#001. Children

Il cortile è pieno di bambini schiamazzanti, eccitati tanto quanto me di cominciare la scuola. Li osservo tutti, uno per uno, notando i loro sorrisi smaglianti. Ad un certo punto, però, nel mio campo visivo entra una bimba che sembra tutto fuorché felice. Ha lo sguardo torvo, ed evita di fissare insistentemente chi la circonda. Ad un certo punto, però, i suoi occhi grigi come l’acciaio incontrano i miei, azzurri come il cielo. Accade tutto in una frazione di secondo: nelle sue iridi vedo brillare il barlume di un fuoco impossibile da domare. L’attimo dopo, ha già distolto lo sguardo, ma io so bene che non riuscirò mai a dimenticare.

#002. Bread

Piove, e mia madre è infuriata. Non può esistere combinazione peggiore, almeno per me. Aggrotto le sopracciglia, chiedendomi perché sbraita così tanto; dopodiché, getto un’occhiata fuori dalla finestra, e la vedo, in mezzo alle goccioline che cadono fitte dal cielo. Katniss Everdeen. Sono sei anni che andiamo a scuola insieme, e non ho mai trovato il coraggio di parlarle. La vedo stringersi lo stomaco con disperazione, e capisco immediatamente ciò di cui ha bisogno. Le pagnotte sono lì, appoggiate accanto al forno: un secondo dopo, sono già bruciate. Mia madre mi picchia e mi insulta, ma l’ho fatto per una buona ragione. Appena esco, le getto il pane, rientrando subito.

#003. Reaping

La paura che mi attanaglia lo stomaco quando il nome di Primrose Everdeen viene pronunciato da Effie Trinket non è nulla di paragonabile a ciò che provo nel momento in cui Katniss si fa strada fino al palco per prendere il suo posto. Il terrore di perderla sovrasta tutto, persino l’immenso dolore che mi colpisce quando scopro che il secondo estratto sono io. Siamo tributi, siamo avversari: è così che Capitol City ci vuole. Ma non mi avrà in questo modo. Combatterò, sì, ma per la sua salvezza, per far sì che il suo fuoco non si spenga mai e che continui ad alimentare la speranza in un mondo migliore.

#004. Interview

Deglutisco, tamburellando nervosamente le dita sul bracciolo della poltrona. Con lo sguardo, cerco Haymitch tra la folla, e noto il suo cenno d’assenso. Mi spinge ad andare avanti, ed io stesso ne sono sempre più convinto. Questa è la mia ultima occasione di far sapere a tutta Panem, di far sapere a lei, che è sempre stato il suo fuoco ad incoraggiarmi ed a non mollare mai. Prendo un bel respiro, mentre la domanda di Caesar mi rimbomba ancora in testa. I capitolini mi fissano, ansiosi di sapere. Abbasso lo sguardo, sentendo le mie guance arrossarsi, e pronuncio le fatidiche parole: - Perché lei è venuta qui con a me.

#005. Cave

Siamo nell’arena, Cato ci sta dando la caccia, Thresh è incredibilmente forte, Faccia di Volpe tremendamente astuta. Eppure io sono felice. Sono felice perché sto stringendo Katniss tra le mie braccia, perché ho il privilegio di poterla accarezzare come nessuno ha mai fatto, perché finalmente non devo più nascondere a nessuno ciò che provo. Non sono spaventato: con lei al mio fianco, sono in grado di fare qualsiasi cosa, compreso tornare a casa e riabbracciare i miei familiari. Pur di averla sempre accanto a me, sarei disposto a mettere in discussione tutto ed a combattere contro tutti, e ne uscirei vincitore, perché l’amore è il sentimento più potente che esista.

#006. Victory

Le bacche sono a pochi millimetri dalle mie labbra. Getto uno sguardo furtivo in direzione di Katniss, e noto che i morsi della notte hanno quasi oltrepassato le sue labbra. Vengo colpito da una stretta al cuore mentre realizzo che per noi non ci sarà più alcun futuro, al Distretto 12. È tutto finito. Eppure non riesco a disperarmi. Perché, in fondo, io e lei rimarremo insieme, in questa come nell’altra vita, quella che ci aspetta una volta che la morte ci avrà accolto fra le sue braccia. Non ho paura: c’è lei con me, pronta a guidarmi. Ma l’annuncio di Claudius Templesmith ci offre ancora la possibilità di vivere.

#007. Fake smile

Sorrido in direzione della telecamera. In fondo, sono sempre stato bravo a fingere. Un grande attore, un esperto bugiardo. Eppure non riesco a mentire a me stesso. Non riesco a convincermi del fatto che tutto ciò che io e Katniss abbiamo passato è stato una semplice messinscena architettata per farci vivere e per garantire alle nostre famiglie un’esistenza dignitosa. Non riesco a non provare dolore ogni volta che penso a lei e Gale insieme, ed ai sorrisi che gli dedica. Ma in compenso riesco a mascherare il tutto davanti agli altri. Solo quando sono solo mi permetto di essere debole, di lasciare che le lacrime mi scorrano lungo le guance.

#008. Quarter Quell

L’annuncio arriva improvviso e funesto, proprio come un fulmine a ciel sereno. Il presidente Snow è riuscito a metterci nel sacco ancora una volta. Gli Hunger Games devono svolgersi secondo la sua volontà, tutta Panem deve obbedire ai suoi ordini, pena la solitudine eterna dopo la morte dei propri cari. Io e Katniss ci siamo ribellati, abbiamo lottato, seppur inconsciamente, e non meritiamo di vivere. Il pensiero di lei, così forte nonostante tutte le avversità, mi fa tornare immediatamente lucido. Non posso permetterle che le accada ancora qualcosa di male. Prometto a me stesso di salvarla a qualsiasi costo, fosse anche l’ultima cosa che faccio. Per lei e per Panem.

#009. War

È iniziata. Distruttiva, violenta, feroce, implacabile: la guerra imperversa su tutta la nazione, portando morte e dolore ovunque. Se ci attende la sconfitta, allora la nostra fine è prossima, ed il futuro ci riserverà solo altre ingiustizie, altra follia. Se, però, il nostro destino è quello di trionfare sul nemico, di non lasciarci abbattere dalla sua tirannia, allora la speranza di un mondo migliore sarà finalmente una realtà concreta. La rivoluzione è iniziata con Katniss, e con lei avrà termine. Ed io sarò sempre al suo fianco, pronto a sostenerla, a combattere, nonostante il depistaggio, nonostante il dolore. Perché la amo, e non voglio vivere sapendo che lei non c’è.

#010. Family

Primrose Willow e Mitch Rye assomigliano incredibilmente ad entrambi. La piccola ha i capelli neri come la madre ed i miei occhi azzurri, mentre il bambino ha ereditato la mia chioma bionda e le iridi grigie di Katniss. Anche i loro caratteri rispecchiano molto i nostri: battagliera ed attaccabrighe l’una, calmo e pacifico l’altro. Sono la mia più grande gioia, il mio sogno divenuto realtà. Dopo tanto dolore, dopo tutta la sofferenza che io e Katniss abbiamo patito, ci meritiamo un po’ di pace, e questi due esserini sono in grado di darcela, di renderci felici con un semplice sorriso, una parola. Ora siamo finalmente una famiglia vera e propria.

Angolo dell’autrice: Salve a tutti! Torno a bazzicare su questo fandom dopo un bel po’ con una raccolta di drabble, tutte rigorosamente di 110 parole, dedicata a quella persona splendida e meravigliosa che è pandafiore. Dovete infatti sapere che oggi è per lei un giorno speciale: TANTI AUGURI, TESORAH! <3 Senza te e Bianca, probabilmente avrei abbandonato il fandom molto tempo prima. Ora, purtroppo, non sono più attiva perché mi sto soffermando di più su altre opere che hanno catturato il mio interesse, ma è sempre un piacere tornare a scrivere sui miei amatissimi personaggi. Chiedo venia nel caso in cui le drabble mi siano uscite di cacca (cosa che è accaduta di certo), ma è da un po’ che non tratto di loro (e soprattutto, non essendo una Everlark shipper, non sono sicura di aver reso bene l’amore che Peeta prova per Katniss XD). Che ne dite di una piccola recensione? :3 Baci da Fandoms_Are_Life.