Tanti piccoli fiocchi di neve abbracciano Gotham, in questo freddo pomeriggio di inverno.
Nevica ormai da giorni.
Non si sa quando la neve cesserà di cadere dal cielo.
Il cimitero è ricoperto di neve.
Le strade quasi deserte.
Una figura con un cappotto nero si avvicina ad una delle tante pietre del cimitero innevato.
Una mano regge l'ombrello, pronto a difendere l'uomo da un qualche attacco dei fiocchi di neve, mentre l'altra tiene una rosa.
Una mano bianca spazza via la neve sulla pietra imbiancata.
La lapide è fredda.
Si lascia pulire con gentilezza.
Una rosa rossa viene appoggiata su di essa.
Lo sguardo scruta la tomba.
Legge i numeri che ci sono incisi.
Poi l'attenzione ricade su quel nome, che fa venire un sussulto al cuore dell'uomo, mentre i suoi occhi sono lucidi per le lacrime.
-Edward Nygma...-, l'uomo legge il nome sulla lapide, con malinconia, cercando di non scoppiare a piangere.
Una goccia di acqua salata scende lungo la guancia pallida, mentre una mano la asciuga con prontezza.
Un sorriso triste e malinconico si fa strada su quel viso marmoreo.
-Ciao Ed.- l'uomo si china, non pensando alla neve che c'è per terra. -Hai visto? Ho mantenuto la mia promessa.- ridacchia, allargando le braccia, per poi farle ricadere sui fianchi -Sono qui! Sono venuto a trovarti. E continuerò a farlo...- guarda la lapide, con occhi assenti -ogni giorno della mia vita....- scrolla la testa, come se si fosse risvegliato da quell'attimo di assenza.
-Sai... mia madre mi diceva sempre: "La vita ci da soltanto un unico vero amore, Oswald. Quando lo troverai, corri da lui."... forse è un po' tardi per farlo, ma non posso fare altrimenti...-
La mano si intrufola nella tasca, uscendone poco dopo con una lettera e una busta.
-Ti ho scritto una lettera.- la alza leggermente in aria, come per mostrarla a qualcuno -Qui c'è tutto. Ci sono tutti i miei sentimenti. Io spero che, beh, le mie parole ti arrivino. Ovunque tu sia...-
Gli occhi guardano la lapide, di nuovo.
-Sono diventato molto bravo negli enigmi, sai? Ti ricordi l'ultimo che mi avevi fatto, che mi ero rifiutato di risolvere? Ho trovato la risposta.- sorride dolcemente - "Non posso essere comprato, ma posso essere rubato con uno sguardo. Sono inutile per una persona, ma impagabile per due.".-
Le dita disegnano un cuore nell'aria, mentre vengono pronunciate quelle parole.
-Te la ricordi la soluzione, vero? Oh, certo che te la ricordi, ne sono sicuro. Ma questo non è l'importante.-
Un momento di silenzio invade l'aria.
-A volte, l'importante è... saper leggere fra le righe...-
La lettera viene messa nella busta, ma solo in parte, e poi posata sulla lapide.
-Sono certo che capirai.- sorride -Aspettami, dall'altra parte...-
L'uomo si alza, posando un delicato e dolce bacio sulla tomba, per poi andarsene.
Le strade sono deserte.
Il silenzio invade la città, ricoperta da un meraviglioso e naturale telo bianco.
Il cimitero è innevato.
Su una lapide, una rosa rossa si sta quasi gelando.
La busta, sulla medesima lapide, è mezza aperta lasciando intravedere solo le lettere iniziali delle presunte cinque righe di un lettera scritta con il cuore.
Queste cinque lettere, se lette in verticale, formano la parola "Amore".