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Autore: AlessiaDettaAlex    24/01/2017    1 recensioni
[TLOK | Korra!centric | Introspettivo]
Questa One-shot è The Legend of Korra in 820 parole, un breve viaggio nel cuore di Korra che spero tocchi a sua volta il cuore di tutti quelli che come me hanno amato la sua storia. Che è fondamentalmente la storia di una piccola sbruffoncella egoista che maturando impara la fatica e il sacrificio che richiede il suo ruolo nel mondo.
Dal testo: Korra voleva essere la più grande Avatar che fosse mai esistita.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Korra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota iniziale: nonostante il titolo si rifaccia all'omonima canzone di Sia, ho scritto questa one-shot ascoltando quel commovente tema musicale che è la soundtrack della scena finale di The Legend of Korra. Ne consiglio l'ascolto durante la lettura! Qui: https://www.youtube.com/watch?v=AxeLaEpxTp4

The Greatest
La leggenda di Korra


 

Da bambina, Korra voleva essere la più grande Avatar che fosse mai esistita.

Si allenava con la sua maestra Katara quasi ogni giorno, la sera le sentiva raccontare le storie delle grandi avventure dell'Avatar Aang, attorno a un fuoco da campo con suo padre e sua madre. Aveva imparato a dominare tre elementi da sola alla giovane età di quattro anni; sapeva di essere speciale, di avere un talento, di avere una missione. Pensava che essere l'Avatar fosse una cosa di cui andare fieri, perché, come diceva Katara, la sua esistenza era per il bene del mondo. Lei doveva portare l'equilibrio nel mondo. La piccola Korra spesso si ritrovava a guardare fuori dalla finestra della sua stanzina, di notte, non vista dai suoi genitori: si perdeva nel grande mare di stelle e sognava di grandi battaglie, di continue avventure, di una nuova leggenda: la leggenda dell'Avatar Korra.
Avrebbe reso fieri di lei i suoi genitori, la sua cara maestra Katara, il mondo intero! Sarebbe stata più grande di Aang, guerre e caos avrebbero tremato al suono del suo nome! Sapeva che agli Avatar era spesso dedicata una statua. Anche lei ne avrebbe avuta una, maestosa, con la schiena dritta e forte come la sua, le spalle larghe e le braccia forti di chi è destinato a portare in braccio l'universo.
Non vedeva l'ora di cominciare a scrivere sui fogli bianchi del tempo la sua leggenda.

 

Da ragazza, Korra voleva essere la più grande Avatar che fosse mai esistita.

Aveva aspettato il maestro Tenzin per molto tempo, ma finalmente era giunto il momento che lei imparasse a dominare l'aria. Vide per la prima volta il mondo fuori della sua Tribù: vide la gloriosa Città della Repubblica e sentiva che lì si sarebbe scritta la sua leggenda. Conobbe gli amici che l'avrebbero accompagnata nelle sue avventure e conobbe per la prima volta anche la paura: affrontò nemici in grado di annichilirla, di ferirla, quasi ucciderla. E il mondo che aveva appena conosciuto cambiò attraverso le sue stesse mani, si modellò al suo volere, o meglio, al suo istinto di Avatar.
Più di ogni altra cosa conobbe se stessa. Fronteggiò i propri limiti, vi si scontrò, si scoprì semplicemente Korra, oltre che Avatar; fino al punto che quasi vi soccombette. Fu così che comprese che per essere la più grande Avatar di sempre doveva prima toccare il fondo del dirupo, strisciarci dentro, farsi piccola come il più misero e impaurito degli esseri umani: solo allora, guardando in su, poteva capire quanto in alto sarebbe dovuta arrivare, quale cambiamento poteva e doveva portare al mondo; quel mondo che era già fiero di lei anche quando la vedeva bloccata su una sedia a rotelle.
Fare l'Avatar non era poi così divertente come l'aveva immaginato da bambina. Comprendeva dedizione, fatica, sacrificio. Soprattutto sacrificio. Quando guardava le stelle, dalla sua vecchia stanza nel villaggio della Tribù dell'Acqua, durante i suoi tre anni di riabilitazione, capiva che la sua leggenda la stava già scrivendo. Con lacrime e sangue. Sì, non era proprio come lo aveva immaginato. Ma aveva imparato che nessun uomo, neanche l'Avatar, porta il peso del mondo sulle sue spalle da solo; per questo c'erano Mako, Bolin, Asami, ma anche Tenzin con la sua famiglia, Lin e Su Beifong, Warrick e molti altri compagni di viaggio, che l'aiutavano a portare il fardello del suo compito. Nemmeno Aang era stato da solo. Con i suoi cari avrebbe accettato ogni sofferenza, perché solo da quelle poteva imparare ogni volta di più cosa significa essere il più grande Avatar di sempre. E continuare a scrivere sui fogli bianchi del tempo la sua leggenda.

 

Korra voleva ancora essere la più grande Avatar che fosse mai esistita.

Il mondo è stato trasformato più da te in pochi anni che dagli altri Avatar messi tutti quanti insieme, le aveva detto Tenzin. Ma c'era ancora così tanto da fare, così tanti anni da vivere. Il suo tempo era appena cominciato e molto era ancora destinato a mutare. Molti i nuovi nemici che avrebbe affrontato, molti gli amici che avrebbe incontrato, troppe le cose che doveva ancora imparare su se stessa e sull'ordine che doveva portare alle nazioni. La sua statua nel parco a lei intitolato ancora troneggiava, fiera, lo sguardo rivolto all'orizzonte: il futuro le parlava di speranza e stavolta era certa che sarebbe stata la più grande Avatar che fosse mai esistita. Ne era certa perché lo doveva alle persone che amava e che credevano in lei, lo doveva a se stessa per il dolore che aveva patito. Lo doveva al mondo che Aang le aveva affidato morendo e al futuro Avatar a cui l'avrebbe consegnato quando anche lei si sarebbe riunita agli spiriti dei suoi predecessori.
Aspettando il giorno in cui avrebbe messo un punto e la parola fine sui fogli del tempo che narravano la sua leggenda. La più grande che fosse mai esistita.







 


Note di Alex.
Ciao a tutti! Io sono Alex e questa è la mia primissa fic su questo fandom. Spero di essermi presentata bene con questa one-shot buttata giù in una serata e rivista in una mattinata!
Ho visto in tre giorni tutto The Legend of Korra e mi sono letteralmente innamorata della protagonista. Della sua crescita, di ciò che ha dovuto patire e affrontare... è tutto tremendamente umano, reale, e lei è un personaggio a mio parere molto verosimile. Reale e imperfetta, come ogni eroina dovrebbe essere. Adorando ogni sfaccettatura di Korra non potevo non cimentarmi in qualcosa che la riguardasse. Non so come mai, ma ho sempre ritenuto che una con il suo carattere non potesse evitare di desiderare di essere la più grande Avatar di sempre, di lasciare il segno nel mondo in modo inconfondibile e indelebile. C'è da dire che nella trama della serie ci si avvicina molto.
Grazie a tutti!
Alex

 
   
 
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