrivò l'ora di andare a dormire mi separai dagli altri e dal mio ragazzo e mi diressi insieme a Ginny verso la nostra camera. Mi addormentai praticame

Pov Hermione

Dormitorio femminile


Non ci potevo credere! No! Assolutamente no! Volevo urlare, spaccare qualcosa, qualsiasi cosa. Continuavo a leggere e rileggere la lettera che mi aveva mandato mia madre poco prima. Mancavano solo due settimane alla fine della scuola, gli esami erano praticamente terminati e ormai le famiglie cominciavano ad organizzarsi per le vacanze. Appena, all'ora di pranzo, mi era arrivata la lettera ero al settimo cielo, ogni anno i miei genitori mi portavano in un posto diverso, isolati dai babbani, e tutti erano fantastici, ma, arrivata a metà della lettera il mio sorriso si spense, tramutandosi in una espressione incredula. Dopo averla finita di leggere mi ero istintivamente voltata verso la tavolata dei Serpeverde e lo vidi leggere a sua volta una lettere e poi alzare lo sguardo e puntarlo sundi me. Appena i nostri occhi si incontrano io distolsi velocemente lo sguardo e tornai e fissarlo sulla carta. Finito il pranzo ero furibonda. Furibonda con i miei genitori e con quell'insopportabile biondino ossigenato. Mi ero alzata da tavola e per poco non avevo tirato un pugno a Nevile, che mi aveva fatto una semplice domanda su storia della magia. 
Adesso mi trovavo in camera mia e aspettavo che Ginny, la mia compagna di stanza, nonché migliore amica, tornasse dagli allenamenti di Quidditch. Appena sentì la porta aprirsi mi precipitai verso di lei, la afferrai, la feci entrare e richiusi la porta, tutto questo in meno di un minuto. Mi voltai verso di lei e prima di darle il tempo di dire qualcisa le mettei la lettera in mano. Lei la lesse e vidi il suo viso trasformarsi in una espressione disgustata e stranita. 


- Oh, cavolo! - fece alzando lo sguardo su di me. Io annuì lievemente e andai verso il letto sedendomici sopra. Ginny mi raggiunse poggiando la lettera accanto a sé. - E dai! Guarda il lato positivo. 


- C'è un lato positivo? - feci incrociando il suo sguardo. 


- Bè... forse. - disse sorridendo appena. Io la guardai con gli occhi sgranati, come se fossi sull'orlo di una crisi isterica, e forse era proprio così. Poggiai la testa sulla sua spalla. Ripensando alle parole che c'erano scritte su quel maledettissimo pezzo di carta. 
[ Cara Hermione 


Non vedo l'ora di abbracciarti. Come stanno andando gli esami? E con i tuoi amici? Volevo informarti su dove andremo quest'anno in vacanza. Andremo in America, alle Hawaii. Contenta? Volevo anche dirti che quest'anno non saremo da soli ma verranno con noi anche i Malfoy. Verremo a prendere te e Draco tra due settimane esatte e partiremo immediatamente. Alloggeremo in un castello della famiglia Malfoy e staremo lì un mese. Ci vediamo presto. 
Un bacio. 


Mamma e papà. ] 


Non ci potevo credere. Avrei passato un intero mese con Malfoy. Sapevo perché i miei genitori e i suoi si erano organizzati così. Volevano che io e lui ci fidanzassimo, anzi, ai loro occhi lo eravamo già. Ma tra l' esserlo per qualche ora a una cena e poi tornare a ignorarci e a insultarci  per il resto del tempo a scuola era una cosa, fingere di essere fidanzati per un mese intero era un'altra! Non lo sopportavo, era così superficiale, antipatico, narcisista e si faceva tutte le ragazze della scuola. Era una vera serpe.  


Quel pomeriggio andai in biblioteca. Quello era l'unico posto in cui riuscivo a calmarmi e a riflettere. Afferrai un libro di rune antiche e mi sedetti a un tavolo libero. Cominciai a sfogliarlo pigramente quando sentì la sedia davanti alla mia strisciare sul pavimento e qualcuno che ci si sedeva. Alzai lo sguardo e per poco non sobbalzai. Era Malfoy. Seduto che mi fissava con quei suoi occhi grigi. 


- Che vuoi? - gli chiesi dopo un secondo di silenzio. 


- È così che ci si rivolge al proprio fidanzato? - disse facendo il finto offeso. 


- Tu non sei il mio ragazzo. Lo sei solo davanti ai nostri genitori. Qui io sono... 


- Fidanzata con Lenticchia. Lo so, lo so. Anche se non capisco proprio cosa ci trovi in lui. - disse facendo un gesto con la mano come per scacciare una mosca. Quando ci eravamo accorti che i nostri genitori volevano farci mettere insieme, avevamo fatto un piccolo accordo. Quando eravamo con loro, saremmo stati una coppia. Nel resto del tempo io stavo con Ron e lui si faceva tutte le ragazze che voleva. Roteai gli occhi al cielo per come l'aveva chiamato. 


- Cosa vuoi? - chiesi di nuovo, questa volta scandendo bene le parole. 


- Allora. - disse poggiando le braccia sul tavolo e facendosi serio. - Dovremo passare un mese insieme e fingerci fidanzatini tutti innamorati e bla, bla, bla. Quindi fai la brava e sii una fidanzata finta perfetta, perché se ci fai scoprire o dici a mio padre qualcosa su come mi comporto qui, te ne farò pentire amaramente. - lo sguardo gli si stava facendo più minaccioso e scuro. 


- E se tu dici qualcosa a proposito del mio ragazzo, ti farò del male in modi che non sono ancora stati inventati. - feci poggiando il libro sul tavolo e sporgendomi lievemente per avvicinarmi a lui. Con la coda dell'occhio vedevo che praticamente tutti gli sguardi erano puntati su di noi. In un modo o nell'altro si era sparsa la voce della nostra " relazione " e quando ci vedevano parlare, in maniera civile, puntavano lo sguardo su di noi. 


- Che grinta, Grenger. - disse in un sussurro facendo un ghigno. Poi si alzò dalla sedia e mi guardò dall'alto in basso per circa due secondi poi si voltò e andò verso la porta da cui uscì. Sospirai lievemente e mi riappoggiai alla sedia buttando la testa all'indietro. Dopo qualche minuto che guardavo il soffitto ripresi il libro in mano e lo riaprì ricominciando a leggere, o almeno provandoci, ma non vedevo veramente quelle pagine, i miei pensieri erano fissi su Malfoy, sul mese che mi aspettava e soprattutto su come avrebbe reagito Ron appena... Oh, cavolo! Ron! Alzai lo sguardo verso l'orologio alla parete e saltai su dalla sedia, attirando l'attenzione di tutti. Feci un incantesimo al libro che tornò al suo posto da solo, raccolsi la mia roba e uscì correndo dalla biblioteca. Corsi giù verso i sotterranei e per poco non caddi addosso a una Serpeverde che stava uscendo dal suo dormitorio. Mi guardò male prima di andarsene. Io mi precipitai  verso l'aula di Pozioni e aprì la porta. Dentro c'era solo Ron, che appena sentì quel rumore improvviso per poco non cadde dalla sedia. Mi rivolse un sorriso e si avvicinò a me. 


- Ma dov'eri finita? - mi chiese lui. 


- Scusa! Ero in biblioteca e ho perso la cognizione del tempo. - dissi tralasciando la visitina di Malfoy. Lo baciai a fior di labbra prima di metterci a lavoro. Tra poco ci sarebbe stato l'esame di Pozioni, l'ultimo esame, e Ron, essendo una schiappa in Pozioni mi aveva chiesto un aiuto. Preparammo diverse pozioni, una diversa dall'altra e appena l'avevamo conclusa chiedevo a lui di dirmi il nome, a cosa funzionasse, quali erano gli ingredienti principali e come si faceva. Verso le sette avevamo preparato e ripassato tutte le pozioni studiate quell'anno. - Okay... io ora devo andare a prepararmi per la cena. Ci vediamo dopo. - disse dopo avermi ringraziata con un piccolo bacio. Lo salutai a mia volta ma prima che aprisse la porta lo fermai. Dovevo dirglielo. - Aspetta. Prima che tu vada... dovrei dirti una cosa. 


- Cosa? - fece incuriosito. 


- Bè... ecco... sai che con i nostri genitori, insomma, io e Malfoy stiamo insieme vero? - vidi una scintilla di rabbia passare per i suoi occhi, detestava non poter conoscere i miei genitori per questo, e detestava che Malfoy fosse considerato il mio ragazzo, anche solo dalle nostre famiglie e... per tutta la comunità magica. - E, bè, i nostri genitori hanno pensato che sarebbe carino fare una vacanza insieme, quest'estate... e quindi... - mi bloccai e lo vidi irrigidirsi. 


- Mi vuoi dire che passerrai l'estate con quel Serpeverde? - disse quasi urlando, aveva la stessa espressione che avevo avuto io quando l'avevo scoperto. Ci pensai su un secondo, indecisa tra dirgli la verità o mentirgli, inventandomi una scusa per giustificare la frase di prima. Scelsi la prima. Annuì lievemente e lo vidi sgranare gli occhi. Ci furono dei minuti di silenzio, nei quali Ron continuò a guardare un punto indefinito del muro. - Okay. So che non puoi opporti, ma mi fido di te e so che tra e te e lui non c'è nulla. - disse riportando gli occhi nei miei. Sorrisi e lo baciai di nuovo. 


Tornai in camera mia e mi tolsi la divisa. Mi misi un paio di jeans attillati neri e una canottiera viola scuro, poi mi infilai un paio di scarpe di convers nere e uscì dalla stanza. Ginny era già sciesa di sotto e io mi affrettai a raggiungerla in Sala Grande. Anche all'interno di quel castello così antico si moriva di caldo e appena scoccava la campanella che segnava la fine delle lezioni, volavo in camera mia a cambiarmi, ma quel giorno non ne avevo avuto il tempo. Appena entrai quasi tutti gli sguardi si puntarono su di me, ma cercai di non farci caso. Mi avvicinai ai miei amici e mi sedetti al posto vicino a Ginny, abbracciata a Harry. Il mio migliore amico e fidanzato della mia migliore amica. Davanti a me si sedette Ron, che mi sorrise dolcemente prendendomi la mano. La cena fu tranquilla, apparte il fatto che ogni tanto mi giravo verso Malfoy e lo vedevo fissarmi. Non riuscivo a decifrare il suo sguardo, ma ogni volta che i nostri sguardi si incontravano lui non lo abbassava minimamente. 


Quando arrivò l'ora di andare a dormire mi separai dagli altri e dal mio ragazzo e mi diressi insieme a Ginny verso la nostra camera. Mi addormentai praticame subito.

   
 
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