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Autore: Inazumiana01    08/03/2017    2 recensioni
[Storia partecipante al contest di Biancarcano: Oggetti e giocattoli dimenticati...o ricordati?]
Ambientata durante la 4x15. Ragnar si trova a dare un'oggetto per lui importante al figlio di Athelstan, Alfred.
Improvvisamente morire non sembra più una cattiva idea.
Accenni pre-slash sulla coppia Athelstan/Ragnar.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Ragnar Lothbrok
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore su ffz: _Ecate_
Autore su efp: Inazumiana01
Originale o fandom: Fandom  Vikings
Titolo: Dovunque andrai, io ti seguirò.
Oggetto utilizzato: Collana con la croce
Come è stato utilizzato l'oggetto: l'oggetto apparteneva a Athelstan, una persona a cui Ragnar teneva molto. Quest’ultimo mai si è tolto il crocefisso di Athelstan dal collo, quasi a ricordarsi che lui è lì, sempre accanto, anche dopo la sua morte.










-Possa esserti di conforto come lo è stato per me..- dici soffermandoti a guardare la figura di un ragazzino terribilmente somigliante a lui.
Lo guardi ancora un po', in qualche modo è come se ci fosse lui davanti a te. Gli metti la collana a cui era tanto affezionato, quella della sua religione, l'unico oggetto che poteva ancora legarti a lui, che ti facesse sentire la sua presenza e ti ricordava di non essere solo.
Ragnar Lothbrok è morto da tanto tempo. Dal momento in cui lui se ne andò, quando uno dei tuoi migliori amici te lo portò via, privandoti per sempre della sua compagnia. Da quel momento sei finito in un'agonia senza fine, in un tunnel privo di emozioni.
Nessuno aveva mai compreso cosa significasse lui per te. Nessuno era in grado di capire ciò che vi legava. La vostra amicizia che andava oltre la religione, che nemmeno Odino o Dio erano riusciti ad ostacolare ma anzi, erano stati un ulteriore punto di incontro tra voi.
Avremmo potuto vivere così tante avventure insieme. Saremmo sbarcati a Parigi.
Quante volte hai desiderato di morire perchè lui non era qui con te? Hai sentito la sua mancanza più di tutte.
"Dovunque andrai io ti seguirò" gliel'avevi promesso. O forse era una promessa fatta più a te stesso, una scusa per rimanere con lui.
Ma a voi non servivano scuse, bastava guardarvi per capire se uno dei due stesse mentendo o se c'era un problema. Forse quella promessa ti dava più sicurezza.
La collana. L'hai sempre portata con te. Hai sempre creduto che la morte fosse un destino migliore della vita, perchè ti permette di essere riunito alle persone che amavi e che non ci sono più.
Ti sei fatto battezzare per riunirti a lui. Forse il suo Dio non vuole riunirti a lui nel suo paradiso. Forse non vi incontrerete mai più, tu andrai nel Valhalla, gli Aesir ti daranno il benvenuto e Odino preparerà un banchetto per te. E' questo a cui avevi sempre aspirato, no? Quello che aspettavi da tutta la vita. Ciò che ogni vichingo pensa fin dalla giovane età. Ma che senso ha andare lì senza il tuo amico cristiano?
Ti senti in colpa. Se fosse stati insieme quella notte, forse Floki non l'avrebbe ucciso...o avresti solo tardato la sua morte. Ma almeno sareste stati insieme ancora per un po'. Daresti qualsiasi cosa per tornare indietro nel tempo e stare di più insieme a lui. Il tempo per voi due non era mai abbastanza. Avresti dovuto sospettare di Floki, è sempre stato geloso del vostro rapporto, tenevi a lui più di chiunque altro, più di Lagertha e Aslaug. L'unico amore che provi e che eguaglia il suo, è quello per i tuoi figli...ma quello è un'amore così diverso ma simile allo stesso tempo.
L'hai sempre stretta tra le mani nei momenti di debolezza, quando devi mostrarti più del dovuto, quando devi parlare di cosa provi.
Affianco a te c'è l'unico a sapere cosa hai provato tu. Fino a qualche ora fa vi siete addossati la colpa per la sua morte. Entrambi ubriachi, non sareste mai riusciti a dire ciò che pensavate da sobri. La sua mancanza ha segnato entrambi.
"Floki l'ha ucciso per gelosia. Perchè amavo Athelstan più di quanto amassi lui" dicesti dopo vari broccali di vino.
"Anch' io ero geloso. Quando scelse di tornare con te. Soffrivo la sua perdita come un lutto, come se avesse strappato via una parte di me...da me stesso" disse tra una pausa e l'altra Re Ecbert.
"Se ne andò perchè amava più me" riuscisti a dire solo ciò. Non potevi mostrarti debole. Tu lo conoscevi da più tempo, lo conoscevi di più, non poteva capire come ti eri sentito in quegli anni.
"Bene. Allora avresti dovuto proteggerlo. Se fosse rimasto qui con me sarebbe vivo. Il suo posto era qui con me. Io lo avrei protetto." disse quasi con sufficienza.
"Chi sei tu per sapere qual era il suo posto?" accanivi con rabbia. Sentivi la tua voce esitante, stringesti la collana con la croce che portavi al collo, ti ci volle un po' per riacquistare un tono di voce normale, rigettando indietro le lacrime "Lui scelse di stare con me. Lui scelse il suo cammino, ed era insieme a me. Non è colpa mia."
dicesti e la conversaione finì lì.
Guardi nuovamente il ragazzino. Gli somiglia terribilmente, è quasi un agonia stare difronte a lui.
Alfred. Speri che un giorno possa essere come suo padre. Un uomo dall'animo gentile, che sa cosa è giusto e cosa è sbagliato. Una persona leale, che sa starti al proprio fianco anche nel momento del bisogno, che sappia essere fedele e che sappia combattere per ciò in cui crede anche se con un'intero popolo contro. Speri veramente che possa essere come Athelstan. Lui era l'uomo migliore che  avessi mai conosciuto.
Guardi per un ultima volta il figlio e la croce che porta al petto. Sorridi, e questa volta per davvero.
Ora stai davvero per morire. Infondo avevi fatto una promessa ad Athelstan.
L'avresti seguito ovunque sarebbe andato.






 
   
 
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