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Autore: FMelodyCassiel    12/03/2017    0 recensioni
"Ma adesso, mentre si sporge da dietro il suo armadietto, Harry non ha nessun problema ad ammettere di star perdendo la sua calma. Si sente un po’ inquietante e sa che, se Louis lo beccasse a spiarlo, non la smetterebbe più di urlare.
Eccetto che, non riesce a distogliere lo sguardo e prendere i libri. Non quando c’è un ragazzo alto, con un ciuffo davvero lungo, appoggiato contro un armadietto accanto a quello del suo ragazzo, mentre ride a qualcosa che Louis ha appena detto. E Louis è divertente, Harry è il primo ad ammetterlo, ma questo non significa che devi invadere la sua sfera personale e toccargli il petto."
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You're My Favorite Song'
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Buonasera a tutti! :) Era da un po' di tempo che dovevo pubblicare questa piccola Os che fa parte della serie "You're my favorite song." Questa ovviamente e la seconda ed ultima parte. Spero vi piaccia.
Buona lettura! :)




Dopotutto, Harry è un ragazzo  semplice – o almeno, crede di esserlo. Non è un tipo che alza la voce o che si arrabbia spesso, a meno che non ci sia qualcosa che davvero lo infastidisce. Probabilmente è per questo che è perfetto per Louis che, al contrario, scoppia immediatamente; sono come lo yin e lo yang.
Ma adesso, mentre si sporge da dietro il suo armadietto, Harry non ha nessun problema ad ammettere di star perdendo la sua calma. Si sente un po’ inquietante e sa che, se Louis lo beccasse a spiarlo, non la smetterebbe più di urlare.
Eccetto che, non riesce a distogliere lo sguardo e prendere i libri. Non quando c’è un ragazzo alto, con un ciuffo davvero lungo, appoggiato contro un armadietto accanto a quello del suo ragazzo, mentre ride a qualcosa che Louis ha appena detto. E Louis è divertente, Harry è il primo ad ammetterlo, ma questo  non significa che devi invadere la sua sfera personale e toccargli il petto.
“Che stai facendo?” dice una voce da qualche parte alle sue spalle, ed Harry salta in aria, sbattendo la fronte contro il metallo del proprio armadietto.
“Ugh” geme dolorante, accarezzandosi la fronte e voltandosi verso Liam. “Niente. Stavo prendendo i miei libri.”
Liam annuisce. “Oh,” dice. “Che cosa dev—“
“Chi è quello?” Harry ha già dato le spalle a Liam in favore di ricominciare a spiare Louis e il misterioso ragazzo.
Liam, benedetto ragazzo, non sembra turbato dall’interruzione. Invece, segue lo sguardo di Harry e solleva le sopracciglia in sorpresa. “Non conosci Aiden?”
“No” dice Harry. “Non conosco Aiden. Perchè dovrei conoscere Aiden?” Perchè Aiden è così speciale, è quello che Harry vuole sapere. Perché è così sorprendente il fatto che non lo conosca? Si è trasferito lì solo... un anno prima. È solo un essere umano.
Ma , cosa più importante : perché sta flirtando con il suo ragazzo?
“Era il—“ la vita lo odia apparentemente, perché la campana suona proprio in quel momento e Liam corre via , scusandosi.
 Harry vuole sbattere la testa contro l’armadietto. Ripetutamente.
Ogni pensiero però si blocca, perché Louis finalmente afferra i libri dal proprio armadietto ed Harry decide di muoversi. Prova sempre a portare lui i libri di Louis, non importa quante volte quest’ultimo si lamenti.
Anche se, secondo lui, a Louis piace quando Harry porta le cose per lui.
“Ciao , piccolo” lo saluta, gli occhi che passano dai libri che Louis gli getta tra le braccia ( probabilmente oggi è solo stanco, pensa Harry) alla schiena di Aiden che si allontana.
Ma poi ripunta gli occhi sul suo fidanzato che gli sta sorridendo con quei bellissimi occhi azzurri e improvvisamente è tutto okay. Sorride a Louis ancora una volta in modo timido. “Ti accompagno in classe?”
Louis annuisce. “Accompagnami, sì” dice Louis dolcemente. E davvero, come può rifiutarsi?
 
-*-*-*-*-
La seconda volta che vede questo Aiden, è quando è seduto con Niall a pranzo un paio di giorni dopo, mentre aspetta che Louis arrivi e si sieda accanto a lui. E ovviamente, Louis arriva in sala mensa, annuendo a qualcosa che Aiden gli sta dicendo.
“— peggiore, e lei non stava zitta un attimo!” dice Niall, e Harry dovrebbe ascoltarlo, ma non lo fa.
“Già” mormora comunque, non distogliendo gli occhi dal suo ragazzo. “Chi è quello?”.
Si, sa già chi è quello, ma non fa male avere un’ altra opinione. Solo per curiosità, ovviamente.
Niall segue lo sguardo di Harry. “Oh, quello è Aiden. È un buon amico.” Risponde.
E poi “Non hai mai conosciuto Aiden?” aggiunge.
E no, Harry ovviamente non ha mai conosciuto Aiden! Perchè è un così gran problema il fatto che non abbia conosciuto questo ragazzo alto che segue sempre Louis?
“No, non ho mai conosciuto Aiden” sbotta Harry.
“Oh” Niall scrolla le spalle. “Sono in coppia per il progetto di fisica, quindi staranno parlando di quello.”
Quello soddisfa solo un quarto delle sue curiosità, ma Niall prende a rivolgere la sua attenzione al cibo e Louis sceglie proprio quel momento per scivolare al suo fianco e poggiare una mano sul suo ginocchio.
“Ciao tesoro ” esclama, sorridendo come un raggio di sole. Harry pensa che Louis sia il suo raggio di sole personale, luminoso e caldo, in grado di attraversare i nuvoloni. Harry crede anche che probabilmente – no, che sicuramente, lo ama.
Harry sorride stupidamente  e prende un altro morso della sua mela, masticando lentamente. “Ti ho fatto una nuova playlist ieri sera,” annuncia, cominciando a cercare all’interno del proprio zaino.
“Ecco qui” dice, passandogli un CD con una scritta sopra.
A Lou xx ps per favore ascolta almeno questa e non buttarla di nuovo xxxxx
Louis alza gli occhi al cielo, spostando poi la frangia via dagli occhi. “Non ho buttato l’altra playlist, perdente.”
Harry si offenderebbe, ma riesce a vedere che Louis sta trattenendo un sorriso.
“L’ho trovato nel tuo cestino della spazzatura.”
Louis afferra la copertina del cd con la punta delle dita – come se toccandolo potesse prendere qualche infezione- e lo getta nel suo zaino. “È caduto lì da solo, Harold,” replica, disinteressato.
È tutta una facciata, Harry lo sa. A Louis piace ancora dirgli quanto lo odia almeno tanto quanto gli piace ripetergli che gli piace.  Ma ad ogni cattiva parola, riceve un bacio di scuse. A lui va bene così.
“Uno di questi giorni ascolterai i miei remix” gli dice Harry, appoggiandosi alla sedia e poggiando un braccio sulle spalle di Louis.
“Ascoltarle e farsele piacere sono due cose diverse” canticchia Louis con un sorriso sulle labbra. “Ma se vuol dire davvero tanto per te, lo ascolterò quando arrivo a casa.”
Non lo farà. Harry sorride comunque, incastrando il proprio labbro tra due dita.
“Al massimo posso usarlo quando guarderò le gemelle. Per punizione. Ti garantisco che smetterebbero immediatamente di litigare.”
 -*-*-*-*-
La Situazione Aiden, non attraversa la mente di Harry fino al venerdì seguente, quando passa davanti all’armadietto di Louis e vede Aiden appoggiato ad esso. Ed Harry non vuole essere quel tipo di fidanzato, perché nessuno è più calmo e figo di Harry Styles, ma da quando qualcuno aspetta Louis al suo armadietto? Qualcuno che non sia Harry stesso, o Zayn alle volte?
Aiden alza lo sguardo in quel preciso momento ed Harry è costretto ad incontrare il suo sguardo. Quindi, ovviamente, Harry annuisce verso di lui – e non nel modo educato usato per salutare, ma quello da ehi, che succede? .  in realtà dovrebbe significare ciao, perché stai seguendo il mio ragazzo ovunque, ma non ha ancora padroneggiato quell’arte.
Aiden lo guarda un po’ in modo strano, ma Harry non ha tempo per preoccuparsene perché si volta e vede Zayn girare l’angolo.
Zayn è grandioso. Harry è sicuro al cento per cento che se non fosse per Zayn, lui sarebbe morto adesso.
Harry praticamente, deve la sua intera vita a Zayn perché Zayn è il migliore amico di Louis e sa sempre cosa Harry ha sbagliato o meno , e cosa può fare per farsi perdonare da Louis.
Come quella volta in cui Harry aveva detto a Louis si calmarsi dopo che il suo concorrente di xFactor preferito era stato eliminato, e Louis lo aveva cacciato di casa. Zayn poi, gli aveva spiegato che “calmati” è una parola che non dovrebbe mai essere pronunciata in presenza di Louis, e aveva convinto il castano a lasciarlo entrare in casa per fargli prendere almeno le scarpe.
 O quella volta che Harry aveva pensato che sarebbe stato divertente restare con la schiena dritta ogni volta che Louis avrebbe cercato di farlo abbassare per un bacio, e Louis gli aveva pestato i piedi e si era rifiutato di baciarlo per tre giorni. Apparentemente l’altezza per Louis era una questione delicata.
“Zayn!” urla Harry, sventolando una mano in aria per attirare la sua attenzione. Zayn è un ragazzo davvero calmo. Riesce sempre a mostrarsi disinteressato, anche quando Louis gli urla in faccia, ed Harry lo rispetta molto per questo.
 “Hey, amico” lo saluta, quando lo raggiunge.
Il moro annuisce.
 “Uhm, ho una domanda per te.” Zayn annuisce di nuovo, spostando alcuni libri da un braccio all’altro, e poggiando una sigaretta dietro l’orecchio. Harry pensa che Zayn sia quel tipo di ragazzo naturalmente figo, e non il tipo di ragazzo figo che Louis crede che Harry sia – quello che si impegna per sembrare il tipo di ragazzo naturalmente figo e che invece non finge di esserlo.
“Quindi” dice Harry, avvicinandosi e sollevando lo sguardo. “Solo per curiosità, chi è Aiden?”
Zayn si gratta una tempia, silenzioso, guardando  Harry come se sapesse esattamente qual è la vera ragione della domanda.
“Non sai chi è Aiden?” finisce per dire, ed Harry potrebbe quasi esplodere. O cadere al suolo per la frustrazione.
“No! Perché sembrate tutti così sorpresi?!”
“Scusa, fratello. Se non sai chi sia Aiden, sono piuttosto sicuro che non dovrei essere io a dovertelo dire. Parla con Lou, okay?” E con quello, sparisce per il corridoio.
 
 
-*-*-*-*-
La campana è appena suonata per l’ultima volta quel giorno. I corridoi sono rumorosi come sempre, ma si svuotano ogni secondo di più, orde di studenti che spingono per uscire fuori. Harry resta dov’è,  cercando un po’ all’interno del suo armadietto e aspettando che Louis arrivi e gli chieda di fare qualcosa.
Harry incrocia le dita per una serata tra di loro, così da poter tenere tra le braccia un Louis assonnato e morbido, ma sarebbe contento di fare qualsiasi altra cosa. Anche guardare vecchi episodi di One Tree Hill per la milionesima volta.
È nel suo piccolo e felice mondo quando lo sportello del suo armadietto viene sbattuto così violentemente da farlo saltare per aria e far cascare per terra i libri che reggeva tra le mani. “Porca puttana!”
Louis è lì, le braccia incrociate al petto e le labbra stirate in una linea sottile che urla solo guai.
“Ciao tesoro” lo saluta incerto, quando lo vede sollevare il mento in modo minaccioso.
“Se vuoi sapere qualcosa su di me” comincia Louis, gli occhi azzurri duri. “Allora vieni da me. Non vai da Zayn dietro le mie spalle.” Il suo piccolo naso si arriccia, ed Harry pensa che Louis assomigli ad un piccolo gattino, ma tiene quel pensiero per sé visto che tiene alla propria vita.
“Aspetta, cosa?! non ho nemmeno parlato di te! Ho chiesto di Aiden!” avrebbe dovuto saperlo che Zayn non avrebbe tenuto la bocca chiusa.
Louis si avvicina leggermente. “Perché stavi chiedendo di Aiden, allora?” chiede.
“Perché  non so chi sia Aiden! E nessuno vuole dirmelo! E apparentemente è una cosa importante.” Quest’ultima frase sembra bloccare Louis sul posto, che lo guarda curiosamente.
“Non sai chi sia Aiden?”
Harry potrebbe letteralmente sbattere la testa contro il proprio armadietto fino a perdere coscienza. “No!” esclama nervosamente. “Perché dovrei saperlo?  Chi è Aiden?!”
Louis fa un passo indietro allora, del suo sguardo arrabbiato nessuna traccia, e scrolla le spalle. “Nessuno” dice, ed Harry sa senza ombra di dubbio che Louis non gli sta dicendo qualcosa, e quello gli fa attorcigliare lo stomaco in modo spiacevole.
“Sicuramente è qualcuno” replica Harry, giocherellando con i braccialetti attorno al proprio polso. Louis sembra pronto a negarlo, quindi si appresta ad aggiungere “non  saresti così sorpreso che io non lo conosca, se lui non lo fosse. E Zayn ha detto che avrei dovuto chiedere a te.”
Louis scrolla di nuovo le spalle e strofina le sue Vans sul pavimento, fingendo indifferenza. “Aiden... lui non significa niente per me, Harry. Siamo usciti insieme per un po’ e poi ci siamo lasciati. Non è un così gran problema come potrebbe essere.”
“Per quanto siete usciti insieme?” chiede, sentendosi nervoso. Harry è uscito con diversi ragazzi e ragazze prima di decidere che Louis fosse il ragazzo della sua vita, e comunque non credeva di certo di essere il primo per Louis. Quindi sì, ha sempre saputo che Louis fosse uscito già con altre persone, come sa che sua sorella probabilmente non è più vergine- è uno di quei pensieri che decide di ignorare.
Louis si strofina il mento, come se dovesse pensarci.  “Sei...forse sette.” Dice finalmente. “Cinque di sicuro.”
Harry aspetta un paio di secondi, fino a quando non è sicuro che Louis non continuerà. “Cosa, Louis? Minuti? Giorni? Settimane?”
Louis scrolla le spalle. “Mesi? Non lo so, è stato tempo fa.”
“Louis!”
“Ugh” grugnisce Louis, smuovendo le mani in aria. “Questo ovviamente è perché non te l’ho detto. Stai diventando... ansioso. È fastidioso. Smettila. “ Mantiene la sua facciata irritata ancora per qualche istante, prima di alzare gli occhi al cielo.
“Okay, senti” sospira, avvicinandosi a lui abbastanza per Harry per avvolgere le dita attorno ai passanti della sua cintura. “È stato due anni fa. Adesso è quest’anno. L’Anno Nuovo ti suona familiare?” scherza Louis e si, ovviamente gli è familiare. Harry non dimenticherà mai il loro primo bacio allo scoccare della mezzanotte, quindi sorride a Louis che ricambia immediatamente, gli occhi che si assottigliano in modo adorabile.  “ Se fossi interessato ad uscire con Aiden, uscirei con lui. Ma sto uscendo con te perché, Dio mi aiuti, sei  il mio ragazzo “ dice, gli occhi dolci e lo sguardo sincero. Louis è dolce.
Harry ama Louis.
Ma poi, ovviamente, perché è Louis : “Vestiti brutti e tutto.”
“Hey!” Protesta Harry, prima di osservare i propri jeans, fasciati con dello scotch. Forse Louis ha ragione. Ma quei jeans sono fighi, quindi Harry ride insieme al suo ragazzo, avvicinandosi a lui. “Vuoi uscire fuori di qui?” chiede, le labbra che sfiorano le tempie del castano. Louis annuisce, mormorando uno stupido Harry Styles.
Più tardi, Harry ride ancora. Non ha niente di cui preoccuparsi, ed ovvio ora, con un Louis addormentato e accoccolato su di lui. È caldo e comodo, le labbra leggermente socchiuse e le ciglia a sfiorare le sue guance. Harry tiene la mano sulla sua schiena, solo per sentire il modo in cui si alza e si abbassa ogni volta che respira. Il suo cuore è pieno d’amore in quel momento, ed Harry sa che è un privilegio vedere l’iperattivo e luminoso Louis il Tommo Tomlinson , così vulnerabile.
Accarezza i capelli di Louis, stringendoli alla base, prima di lasciarli andare. La sua gamba è addormentata e dovrebbe anche andare in bagno, ma nulla ha importanza quando ha Louis tra le sue braccia.
Louis sbuffa nel sonno e stringe la sua maglia tra le mani, ed Harry vorrebbe prenderlo e portarlo sempre con sé.
Harry ama Louis tantissimo, ma decide di rimandare la questione ad un’altra volta.
 
 
-*-*-*-*-
La Cosa diventa meno una cosa dopo quel momento, cosa che Harry apprezza davvero molto. Nonostante Louis alzi gli occhi al cielo ad ogni sua preoccupazione, si assicura lo stesso di dargli un bacio nei corridoi ogni volta che si allontana da Aiden.
La gelosia non è una cosa che si addice ad Harry.
Eccetto il fatto che , frequentano una scuola con un branco di ragazzi che stanno cominciando a parlare e a diffondere  voci, e tutti sembrano improvvisamente più occupati a chiedersi se Louis ed Aiden stanno di nuovo insieme.
Harry è in classe quando la ragazza al tavolo di fianco si sporge e gli chiede se Louis ed Aiden stanno di nuovo insieme. “Cosa? ovvio che no. No. Louis è ancora il mio ragazzo.”
Lei annuisce e lo fissa per un momento, prima di ritornare ai suoi compiti. Harry allunga le labbra e scuote la testa. La gente è stupida. Non è un gran problema. Se fosse un gran problema, Harry starebbe già dando di matto, e non sta assolutamente succedendo.
“Sai che io e Louis usciamo ancora insieme, vero?” chiede a Nick quel pomeriggio.
Nick è un suo buon amico ed Harry sa che non gli mentirebbe mai, quindi è ansioso di sapere la sua risposta.
“Cosa? Davvero?” Nick spalanca la bocca. “Avrei giurato che odiassi quel ragazzo” dice piatto, annuendo verso la moltitudine di foto di lui e Louis che Harry ha attaccato sulla parete. Harry trascorre molto tempo a prendersi cura di quella parete, assicurandosi di avere una foto di ogni singolo appuntamento.
Sa che quando sarà anziano, vorrà ricordare i bei momenti della sua vita, e quelli con Louis lo sono definitivamente.
“Perché?” chiede Nick poco dopo. Harry si volta e si tira su, reggendosi sui gomiti. Anche i capelli di Nick trasudano curiosità.
“Questa ragazza a scuola... pensava che Louis ed Aiden uscissero insieme.”
“Chi è Aiden?”
“Esatto!” esclama Harry, crollando sul materasso. “Chi diavolo è Aiden! Grazie.  Sapevo di poter contare su di te.” Ecco perché sono ancora amici, nonostante ogni volta attacchi briga con Louis di proposito.
Nick grugnisce e si solleva dalla sedia. “Sai che io non ho davvero idea di chi sia Aiden perché non frequento la tua scuola, vero?”
Harry lascia andare un lungo sospiro, e sbatte i piedi in aria. “Aiden” dice con cautela. Non gli piace molto quel nome. “Era—è l’ex di Louis. E Lou è a casa sua perché devono fare un—“  finge di aprire le virgolette con due dita “ – un progetto di fisica.”
“Oh merda, Haz.” Nick scuote la testa. “Hai ragione. Staranno probabilmente scopando in questo mom—“
Harry sbuffa e lascia cadere la testa all’indietro.  Ritira tutto ciò di carino che ha mai detto su Nick.
È un amico orribile. Il peggiore.
“Se fossi in te, andrei lì e li coglierei sul fatto. Sono sicuramente nudi in questo momento. Nudi e insieme.”
Harry gli lancia uno dei suoi cuscini, e strizza gli occhi a quell’immagine mentale. “Oh Dio” geme Harry.
Nick ride così forte che inizia a piangere.
 
-*-*-*-*-
Il fatto è che non hanno ancora usato la parola con la A. Ed in parte la cosa spaventa Harry perché, escono insieme da quasi un anno ormai e, è una cosa accettabile,  no? Harry sa di essere innamorato di Louis, completamente perso per lui. È arrivato al punto in cui nasconderebbe un corpo per lui.
Ed è quasi sicuro che Louis provi lo stesso. Forse senza la parte del cadavere.
Ma Louis non è bravo a parlare dei suoi sentimenti e preferirebbe dire ad Harry di odiarlo piuttosto di amarlo. E  va bene, Harry può sopportare i colpi, sia letteralmente che non.
Ma la cosa lo sta uccidendo.
Ed ora, con tutta questa situazione, Harry vorrebbe solo dire a Louis quanto lo ami e che vorrebbe tantissimo che la smettesse di fare cose che lo facciano soffrire i gli causino notti insonni.
Vorrebbe dirgli che è innamorato di lui e che sarebbe bello se Louis ricambiasse.
Che aiuterebbe tantissimo se, dopo averlo baciato dopo aver parlato con Aiden, aggiungesse un piccolo “ti amo” . Harry è quasi sicuro che sia ora di confessarglielo, ma prima deve risolvere la situazione di Aiden. Quindi, manda un messaggio all’unica persona che conosce che potrebbe aiutarlo.
-*-*-*-*-
Zayn accetta di vederlo solo dopo che Harry gli promette di pagare tutto, ma il riccio la considera comunque una vittoria. È davvero difficile entrare in contatto con lui quando non sei con Louis. Ha dovuto chiamarlo quattro volte e lasciargli un messaggio vocale e diversi messaggi di testo prima che Zayn rispondesse con un piatto cosa.
È stato semplice convincerlo ad incontrarlo dopo che Harry gli ha detto che riguardava Louis.
Ora, Harry fissa Zayn in silenzio da esattamente sei minuti.
Harry picchietta le dita contro le proprie labbra, le mani incrociate sotto il mento e le sopracciglia aggrottate nel tentativo di capire come uscire fuori l’argomento Aiden.
“Harry” comincia Zayn, stanco di aspettare, ed Harry lascia cadere le mani contro il tavolo e scuote la testa. Non ha senso nascondersi da Zayn. È una causa persa.
“Lo sto perdendo, Zayn! Riesco a sentirlo. Ogni volta che voglio uscire, lui ed Aiden stanno lavorando a questo  presunto progetto—“ sbotta Harry.
“—non presunto” lo interrompe Zayn.
“Ed Aiden è alto e a Louis piacciono i ragazzi alti. Sono il suo tipo.”
“Sei più alto di lui, amico” lo interrompe ancora il moro.
“Cosa succede se Louis scopre di amare davvero la fisica e va via per studiare scienze all’università?! Lontano e in un’altra università con un altro ragazzo come Aiden” Harry si sgonfia per un attimo, calmandosi qualche attimo. “ E—e io non posso fermarlo. Louis andrà via alla fine dell’anno. Andrà via con un altro amante della fisica ed io potrei essere da qualche altra parte a studiare qualcosa che non si avvicina minimamente alla fisica!”
“Ho come il presentimento che il tuo vero problema non sia Aiden” mormora Zayn gentilmente. Harry alza gli occhi al cielo. Ovviamente Aiden non è il problema.
Zayn non ha capito nulla.
“Non lo so” mormora Harry, rigirandosi il tè tra le mani. A lui non piace nemmeno il tè, lo beve solo perché spesso Louis gli ruba dei sorsi, e a lui piace il sorriso che spunta sulle labbra del castano quando realizza di aver appena bevuto il suo tè preferito. E dannazione, Harry è davvero andato se beve del tè che nemmeno ama solo per il ragazzo per cui è impazzito.
“Forse dovresti parlare con lui?” suggerisce Zayn, come se fosse una semplice soluzione.
Harry non è sicuro di come andrebbe la cosa. Non riesce nemmeno a dire a Louis di amarlo , figurarsi se riuscirebbe mai a dirgli di star impazzendo perché si separeranno nel giro di  un paio di mesi. Come potrebbe dirgli che ha cercato tutti i tipi di scuole nelle vicinanze, sperando che almeno una di queste sia vicina a quella di Louis?
“Già” mormora Harry prendendo un sorso di tè. “Si, grazie amico.”
Zayn è silenzioso nella sua sedia dall’altra parte del tavolo mentre lo fissa. Harry crede che lui sappia già dove Louis andrà a studiare visto che il castano gli dice praticamente tutto. Sarebbe geloso, ma lui sa che Zayn e Louis hanno un rapporto diverso, qualcosa che non può essere paragonato ad una normale amicizia.
La suoneria fa saltare entrambi per aria, ed Harry si affretta a rispondere. “Hey piccolo.”
“Hey, dove sei? Sto finendo qui da Aiden e mi chiedevo se potessi venire a prendermi? Ho proprio voglia di cucinare qualcosa e diventare un cuoco provetto. Aiden ha tenuto tutto il giorno la tv sintonizzata su questo stupido programma di cucina” borbotta Louis senza prendere nemmeno aria. Harry sorride.
“Niente, sto prendendo un caffè con Zayn, ma sì, vengo a prenderti” dice Harry e annuisce verso di Zayn quando l’altro si alza dal tavolo afferrando una sigaretta. Ne ha sempre una dietro l’orecchio-
“Perché sei con Zayn? Hey, stavate parlando di me? Da quando tu e Z uscite insieme?”
Harry vede Zayn sollevare gli occhi al cielo, quindi capisce di avere il volume del cellulare abbastanza alto. (A Louis piace alzarlo così da poter sentire tutte le sue chiamate quando sono insieme). 
“Non preoccuparti, okay? Che ne dici se adesso vengo a prenderti e cuciniamo qualsiasi cosa tu voglia?” sa che finirà per cucinare tutto lui, come succede sempre. “Devo comunque parlarti.”
Per la prima volta, Harry ottiene solo silenzio. Tutto quello che sente è il respiro di Louis e poi il rumore di una porta che viene chiusa. “Oh?” è tutto quello che riesce a dire il castano.
Harry apre le porte di vetro, la campanella che suona allegramente, e scuote la testa. “Non è una cosa brutta, non proprio. Beh, dipende da come la prenderai. Anche se spero di avere una reazione positiva, quindi cercherò di restare ottimista.”
“Oh” mormora di nuovo Louis, suonando leggermente più rilassato. Harry aggrotta le sopracciglia. Spera che Louis non sia triste. Odia quando Louis lo è. “Sicuro. Io sono già pronto. Vieni quando vuoi.”
“Okay, arrivo  subito Lou.”
“Ciao, H.”
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Quando Harry posteggia davanti casa di Aiden, Louis sta già aprendo la porta principale. Aiden la tiene aperta per lui e sta dicendo qualcosa che Harry non capisce da lì. Deve essere qualcosa di carino comunque, perché Louis sorride debolmente e abbraccia Aiden avvolgendo le braccia attorno al suo collo per qualche istante.
Harry si morde la lingua. C’è qualcosa nel modo in cui le mani grandi di Aiden avvolgono Louis delicatamente e nel mondo in cui il castano accarezza la sua spalla dopo l’abbraccio. Sono movimenti abitudinari, istintivi dopo mesi di relazione, ed Harry sarebbe stupido a non vederlo.
La gola gli si stringe. Harry non è l’unico a sapere che a Louis piace essere stretto in quel modo, e la cosa lo rende nervoso.
Aiden si abbassa per sventolare una mano verso Harry prima di chiudersi la porta alle spalle e tornare a fare qualunque cosa i ladri di fidanzati facciano al giorno d’oggi. Louis si sistema al suo fianco e volta il corpo verso di Harry completamente, fissandolo con uno sguardo che potrebbe ridurre in polvere qualsiasi cosa. “Di cosa volevi parlare?” chiede subito, avvolgendo un dito attorno ad un filo pendente dai suoi jeans all’altezza delle caviglie.
Quella è un’altra cosa che Harry ama—le caviglie di Louis. Suona strano, ma sono così carine e piccole e Harry può avvolgere una mano attorno ad esse ed avere ancora spazio a disposizione. Ci ha provato una volta.
“Possiamo aspettare fino a quando non arriviamo a casa? Non posso parlare e guidare. Mi distraggo.” Harry accende l’auto, e scrolla tra la playlist prima che Louis possa provare a strappargli l’IPod dalle mani come fa di solito.
Seleziona quella con il nome del castano seguito da tanti cuori e alberelli di Natale.
“Indossa la cintura, per favore.” Gli dice Harry, mettendo una canzone e alzando il volume.
Louis sbuffa  e allaccia la cintura, voltandosi sul sedile. “Posso almeno avere un indizio?”
“Non è chissà cosa” mormora Harry.  Louis sbuffa ancora, questa volta più forte, poggia la fronte contro il finestrino e si sposta la frangia dagli occhi. Non indossa gli occhiali ed è il fine settimana, il che vuol dire che non indossa nemmeno le lenti a contatto.
“Dove sono i tuoi occhiali?” chiede mentre una canzone che parla di occhi azzurri parte. Gli ricorda molto di Louis e il castano lo sa, ecco perché non ha ancora fatto niente per cambiare canzone.
“Sembri mia madre” sbadiglia Louis allontanandosi dal finestrino per appoggiarsi ad Harry.
Il resto del viaggio è silenzioso – litigano un po’ solo quando Louis tenta di afferrare l’IPod e cambiare canzone. Harry però è più veloce di lui.
(La prima volta che aveva provato a farlo, Harry lo aveva nascosto tra le proprie gambe. Louis lo aveva comunque preso. Harry aveva quasi ucciso entrambi quando era successo.)
Non appena sono sulla porta d’ingresso, Louis incastra Harry contro la parete, la maniglia a spingere contro il suo fianco. “Qual è il problema?” chiede Louis.
Harry si lecca le labbra e si schiarisce la gola, giocherellando con le chiavi. Non è sicuro di come uscire il discorso.
Louis aggrotta le sopracciglia e fa un passo indietro. “Sei arrabbiato con me?”
Harry sbianca, e fa cadere le chiavi nel tentativo di afferrare Louis. “No, no no no no, ovviamente no. Non sei tu, sono io, lo giuro.” Dice, per poi realizzare il possibile significato di quelle  parole quando Louis si allontana bruscamente.
Non è mai stato un tipo eloquente.
“Harry! Perché sembra che tu stia rompendo con me?!” sbotta Louis, gli occhi spalancati.
“No” grugnisce , “ non intendevo quello.  Volevo solo dire che la cosa di cui voglio parlarti non riguarda niente che tu abbia fatto. Non sei tu, sono io; ma non voglio lasciarti. Non vorrei lasciarti mai.” Non lo lascerebbe mai.
Louis non sembra confortato dalla sua spiegazione ed Harry si sente un’idiota. “Tutto il contrario in realtà. È solo—è tutta colpa di Aiden.”
Louis solleva le mani in aria e alza gli occhi al cielo. “Pensavo che fossimo andati oltre, Harry. Qual è il tuo problema con Aiden? Hai tu una cotta per lui? Devo ammettere che ha dei bei cardigan, dopo tutto.”
“Cosa? No. Pensavo più alla cotta che ha lui per te e—“
“Non ha una cotta per me. Abbiamo rotto, ricordi? Ecco perché sono qui adesso? In casa del mio ragazzo?” sbotta Louis, indicando Harry con un dito e scandendo lentamente la parola ‘ragazzo’.
“Okay, sì, ma non è solo Aiden! È che – potresti piacere anche ad altre persone.” Niente di tutto quello che sta dicendo ha senso, realizza Harry, e può vederlo anche sul volto di Louis.
“Di che stai parlando?” chiede Louis esasperato, smuovendo le mani.
Harry scuote la testa e sorpassa Louis, dirigendosi in cucina. Ha bisogno di un bicchiere di acqua e di un momento per riordinare i suoi pensieri.  Louis lo segue immediatamente e incrocia le braccia al petto. “Non puoi andare via così mentre parliamo, idiota.”
“Dove hai cercato l’università?” dice Harry improvvisamente, aprendo la porta del frigo e nascondendosi dietro ad essa. Non si muove nemmeno per afferrare la bottiglia d’acqua davanti a lui.
“ È questo il problema? La scuola?” chiede Louis, spuntando da dietro la porta e sbuffando alla posizione di Harry. “Non lo so, Londra? Un posto nuovo, ma non dall’altra parte del mondo. Un luogo eccitante.”
Harry sorride. Gli piace Londra.
“Che sta succedendo?” continua Louis, non soddisfatto. “Stai pianificando di andare lontano? Negli Stati Uniti?” chiede poi, la voce bassa.
Harry solleva lo sguardo e incontra gli occhi di Louis per la prima volta. Scuote la testa. “No, non voglio allontanarmi troppo da casa.”
C’è la traccia di un sorriso sulle sue labbra quando dice “Bene, bene.”
Harry si solleva di nuovo, fronteggiando Louis, e sorride.
Ma poi Louis scuote la testa e aggrotta le sopracciglia di nuovo ed Harry ricorda che stanno litigando. I sorrisi non sono concessi. “Quindi qual è il problema?”
Harry si prende un momento e sospira. “ Okay, la scuola sta passando velocemente e prima che ce ne rendiamo conto, ci diplomeremo e poi sarà il turno dell’università e chi lo sa? Noi potremmo essere lontani e potrebbero esserci tonnellate di altri ragazzi, come Aiden, che ti troveranno esteticamente bello e ti corteggeranno, ovviamente. E cosa dovrei fare io? Lasciare che le cosa vadano così? Perché io non posso—“
“Harry!” lo interrompe Louis, frustrato e confuso, come se stesse cercando di capire le parole di Harry. “Il diploma sarà tra diversi mesi.”
Harry perde un battito , perché quello suona come un accantonamento , ma continua a provare. Lo ha già  fatto una volta con Louis, può farlo di nuovo. Perseveranza e persistenza, si ripete. “Lo so, ma. Che succede se finiamo con lo scegliere scuole che hanno oceani di distanza tra loro?”
“Impareremo a nuotare” dice Louis.
“Sono serio, Louis” sbuffa Harry.
“Anche io.”
Louis attira Harry e chiude la porta con un colpo di fianchi. Il riccio guarda Louis mentre prende le sue grandi mani tra le proprie piccole . “Harry, ascolta. Io...”si interrompe.
Harry trattiene il respiro, la paura ad invaderlo dalla testa ai piedi.
“Non so davvero cosa succederà dopo quest’estate. E, ad essere onesto non ci ho nemmeno pensato molto, perché mi sto concentrando sul presente, con te.” Louis chiude le mani attorno alle sue e incastra lo sguardo a quello di Harry. “Quello che so, è che sarebbe davvero grandioso se studiassimo vicino.”
Louis incastra il labbro inferiore tra i denti, prima di continuare e avvicinarsi a lui, le loro ginocchia che si sfiorano. “Ma se così non fosse... vorrei comunque tutto questo. Vorrei noi. Perché sei il mio ragazzo e non voglio che la cosa cambi.”
Harry ingoia il groppo che ha in gola. “Nemmeno per Aiden e tutti gli stupidi e sexy ragazzi dell’università?”
Il suo sorriso aumenta di mille volte quando Louis scuote la testa e sfiora il mento di Harry con il proprio naso. E prima che abbia la possibilità di fermarsi, il cuore che batte a mille “ mi ami” dice Harry.
Louis si blocca, tossisce un po’, e poi si allontana lentamente per guardarlo in faccia.  Gli ricorda un po’ il Louis di nove mesi prima, il Louis del loro primo bacio nella notte di Capodanno. “No,” comincia indignato, ma il rossore sulle guance lo frega, così come i suoi occhi luminosi. Harry non riesce a trattenere la propria felicità.
“Beh, ti amo anche io.”
Louis scrolla le spalle e lo attira bruscamente  dal colletto per baciarlo.
Il castano si ferma prima che le loro labbra si incontrino. “Non voglio che tu ci pensa—che tu pensa al futuro e a che cosa ci succederà. Ti amo, e questo è abbastanza per adesso, no?”
Harry preme le dita sui fianchi di Louis e lo stringe a sé. “Più che abbastanza” mormora contro  le guance arrossate del castano.
“Quindi non preoccupiamocene finché non dobbiamo. Non fin dopo il ballo, promesso?” Louis non gli da il tempo di rispondere perché si allontana e unisce i loro mignoli.
Harry annuisce semplicemente, poi fa incontrare finalmente le loro labbra.
Non sa ancora quale scuola frequenterà o cosa succederà, ma si sente un po’ meglio adesso.
E ovviamente non è tutto risolto. Hanno ancora parecchie cose di cui parlare, ma Harry pensa di poter sopportare tutto con Louis al suo fianco.
Ma di nuovo, tutto è più semplice a dirsi che a farsi.







Eccomi qui di nuovo!Spero vi sia piaciuta tanto come è piaciuta a me. :)
Lasciate pure un parere se volete o condividete o anche nulla. Sono comunque contenta se siete arrivati/ e fin qui!
Ora vi lascio, ci vedremo presto! ;) 
Fabs <3 
   
 
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