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Autore: Pfefferminz    20/01/2017    0 recensioni
Sì, coi titoli faccio cagare, lo so bene. Adesso però provate a chiudere gli occhi ed immaginare il mondo di 'soul eater' come un mondo normale,dove non ci sono meister e buki.
Immaginate Death City come un luogo pieno di crimini e pericoli, dove si rischia tutto anche solo per uscire a comprare il pane. Ovviamente ci sono tutti i nostri personaggi e la cara vecchia DWMA, l'unico posto sicuro....o almeno si credeva.
Ve lo siete immaginato? Vi ho incuriositi?
Ok, iniziate a leggere. Non posso mica dirvi tutto e poi le parole da usare per l'introduzione sono limitate, sapete?
Buona lettura, amen.
Genere: Angst, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Black*Star/Tsubaki, Soul/Maka
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Parto con un avvertimento: la mia storia non è per i deboli di cuore, o le persone facilmente impressionabili.

Non vi parlo di una favola, ma della realtà in cui vivo, cruda e spietata.

Avete pensato bene prima di proseguire? Allora posso cominciare.

Mi chiamo Maka Albarn, sono una ragazza di diciassette anni; vivo in una cittadina solitaria in mezzo al deserto, Death City, dove la criminalità è davvero molto alta. Notizie di rapine, borseggi,violenza, omicidi e molestie di ogni genere sono praticamente all'ordine del giorno.

L'unico ambiente considerato sicuro è la scuola che frequento, la DWMA. Anzi, più che scuola, ormai è diventato un corso di sopravvivenza, dal momento che ti insegnano qualsiasi tecnica di difesa e simulano molto spesso casi come rapimenti o sequestri, oltre ai normali corsi.

Quando succede qualcosa, vengono svolte delle indagini poliziesche, ma anche quella è debole e corrotta.

Io sono cresciuta in questo bel clima e, come se non bastasse, la mia famiglia è disastrata: i miei si sono separati per una (o anche di più) scappatelle di mio padre, e mia madre si è allontanata dalla città.

Lei è un'agente della polizia, mio padre insegna alla scuola, dove cerca di guadagnarsi la mia benevolenza riservandomi molte premure. Quanto a me, ho sviluppato una mentalità davvero guardinga, come del resto chiunque viva qui e ci si davvero difficilmente del prossimo.

Sono le sette e mezza di mattina, e devo andare a scuola. Chiudo le serrande delle finestre e le blocco con le solite spranghe, per poi chiudere a doppia mandata la porta e mettere un ulteriore catena, come si raccomanda mio padre. Assicuro la mia borsa sul davanti, aggiusto la gonna in modo da non attirare molestie e assumo l'espressione più truce che posso.

Questo è il minimo per uscire di casa la mattina e sperare di rientrarci. Raggiungo anche oggi la scuola senza intoppi, grazie a Dio, ma vedo subito che la mia fortuna non è toccata ad altri. Infatti vedo la mia amica Tsubaki che sta riprendendo fiato; noto che ha gli abiti sgualciti e le manca una paperina.

Tsubaki è esattamente il tipo di ragazza che o molesti o ti ci affezioni subito, come è successo nel mio caso; ha il viso angelico ed ingenuo, e qualsiasi movimento compia, lo fa con una grazia tale da ammaliarti, e dopo un po' ti accorgi che la stai fissando a bocca aperta come una scema. Purtroppo, questo non gioca a suo favore, a Death City: la molestano praticamente tutti i giorni, e più volte è scampata per un pelo allo stupro. Alzo gli occhi al cielo: perchè diavolo esce con le paperine e la minigonna, anche lei?

-Stai bene, Tsubaki?- le chiedo saltando il saluto.

Lei alza lo sguardo -Ciao Maka! È tutto a posto, mi manca solo una scarpa...-

-Te l'ho detto mille volte di vestirti in modo più maschile!- la rimprovero sempre, ma so che, anche se si mettesse una tuta da lavoro sudicia ed i sandali con le calze, sarebbe lo stesso uno schianto.

-Hai ragione, Maka, solo che...vedi...-

-Piacciono a Black Star, vero?- indovino io.

-Già!- conferma lei sorridendo.

Black Star,detto “Il Casinista” per la sua capacità di romperti i timpani e non solo quelli,è un altro rimasto colpito dalla bellezza ammaliatrice di Tsubaki, e fa praticamente di tutto perchè non le venga fatto nulla di brutto e lei, da brava persona impressionabile, si è già innamorata di lui.

La parte peggiore? Non se ne accorgono nemmeno. Tutta la scuola lo sa manca solo che gli gridino “Ehi! Volete mettervi insieme o no?! Voi due vi piacete, sveglia!”. Ecco, una cosa così.

Infatti sbuca anche lui sul piazzale della scuola, e presenta già un paio di graffi nuovi nuovi.

-'Giorno ragazze! Vi sono mancato?-

-Ciao, Black Star. No, non mi sei mancato, ma la storia di quei due bei segnetti la vorrei davvero ascoltare.-

Il mio amico si mette seduto comodo sul muretto per enfatizzare la sua probabile zuffa, mente Tsubaki si sta incasinando per trovare un fazzoletto da ripulire la faccia del beneamato.

Dopo averlo trovato, si dedica passarlo delicatamente sugli zigomi di Black Star spostando le ciocche azzurre, mentre lui si cimenta a raccontare una scazzottata con dei borseggiatori facendolo passare per una cosa epica; si interrompe quando Tsubaki si avvicina di più al suo viso e si mette a fissarla da babbeo, creando così una di quelle situazioni in cui ti senti il terzo incomodo.

-Ahem!- fa una voce alle mie spalle: Kid (figlio del preside), Liz e sua sorella Patty sono comparsi alle mie spalle, spezzando così l'aura rosa.

-Non vogliamo interrompervi, ma....- inizia Liz

-Trovatevi una camera!- esclama Patty, guadagnandosi una gomitata di Kid, che prende la parola.

-Sta per suonare la campanella, dobbiamo....aaaaaaahhhhhh!!!!!- il suo tono melodico viene spezzato dalla vista della faccia di Black Star.

Parentesi: Kid è affetto da manie ossessivo compulsive per la simmetria, perciò, se vede qualcosa che non gli pare simmetrico, comincia a sbroccare seriamente, tipo adesso.

Liz sbuffa -Che hai visto, adesso?-

-I...i graffi, Liz! Hai visto quei graffi?! Sono....sono....-

-Fichi, vero? Ed è ancora più fica la storia di come me li sono fatti!- interrompe l'altro, peggiorando così la situazione.

Infatti comincia a strillare -NON SONO SIMMETRICI!!! CAPISCI, NON C'è ORDINE!!-

Esplode gesticolando, per poi afferrare la faccia del poveraccio in un modo che non ha nulla a che vedere con i modi gentili di Tsubaki.

-Che cosa fai, pazzo?!-

-Fermo, devo rimediare! Ti farò dei graffi anche dall'altro lato del viso, così sarà perfetto!- esclama, tutto preso.

-Ma tu sei fuori! Aiuto!- Adesso comincia a cadere nel panico.

-Tenetelo fermo!!-

Ovviamente non facemmo assolutamente nulla, se non ridere senza ritegno davanti alle pose ridicole e compromettenti che i due stavano assumendo.

La situazione venne interrotta di nuovo.

-Ma cos'è questo casino? Oh? Black Star, hai ritrovato te stesso?-

Chi ha parlato è Soul, il mio vicino di banco.

-Zitto, Soul, e dammi una mano!- Si lamenta l'altro.

-Va bene, va bene, basta bambini, dobbiamo andare in classe- replica lui mellifluo. La situazione stranamente si risolve, e Kid si dà una calmata, grazie anche a Liz che lo distrae con la simmetria della facciata della scuola.

Soul è un discorso un po' a parte; cominciamo col dire che il suo aspetto è un po'...inquietante: avete presente i tratti tipici delle cavie albine? Sapete, pelo bianco, occhi rossi....bene, mettete questi caratteri su un umano. Poi, avete presente la bocca di uno squalo bianco? Larga, denti aguzzi....stessa storia.

Se poi aggiungete un'espressione che ricorda molto un foglio di carta stropicciato, quello è Soul.

All'inizio della scuola tentò di fare il cretino con me, ma la situazione si era risolta con un bernoccolo e la copertina del mio 'Anna Karenina' un po'sporca di sangue, ma nulla di pesante; insomma, lo odiavo.

So cosa state pensando adesso, razza di pervertiti: “Maka, a te piace Soul!!”.

Bene, vi sbagliate di grosso.

Perchè,vedete, crescere in una città come questa ed avere un padre che ha tradito tua madre con mezzo paese non ti fa venire proprio voglia di cercarti un ragazzo, almeno per quanto mi riguarda.

Tempo fa avevo un odio viscerale per il genere maschile, ma poi Tsubaki ha fatto amicizia con Black Star, che è amico di Soul, il quale bazzicava un locale dove Liz e Patty lavorano come cameriere,le quali sono amiche di Kid, che le ha prese sotto la sua ala per il semplice fatto che sono gemelle, quindi simmetriche (anche se quelle di uguale hanno ben poco)....e insomma, ho avuto modo di scoprire un lato buono dei maschi,nonchè di trovare l'unica cosa bella in questa città, ovvero questo gruppo. Grazie a loro, sono diventata meno diffidente e scontrosa, ho imparato ad aprirmi alle persone giuste.

Alla fine, Black star è un tipo a posto, tolta la sua mania di protagonismo, lo stesso si può dire di Kid se togli la sue manie ossessivo-compulsive, di Liz se togli la sua linguaccia, di Patty se lasci il fatto che sembri una psicopatica e perfino Soul, nonostante sia pigro e acido, è un pezzo di pane.

È ora di andare a lezione, a più tardi.

 

  
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