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Autore: g21    10/03/2017    0 recensioni
E quella notte ho deciso, mentre ti guardavo, che avrei fatto di tutto per proteggerti. Non ti avrei perso un momento e avrei fatto di tutto per te. Era una sensazione nuova, in tutta la mia vita non avevo provato niente di simile. Poteva essere amore, ma non ci credevo. Non volevo ascoltare i miei sentimenti. Quegli stessi che urlavano di amarti. Perché io ti ho amato, Ianto Jones.
Una Janto senza pretese, sulle note di "Time after time"
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ianto Jones, Jack Harkness
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Al mio fianco. Per sempre
 


Lying in my bed I hear the clock tick and think of you
Caught up in circles, confusion is nothing new
Flashback, warm nights almost left behind
suitcase of memories
 

Sdraiato nel letto guardo il soffitto. Ho ricostruito il Torchwood, soltanto la struttura. Ascolto i rumori della notte. Un orologio, il mio, l’unico oggetto che si fa sentire, come se il tempo volesse ancora qualcosa da me. Chiudo gli occhi e il ticchettio mi riempie la testa. Come un riflesso involontario ti vedo. Mi sorridi, con il tuo cronometro in mano. “That's ten minutes... and counting.” Così torno a quel giorno. Quando abbiamo fatto resuscitare Suzie. Sorrido pensando alla tua passione per quel cronometro. Non c’era momento in cui non l’avevi in mano. Ianto. “Jones, Ianto Jones.” Ti sei presentato così, quel giorno nella foresta, mi avevi appena salvato la vita. Non sapevi ancora quello che sarebbe successo dopo. Neanch’io. Non mi sono accorto, probabilmente nemmeno tu, di quello che ci stava succedendo. Abbiamo continuato a giocare, come se niente fosse.


Watching through windows
You're wondering if I'm okay

Una notte, come tante altre, mi hai ospitato a casa tua. Dicevi che mi avrebbe dato alla testa passare troppo tempo al Torchwood. Io stavo al gioco, come è sempre stato, e mi piaceva. Ti osservavo dormire al mio fianco, così tranquillo, al sicuro da ogni pericolo. Sceso dal letto mi sono avvicinato alla finestra, cercando di non svegliarti. I miei occhi percorrevano il profilo di Cardiff, illuminata per un po’ dai lampioni, per un po’ dalla luna. E pensavo a noi, a quello che stavamo diventando e a cui non saremmo mai dovuti arrivare. Tu non eri come gli altri. Non lo sei mai stato. Da subito ho capito che c’era qualcosa di diverso, di speciale in te, Ianto. Ho aperto la finestra, sperando che l’aria della notte potesse aiutarmi. Ad un tratto la tua voce mi ha raggiunto. Mi hai chiesto se ci fosse stato qualcosa di strano fuori, magari un’emergenza al lavoro. Mi ricordo che ti ho sorriso e, dopo aver chiuso la finestra, ti ho raggiunto nel letto. Dopo averti rassicurato hai appoggiato la testa sul mio petto e sei tornato a dormire. Continuavo a guardarti, con una mano tra i tuoi capelli. Sorridevo, e ho pensato che non avrei mai potuto meritarmi uno come te. Forse era una prova, per vedere quanto ci tenessi davvero alla nostra storia. E quella notte ho deciso, mentre ti guardavo, che avrei fatto di tutto per proteggerti. Non ti avrei perso un momento e avrei fatto di tutto per te. Era una sensazione nuova, in tutta la mia vita non avevo provato niente di simile. Poteva essere amore, ma non ci credevo. Non volevo ascoltare i miei sentimenti. Quegli stessi che urlavano di amarti. Perché io ti ho amato, Ianto Jones. Ti amo e ti amerò sempre, ma me ne sono accorto troppo tardi, come sempre. Curioso come ad un uomo immortale possa mancare il tempo, eppure è successo.


I'm walking too far ahead
You're calling to me, I can't hear
What you've said

A volte ti vedo nei miei rari sogni. Camminiamo uno a fianco dell’altro, senza dire niente. Non servono parole, basta uno sguardo per capirci. Ad un tratto un Weevil inizia ad inseguirci, senza particolari motivi. Così scappiamo, ma non riesci mai a stare al mio passo. Resti indietro. Tu mi chiami, sempre. Io non capisco, dalla tua bocca non esce nessun suono. A volte sto anche fermo, ma non mi raggiungi mai, sei sempre troppo lontano. Così mi sveglio, stremato dalla corsa tentando di respirare. Poco fa è successo ancora. E forse ho capito. Il Weevil non ci insegue a caso. Rappresenta il tempo. Quello che per noi non è bastato. Da cui io scappo sempre. E quando mi chiami vuoi dirmi di fermarmi. Non nel sogno, però. Nella mia vita. Fermarmi e pensare a quello che non penso mai. Cioè alle persone che mi sono più vicine. Capisco soltanto ora che era la cosa da fare anche con te. Fare meno attenzione al lavoro, stare più tempo con te. Perdonami, Ianto. Non capivo che quello che tu cercavi era del tempo in più da passare con te. Ero troppo occupato con il Torchwood e non ti ho aspettato. Sono andato troppo veloce, ma ti giuro che, grazie a te, non mi farò più spaventare dal tempo. Sei sempre stato speciale, l’hai dimostrato anche ora che sei morto. Ti sei sempre preoccupato per gli altri e anche ora che non ci sei, ti sento al mio fianco. Continui ad aiutarmi, come hai sempre fatto. Sempre.
 
 







Note di quella che scrive solo angst:
Ahem, salve. Dunque, non so di preciso il perchè di questa cosa, ma ormai è qui (purtroppo per voi).​ So solo che dopo un (ennesimo) rewatch di Torchwood (perchè non ne ho mai abbastanza) e dopo alcuni video Janto su youtube (giusto perchè il masochismo non è mai troppo) è successo. La canzone usata è "Time after time" di Cyndi Lauper, ma non ho ascoltato la sua, bensì la cover fatta da John Barrowman (che è qualcosa di wow, pur non essendo la mia preferita tra le sue cover). E niente, ogni commento/critica è sempre ben accetta. Bye
  
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