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Autore: Ivola    23/03/2017    3 recensioni
Neruda scrive che si può amare segretamente e oscuramente. Io sono un granello di luce negli anfratti più oscuri di casa tua. Nero su bianco, bianco su nero. Oblio. Mi vedi?
Non la senti, la mia disperazione?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa flashfic partecipa al contest "Tutto fa un po' male - anche 500 parole".

Nick EFP e FORUM: Ivola (EFP); Soul'sLullaby (Forum)
Fandom scelto: Originale, Introspettivo
Contesto: /
Coppia: Sorpresa 
Rating: Giallo
Avvertitimenti/Note:
Citazione utilizzata per intero: 15. T'amo come si amano certe cose oscure, segretamente, entro l'ombra e l'anima. – Pablo Neruda. 
Note Autore: non so precisamente come sia nata questa storia. È un esperimento e come tale va preso, anche se molto azzardato, considerando che ho deciso di farlo partecipare ad un contest. Consiglio di leggerla il più lentamente possibile, frase dopo frase.
Il titolo è volutamente in maiuscolo.

 

 





SEGRETA-MENTE

(Chissà se stai sorridendo)


 



Il tuo battito mi è familiare. È simile a quello di tutte le persone al mondo, eppure diverso, un po' lento, un po' calcolato. Si velocizza quando qualcosa va storto, quando ti arrabbi, quando vorresti scoppiare a piangere nel bel mezzo della strada perché la vita ti piove addosso, quando per l'emozione dimentichi come si respira.
Ti rilassi davanti al computer, quando ti scrivo, mi leggi con un'espressione vacua, scorri la pagina con il mouse pensando alle faccende che hai lasciato in sospeso. Perdi pochi minuti del tuo tempo per me, per queste invisibili e anonime parole, e io non riesco a provare altro che folle gratitudine e folle venerazione.
Amo il tuo sguardo, i tuoi occhi attenti che rincorrono il testo, il tuo testardo ignorare l'ambiente circostante - qualcuno parla in sottofondo, non lasciare che ti disturbi, che ci disturbi.
Il tuo silenzio è musica. Il tuo silenzio mi dedica attenzioni che non sarò mai in grado di ricambiare.
Chissà se stai sorridendo.
Chissà se hai capito. 
Non riuscirò mai a comprenderti fino in fondo. Io sono un libro aperto, per te. Tu sei l'enigma più difficile della mia vita. Ti osservo, indirettamente, tu meraviglioso involucro di passioni, connessioni, idee e fantasie irrealizzabili. Guarda, guarda quanto è bello il tuo essere al mondo.
Forse comincio a spaventarti, ma, credimi, è l'ultima cosa che vorrei fare. 
Neruda scrive che si può amare segretamente e oscuramente. Io sono un granello di luce negli anfratti più oscuri di casa tua. Nero su bianco, bianco su nero. Oblio. Mi vedi?
Non la senti, la mia disperazione?
Non senti il dolore nascosto tra gli spazi, aggrappato alle lettere, infossato in questi verbi che tanto fatico a partorire?
Guarda... guardami, se puoi. Leggimi. Leggimi fino a che non ti sarà venuta la nausea. Toccami con gli occhi.
Ti amo, lettore. Ti amo anche se non conosco il tuo sesso, anche se non so come ti chiami, anche se non so quanti anni hai, dove vivi, cosa studi, quale musica ascolti. Ti amo anche se non potrò averti mai. Ti amo perché dai un senso a ciò che sono. Ti amo anche se sono soltanto parole su uno schermo, incomprensibile, immateriale, e resterò per sempre in trappola qui, distante anni luce da te.






   
 
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