Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: GabrielleWinchester    08/01/2017    0 recensioni
Storiella nata quasi per caso, la storia di due giovani amanti che si avvicinano e si allontanano, una storia senza tante pretese e che spero vi piaccia :-)
Dal testo: "Annuisco assorta mentre osservo quei piccoli batuffoli gelati poggiarsi sulle auto, rendendo tutto fiabesco, un Paradiso da attraversare con lo slittino, da incorniciare in una foto da stampare e rendere immortale. Da noi l’Inverno sembra una leggenda narrata dai vecchi saggi e la neve è una metafora sul fatto che l’impossibile arriva quando meno te lo aspetti. Poi la mia attenzione si rivolge verso di lui, alla spensieratezza che risiede nei suoi occhi, lui che è lo specchio della mia anima, uno spirito inquieto e che cerca sempre l’approvazione altrui, sentimenti speculari e che a volte si respingono, gli accarezzo la barbetta “L’inverno non è così male, non trovi?”
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon pomeriggio a tutti,
iniziamo l'anno con un po' di dolcezza, con un racconto nato quasi per caso, il quale vuole solo regalare tenerezza e non pretendendo nulla da nessuno...mi scuso per eventuali errori presenti all'interno del racconto e mi auguro che vi possa piacere! Ringrazio tutti coloro che la leggono e la leggeranno, tutti coloro che la recensiscono e la recensiranno, tutti coloro che mettono e metteranno le mie storie all'interno delle scelte, preferite, ricordate e tutti coloro che mi hanno messo negli autori preferiti :-) Buona lettura :-) Gabrielle :-)

Pupazzi di neve con il cuore caldo

“Guarda”
Mi giro verso di lui e lo guardo con un sorriso che mi attraversa il viso, illuminando gli occhi e riscaldando il cuore. Dietro di noi, il fuoco scoppietta, l’atmosfera di un inverno che non gela il cuore, ma regala nuove sensazioni.
“La neve”
Annuisco assorta mentre osservo quei piccoli batuffoli gelati poggiarsi sulle auto, rendendo tutto fiabesco, un Paradiso da attraversare con lo slittino, da incorniciare in una foto da stampare e rendere immortale. Da noi l’Inverno sembra una leggenda narrata dai vecchi saggi e la neve è una metafora sul fatto che l’impossibile arriva quando meno te lo aspetti. Poi la mia attenzione si rivolge verso di lui, alla spensieratezza che risiede nei suoi occhi, lui che è lo specchio della mia anima, uno spirito inquieto e che cerca sempre l’approvazione altrui, sentimenti speculari e che a volte si respingono, gli accarezzo la barbetta “L’inverno non è così male, non trovi?”
Lui si alza in piedi, sorpreso dal mio gesto d’affetto e anche un po’ sconcertato, borbotta qualcosa sul fatto che deve prendere la legna in garage ed io lo lascio fare. Siamo fatti così, ci avviciniamo, ci allontaniamo, siamo la Terra e il Sole, non possiamo avvicinarci e allontanarci più di tanto.
Troppo vicino ci bruciamo, troppo lontano moriamo.
Siamo Ade e Persefone alternativi.
 “Tieni”
Sobbalzo sorpresa mentre lui mi porge una tazza di ottima cioccolata al latte, alla quale ha aggiunto una nota speziata, cannella.  Fa finta di non sapere nulla di me ma poi mi conosce più di chiunque altro. O forse ha uno spirito d’osservazione più alto degli altri, abituati a vedere in maniera distratta, vittime di una società in costante corsa, sguardi su uno schermo, parole che si tramutano in impulsi elettronici, memoria volatile. Assaporo l’odore, appoggio i piedi al marmo caldo e sorrido. Lui mi fissa come se non sapesse cosa fare e poi si siede vicino, appoggiando anche lui i piedi sul marmo.
Degusto la cioccolata, lasciando che la sua dolcezza mi pervada i sensi, chiudendo gli occhi e non accorgendomi che una piccola goccia mi stava macchiando il mento. Lui me la indica, io lo ignoro, lui continua a indicare che mi sto sporcando, continuo a ignorarlo, mi porge un fazzoletto e mi dice “Ti stai sporcando tutta”.
Io lo ignoro ancora una volta, lui rimane fermo nella sua posizione, prendo il fazzoletto e lo getto nel fuoco. Vedo le fiamme che lambiscono il fazzoletto di seta, un caldo abbraccio che avvolge e brucia, come il nostro sentimento. Lui tenta di recuperarlo ma rischia di ustionarsi e alla fine desiste dal suo intento.
“Che cosa stai facendo?”
Io sollevo le sopracciglia, ridendo del suo sconcertamento. Ormai so com’è fatto, odia essere ignorato, lui può ignorarmi, può far finta che quello che gli dico non gli interessa ma se sono io a farlo…apriti Cielo! Porte sbattute, vassoi d’argento appoggiati in mal modo sul tavolo, ogni modo per attirare la mia attenzione.
“E se la mia anima fosse già sporca a causa tua?”
Si sta allontanando di nuovo ma questa volta lo fermo. Lui ringhia ed io lo ignoro, stanca di questo continuo punzecchiamento e desiderosa di un punto stabile, di una certezza, come la Stella Polare è l’orientamento per viandanti alla ricerca del proprio percorso. I nostri occhi s’incrociano di nuovo, due anime simili che hanno paura di stare vicino e mi prendo di coraggio, baciandolo prima lentamente e poi avvolgendolo. Prima cerca di respingermi e poi mi ricambia, le sue mani appoggiate ai miei fianchi e sussurra “L’inverno sa essere caloroso”.
Scoppio a ridere e lo bacio sulla fronte.
“L’inverno sa rendere calorosa una primavera impacciata”.
Poi scappa fuori, io che lo seguo, il paesaggio come una fiaba realistica.
E intanto la neve cade su di noi, rendendoci pupazzi di neve con il cuore caldo.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: GabrielleWinchester