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Autore: Madame_Padfoot93    11/02/2017    9 recensioni
Ammettiamolo: ho un debole per le Dramioni. Tuttavia, moltissime di queste, tendono ad avere le stesse, identiche situazioni. Si rincorrono e si ripercuotono nel fandom, tanto che alla fine le riteniamo dei dogmi inviolabili. Ed è per questo che ho voluto stilare una personalissima lista dei 10 clichè più ricorrenti nelle Dramioni. Si, lo so: non è molto originale. Ma la caccia ai clichè è una faccenda seria. E abbiamo bisogno di tutte le opinioni possibili.
Detto questo, buona lettura!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Soliti clichè: i 10 passi fondamentali per (non) scrivere una Dramione.

 

Un giorno, gironzolando con il mio grosso tartufo da segugio e la mia coda scodinzolante su EFP, ho notato quanto fossero numerose le FF a tema Harry Potter. Un numero mostruoso, esorbitante se messo a confronto con altri temi come Hunger Games o gli altri presenti nella categoria “Libri” che nessuno si caga calcola.

Della categoria Harry Potter, oltre le divertentissime parodie e le canon, fanno parte anche le storie che vedono protagoniste coppie non presenti nei libri: le LunaxNeville, le SilentexMcGrannit, le HarryxRon, ma, tra tutte queste, solo una coppia domina incontrastata, superiore a qualunque altra: la DRAMIONE (ta-ta-taaaaaan). Di Dramioni ne ho lette a bizzeffe e credo che siano le mie preferite: vuoi l’amore tormentato; vuoi il fascino del proibito; vuoi che abbia sempre identificato Draco con quel gran bel pezzo di fi...ragazzo di Tom Felton; fatto sta che le Dramioni mi piacciono. Se scritte bene, però. Ma per chi è poco avvezzo a questa mmmeravigliosa coppia, ecco qui una breve spiegazione (e qui vi prego di impostare il vostro cervello sulla melodia di Super-Quark per entrare meglio nella mia folle psiche).

La Dramione, o la DracoxHermione, è quell’assurda e completamente illogica coppia, che nel mondo delle fanfictions è formata da Hermione Granger (amore della mia vita) e quel viziatello di Draco Malfoy. Questi due pischelli, che nei libri di Nostra Signora JK Rowling si odiano come cane e gatto, tanto che Hermione è costretta a tirare una cinquina al pollo (o era rampollo…?) Malfoy, nelle Dramioni si amano alla follia. Si leggono storie di amori difficili, sofferti, magici (nel senso romantico del termine, qui “sventolii di bacchette” deve intendersi in altro modo), passionali (che Mr. Grey, levate!) e romantici. Si parla di sfrenate passioni, intrighi e tradimenti che furono affrontati con indomito coraggio…no aspetta un attimo, ho confuso le storie. Questa è Xena (momento Super-Quark finito). Quindi, dicevamo, i protagonisti sono Hermione e Draco, o almeno due tizi che hanno il loro stesso nome, perché se molte storie sono bellissime e molto ben scritte, altre, invece, presentano personaggi che dei due sopracitati non hanno nulla a che vedere. Sono le cosiddette storie “agghiaccio”.

Tutte queste Dramioni “agghiaccio”, che per un motivo o per un altro possiamo definire “non convincenti” (senza sminuire il lavoro di nessuno, io manco sono capace di mettere due parole in croce), hanno la tendenza ad assomigliarsi “leggerissimamente” tra loro. Ed è proprio da questa somiglianza che possiamo stilare una lista di situazioni che sono diventati clichè delle nostre amate Dramioni. E quindi, per la mia vasta esperienza da lettrice di Dramioni, ho deciso di compilarne una mia, del tutto personale, così, perché mi va. Voi direte “Un’altra che fa liste sui clichè delle Dramioni? E che (ehm...una parola non volgare….mmm...ah sì) arciderbolina!” e io vi risponderò che la mia fantasia limitata non riusciva a concepire altro. Sono fantasia-deficiente, che possiamo farci?

Ma bene ciancio alle bande… o qualcosa del genere eeeee… COMINCIAMO.

 

Come (non) scrivere la perfetta Dramione:

10 classici clichè secondo quella nevrotica di Madame_Padfoot.

 

1) L’incontro. Come in ogni sacrosanta storia d’ “ammmmore”, sti due squinzi si devono incontrare in qualche modo, no? Ergo (vedi che parolona, si vede che ho fatto il classico no? No? Vi prego… ditemi che si vede) si deve descrivere una bella situazione in cui si incontrano. Ma la categoria “incontro” nasconde al suo interno molte, moltissime sub-categorie. Le principali sono (e qui, invece, vi prego di impostare il vostro cervello su “Turkish March” di Mozart, tipo quando Barney presenta i vari punti del Playbook… capito no?) :

  • lo scontro: i due ragazzi, ovviamente sempre di fretta e con l’accelerazione pari a quella di una Ferrari in autostrada, correndo (o anche solo camminando, il che ha dell’incredibile) per i corridoi di Hogwarts, si scontrano tra loro, perché in una scuola talmente grande da essere un dannatissimo castello, con un numero spropositato di persone, tra professori, studenti, cani a tre teste, troll, nemici sotto copertura ed eccetera, è ovvio che si andranno a scontrare quei due. E ovviamente lo scontro ha la forza di buttare giù a gambe all’aria Hermione, che sbatte contro il torace muscoloso, manco fosse fatto di marmo, di Draco (ma di questo piccolo dettaglio ne parleremo), di far cambiare la posizione dell’asse terrestre, di spostare gli astri un po’ più in là, di generare un’ Onda Energetica spaventosa. Qua Draco, seppur malamente e con insulti assortiti, cerca di raccattare Hermione e la quintalata di libri che sta povera ragazza si deve portare dietro a ogni singola Dramione. Ma appena la solleva… BOOOM: una tegola, un pezzo del muro di quel vecchio castello, una trave, Cupido, la Madonna, tutti i santi in colonna, Merlino… non si sa per merito/colpa di chi (chi chi chi chichichirichì), sta di fatto che comincia a provare qualcosa per Hermione, che non sia il solito schifo. Ed Hermione, dal canto suo, probabilmente per la tranvata contro il petto muscoloso/colonna marmorea di Draco e quindi ancora un po’ stordita, sente le campane. E da qui, il declino. Siete pronti al declino? Perché il declino è alle porte.

  • la scommessa: Draco e la sua “allegra” brigata di amici pensano a un modo per divertirsi. Idea! Facciamo una bella scommessa. Il primo che fa capitolare la irreprensibile, frigida, sciapa, brutta come la fame, lurida schifosa Sanguesporco della Granger si becca 50 lilleri (no, forse erano Galeoni) e una bottiglia di liquore che noi Serpeverde abbiamo sempre portato dentro la scuola perché siamo troppo trasgry e chissene se c’è un regolamento. Quella della scommessa è una situazione tipica, in cui alla fine il “bel Biondino” (Dio… voi mi volete morta vero?) si innamora o verament’ e al diavolo la scommessa. E dove Hermione diventa la schiava sessuale di Malfoy… ma questo poco ci importa. Aaah, l’amour.

  • la carriera: Hermione, dopo essersi fatta un mazzo a tarallo aver salvato il mondo, conseguito altissimi voti ai M.A.G.O., donato il fuoco agli uomini, fatto emergere le isole, creato il Cielo e la Terra in soli sei giorni, è diventata una semplice e umile segretaria/bibliotecaria o fa qualsiasi altro lavoro misero, almeno quanto quello degli elfi domestici. Per fare carriera sarà costretta a lavorare sotto le direttive di Draco Lucius Malfoy, l’onnipotente, che grazie ai soldi del babbo è diventato manager o CEO di qualcosa super-iper-arci-tecnologico e può maltrattare e umiliare Hermione come e peggio di prima, salvo poi innamorarsi di lei, farla diventare suo vice o socio o quello che è, sposarla, avere un botto di figli (botto è un’unità di misura ufficialmente riconosciuta) con nomi poco poco imbarazzanti come Scorpyus (ma qui la colpa è tutta della Rowling), Hyperion, Fioccodineve.

  • Tremotino style: detto anche “Ma perché non facciamo un bel contratto magico?”, prevede che i due piccioni (no, non ho scritto male, volevo dire proprio piccioni) cooperino attraverso un accordo: tu fa un favore a me che io lo faccio a te. L’accordo standard vuole che uno dei due (solitamente Hermione) chieda, inspiegabilmente visto che si odiano a morte, l’aiuto dell’altro per far ingelosire la cotta di turno: in cambio si ottiene un aiuto in Pozioni, Trasfigurazione, Cucina, Giardinaggio o quello che è. Ovviamente, per contratto, i due passano molto tempo insieme, si conoscono a fondo (molto a fondo), capendo che si completano l’un l’altra e che nessuno può capirli come si capiscono loro. Così mandano al diavolo quelli per cui avevano inizialmente stipulato il contratto e via, verso il tramonto. Rumple, accura (attento) che potrebbero rubarti il lavoro.

 

2) Il (ram)pollo Malfoy. Momento, momento, momento, momento, momento, momento, momento, momento. La Rowling ha descritto, seppur non sempre molto precisamente, in maniera puntuale i suoi personaggi. Tuttavia anche lei, nonostante sia per noi una semi-divinità, qualche volta ha toppato. Basta ricordare la polemica sull’Hermione nera e sulla sua affermazione “Ma io non ho mai detto che fosse bianca” o una cosa del genere (Rowling, io ti amo ma questa mi sembra una paracul… ehm-ehm… ). Ad ogni modo, le descrizioni dell’Autrice hanno permesso comunque di apportare ai personaggi principali della Dramione qualche “piccola” modifica.

Nelle Dramioni i personaggi non sono mai, mai e poi mai dei cessi. MAI. Sono sempre bellissimi, affascinanti, lodati. Tranne Harry o Ron in qualcuna, ma i protagonisti lo sono eccome.

Ma andiamo con ordine, partendo dal nostro lui. Draco è un figaccione, dalla carnagione chiarissima, i capelli che sembrano fili d’oro o talmente chiari da sembrare bianchi e dagli occhi cangianti: ghiaccio fuso (qualcuno mi spieghi, per favore, che colore sarebbe...il ghiaccio fuso non è l’acqua?), piombo fuso, cielo in tempesta, Maremoto di Nettuno sono i colori più gettonati. Naso perfetto, bocca perfetta, denti perfetti, culo...ehm-ehm...sedere perfetto: insomma un David in carne ed ossa. Draco (come in quasi tutte le Dramioni), oltre ad avere tratti aristocratici e una bellezza che per favore Brad Pitt levate, ha anche i famosissimi muscoli dati dal Quiddich. Si, forse non lo sapete, ma stare a cavalcioni su una scopa volante fa venire una fantastica tartaruga, petto marmoreo, spalle da paura e ti permette di allenare interno ed esterno coscia. Sicuramente. Ma chi te crede?!? Dai su… Ovviamente, l’ “effetto Quiddich”, ha efficacia solo su Malfoy: tutti gli altri che praticano lo stesso identico sport (con risultati migliori, aggiungerei) hanno due o tre muscoletti, messi così a caso, ma nulla in confronto a lui. Malfoy è il più intelligente della scuola, subito dopo Hermione ( e i Corvonero muti ): ha voti altissimi in tutte le materie, tranne che in Trasfigurazione o Incantesimi (dipende dall’autore). La materia prediletta è stata, è e sempre sarà in ogni singola Dramione, Pozioni: Draco è un genio nel miscelare cose random, grazie anche alla complicità del padrino Il-Triangolo-no-Piton, ed è capace persino di inventare alcuni favolosi intrugli come “La Pozione del Giorno Dopo” (immaginate a cosa possa servire) o “La Pozione per Dormire e Non-Fare-Incubi-Bruttibrutti-che-poi-mi-si-rovina-la-pelle-di-porcellana” o la Scivolizia con il verme. È anche un DonGiovanni: tutte lo vogliono e tutte finiscono nel suo letto (si, nella stessa stanza che condivide con gli amici suoi...ma di questo ne riparleremo). Draco Malfoy è uno sciupafemmine, che si stanca della ragazza di turno nel giro di una notte, che spezza i cuori delle dolci fanciulle di Hogwarts, finché non si innamora di Hermione e cambia vita diventando monogamo fino al primo tradimento. Infine, ma non in tutte le storie, Draco è un ragazzo che non vuole fare il Mangiamorte, ma viene obbligato dalla vita, dagli eventi, dal padre che lo picchia selvaggiamente o lo Crucia così, perché la televisone non c’è e un divertimento ci deve pur stare: il retaggio tragico e la violenza subita da giovane, aumenta ancor di più il fascino di questo Playboy platinato (ma per favore…).

 

3) La Mezzosangue. Per quanto riguarda Hermione, il discorso si fa più complesso. Se per Draco abbiamo un modello base, che quasi sempre corrisponde alla descrizione di sopra, l’Hermione delle Dramioni cambia, in base al contesto o allo sviluppo della storia: è sempre una grande gnoc… bella ragazza, in qualsiasi contesto, ma in base alla volontà dell’autore/autrice sarà o una povera sfigata, che indossa abiti che manco una nonna vorrebbe e nasconde la sua meravigliosa bellezza (Modello Cenerentola de noialtri) oppure un’oca giuliva, che pensa solo ai ragazzi, ai tacchi alti, alle minigonne, ai trucchi, ai jeans che ti fanno il culo bello perché non sia mai (Modello Barbie a Hogwarts). La divisa? Quale divisa? La divisa non esiste (ma anche di questo ne riparleremo).

Qualunque sia il modello dell’Hermione scelta ricordatevi che questa avrà un corpo meraviglioso, con curve mozzafiato e un sedere bellissimo, lunghissimi boccoli dorati. Ok, sul tema capelli io ci rosico troppo, perché: 1) i capelli di Hermione non sono boccoli ma sono dei dannnatissimi ricci, tendenti al crespo, tanto da essere definiti come cespugliosi (e io ho amato Hermione proprio perché anche io ho i capelli ricci-crespi e posso capire cosa significhi); 2) Hermione è castana e dorati significa biondi (ma cosa c’è di male ad avere dei comunissimi capelli castani? Ok, sono di parte perché oltre ad avere i capelli cespuglio, li ho pure castani, ma davvero spiegatemi cosa c’è di male); 3) alcuni autori tendono ad “abbellire” Hermione facendole dire di essersi sistemata i capelli con delle pozioni; ora vi dico una cosa: i capelli ricci-crespi non si sistemano neppure con la magia, forse manco con i miracoli (anche in questo caso mi domando cosa avete contro i ricci: un sacco di persone li invidiano). Come Draco, anche Hermione avrà l’optional “occhi cangianti”: da nocciola ad ambrati fino ad arrivare a dorati, perchè ormai il semplice castano ha rotto tutti.

Hermione è una fiera Grifondoro, un bravissimo Prefetto, ligia ai doveri...anche troppo. In tutte le Dramioni (o almeno in quelle in cui non è un’oca starnazzante), il rispetto delle regole e della disciplina della Granger è odiato da tutti: non bisogna parlare di party clandestini alla Granger; non bisogna andare nella Foresta Proibita con la Granger (qua scusatemi se mi faccio una grassa, grassissima risata); la Granger è una noia, una frigidona, una bacchettona, una scassa-vuvuzelas (si scriverà così?) una trita-cogli… . Salvo poi mandare tutto il suo rispetto per le regole giù dalla Torre di Astronomia per Draco Malfoy. Ma il vero clichè dell’Hermione delle Dramioni è stato, è e sempre sarà (si...lo so, sono ripetitiva) la sua “malsana” relazione con lo studio: si trascina dietro la borsa stracarica di tomi pesantissimi e polverosi, sta in piedi notti intere per studiare, passa ogni pausa in Biblioteca, fa doposcuola ai ragazzi più piccoli o a quei due nullafacenti dei suoi amici. Tutto questo viene visto come Il Male, come se studiare sia una cosa cattiva o ammazza-relazioni. Anche nella saga Hermione è molto studiosa, ma è sempre visto come un bene: la stessa Rowling, nelle sue interviste, esorta le ragazze ad essere come la giovane Grifondoro. Ma, a differenza della saga, alcune Dramioni mostrano un’Hermione fin troppo studiosa, che fino all’incontro-innamoramento con Malfoy non ha alcuna vita sociale (cosa assolutamente non vera). L’idea generale di Hermione in queste storie è quella di una ragazza bruttina che dopo aver conosciuto l’amore e il sesso diventa super bella, quasi (e dico quasi perché non posso davvero pensare che il messaggio sia questo) a sottolineare il fatto che avere le curve al punto giusto sia molto meglio di avere un cervello brillante. Per fortuna questa tendenza non è di tutte.

 

4) S.O.S. Ron. Nelle Dramioni Ron è o un deficiente, che mangia a continuamente cosce di pollo, ha sempre del cibo in mano, se ne esce con battute pietose, è invidioso, piagnucolone, mammone e serve a ben poco ai fini della storia, venendo lasciato brutalmente da Hermione, per poi consolarsi con Lavanda o Luna (povera Luna...quello che ti fanno nelle Dramioni), o è uno str…, bast…, cafone, idiota che alza le mani, invidioso dei suoi amici, geloso di Hermione nonostante le metta le corna ogni cinque minuti, alcolista e galeotto. Tra le due quella che più detesto è la seconda: nella saga sarà anche un po’ stupidotto e potrebbe provare invidia per i suoi amici perché rispetto a loro si potrebbe sentire inferiore, ma non è cattivo. Inoltre, si usa sempre la scusa di Fred morto (che per me è ancora una ferita aperta e sanguinante) per “giustificare” il comportamento aggressivo di Ron.

Ok, d’accordo. Essendo FF ognuno deve descrivere i personaggi come vuole, anche trasformandoli totalmente. Ma mi viene sempre una profonda tristezza pensare che per eliminare Ron dalla vita di Hermione, e far entrare Malfoy, bisogna renderlo così spietato. Inoltre, queste versioni, vedono un’Hermione remissiva, che accetta con rassegnazione le percosse, cosa che Hermione non farebbe mai (lo ha chiamato “stronzo” quando è tornato, dopo essersene andato durante la ricerca degli Horcrux, dandogliene un paio). Nonostante tutto qualcuna di queste le ho lette, principalmente quelle in cui l’autore/autrice specifica in anticipo l’avversione verso Ron.

Ho sempre visto Ron come il personaggio più umano tra tutti quelli descritti dalla Rowling: non è ricco come Malfoy, né famoso come Harry, né intelligente come Hermione, né buffone come i gemelli… in pratica è uno di noi. Ron non è di certo il mio personaggio preferito, forse proprio perché mostra in maniera così forte i difetti che ognuno di noi si porta. Nemmeno io lo avrei mai visto con Hermione, ma screditarlo in questo modo mi sembra un po’ ingiusto. Il tema Ron doveva essere trattato a parte perché a lui si associa spesso la figura di Molly Weasley: nella maggior parte delle Dramioni, la nostra cara Signora Weasley, che un pochino ha fatto da madre anche a noi, è una iena: accusa Hermione di essere una facile, di aver abbandonato il suo bambino e, nei casi di Evil-Ron, lo spalleggia o la scusa. Si vede una Molly fredda, diabolica, calcolatrice che avrebbe spinto Ron a stare accanto ad Harry, solo per ottenere vantaggi. In altre Dramioni, invece, ritroviamo una donna spenta, vuota e depressa, che ignora i figli e vive nel ricordo di quello scomparso. Non metto in dubbio che da madre avrà sofferto tantissimo, ma Molly Weasley è sempre stata descritta come una donna forte, coraggiosa e molto buona. Vedo molto difficilmente una Molly perennemente depressa, incapace di lottare o peggio ancora aguzzina e sostenitrice di un Ron malvagio. La vera Molly Weasley avrebbe dato un calcione a Ron e via.

 

5) Harry, Ginny e il resto. Nelle Dramioni succede una cosa molto curiosa. Il protagonista principale della saga originaria, Harry appunto, scompare. Mi spiego meglio: la presenza di Harry, in queste storie è talmente marginale da rasentare l’inutilità. Harry non è più il Prescelto, il Bambino-che-è-Sopravvissuto: è inutile e se il suo ruolo fosse rappresentato da un altro (che sia Luna, o Neville o addirittura qualche Serpeverde) non cambierebbe nulla. Moltissime sono, infatti, le Dramioni che vedono un’Hermione o un Draco strappare ad Harry il suo status di Salvatore del Mondo Magico, per meglio risaltare i protagonisti. Harry rimane sullo sfondo, diventando perlopiù un consigliere, un saggio, uno zerbino, un incapace. Utile come un calzascarpe quando si indossano le infradito. Oltre ad essere inutile, Harry è spesso un idiota: nella saga della Rowling non era certo una cima, ma come la maggior parte di noi a scuola, arrancava, cercando la via più “semplice” (scegliendo, per esempio, Divinazione a Rune Antiche) ed eccelleva in qualche materia. Avrebbe potuto persino eccellere in Pozioni, se non fosse stato per la violenza psicologica di Piton (ricordiamoci che prese “Oltre ogni previsione” nei G.U.F.O., che sta subito prima di “Eccellente”) ed era il migliore in Difesa contro le Arti Oscure (tranne quando l’insegnante è Piton, appunto). Nelle Dramioni l’intelligenza di Harry cala drasticamente, probabilmente dovuto al fatto che gli unici intelligenti dentro quella scuola debbano essere Hermione e Malfoy (che poi noi non possiamo saperlo, magari quest’ultimo era una zappa in ogni materia). Infine Harry è spesso depresso: sicuramente una guerra non aiuta certo l’umore e la consapevolezza di esserne stato un fulcro importante lascerà un po’ abbattuti. Ma nelle Dramioni questo aspetto è quasi canonico, tanto da essere quasi ripetitivo. La depressione di Harry è l’ottima scusa per rompere la coppia HarryXGinny (la mia coppia canon preferita), e far mettere la Weasley con Blaise Zabini. Chi è Zabini? Ma il migliore amico di Draco, che domande. Ah nella storia originale si parla di lui solo poche volte e non viene considerato come miglior amico di Malfoy? Nella Dramione, invece, lo è (e, a volte, anche il mezzo moroso della Granger, o l’amante ma è davvero raro), oltre ad essere organizzatore di complotti, fashion blogger, bagarino, allibratore, grande scommettitore, giocatore d’azzardo, bevitore incallito. In quasi tutte le Dramioni riuscirà a portarsi a letto e a fidanzarsi (per puro sfinimento) con Ginny Weasley.

E qui si apre una parentesi molto interessante. Aaaah, povera Ginny. Ginny, nella maggior parte delle Dramioni, è una… diciamo poco di buono. Dimenticatevi la forte, coraggiosa, intelligente, simpatica, indipendente, meravigliosa Ginny (intendo quella dei libri, ovviamente). Qui è una bambolina senza cervello, per nulla simpatica, sempre alla ricerca del bel maschione su cui salire in groppa per farsi fare una ripassata, spacciatrice di trucco e parrucco, con armadi pieni di tacchi e vestitini taglia baby, fumatrice incallita, regina della festa, mangiatrice di uomini. La coppia GinnyxBlaise è quasi obbligatoria all’interno della Dramione, fortemente osteggiata da Ron. Ed Harry? Ma l’ho detto prima, Harry è inutile. Ginny è la migliore amica di Hermione, almeno fino a quando non si fidanzerà con Zabini, facendo così amicizia con le Serpeverde Pansy, Daphne e Astoria. Di queste tre ragazze si sa ben poco dai libri, tranne qualche informazione o caratteristica che verrà utilizzata come soprannome nella Dramione; in base all’idea dall’autore, avranno un particolare rapporto con Draco e Blaise che va dalla semplice amicizia, fino al fidanzamento, passando per il classico “amici con benefici”: a seconda di quanto siano innamorate dei due ragazzi Serpeverde, saranno più o meno una spina nel sedere per Hermione, Draco, Ginny e compagnia bella.

Altri personaggi come Neville, Luna, i gemelli, gli altri Weasley, Tiger&Goyle, eccetera, non sono contemplati o, se lo sono, compaiono molto sporadicamente, rasentando l’inutilità più completa.

 

6) Si fa festa. Nel quarto libro della saga di Harry Potter la Rowling introduce il celeberrimo Ballo del Ceppo, il tradizionale ballo previsto nel Torneo Tremaghi, che per tradizione si svolgeva durante la sera della Vigilia, e bla bla bla. Quindi, in realtà, di Ballo vero e proprio nel mondo potteriano ne esiste solo uno, ed è pure un evento più unico che raro, ricordato con nostalgia dai maghi più grandi. Nella Dramione il Ballo del Ceppo è nulla. Solo routine. Perché nella Dramione c’è un ballo per ogni-dannatissima-festa. È il 31 Ottobre? C’è il Tradizionale Ballo di Halloween. È la Vigilia di Natale? Il ballo della Vigilia. È Pasqua? Il Gran Galà di Pasqua. Il primo Aprile? Il compleanno di Fred e George…gnaaaa… sbagliato! Il Gran Ballo del Primo di Aprile. Ma ce ne sono moltissimi atri: quello per i caduti in guerra, quello in maschera per Carnevale, quello in toghe stile Animal House, quello stile Venezia del ‘700, quello delle stelle cadenti, dei broccoli, delle gocce di cioccolato, delle salse e merende Yoghi….salse e merende Yoghi… ehm scusatemi (se non avete capito la citazione o non siete degli anni ‘90 come me...oppure non avete mai visto Yoghi e Bubu e per questo non potrò mai perdonarvi).

Dicevamo, nelle Dramioni sono molteplici le occasioni per far festa. Avete presente “Mean Girls”, quando la protagonista, Cady , parlando di Halloween la definisce come “la festa in cui tutte le ragazze hanno la possibilità di vestirsi come lucciole” (più o meno). Ecco, applicate questo concetto a ogni festa descritta nella Dramione: queste, infatti, sono create appositamente per avere l’ottima scusa di agghindare i protagonisti con gli abiti più belli, sensuali, succinti e fantasiosi. In molte le ragazze, nella settimana che precede la festa, entrano in cortocircuito e fanno le cose più assurde come saltare le ore di lezione per andare a Hogsmade, chiamare parrucchieri e sarti da fuori e facendoli entrare a scuola, parlare come invasate di trucco e parrucco, non presentarsi alla lezione del pomeriggio per “prepararsi” (per me, che ci metto tra i trenta e i quaranta minuti a prepararmi, è inconcepibile). Ovviamente la più invasata di tutte è… Ginny Weasley (povera Ginny mia, quello che ti fanno nelle Dramioni, a volte, è così...ingiusto).

Quest’ultima, autoproclamatasi fata madrina di Hermione, la costringe a subire le più atroci torture come farsi sistemare i capelli, mettersi un vestito elegante e un paio di scarpe con il tacco (che devono essere tassativamente alte tra i 18 e i 23 cm, pena la sottrazione dei bollini del super o il ritiro della tessera della biblioteca).

La festa è inoltre un modo per far finalmente inciuciare la coppia del nostro cuoricino, che dopo il ballo organizza una festa tutta particolare… non se mi spiego (ammicco-ammicco).

Insomma, il Gran Ballo è diventato un must nelle Dramioni: se ne volete scrivere una, fareste meglio a mettercene almeno uno o due.

 

7) Le regole. Ogni scuola ha le sue regole e queste vanno rispettate, anche se molte ci sembrano sciocche e prive di senso (per non dire che ci sembrano delle stro...mbolerie). Le Dramioni, invece, ci dimostrano come le regole siano fatte con il solo scopo di essere infrante. Ed eccone alcuni esempi:

  • l’uniforme scolastica: Per qualche oscuro, oscurissimo motivo, nelle Dramioni bisogna essere il più sexy e sensuali possibile. Ragion per cui le ragazze di qualsiasi Casa si vedon costrette a “rivedere” la propria uniforme, apportando delle piccole, innocue, innocenti modifiche: accorciare all’inverosimile la gonna, affinché questa possa mostrare le gambe, le cosce, l’”infinito ed oltre”; usare camicette con i primi cinque bottoni fuori dalle apposite asole; collant trasparenti, calze a rete, giarrettiere; tacco a spillo da 18 cm (ormai diventato d’ordinanza); nessunissimo mantello, nonostante siano in un castello e in quanto tale ci saranno spifferi tremendi. Ma davvero credete che per farsi notare da un uomo bisogna, necessariamente, svestirsi così? Vestire in maniera provocante, ogni tanto, ci sta: fa sentire bene se stesse e probabilmente aiuta con la conquista. Ma c’è un limite, un sottile confine tra il vestire in maniera sensuale e il vestirsi come una lucciola. Inoltre bisogna rispettare il contesto: a scuola bisogna, giustamente, vestirsi in modo adeguato, così come in discoteca non si va lo zaino (vabbè...cose antiche, ormai lo zaino è fuori moda persino per andare a scuola). Ah, i bei tempi in cui la McGrannit aveva sbroccato solo perchè una delle Patil aveva un fiocco vistoso tra i capelli: nelle Dramioni non batte ciglio per una minigonna inguinale.

  • il coprifuoco e i festini clandestini: Ricordate che a Hogwarts vige il coprifuoco per cui tutti i ragazzi, trovati fuori dalle proprie Sale Comuni dopo le nove (o le undici, non ricordo bene), venivano puniti? Ecco nelle Dramioni la regola del coprifuoco viene rispettata (più o meno), solo nel caso in cui non ci sia un festino clandestino nella Stanza delle Necessità o in qualche Sala Comune. Il festino clandestino è tipico e ricorrente nelle Dramioni ambientate a scuola. E prevedono, più o meno, le stesse caratteristiche: a)introduzione di alcolici (a quanto pare non vi è una legge che vieta la vendita di alcolici ai minori); b)collaborazione dei Prefetti e Caposcuola, tranne ovviamente della Granger (che anzi ne deve essere tenuta all’oscuro); c)preparazione della Stanza delle Necessità stile night club; d)convincimento da parte di Ginny nei confronti di Hermione ad andare alla festa per vivacizzare un po’ la sua vita sociale e iniziale rifiuto, opposizione e minaccia della Granger. Gli unici festini di cui ricordo sono quelli che avvenivano dopo le vittorie di Quiddich e dopo la vittoria di Harry alla prima prova del Torneo Tremaghi. E a stento c’erano le Burrobirre, altro che alcool. Ovviamente il festino ha l’unico scopo di far limonare i vari personaggi. Ovviamente il festino ha l’unico scopo di far limonare i vari personaggi.

  • le uscite ad Hogsmade: Il numero delle gite ad Hogsmade non è ben chiaro all’interno della saga, quindi gli autori delle Dramioni spesso fanno uscire i ragazzi dal castello in giorni random alla settimana, senza permesso, autorizzazione o altro. Ottima scusa per comprare mini-vestiti o liquore di contrabbando. Le uscite per andare nel villaggio magico vicino al castello non sono più organizzate dalla scuola, ma si svolgono così, tranquillamente.

  • Bacco, tabacco e Venere: in quella scuola non si studia: si beve, si fuma e si fa all’ammmore e basta.

  • Sale Comuni aperte: per accedere alla Sala Comune di una qualsiasi Casa bisogna avere una parola d’ordine, segreta a tutti se non agli appartenenti della stessa. Nelle Dramioni, invece, tutti possono accedere a qualunque Sala Comune e in questo modo le Serpi si portano nei propri letti studenti di altre Case, i Tassorosso fanno le feste più “fatte” a cui tutti sono invitati, i Corvonero usano la propria come locale di streep tise.

  • Aggeggi Babbani: No, no, no, no, no e poi ancora NO! Ma insomma, Hermione avrà detto un milione di volte, un milione di volte solo nel quarto libro che le tecnologie babbane non funzionano all’interno dei confini di Hogwarts. E quindi questo vale per lettori mp3, mp4, Isonn, Ibroccoli, o qualsiasi altro mezzo babbano che riproduca musica. Nelle Dramioni questi aggeggi vengono ritrovati dal Draco di turno che, non si sa per quale intervento divino visto che odia tutto ciò che è babbano, ascolta le canzoni contenute e, sapendo che quell’aggeggio appartiene a Hermione, comprende i suoi sentimenti e bla, bla, bla.

 

8) I soprannomi. Nelle Dramioni nessuno chiama l’altro con il nome di battesimo o con il nome completo. Vige la legge dei soprannomi. Partiamo da quelli tollerabili: Furetto per Draco, Mezzosangue per Hermione (e qui già è strano, ma l’ho incontrato davvero troppe volte e ormai sono abituata), San Potter o Sfregiato per Harry (quando c’è), Pezzente per Ron, Piattola per Ginny. Ok, lo ammetto: a parte Mezzosangue (o meglio Sanguesporco perché Hermione è nata da due genitori Babbani, quindi non ha discendenze magiche) e Furetto (che nelle saga compare forse solo quando Hermione chiama Draco “furetto nervosetto” nel quarto libro), gli altri non so se sono presenti davvero nella saga, ma sembrano avere un senso… più o meno.

Passiamo a quelli più dolorosi. Nelle Dramioni, spesso, i nomi vengono abbreviati o ridotti a diminutivi assurdi: così compaiono Hermy, Herm, Mione, Mioncina (ora ditemi se nella saga avete trovato anche uno solo di questi), Gin (come se Ginny, diminutivo di Ginevra, non fosse abbastanza abbreviato), Dra, Dracky, Dracuccio (sto vomitando...scusatemi ma non si può), Bla, Za-Za (rivolti a Zabini…*sospiro esausto*). Tutti questi nomi devo avere origine dalla mente deviata e contorta di Lavanda Brown, l’ideatrice del Ron-Ron, altrimenti non si spiega.

Infine i miei preferiti (nel senso negativo): i nomi con cui gli autori indicano i personaggi. Per evitare di ripetere sempre i loro nomi, gli autori identificano i protagonisti con epiteti quali “il Principe delle Serpi”, “il biondo platinato”, “il bel biondino” per Draco e “la Regina dei Grifoni”, “la Grifoncina”, “la bella Grifona” per Hermione. Per me è no!

 

9) Fumi e profumi. Un altro grande clichè delle Dramioni è la presenza del profumo: la sensazione olfattiva è molto precisa e puntuale nelle varie storie che hanno come protagonisti la Grifondoro e il Serpeverde. Ognuno ha la personalissima profumazione. Hermione, per esempio, avrà diversissime profumazioni, tra cui spicca incontrastata quella all’aroma di vaniglia. Ma ce ne sono moltissime altre come quella alla rosa, alla fragola, al gelsomino (questa mi piace devo dire, perché l’ho trovata in una sola FF e poi adoro il gelsomino), alla cannella, alla zucca, al carciofo, allo zabaione, alla zuppa inglese, alla stracciatella, alla Nutella… ok basta mi fermo. Ad ogni modo l’odore che gli autori prediligono appioppare alla Granger deve essere essenzialmente femminile e molto, molto dolce. Per Draco si scelgono invece profumi maschi come quello alla mela verde o, raramente, brezza marina. Basta.

Qualche volta si possono avere delle combo, tricombo, quadrombo (?) e avere così un bel mischione di profumi, perché uno non basta. Quello più particolare è quello di Draco, dato che alla mela verde è sempre (e dico sempre) associato l’odore del tabacco. Perché Draco è un accanito fumatore. Si, lui odia i babbani, ma ama il loro fumo (e non parlo solo di tabacco, purtroppo). Ma perché volete far venire un qualche malanno ai polmoni di quel ragazzo? Che male vi ha fatto? Ok, nell’immaginario comune un uomo che fuma è molto sexy. Ma chi fuma troppo poi ha problemi di catarro e...bleah, questo non è molto sexy. Oppure, sempre per farlo sfumazzare (infrangendo così regole di Hogwarts, suppongo) l’autore opta per le sigarette magiche: che siano con fumi colorati, profumate o per nulla nocive, la sigaretta sta alla bocca di Draco come il caffè dopo pranzo per me.

 

10) Camini comunicanti e Materializzazione. Questa categoria apparterrebbe a quella già citata delle regole; tuttavia merita un posto d’onore poiché di questa se n’è parlato in quasi tutti i libri della saga, se non in tutti. Ma andiamo con ordine. Parliamo dei Camini comunicanti. Quanti di voi avranno letto di un furioso Lucius Malfoy che, incavolato come una mestruata a cui hanno negato l’ottava tavoletta di cioccolato, esce dal camino della Sala Comune dei Serpeverde per recuperare o cruciare il proprio figliolo (anche in questo caso mi domando come mai potrebbe Lucius Malfoy picchiare o cruciare o far cruciare il suo unico e amato discendente… ma lasciamo perdere)? O quanti di voi hanno letto di Draco che fa la spola da scuola a casa e viceversa entrando nel camino della sua (udite udite) stanza personale da Caposcuola? Quest’ultima poi mi giunge nuova: la Rowling non ha mai specificato che i Capiscuola abbiano una stanza riservata; tuttavia nelle Dramioni è molto utile per gli appuntamenti notturni (ammicco-ammicco….ahi...l’occhio….sto ammiccando troppo in sta lista) e per avere il personalissimo camino che può portarti dove vuoi, quando vuoi, con chi vuoi. E dire che mi ricordo che nella saga la McGrannitt aveva eccezionalmente fatto usare il proprio camino solo per far rientrare Potter e compagnia bella al rientro delle vacanze di Natale o una cosa del genere. O che al massimo veniva usato per comunicare illegalmente, come Sirius con Harry, o Harry con Lupin e Sirius. Addirittura la Umbridge spiava le conversazioni di Harry attraverso il suo camino. Ma tutti sti viaggi, no.

Infine c’è lei. La mia croce. La Materializzazione. Diamine Hermione l’avrà detto un bilione (si dirà così? Boh!) in ogni singolo libro che non ci si può Materializzare e Smaterializzare entro i confini di Hogwarts. È scritto dappertutto. In ogni libro; in “Storia di Hogwarts” (che a sto punto penso che veramente l’abbia letto solo Hermione); persino su Wikipedia. La confusione sulla Materializzazione è comprensibile per via degli avvenimenti con l’Armadio Svanitore; questo è un aggeggio pregno di Magia Oscura, fuori dal controllo del Ministero e quindi della scuola e perciò esule dalle regole. Un meccanismo di cui persino Silente sapeva poco. In ogni caso vorrei ripetere ancora una volta che non ci si può Materializzare e Smaterializzare entro i confini di Hogwarts.

 

 

Per ora mi fermo a queste. C’è da dire che, a dispetto di tutti questi clichè, moltissime Dramioni sono ben scritte, con una trama avvincente e personaggi tridimensionali. Quindi continuerò ad amare la Dramioni, fin quando questi bravissimi autori continueranno a scrivere.
Detto questo vi saluto, vi mando un bacino affettuoso eeee
Ciriciao!

Madame_Padfoot

 

 

 

 

Note canine:

Questa è la prima sciocchezzuola che scrivo, quindi siate clementi. Questa è stata ispirata a un'altra, la quale elenca i vari clichè delle Dramioni: si tratta di una storia di Signorina Granger e si chiama "Guida per scrivere una Dramione: i cliché." Vi chiedo di leggerla e recensirla perché è molto divertente. Cercherò di migliorarmi sempre. Alcuni punti da chiarire:

  • la presenza delle mie parentesi è spaventosa, lo so: il mio intento era semplicemente quello di comunicare con voi, lamentandomi come faccio quotidianamente con il mondo intero; se sono state un pelino invadenti, mi scuso tantissimo >.<

  • molteplici sono gli stereotipi delle Dramioni: qui ho scritto semplicemente quelli che più mi mandavano fuori di testa. Spero che nessun autore di Dramioni si sia risentito per quello che ho scritto, anche perché, ripeto, sono tra le mie storie preferite. Certo qualcuna meno e altre più. Anzi tanto di cappello.

  • questa mia “storia” è una… diciamo prova di lancio: vorrei poter scrivere una vera storia, con personaggi e trama, quindi per ora provo. E chissà, magari sarà proprio una Dramione!

  
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