Serie TV > JAG
Ricorda la storia  |      
Autore: IlBellArmando    14/02/2017    7 recensioni
San Valentino: l'allegra combriccola va al ristorante cinese, ma non riesce nemmeno a leggere i pizzini della buona ventura.
Una rilettura del mitico episodio 200 in stile Bellarmando
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bud Roberts, Harriet Sims
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A San Valentino, leggi un pizzino!

 

Disclaimer: al solito, codesti personaggi non sono nostri. Li adopriamo a puro scopo ludico.

NdA: IlBellArmando è momentaneamente uscito dalla naftalina e saluta con calore tutti i suoi amici.

Buona lettura, carissimi :)

 

Ristorante Il Fior di Loto, Washington D.C.

02-14-2005

2330 ZULU

 

Tappezzerie dai fini motivi floreali, luce rossa soffusa dalle lanterne sospese, i tavolini graziosamente apparecchiati con candele profumate e decorazioni del Sol Levante: l'atmosfera ideale per una cenetta intima, nella serata più romantica dell'intero calendario gregoriano. All'ingresso dei nuovi ospiti nel locale, la diciottenne Lin Lai accennò un sussiegoso inchino e li accompagnò al tavolo che il titolare aveva loro riservato. La soave pulzella dagli occhi a mandorla era nuova del lavoro, essendo stata assunta da appena una settimana, grazie alla raccomandazione di un picciotto della Triade che era stato compagno di banco del cugino della cognata del fratello del socio di un suo cugino da parte di madre, ma nonostante questo non si scomodò nel vedere entrare, in mezzo a tante coppiette già allacciate in iperglicemici sguardi e in doni amebei di cotton-fioc rosa, cerotti antiherpes alla fragolina di bosco, filo interdentale di crine di zebra, un gruppo di sette ufficiali della Marina, con tanto di divisa d'ordinanza. Un vecchio calvo dall'aria autorevole, una coppia di sposini cosciacorta e sovrappeso, una giovane dalla lunga treccia scura, un afroamericano dall'aria un po' saccente e un'altra coppia, di mancati fotomodelli, forse: lui, alto e imponente, dallo sguardo magnetico e strappamutande; lei, una moretta siliconata dai tratti vagamente mediorientali. La giovane cameriera si allontanò di qualche passo, in attesa discreta di prendere le ordinazioni, ma non poté fare a meno di notare i comportamenti di quella anomala compagnia.

Il pelatone si sedette vicino alla pupona.

'Mi ti farei subito' pensò l'ex Seal ad alta voce.

Il paffutone, un certo Bud, si sedette vicino alla sua dolce e bionda mogliettina, tale Enrichetta dall'aria da prima della classe.

Il modello Harmone, anche se si vedeva che aveva messo su un po' di panzone, stava già trucidando con il suo sorriso sventrapapere tutto il personale femminile del Fior di Loto, neanche fosse John Rambo-Balboa nella guerra dell'Indocina. -Sei ploplio un bel lagazzone- sussurravano languenti le ninfe della Muraglia, dispensando sorrisini ebeti al concupito.

Era più chiaro del sole quando si leva al mattino di primavera, che Mac, la bella sellerona mora, stava già covando un'incazzatura da manuale. Ma anche lei faceva la sua parte, ed era già stata adocchiata e bramata dai cuochi del ristorante. 'Ci falei tanti involtini plimavela con quella topolona' pensò il sous chef sminuzzando le verdure a più non posso, colto da un'inattesa impennata di testosterone al galoppo. L'ochetta giuliva con la treccia, Coates, si sedette vicino al vecchio e Sturgis, il nero silente.

La comanda non era difficile e nel giro di una ventina di minuti fu possibile iniziare il servizio.

Buddone il ghiottone esclamò: -'O magnà!- E in un boccone si scofanò la sua triplice porzione di spaghetti ai sette sapori e quella di vermicelli di soia della moglie. Mac ed Harm mangiavano noodles ai gamberetti come Lilli e il Vagabondo. Nulla di strano, per la notte di San Valentino: quei due sembravano due teneri fidanzatini, non tanto dissimili da quelli che cenavano ai tavoli circonvicini. Gli altri tre - la ragazzotta, il vecchio e il muto - sembravano lì giusto per reggere il moccolo alle due strane coppiette. Dopo aver mangiato in ordine numerico tutte le pietanze del menu, annaffiate da abbondanti tanichette di birra, il brizzolato e rubicondo Buddone proruppe in un sonoro e scoppiettante rutto, mentre dall'uscita posteriore un basso ostinato di peti completava la struttura armonica di quel pietoso spettacolo. Sollecitata dal principale, Lin Lai si avvicinò al tavolo rotondo con i dolcetti della fortuna, per indurli a chiedere il conto e levare le tende. Niente grappa allo zenzero, eh! Quell'anomala compagnia di sconosciuti avventori aveva già dato abbastanza noia ai clienti abituali che, indispettiti, cominciavano a grattarsi il deretano con le bacchette in dotazione.

-Secondo me sono stantii! Avranno cent'anni di domeniche... “dopo domenica è lunedììììì” oppure sono proprio quelli del Vietnam! Sì, sì... sono proprio loro! Questo lo riconosco: è Gigino, ha la gobba sulla piega- disse AJ il pelatone aggricciando le labbra inorridito. Anzi, per rendere meglio l'idea, indossò la parrucca biondo platino e sventolò la sua borsetta Prada, doni della sua amica Admiranda Priestley.

Buddone era in tremenda ambascia, delirava dubbioso, incerto vaneggiava... non sapeva se allungare la zampaccia e prendere lui il primo dolcetto o aspettare: mica voleva buscarsi una bacchettata da parte di Enrichetta la maestrina!

Ad un tratto Harmone il formichiere si mise a lavorare di piedino [con il suo settanta di piede, NdA] la gamba tornita di Mac, ma quest'ultima non si muoveva nemmeno a pagarla in mazzette camurriose, profumi d'ambra e benzoino, stalloni della Trinacria occidentale. L'agile e lubrica manovra stavolta non aveva suscitato alcunché alla topolona, mentre AJ sembrava essersi ridestato dal letargo senile e là s'era ritto. Dalla cintola in su tutto 'l vedevasi.

-Deh, cessate di piagarmi!- tuonò con gran dispitto- Chi ha cotanto ardire da farmi piedino?

-Mannaggia a miseria 'nfame – bofonchiò tra i denti Harmone, con accento senz'altro marchigiano.

I cavalieri della tavola rotonda si guardavano per capire chi potesse essere, quando una voce femminile favellò: -Scusi signore, sono io! Sa dopo tutta 'sta astinenza di ammore, tutto fa brodo! -Non si preoccupi, Colonnello! Credevo fosse Rabb! Comunque ha davvero un piedone, nè!- rispose l'AJ bergamasco, già in estasi.

La Mac aveva salvato il Piave, ehm l'Harmone, che le mormorò: -Non passa lo straniero!

-Nun te sta a preoccupa', me devi solo n'amplesso, ahò- rispose in tardolatino la modella ninfomane. Buddone non sapeva cosa fare, aveva ancora una fame da balla coi lupi, sebbene fosse già a rischio di coma glicemico e protoetilico. Se non avesse messo sotto i denti qualcosa, fosse pure la gamba del tavolo, avrebbe lanciato una delle sue mefitiche scarpette in testa al boss della mala di Georgetown, che sedeva al tavolo di fianco, in un tenero abboccamento con la sua ultima preda. Ma non fosse mai! L'onore della Marina doveva rimanere alto, insieme con quello della nobile schiatta de' Robertis panzoni e beoni, quindi si slanciò sui dolcetti della Grande Guerra al grido belluino di “A chi tocca non se grugna!”.

Enrichetta, sua degna consorte dal temperamento maschio e bellicoso, si alzò dalla sedia e, rubando fulminea al tavolo del mafioso una bacchetta, tuonò con fiero cipiglio: -Bud Roberts Jr, rammentoti che hai il colesterolo a 800 e i trigliceridi a 1000! Nel petto rischi il crepacuor!

-Sì, o prode, la morte t'incalza da presso- s'intromise il capo. Bud rimase muto, con il bolo in bocca e con il rigagnolo di pasta sul mento a intralciargli l'eloquio. Dopo aver ingurgitato ben bene i biscotti, assieme ai pizzini della buona ventura, bofonchiò fantozzianamente: -Ma Harriet...

- Harriet 'sta ceppa! Mi chiamo Lisistrata! - lo fulminò la biondina mogliettina.

-Niente sesso!- ridacchiò Mac ancora più arrapata, ripensando al bel barbuto del Pireo che le dava lezioni di greco, e si diresse immediatamente al bagno dei maschietti.

-Roberts, 80 flessioni!- continuò il pelatone.

Roberts non sapeva cosa fare, era ormai in balia della moglie e dell'augusto superiore, così iniziò ad allenarsi come Rocky 1,2,3,5,8,13,21... spaccando la legna sulla neve.

Harmone con la coda dell'occhio aveva visto che la sua bella ciaciona si era diretta come una scheggia nella toilette maschile. Come un falco avea spiccato il volo e si era diretto pure lui ar cesso. Appena entrò in bagno sentì una voce femminile: -O mio Dio! Sì daiii! Ti prego! Continua!

- 'Oh no, mannaggia a miseria infame! Questa è Mac in pieno amplesso!' pensò rassegnandosi Harmon Danton. Si fece coraggio e aprì la porta. Non poteva credere ai suoi occhi. Mac aveva intasato il water e incitava a modo suo Cenerentola che stava pulendo i cessi.

-Sarah! Ma cosa hai combinato?- disse con tono incredulo Harmone il patatone.

-Oh Harm! Era un mese che non andavo in bagno e beh non devo spiegarti altro...- rispose lei rossa dalla vergogna e dalla fatica dello sforzo.

-Mia dolce cara donzella, quanta pena avrai sofferto, quant'ambascia avrai patito!- continuò Harmone il fustone- Adesso usciamo da qui che questo profumo di mughetto mi ha inebriato tutto quanto!

Uscirono dal bagno e la ciurma del JAG si era dileguata senza di loro.

-O mannaggia alli pescetti!- disse Mac- E gli altri dove la si son nascosti!?

-Mio dolce zuccherino, sono andati via per lasciarci soli soletti- rispose Harmone il trippone.

Mac lo guardò e spezzando il biscotto della fortuna lesse: “Il sentiero che non hai preso forse era migliore...”

-Oh, Harm... - fece, sbattendo le lunghe e folte ciglia Maybelline New York, ripensando alle occasioni perdute, alle parole non dette, alle occhiate non ricambiate. Ma a un tratto... si avvicinò Lin Lai.

-Il conto, signoli...

- 'Sti c...

Il capitano Rabb strisciò a malincuore la carta di credito, pensando che si sarebbe dovuto ridurre a un ergastolo da American Gigolò per pagare gli interessi passivi di quella crapulata.

Mac sospirò. Al sentiero non preso avrebbe pensato l'indomani.

In fondo, domani sarebbe stato un altro giorno.

Per il San Valentino 2005 quella figura da peracottari era già stata abbastanza.

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > JAG / Vai alla pagina dell'autore: IlBellArmando