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Autore: Farkas    09/02/2017    3 recensioni
Per Felicity Smoak è stata una giornata qualunque (per un membro del team Arrow) fino a quando scopre che Barry Allen l'agente della scientifica conosciuto poco tempo prima è finito in coma.
Caitlin Snow ha appena perso l'amore della sua vita e si ritorva a curare Barry Allen sopravvissuto all'incidente che ha ucciso Ronnie.
Uno sguardo ai pensieri delle due donne e di Oliver Queen.
Presenti Barricity, Olicity, Snowstorm e Snowbarry
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barry Allen, Caitlin Snow, Felicity Smoak, Joe West, Oliver Queen/Arrow
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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COMA


Felicity Smoak sbadigliò sonoramente prima di sedersi sul divano.
Era fiera di partecipare alla lotta contro il crimine di Arrow, ma c'erano dei giorni in cui la lasciava esausta.
Però la cosa aveva risvolti interessanti ... tipo il medico legale di Central City che aveva conosciuto pochi giorni prima.
Peccato solo che non avesse potuto rispondere alla sua telefonata, e tutte le volte in cui era stata lei a chiamarlo, aveva risposto la segreteria.
Riscuotendosi da quei pensieri la ragazza si rese conto che stava per iniziare il telegiornale e si affrettò ad accendere la televisione: l'assistente di un supereroe non può permettersi di essere disinformata ... ma una sola notizia avrebbe occupato la mente della laureata al MIT per parecchi giorni.
- Poche ore fa l'acceleratore di particelle dei laboratori S.T.A.R. è esploso aprendo una voragine nel cuore di Central City. Secondo fonti non ufficiali, lo stesso Harrison Wells fondatore e amministratore delegato della compagnia, è stato colpito dall'esplosione. Ancora non conosciamo il numero delle vittime, o dei feriti ma vi terremo aggiornati. Qui è tutto da Linda Park. Linea allo studio-.
Il telecomando sfuggì dalle dita di un'orripilata Felicity "Ecco perché non risponde. E' morto. E' andato a vedere l'accensione dell'acceleratore, ed è morto nell’esplosione".
Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime alla sola idea che quel ragazzo così gentile, spiritoso e altruista non ci fosse più.
“Non essere stupida” si disse. “Ci possono essere cento motivi per cui non risponde alle tue chiamate. Può essere che abbia perso il telefono. Può essere che il suo cellulare si sia rotto. Può essere che nell'esplosione sia stato ferito un suo conoscente e ora sia con lui all'ospedale".
Poteva essere certo. E allora perché sentiva quell'orribile sensazione di vuoto nel petto?
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"I wanna hold 'em like they do in Texas plays
Fold 'em, let 'em, hit me, raise it baby stay with me (I love it)
Love Game intuition play the cards with spades to start
And after he's been hooked I'll play the one that's on his heart
Oh, oh, oh, oh, oh, oh-oh-e-oh-oh-oh * "
Joe West si rigirò nel dormiveglia. Dio come odiava quella canzone! Ma Barry non poteva scegliere un'altra suoneria?
Stava quasi per gridargli di muoversi a rispondere, quando si ricordò che Barry non era lì.
Con un sospiro il poliziotto afferrò il cellulare: sullo schermo era visualizzata la foto di una bella bionda, sotto la scritta:
Chiamata in arrivo da: Felicity.
Per un attimo l’uomo si chiese chi fosse, poi si ricordò che Barry gli aveva detto di aver conosciuto una ragazza a Starling City.
Preparandosi a dover sostenere una triste conversazione rispose: -Pronto?-.
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Chiusa nell’Arrow-caverna Felicity quasi non riusciva a credere che qualcuno finalmente le avesse risposto -Barry?- chiese debolmente.
-No mi dispiace. Sono il suo padre adottivo Joe. Lei chi è?-.
-Mi chiamo Felicity Smoak- rispose quest’ultima.- Sono un’amica di Barry, posso parlargli?-.
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Il tono di quella ragazza era così intriso di preoccupazione da riuscire in un impresa che Joe riteneva impossibile: farlo sentire peggio.
-Mi dispiace no. Tu sei quella ragazza di Starling City vero? Vedi a Central City pochi giorni fa … -.
-So cos’è successo- lo interruppe l’altra.- I telegiornali qui non parlano solo di Arrow. E so anche che Barry voleva andare a vedere l’accensione dell’acceleratore. Quello che non so è cosa gli è capitato-.
La frase “Non so se è morto” non fu pronunciata ma era lì sospesa nell’etere.
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Felicity pur con tutte le sue avventure, aveva vissuto pochi momenti angoscianti, come quelli in cui attese la risposta dell’uomo che fu:- E’ stato coinvolto nell’esplosione ma è vivo. Purtroppo … è in coma-.
-Co- come è successo?- boccheggiò.
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Joe vedeva quella scena ogni volta che chiudeva gli occhi perciò fu lieto di poterne parlare:- Stando ai video di sorveglianza, al momento dell’esplosione era nel suo laboratorio, quando è stato colpito da un fulmine. Adesso è in ospedale-.
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Le mani di Felicity tremavano tanto che per poco non le cadde il cellulare:- Come sta?- riuscì a sussurrare.
-I medici non sanno che fare- rispose mestamente Joe scegliendo di essere sincero.- Sto per farlo trasferire ai laboratori STAR. Se vuoi posso mandarti l’indirizzo via SMS e includerti nell’elenco visitatori-.
Dopo aver dato un debole assenso Felicity chiuse la chiamata, e permise finalmente alle lacrime di uscire.
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Oliver era ancora indeciso se indagare o meno su Sebastian Blood, ma non appena vide Felicity singhiozzare, il pensiero svanì immediatamente dalla sua mente.
-Felicity!- urlò il giustiziere correndo verso di lei.- Cos’è successo?-.
La ragazza per tutta risposta lo abbracciò, appoggiando la testa sul torace dell’uomo; nonostante la sorpresa Oliver ricambiò l’abbraccio e cominciò a carezzarle i capelli tentando di calmarlo.
-Barry è in ospedale- sussurro la ragazza.- A causa dell’esplosione dell’acceleratore di particelle è finito in coma-.
Oliver rimase spiazzato: certo gli aveva dato un po’ sui nervi lo strano feeling tra Barry e Felicity, non aveva apprezzato che avesse mentito, e lo seccava che avesse scoperto la sua identità segreta … ma non gli mai aveva augurato nulla di male.
Gli dispiaceva sinceramente saperlo in quelle condizioni: il giovane Allen gli aveva salvato la vita con quel veleno per topi e la maschera che gli aveva dato si era rivelata utile. In fondo non riusciva a non considerarlo un amico.
-Oliver io devo andare da lui-.
-Certo. Non preoccuparti io e Dig ce la caveremo-.
Furono proprio Oliver e l’ex-militare (anche lui rimasto abbastanza scosso dalla notizia) ad accompagnare Felicity alla stazione.
-Tu che dici- borbottò l’ex militare quando il treno fu partito. -Se la caverà?-.
-Sì è molto più forte di quanto sembri. Spero solo che non ci metta troppo: non voglio vedere Felicity così abbattuta-.
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Catilin Snow aveva sempre cercato di mantenere un equilibrio tra empatia e professionalità con i pazienti, ma proprio non ci riusciva con quel Barry Allen.
All’inizio ce l’aveva avuta a morte con quello sconosciuto: perché lui era solo stato mandato in coma dalla stessa esplosione che aveva tolto la vita a Ronnie? Perché doveva occuparsi di una persona che le riportava alla mente la notte più brutta della sua vita? 
Col tempo però si era pentita di quei pensieri così cattivi.
Era stato peggio quando alla rabbia si era sostituita l’invidia.
Una mattina infatti mentre effettuava i soliti esami al paziente, la dottoressa Snow si era ritrovata a invidiargli quella vita così tranquilla e priva di preoccupazioni.
Si era disprezzata come non mai per quel sentimento, ma era così difficile andare aventi senza Ronnie …
Il risveglio era la parte peggiore: si aspettava di averlo accanto a lei, di potersi rannicchiare contro il suo corpo… poi trovava il letto vuoto e la realtà le precipitava addosso come un macigno.
“Cosa sono senza Ronnie?” non faceva che chiedersi la ragazza
Furono Felicity Smoak, Iris e Joe West ogni volta che uno di essi entrava in quella stanza e si sedeva di fronte a Barry con aria addolorata a far trovare a Caitlin la risposta a quella domanda.
Lei era un medico. Una persona in grado di salvare vite. Una persona che poteva evitare ad altri di soffrire come soffriva lei.
-Farò di tutto per farti svegliare- sussurrò una sera carezzando il volto del suo paziente.- C’è gente che ti vuole bene e che ha bisogno di te. Gente che conta su di me per riaverti, e io non deluderò né loro né te. Non stavolta-.
 
  • Nella prima puntata di The Flash Cisco dice che Poker Face è la canzone preferita di Barry, perciò ho deciso di usarla come suoneria del suo cellulare.
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE
Non so mai cosa scrivere in quest’angolo.
Per un po’ sono stato indeciso se postare questa one-shot qui o nel fandom di Arrow visto che in larga parte tratta di Felicity, ma alla fine ho aggiunto anche la parte di Caitlin e dato che la storia ruotava intorno a Barry ho deciso per il fandom di The Flash.
Mi sono sempre chiesto come avesse reagito il team Arrow alla notizia del coma di Barry e come Caitlin avesse preso l’idea di curare qualcuno sopravvissuto a ciò che aveva ucciso il suo amato e da qui ha preso corpo questa storia.
Alla fine però non sono riuscito a non mettere un pizzico di Snowbarry considerato quanto adoro questa ship.
 
Ci tenevo a inserire anche qualche pensiero di Oliver ma non ho voluto dargli troppo spazio, perché credo che lui e Barry abbiano legato davvero molto solo quando il giovane Allen è diventato un vigilante anche se un rapporto d’amicizia c’era già da prima (Oliver stesso lo definisce un amico parlando con Quentin no?).
Spero recensirete in tanti.
Anche le critiche saranno ben accette se costruttive ed educate.
Farkas.       
  
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