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Autore: daisy88    18/01/2017    2 recensioni
Dal testo:
...Basta domande, è quasi un momento sacro quello che stiamo per vivere e devo essere concentrato. -Le ragazze del Giacimento ballano su questa musica dalla notte dei tempi- affermo con tono serio. -Potrai danzare con me, con altre ragazze e con i tuoi amici ma bada bene, mai col tuo fidanzato o con qualcuno che ti piace!-...
[Everlark]
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Casa Mellark

2 mesi dopo

Pov Katniss

 

 

Mi chiamo Katniss Everdeen, vengo dal Distretto 12. Ho vinto 2 Hunger Games e sono stata il volto della Rivoluzione che ha rovesciato una dittatura. Ho perso mia sorella e stavo per perdere me stessa.

Ho sbagliato.

Mi chiamo Katniss Everdeen Mellark ora.

Mi fa strano pensare di essere sposata. Io che non ho mai voluto marito o figli, mi ritrovo un anello al dito e una firma su un documento.

Perché? Perché mi sono arresa a Peeta e al sentimento che nutro per lui. Amore. Basta una sola parola per contenere tutto quello che proviamo uno per l'altro? Tutto quello che abbiamo passato?

Una sola volta ho vacillato, e non riesco a farmene una colpa. Non potevo vivere nel terrore che qualsiasi cosa facessi avrebbe scatenato in Peeta un episodio. E quella volta ho avuto veramente paura.

Ma lui mi ama così tanto, che è tornato da me. Non guarito, perché quello che ci hanno fatto passare non ci lascerà mai in pace, ma ora ha fiducia in me. 5 anni di terapia invece che credermi dal principio, ma me lo sono meritato. Ho mentito, l'ho ingannato così tante volte, che ovviamente non si fidava di me.

"Peeta ti ha sempre amato. Prova a fargli vedere la vera te, vedrai che ricorderà".

È tornato per restare 2 mesi fa, e da quel giorno molte cose per me sono cambiate. Non dormo più da Gale con i bambini, anche se ogni tanto di notte mi arrampico sull'albero vicino alla loro camera per vedere se va tutto bene. Vengo svegliata da baci e cioccolata e viziata da bagni caldi, massaggi e muffin. So che vuole farmi vedere che il mostro se n'è andato.

Ogni tanto si arrabbia anche lui, certo. Si fa prendere dal "Mostro dagli occhi verdi" come dice Haymitch. O come dice Johanna "Deve pisciare per marcare il territorio". Non ho paura però, perché credo sia sana un po' di gelosia. Non è più un attacco a qualcosa che avrei fatto o una mancanza di fiducia. È una cosa per cui possiamo prenderlo in giro o su cui posso giocare quando siamo soli.

Non trova sano però il piccolo impegno mio, di Haymitch e di Johanna di allenamento; dice che la guerra è finita e che non bisogna più preoccuparsi. Ma nonostante tutto mi appoggia, e alcune volte mi accompagna e ci sprona, soprattutto all'unico maschio che definire "fuori forma" è un eufemismo.

So che c'è qualcosa di sbagliato in me. So che non sarò mai una Delly o una qualsiasi ragazza di Panem. So che non è normale essere così in ansia per i bimbi o allenarmi come se dovessi entrare nell'arena domani. Ma ho deciso che va bene così, che devo superare tutto come posso, amando come riesco, e vivendo questa libertà che è costata così cara.

Per questo ho deciso di rispondere Sì alla domanda di Peeta. Perché sono libera ora.  Mi ha chiesto di diventare una famiglia e io voglio essere il meglio che posso per lui.

Non sarò mai una donna da moine o parole dolci, ma questo lo ha sempre saputo.

-Zia, zia andiamo!- è Rose con la sua vocina.

Mi trascina fuori dalla camera. La guardo, questo piccolo miracolo che mi ha fatto tornare indietro. Per assicurarmi che sia felice.

"Quando sarà il momento andrò anche io dove mi manderanno. Tu mi hai sempre protetto Kat, e anche io voglio fare la mia parte, per la mia vita e per le persone che amo. Voglio un mondo dove nessuna bambina debba vedere sua sorella andare a morire al suo posto. Dove tutti i bambini sono felici".

Scuoto la testa, prendendo il braccio che Haymitch mi porge. Non servono parole tra noi, come sempre. Mi accompagna davanti al camino, dove mi aspetta Peeta. Il nostro matrimonio è questo in realtà. Si avvicina al camino e tosta la fetta di pane, e non posso far altro che pensare che è troppo per me. E che non lo merito. Come se avesse sentito il mio pensiero mi guarda e mi dice -Grazie per aver creduto in me. Ti prometto l'amore, la fiducia e la protezione finché avrò vita. Resta con me-. Mi porge il pezzo di pane.

-Grazie per essere tornato da me. Ti amo, sempre-. Sono le mie parole. È la prima volta che glielo dico. Non so chi fa partire l'applauso, non mi interessa.

Perché Peeta mi bacia. E io non sento nient'altro che felicità.

*****

Sto ballando con Finn, quando sento Haymitch dire -è l'ora di ballare dolcezza, qualcosa di serio- e vedo Gale prendere il tamburo per accompagnare l'ultima Tradizione di oggi. Mi sorride, e non posso far altro che sorridere anche io.

"Stai vicino a Gale, perché sta cambiando. Stiamo diventando altre persone tutti noi, ma lui non è altro che un figlio del Giacimento come noi, e sta entrando in un meccanismo troppo grande per lui. Troppo grande anche per te. Ci ha aiutato quando non c'era nessuno Kat".

Comincio a ballare con Rose e Finn, poi li lascio alle loro madri. Si deve ballare anche col papà. Penso di dover cominciare a girare ma Haymitch prende il mio braccio e mi fa voltare verso di lui. E mi viene da piangere, perché è la prima volta nella mia vita che vorrei dirgli quanto gli voglio bene, quanto è prezioso per me. Ma lui mi spiazza abbracciandomi mentre mi sussurra -Anche io, bambina mia-. Dopo un po' mi lascia girare.

Chiudo gli occhi.

E vedo tutti. Vedo Boggs, Finnick e Cinna che brindano alla nostra felicità... Vedo Thresh e Mags che tentano di acchiappare Rue, che è più veloce del vento. Nessuno ce l'ha con me.

"Perdonati Katniss, perché ci hai dato solo la libertà. La tua paperella"

Vedo Primrose ballare con papà.

E per un solo, piccolissimo secondo, vorrei essere lì con loro. Primrose mi sorride mentre papà mi viene incontro.

-Ora ti puoi fermare bambina mia- e mi bacia sulla fronte.

Sento odore di pane, e un paio di mani che mi bloccano.

Un bacio.

Ho finito di girare.

 

Fine

 

Che dirvi, metto la parola fine a questa storia. Ringrazio ogni singola persona che abbia letto e chi ha recensito o vorrà farlo in futuro.

Ho voluto provare a scrivere il casino che avevo in testa, e soltanto all' ultimo capitolo ho capito il perché. Avevo bisogno di far incontrare una figlia con il padre al suo matrimonio anche se lui non più in vita, almeno nella mia fantasia.

Vi ringrazio del tempo,

Fede

  
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