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Autore: Rcbs    17/03/2017    6 recensioni
Che succede se Sasuke si innamora di un biondo GhostHunter di uno squallido programma televisivo e insieme finiscono per trovare qualcosa più inquietante dell'amore nella vecchia villa diroccata della famiglia Uchiha?
Lo racconteranno i diretti interessati!
Genere: Commedia, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Clan Uchiha, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Cap. 2: Entriamo!



Benritrovati cari lettori, se vi siete avventurati presso questo secondo capitolo deduco che non vi siete fatti scoraggiare dalle parole del Dobe, o più semplicemente avete ben compreso la necessità di scoprire l'accaduto saltando candidamente i suoi orribili discorsi privi di continuità logica e una grammatica di base. 
Tornando a riprendere il filo del nostro discorso, non dilungandoci più in colloquiali inezie: erano mesi che ormai i mercoledì sera li trascorrevo incollato allo schermo, causandomi inquietanti borse nere sotto gli occhi ancor più di quanto non mi avesse già regalato naturalmente madre natura.

Mi dissi allora che ero Sasuke Uchiha, diamine! Non potevo protrarre codesta ossessione, dovevo darci un taglio e cos'era meglio per porre fine a tutto quello che incontrare di persona quel personaggio che tanto mi affascinava? Ero certo che, una volta conosciuto, tutto il suo fascino sarebbe sfumato e io mi sarei liberato di quella trappola emotiva. 
Realizzai ben presto che per attuare il mio piano, avrei dovuto far qualcosa che mai, in cuor mio, avrei anche solo potuto immaginare: rimettere piede a villa Uchiha. 

Lunghi brividi mi scossero il corpo, i pensieri di ciò che era accaduto in quel luogo erano sì, ormai attempati e consunti, ma mi incalzavano ancora nel buio delle notti più lunghe.
Mi decisi ad alzare la cornetta. Sarei guarito a qualunque costo, non solo abbandonando quella sciocca passione notturna di quel periodo della mia vita, ma anche superando la mia paura più oscura che sostava nei meandri della mia testa da quel ineluttabile giorno. 

La risposta fu immediata, la rete fu molto sorpresa dalla mia richiesta. Confessarono di essersi praticamente dimenticati di quel programmucolo, usato ormai come tappabuchi piuttosto che interrompere la programmazione con il messaggio di avviso che sarebbero tornati alle 6 del mattino.

Passarono solo poche ore dalla chiamata alla redazione, quando fui ricontattato. Con una voce femminile concordai tempo e luogo dell'incontro. 
Lunedì, a villa Uchiha.
Raggiunsi per primo quel luogo maledetto e lunghi brividi mi attraversarono la schiena. Mi sforzai di mantenere la mia aria distinta e attesi l'arrivo della mia ossessione.
Non fu lui il primo, per mio grande avvilimento, a scendere dal dissestano camioncino arancione e blu. Neanche Kandinsky avrebbe saputo abbinare tali colori con tale laidezza. 

Quando poi lo vidi fu il sole. Come se sprigionasse lui stesso una luce propria, catturando avidamente ogni sguardo attorno a sé, come un antenna attira i fulmini.
Per quanto quel unico primo sguardo abbia causato in me una certa vena poetica, non posso dilungarmi troppo a elogiare quella prima immagine fisica, dato che fu, pochi istanti dopo, rovinata da una goffa caduta, appena il Dobe pose un piede fuori dalla vettura.


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Quando Sakura mi ha detto che avremmo girato a villa Uchiha ero tipo "Cooooooosa?". Nessuno è dico NESSUNO, ha mai avuto il permesso di andare là!! Cioè vi rendete conto? Troppo figo, ero super emozionato! Io e Kiba abbiamo deciso di festeggiare con una pizza famiglia kebab e una cassa di birre. Seratona! Non potete capire! Avremmo sicuramente fatto un lavoro fantastico, come sempre d'altronde.
Il viaggio sul nostro super mezzo di trasporto (scelto e decorato da me modestamente) é stato davvero troppo lungo. Non sono nemmeno riuscito a dormire un po', ero davvero troppo emozionato. Mi sentivo un cane in un negozio di caramelle! Aspetta, ma non ha senso... Un cane dal macellaio? Così avrebbe più senso, ma giurerei che centrassero le caramelle in quel detto... Comunque, appena arrivati misi la testa fuori e saltai elegantemente fuori dal nostro mitico camioncino.
Dopo essermi dato una sistemata, togliendomi di dosso la polvere che, ovviamente, doveva essermi arrivata addosso a causa della forza del mio salto perfetto.

E quando alzai lo sguardo... Tipo blackout. Il mio cervello staccò la spina e io ero tipo... Wow... Il ragazzo più figo della terra si stava avvicinando a me.
Forse, se il cervello non mi avesse tradito, mi sarei accorto della sua espressione particolarmente incazzata, ma in quel momento stavo ragionando con un'altra parte del corpo.

Mi incasinai un po' sulla mia presentazione, ma recuperai subito con un sorriso solare.
Meno male non mi scordo mai di lavarmi i denti la mattina!

Notai un leggero rossore in lui. Naruto Uzumaki non falliva mai infondo.

La troupe iniziò a preparare tutto per i primi filmati d'esterno.

E io, che mi stavo informando sulla casa chiedendo al proprietario, (no, non era assolutamente un modo per rimorchiare! Lo faccio sempre... Più o meno...), mi ritrovai non so come a litigare e dopo neanche 5 minuti di conoscenza già c'eravamo tirati i primi insulti.

Ancora adesso é difficile decidere se strozzare o scopare il Teme, ma torniamo a noi.

Già poco prima delle riprese iniziò una strana sensazione. 

Con la coda dell'occhio forse vidi un'ombra da una finestra, non ne sono sicuro. 

Ebbi qualche brivido e per la prima volta fu difficile sciogliermi di fronte alla telecamera, ma in quanto professionista, ovviamente, riuscì a fare la scena perfetta in soli 14 Ciak.



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Lessi subito il nervosismo del Dobe, nemmeno a me era estranea la sensazione in quel momento.

Mi sforzai di non dar peso a quegli attanaglianti dubbi.
Concentrarsi non fu facile però, perché giurai che da una delle finestre, qualcuno ci stesse osservando.

La giornata stava volgendo al termine e la volta celeste si incupiva rivelando i corpi celesti luminosi più vicini.
Era giunta l'ora di varcare la soglia della casa in cui ero nato e affrontate i miei demoni interni.
Ebbi un momento di tentennamento, che presto camuffai ostentando impazienza.
Irritato per il mio comportamento, Naruto fu il primo a toccare l'uscio di ingresso iniziando a spingerlo per accedere alla struttura.

Ovviamente, quella porta andava tirata per essere aperta.

Fui io quindi a mettere piede per primo piede nell'atrio.

Mi sarei aspettato tante reazioni: isteria, disperazione, calma apparente, depressione, paura... Mai certo avrei pensato che avrei dovuto invocare tutto il mio autocontrollo per non ridere. 
Non ebbi nemmeno il tempo per ricondurre alla mente gli orridi avvenimenti di quella sera, perché l'ambiente si riempì di versi di stupore, urla isteriche, risate.
Tutte provenienti dal medesimo individuo.

Può una persona risollevarti da un momento tanto buio, togliendo l'enorme peso che porti sulle spalle, semplicemente essendo sé stesso? 
Sarebbe stato implausibile non sentire una scossa al cuore.



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Ero super agitatissimo e non vedevo l'ora di entrare nella villa.
Le porte erano pensanti da aprire, con un po' di sforzo le avrei potute buttare giù tranquillamente, ma ovviamente il Teme ha voluto fare di testa sua tirandole.

Tutto era così grande e wow! Come si faceva a non sorprendersi?? C'era un sacco di povere e un eco pazzesco (altro che cantare sotto la doccia, bisognava provare qui!).
Alla parete c'erano quadri tipo musei d'arte che piacciono a Sakura, buffissimi e con vestiti strani, come si faceva a non ridere?

Ci misi un attimo a, come direbbe Sasuke, ricompormi e iniziai subito ad avvertire la troupe di posizionarsi per iniziare già a girare!

Sarebbe stata una puntata pazzesca, ne ero certo.

Guardando il Teme vidi che mi guardava strano. 
Stava pensando a qualcosa contro di me, ne ero certo.

Sicuramente mi stava lanciando mentalmente un sacco di insulti per il casino che avevo appena fatto.
Avrei tanto voluto digli di tenerseli per dopo, che li avrebbe potuto usare per un po' di linguaggio sporco a letto. 
Mai ovviamente sono un professionista serio e mi sono limitato a lanciargli uno sguardo cattivissimo e a fargli la linguaccia. 












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Cari lettori, mi scuso per questo aggiornamento imprevisto, ho detto che avrei dato precedenza ad altro e invece sono di nuovo qua, ad aggiornare altro. Ma ho deciso che il mio nuovo motto sarà "Meglio variare che sparire".

Alla prossima, un bacio :*
   
 
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