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Autore: Giuly_2905    28/02/2017    4 recensioni
Mi sono sempre chiesta cosa avesse provato Haymitch mentre assisteva al massacro- in diretta- degli stilisti e degli accompagnatori dei giochi.
Ma soprattutto se fosse preoccupato per la vita di Effie Trinket
Dal testo:
Quante volte si era arrabbiata con lui in tutti quei anni perché non credeva nei loro tributi, prima ancora che li avesse incontrati? Troppe volte. Ma non lei. Mai lei. Effie aveva un certa determinazione che lui trovava ammirevole, una determinazione che lui non credeva di possedere finché non incontró Katniss e Peeta.
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Effie Trinket, Haymitch Abernathy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Soldier On
 

This side of mortality is scaring me to death.

Haymitch rimase impietrito, con i pugni serrati ai lati dei suoi fianchi. 
Voleva esser riuscito a distogliere lo sguardo, ma non lo fece. 

Una parte di lui si sentiva in dovere di guardare, non era riuscito a salvare quelli che una volta erano stati i suoi colleghi.

Lei potrebbe morire, e lui sapeva che l'unico modo per esserne certo era quello di guardare, come se si fosse trovato al suo fianco. 

Quando si sentì lo sparo, Haymitch sobbalzó leggermente. 
Fu solo quando il corpo di Portia cadde per terra, senza vita, che chiuse gli occhi. L'immagine rimase impressa nella sua mente e cercò di regolare il suo respiro, ma fallì miseramente.

Si sentì soffocare. Riuscì a percepire I movimenti del suo petto, mentre si alzava e abbassava velocemente. 
Strattonó disperatamente il colletto della maglia. 
La sua mano stava tremando, sentì un urgente bisogno di stringere tra le sue dita il famigliare collo di una bottiglia. Bramava per riuscire ad ottenere un goccio del suo liquore, ma sapeva che questo non era possibile.
 Questa consapevolezza gli fece venire degli attacchi di panico.

Non davanti a tutte queste persone, pensò brutalmente.

Haymitch si alzò dalla sua postazione e lasciò la stanza del comando, notando lo sguardo di Plutarch su di lui. 

Nel suo scomparto, Haymitch si buttò pesantemente sul materasso e si strinse la testa fra le mani. 
 
Tomorrow she's gone. If not someday somehow.

Snow aveva appena giustiziato Portia e il resto del suo team di preparatori. 

La prossima sarebbe stata Effie. Sarebbe stato il suo turno.

Se lo sentiva. 
Aveva questo presentimento. 

Effie Trinket non era a conoscenza della ribellione e, fino ad adesso, ne stava pagando le conseguenze. 

Sentiva nelle sue ossa il presentimento che l'avessero torturata, picchiata, fino a consumarla del tutto; solo per ottenere delle informazioni che lei non possedeva. 

Ora restava solo una cosa da fare, giustiziarla. Mandare un messaggio ai ribelli, alla Ghiandaia, a lui.

Effie sarebbe morta, e lui non avrebbe potuto fare niente per evitare che questo accadesse. Si trovava a chilometri di distanza, sottoterra. 
Don't think about it at all.
Just keep your head low.

C'era una voce che gli sussurrava nelle orecchie, suggerendogli di arrendersi.

Lui non desiderava altro che soccombere e mollare. Haymitch sentì l'ultimo vestigio di energia e di forza, abbandonarlo. L'unica cosa che voleva era porre fine a tutto questo dolore.

Haymitch premette con più forza le mani contro suoi occhi. 

Non piangeva da quando la sua famiglia era stata uccisa.
Certamente non aveva nessuna intenzione di mettersi a frignare adesso.

 Ma Dio, il pensiero di Effie massacrata senza pietà e assassinata senza nessun motivo lo divorava così tanto che gli provocò un dolore troppo famigliare, lacerandogli l'anima, fino a corroderla quasi del tutto. 

"Questo é quello che sai fare meglio, non è vero?  Ti sei arreso!
Scosse ripetutamente la testa.

L'immagine di lei ritornó in un baleno nella sua mente.

Quante volte si era arrabbiata con lui in tutti quei anni perché non credeva nei loro tributi, prima ancora che li avesse incontrati?
Troppe volte. 
Ma non lei. 
Mai lei. 
Effie aveva un certa determinazione che lui trovava ammirevole, una determinazione che lui non credeva di possedere finché non incontró Katniss e Peeta. 

Lei non aveva mai perso la speranza con i loro tributi o con lui, e adesso lui non voleva perderla con lei. 
Lei non era ancora morta.

C'era ancora una speranza, seppur minima. C'era ancora la possibilità che lei fosse viva.
 
Soldier on, soldier on,
Keep your heart close to the ground

Haymitch respiró profondamente e si alzò dal letto.

Si avviò verso il "Comando", i suoi stivali provocavano dei rumori ogni volta che toccavano il suolo. 
Il rumore dei suoi passi lo spronava a proseguire il cammino.

Adesso era un soldato del distretto 13. 
Non ne sapeva niente sul servizio di un militare, ma era -dopotutto- un vincitore. 
Se c'era una cosa che sapeva, era come si combattesse. 

Non si sarebbe fermato fino a quando Peeta non sarebbe stato salvo, e lei sarebbe stata di nuovo tra le sue braccia, al sicuro. 

Lui aveva bisogno di lei, più di una bottiglia di liquore. Anche se questo non lo avrebbe mai ammesso. 
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“Dicono che Plutarch e Haymitch abbiano avuto grosse difficoltà a tenerla in vita” commenta Venia sottovoce.

“È stata incarcerata dopo la tua fuga e ora questo incarico la fa stare un po’ meglio.”


(Mockingjay, pagg. 390-391)














 
Spazio autore:
Salve Cari,
Questa è la mia prima one-shot di questo fandom e spero di aver reso il personaggio IC. Non sono molto brava con le emozioni, spero di essere riuscita a trasmetterè il dolore, la rabbia, il senso di colpa che attanagliano Haymitch.
Mi sono sempre chiesta se lui avesse assistito alle uccisioni in diretta e se avesse sperato di non vedere il volto di Effie tra queste persone. 
Nella mia visuale l'accompagnatrice non sa niente della ribellione. Credo che Abernethy pensasse di tenerla in questo modo al sicuro. 
Io amo la Hayffie, é una delle mie OTP. 
Spero che la one-shot vi sia piaciuta.
Se volete lasciate qualche commento.
Accetto le critiche, soprattutto costruttive.

Baci,
Giuli 


p.s Possa la fortuna essere SEMPRE a vostro favore 
   
 
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