Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: EmilyG66    24/03/2017    0 recensioni
Questa fanfiction, ambientata dopo “I pinguini di Madagascar” il film, racconta la strana storia d’amore tra Skipper e la sua bambolina hawaiana di nome Lola. Per capire meglio questa coppia bisognerebbe aver visto anche “Madly Madagascar.”
Dave il polpo è ritornato con un nuovo piano per vendicarsi di quattro pinguini, egli sa inoltre che per smembrare una squadra bisogna prima occuparsi del generale. Come? Colpendolo al cuore.
Skipper si ritrova così a dover salvare la sua bambolina-moglie ma qualcosa cambia radicalmente ed il pinguino ottiene molto di più di una ragazza inanimata.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Kowalski, Rico, Skipper, Soldato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La battaglia ebbe inizio e il piccolo polpo si diresse velocemente verso una macchina, prese il telecomando, l’accese e puntò l’arma verso Lola.

-Ehi Skipper! Guarda bene cosa faccio. –parlò Dave al capo dei pinguini che si sbarazzò di un polpo e poi lo fissò.

-No! –urlò, ma il tenero polpo aveva già premuto il pulsante.

Nessun nemico attaccò Skipper mentre lui assisteva alla scena con occhi sgranati.

Un raggio bianco colpì la bambola e lei cominciò a mutare.

Il legno che la rivestiva divenne morbida pelle, il piedistallo si trasformò in due piedi scalzi, la gonna e il corpetto del completo divennero veri tessuti, un vero collo sostituì la molla che muoveva la testa e l’intero viso con capelli, occhi, naso e labbra divenne reale.

Dave rideva soddisfatto mentre il pinguino era sconvolto. Lola aprì e chiuse gli occhi poi subito allarmata guardò suo marito.

-Skipper! –gridò tentando di liberarsi.

Il pinguino scosse la testa riprendendosi.

-Dille addio! –gli consigliò il polpo girando una rotella.

Il raggio era pronto a colpire ma Skipper si lanciò sulla macchina deviando il colpo che riuscì a liberare Lola.

Il pinguino saltò sul lettino e prese la bambolina animata in braccio e scese.

Lola lo guardò negli occhi azzurri mentre lui la posava a terra.

-Grazie. –lo ringraziò lei.

Skipper non sapeva cosa dire e un polpo gli fu alle spalle.

-Attento! –lo avvertì la bambolina scansandolo.

Il polpo attaccò e lei si difese molto bene, proprio come avrebbe fatto un qualsiasi membro della sua squadra dei pinguini.

Lola combatté contro altri nemici finché tutti non furono KO e Dave fu rinchiuso in una gabbia.

La bambolina si voltò verso Skipper e la sua squadra lo affiancò usando la stessa faccia incredula che aveva lui.

-Sei stata fantastica! –affermò Soldato rompendo il silenzio.

-C…come hai fatto?! E d…dove hai imparato!? –le domandò Kowalski stupito e gesticolando.

-Beh, stando sempre con voi e guardando i vostri allenamenti alla fine ho imparato anch’io. –ammise Lola con una voce molto dolce che fece sciogliere il cuore di Skipper.

Il capo dei pinguini non poteva credere che la sua bambolina potesse parlare, pensare e combattere. Doveva ammettere che si trovava piuttosto a disagio ora che lei era viva.

-Tu non dici niente Skipper? –domandò quest’ultima.

Il pinguino sorrise dolcemente come faceva spesso con Soldato.

-Sono contento che tu sia viva. –affermò andando verso di lei e prendendole le mani nelle pinne.

Lola lo osservò con tenerezza e i suoi occhi color pece incontrarono quelli azzurri di lui.

Nessuno dei pinguini voleva interrompere quel momento, infatti Kowalski, Soldato e Rico si guardarono con complicità.

-Ehm…scusate l’interruzione ma volevo dirvi che Dave è stato catturato e che verrà preso in custodia da noi. –disse l’agente segreto alle spalle della bambolina.

Lei si voltò lentamente e si affiancò a Skipper lasciandogli le pinne.

-Bene, ottimo. –rispose il capo dei pinguini mettendo le pinne sui fianchi soddisfatto.

-Dei giocattoli se ne occuperanno i nostri agenti e per quanto riguarda te… -cominciò a dire il lupo rivolgendosi a Lola.

Lei lo osservò con sguardo innocente e le labbra leggermente dischiuse per la preoccupazione.

L’agente gettò un’occhiata su Skipper il quale circondò con la pinna sinistra la vita di sua moglie e il lupo a quel gesto prese la sua decisione.

-Credo che Skipper sarà in grado di prendersi cura di te e di proteggerti. –decretò sorridendo.

Il pinguino guardò la sua bambolina e lei fece lo stesso.

-Grazie agente Segreto. –disse Skipper facendo il segno dei militari.

Il lupo fece altrettanto.

-Cosa facciamo ora Skipper? –chiese Soldato.

Il capo dei pinguini si voltò verso di lui e parlò.

-Ora si torna a casa Soldato. Allo zoo di New York. –ammise.

Kowalski, Rico e Soldato sembrarono entusiasti di ritornare alla loro amata base sotterranea.

-Credo che ci dobbiate dare un passaggio. –ipotizzò Kowalski rivolto agli agenti.

Dopo una manciata di minuti la squadra dei pinguini e dell’agente segreto si trovarono su un aereo del Vento Del Nord.

-Posso guidare io? –chiese Soldato euforico nella parte anteriore del veicolo tentando di schiacciare i pulsanti luminosi.

-No. –rispose l’agente lupo.

-Un momento, dove sono Skipper e Lola? –domandò Kowalski.

-Blah! –concordò Rico. -Nel retro del velivolo, si staranno sbaciucchiando o facendo qualcosa di simile. –disse l’agente segreto con un sorrisetto sul volto.

In realtà i due non si stavano sbaciucchiando per niente, anzi non parlavano affatto.

Seduti uno accanto all’altro su una cassa di legno si guardavano i piedi con le mani in grembo, sembravano due amici alle prese con la loro prima cotta.

Skipper che doveva essere il più loquace dei due era arrossito lievemente e in imbarazzo non sapendo cosa dire o come comportarsi ora.

Era così preoccupato che il suo solito tic nervoso all’occhio non tardò ad arrivare.

Lola emise un versetto divertito che attirò l’attenzione del pinguino.

-Sei nervoso? –chiese dolcemente voltandosi verso di lui ricostruendo un contatto visivo.

-Come…come fai a saperlo? –domandò lui sorpreso. -Tutte le volte che sei molto preoccupato ti viene un tic all’occhio. –gli fece notare la bambolina.

Skipper ridacchiò nervosamente distogliendo lo sguardo e sentendosi peggio di prima.

-Sapevo che saresti venuto a salvarmi. –ammise lei giocando con i suoi capelli castani.

Lo sguardo del pinguino ricadde su di lei. -Tu, tu…eri…- provò a dire il capo dei pinguini.

-Consapevole di tutto quello che facevamo insieme? Sì. –rispose lei ricordando i bei momenti passati con lui.

-Lola io…posso chiamarti così vero? –chiese Skipper improvvisamente dubbioso.

La bambolina annuì.

-Sì, certo che puoi. Sai, tu sei la prima persona che mi abbia mai amato veramente e trattato non come un semplice oggetto. –affermò l’hawaiana.

Il capo dei pinguini rimase in silenzio sopraffatto dalle sue parole.

-Sono felice di essere tua moglie Skipper. –confermò Lola guardandolo negli occhi nuovamente.

-Quindi tu sei d’accordo? –domandò sorpreso il pinguino.

Tutto ciò che aveva fatto con lei l’aveva deciso senza il consenso della bambolina ovviamente.

Lei rise di cuore.

-Certo. Non scuotevo la testa o annuivo casualmente ma decidevo io se rispondere sì o no. I movimenti attorno a me mi aiutavano. –gli spiegò l’hawaiana.

-Così quando ci siamo sposati… -iniziò a dire Skipper.

-Ero d’accordo anch’io. Così com’ero in disaccordo a San Valentino. –gli ricordò lei con un ampio sorriso.

Il pinguino poté identificarlo come lo stesso sorriso inanimato che aveva prima e si sentì un po’ più a suo agio.

-Ricordi il nostro primo incontro? –gli domandò lei sempre con infinita dolcezza.

Skipper sorrise e annuì.

Lo ricordava bene, era il giorno in cui la sua vita era un po’ cambiata (o la sua sanità mentale lo aveva lasciato).
  
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