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Autore: Monkey D Akiko    10/01/2017    2 recensioni
Era la Vigilia di Natale e Shinichi poteva trascorrerla come un normale diciassettenne, non come Conan. La fortuna per una volta aveva giocato a suo favore, un caso particolare lo aveva costretto a tornare ragazzo e, essendo riuscito a risolverlo velocemente, poteva godersi il resto della Vigilia insieme a Ran.
Questa volta era sicuro che niente sarebbe andato storto, aveva programmato di cenare a casa sua così che nessun caso potesse allontanarlo da lei.
“Davvero passeremo la Vigilia insieme? Non scomparirai all’improvviso lasciandomi sola?”
*Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!*
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una calda Vigilia al caldo tra le tue braccia

Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “Christmas Game – Puzzle Time” a cura di Fanwriter.it!
Numero Parole: 972
Prompt/Traccia: 26. A presta una felpa/maglione a B

 
Era la Vigilia di Natale e Shinichi poteva trascorrerla come un normale diciassettenne, non come Conan. La fortuna per una volta aveva giocato a suo favore, un caso particolare lo aveva costretto a tornare ragazzo e, essendo riuscito a risolverlo velocemente, poteva godersi il resto della Vigilia insieme a Ran.
Questa volta era sicuro che niente sarebbe andato storto, aveva programmato di cenare a casa sua così che nessun caso potesse allontanarlo da lei e poi era anche più facile che Ai e il dottor Agasa, abitando vicini, potessero aiutarlo in caso si fosse ritrasformato in bambino.
Stava finendo di apparecchiare la tavola mentre aspettava l’arrivo della ragazza quando il campanello suonò. Andò ad aprirle, felice di poter trascorrere questa serata con lei.
“Ciao Ran!” la salutò raggiante.
“Ciao Shinichi!” rispose sorridendogli, ma subito dopo si fece pensierosa.
“Perché quella faccia?” le chiese.
“Davvero passeremo la Vigilia insieme? Non scomparirai all’improvviso lasciandomi sola?” gli espose le sue preoccupazioni con un’espressione implorante per dirgli di non illuderla.
Il giovane detective si sentì in colpa, purtroppo non poteva permettersi di rassicurarla, neanche lui sapeva quanto questo appuntamento sarebbe durato. Decise che la cosa migliore era non sprecare tempo, così afferrò la mano della ragazza e la trascinò in casa.
“Su andiamo! Se restiamo sulla soglia non potremo di certo festeggiare ahahah!” scherzò per sviare il discorso e a quanto pare ci riuscì.
La fece accomodare al tavolo e servì la cena. L’atmosfera che si era creata era davvero allegra, i due chiacchieravano e scherzavano come avevano sempre fatto fino al fatidico giorno in cui lui incontrò l’organizzazione degli uomini in nero e la sua vita cambiò. Molte cose erano ancora avvolte nel mistero, ma di una cosa era certo, voleva bene a Ran e l’avrebbe protetta da loro, per questo non poteva far sì che scoprisse che lui era Conan.
Improvvisamente guardando la sua compagna si accorse che stava tremando.
“Tutto bene Ran? Stai tremando”
“Sì non preoccuparti, ho solo un po’ di freddo. Qualcuno deve essersi dimenticato di accendere il riscaldamento per tempo …” rispose, aggiungendo poi una nota sarcastica all’ultima frase.
“Eheheh scusa, è che lasciandolo spento a lungo il riscaldamento dà problemi …” si giustificò mentendo, infondo come avrebbe potuto accenderlo prima se neanche sapeva che sarebbero stati qui?
Ran sbuffò in segno di resa, era inutile discutere con lui, Shinichi avrebbe sempre trovato delle scuse.
Il ragazzo si alzò dalla sedia, slacciò la cerniera della felpa e la tolse.
“Cosa stai facendo?” chiese Ran confusa.
Shinichi le si avvicinò e le mise la felpa sulle spalle.
“Tieni, così non sentirai più freddo”
“Ma tu come farai?”
“Non preoccuparti sto benone, la tua presenza mi riscalda” le sorrise.
“N-non fare lo stupido!” rispose rossa dall’imbarazzo.
“Ahahahah ok, ok scusa, ma davvero non ho freddo, tranquilla. Al massimo andrò a prendermi un’altra felpa di sopra” le disse con il suo solito sorrisetto spavaldo.
Finito di cenare si sedettero sul divano. Erano vicini, ma entrambi si sentivano troppo lontani dall’altro, anche se erano troppo imbarazzati per potersi avvicinare.
Shinichi aveva iniziato a tremare anche lui dal freddo e Ran se ne accorse, così si fece coraggio e gli si avvicinò, usando poi la felpa come una coperta.
“R-ran?!” sobbalzò imbarazzato e sorpreso da quel gesto.
“Scommetto che sei troppo orgoglioso per andare a prenderti un’altra felpa …” sostenne, anche lei visibilmente imbarazzata.
I due non dissero più niente, Shinici le avvolse le spalle con un braccio per stare più vicini e restarono così, in silenzio a bearsi di quell’abbraccio.
Finalmente potevano stare insieme. Da tanto avevano cercato quel contatto ed ora erano lì, loro due soli senza alcun ostacolo. Perfino il tempo sembrava essersi fermato.
Improvvisamente il cuore del giovane detective iniziò a fargli male, segno che ormai l’antidoto stava finendo i suoi effetti.
“Shinichi tutto bene?” chiese allarmata.
“Sì, sì tranquilla, devo solo andare un attimo in bagno” le disse con un sorriso per non farla preoccupare.
“Vuoi che ti accompagni? Sembri star molto male …” disse appoggiando una mano sulla sua spalla per confortarlo.
“Non c’è bisogno, davvero, sto bene”
Ran non sembrò molto convinta, ma lo lasciò andare.
A Shinichi dispiaceva lasciarla così.
Accidenti perché doveva succedere proprio ora? Non poteva trasformarsi quando Ran se ne fosse andata? Lui voleva stare ancora con lei e invece l’avrebbe fatta soffrire di nuovo.
Avrebbe fatto un’ultima cosa per lei prima di tornare a vivere come Conan.
“Buon Natale Ran!” le disse per poi darle un baciò sulla guancia.
La ragazza arrossì e il suo cuore accellerò. Shinichi le aveva dato un bacio!
Subito dopo il ragazzo si chiuse in bagno.
 
***
 
Ran era seduta sul divano da più di dieci minuti, teneva lo sguardo basso e i pugni serrati.
“Ran …”
Una voce la ridestò. Voltandosi vide Conan con un’espressione triste e capì subito.
“Shinichi se ne è andato vero?” gli chiese con un sorriso amaro.
Il bambino annuì.
“Un signore è venuto a prenderlo per una questione urgente di lavoro e lui è dovuto andare subito. Gli dispiace tanto …”
“È sempre così, ogni volta che torna da me sparisce all’improvviso senza dirmi niente” disse con le lacrime agli occhi.
Conan si sentiva davvero in colpa, per lui era un profondo dolore vedere la sua Ran ridotta così per colpa sua.
“Vuoi tornare a casa?” le chiese flebilmente.
“Non mi va di muovermi adesso” rispose negando con il capo.
Il bambino le si avvicinò.
“Siediti qui Conan. Poverino avrai sicuramente freddo qui dentro, per fortuna ho ancora la felpa di Shinichi”
Ran prese Conan e lo fece sedere in braccio a lei per poi avvolgerlo con le sue braccia e la felpa.
Shinichi arrossì, ma non si ritrasse. Non si sarebbe mai staccato da un suo abbraccio.
L’unica cosa che gli dispiaceva era che lui non poteva abbracciarla a sua volta.

 
NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Questa è la prima storia che scrivo in uesto fandom e ho pensato di iniziare con qualcosa di semplice e dolce, e cosa c'era di meglio se non raccontare la Vigilia di Natale di Ran e Shinichi? ^^ 
Spero vi piaccia! Ringrazio tutti coloro che leggeranno, chi inserirà la storia in qualche categoria e chi recensirà! <3
Un ringraziamento anche a Fanwriter.it per aver ideato il contest!
A presto!
Monkey D Akiko <3


 
   
 
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