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Autore: Nina Ninetta    14/04/2017    11 recensioni
Ginny non riesce più a distinguere la realtà dai sogni, entrambi spaventosi, ma un aiuto giunge inaspettato da un affascinante ragazzo di nome Tom. Tom Riddle.
IV classificata al contest "La Melodia Segreta dei Sogni" indetto da E.Comper sul forum di EFP.
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Tom O. Riddle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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NON SVEGLIATEMI

 

“Noi soffriamo per i sogni.
Noi guariamo con i sogni”

Gaston Bacheland 

 
Ginny corre nei corridoi della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Ha ormai il fiato corto e un dolore acuto nel fianco destro, eppure sa che non può arrestarsi o la raggiungeranno.
Già, i suoi fratelli la raggiungeranno e poi… chissà!
Li sente alle calcagna, le loro voci che le intimano di fermarsi riecheggiano contro le pareti di pietra: sono dannatamente vicini. La ragazza inciampa nei suoi stessi piedi maledicendo la propria goffaggine, allora si volta di schiena puntellandosi sui gomiti e li vede arrivare da lontano, come un treno in corsa. Fred e George Weasley lanciano una maledizione in contemporanea, mentre Ron arriva alle loro spalle a rimorchio.
 
«Protego!»
 
Uno scudo la avvolge comparendo dal nulla. Ron non riesce a frenarsi in tempo e gli sbatte contro facendo un volo di due o tre metri, quando si rialza ha una spalla slogata e il braccio gli ciondola lungo il corpo, eppure sembra non provare alcun dolore.
Alle spalle del ragazzo dai capelli fulvi compaiono Harry ed Hermione, entrambi con la bacchetta sfoderata e puntata contro la piccola Ginny. Potter le si avvicina, la sua espressione non promette nulla di buono, ha i denti digrignati e ringhia come un cane rabbioso, intanto la cicatrice gli sanguina copiosamente. Hermione gli è accanto, così pallida e scavata in volto che ricorda vagamente uno zombie.
 
«Petrificus Totalus!»
 
Di nuovo quella voce calda e rassicurante che rimbomba nei corridoi bui e deserti. Ginny sbatte le palpebre un paio di volte, come d’incanto i suoi inseguitori sono diventati delle statuine innocue, poi un ragazzo le si piazza davanti e le porge la mano. È bellissimo, il viso dai lineamenti dolci sorride gentile e affabile, indossa la divisa di Hogwarts e un lungo mantello nero che sfiora il pavimento.
«Vieni.» Dice.
La giovane Weasley si afferra a quella mano senza esitare. Non capisce, non lo conosce, è confusa, ma lo segue in silenzio fino al ritratto della Signora Grassa che ronfa rumorosamente.
«Ora sei al sicuro.» Continua lo sconosciuto, il quale accenna al baciamano e va via, mimetizzandosi nel buio.
 
Quando apre gli occhi si ritrova nel suo letto, il giorno è appena sorto e il sole crea dolci giochi di luce sul soffitto. Si è trattato solo di un sogno, – ovviamente i suoi fratelli non le farebbero mai del male, si dice – sebbene il volto del suo affascinante salvatore sia ancora vivido nella mente. Ginny si veste alla svelta, lancia uno sguardo distratto al diario che ha trovato nel suo pentolone dopo averlo acquistato a Diagon Alley, promettendo a sé stessa di aggiornalo quanto prima, ne sente un bisogno quasi fisico. Raggiunge la Sala Grande dove Hermione è già lì, accomodata al tavolo riservato ai Grifondoro. La piccola Weasley le siede accanto sforzandosi di sorridere – in fondo è stata una nottataccia per lei –, ma quando l’amica si volta a darle il buongiorno non può fare a meno di notare che ha occhiaie profonde e gli occhi arrossati. Improvvisamente il ricordo del sogno le attanaglia le viscere in una morsa di terrore.
«Ehi! Guardate Ron!» La voce di George, che ha appena raggiunto le due ragazze insieme al fratello gemello, è seguita da uno scroscio di risate generali.
Ron si siede al fianco di Ginny, una parte del viso gli ricade sul collo quasi si stesse liquefacendo.
«Idioti! Mi avete fatto mangiare un-non-so-che delle vostre invenzioni e questo è il risultato!» Ron si volta verso la sua sorellina che lo fissa terrorizzata. In un’altra occasione avrebbe riso a crepapelle, ma questa volta non ci riesce perciò si alza e corre via, ha urgente bisogno di aria fresca.
Varca le porte di Hogwarts senza badare ai raggi luminosi del sole che l’accecano e urta Harry Potter. Alza lo sguardo su di lui chiedendogli scusa, solo allora nota il taglio profondo e sanguinolento sulla guancia dell’amico. Lo sente maledire Pix quando lei è già lontana, diretta di corsa da qualche parte – qualsiasi parte – che possa tenerla al sicuro da tutto quello. Si rifugia nella guferia che ha raggiunto d’istinto, troppo sconvolta per sapere dove stesse andando, ha la testa che le esplode.
 
È di nuovo notte. Ginny si sveglia e si guarda attorno, la guferia è vuota, i pennuti sono tutti volati via, però non è sola: qualcuno sta contemplando la luna a pochi metri da lei.
«È così bella da essere pericolosa.»
Lo riconosce all'istante, è il ragazzo misterioso che l'ha protetta dai suoi amici. Gli si avvicina e lo osserva meglio, mentre le ombre danzano sul suo viso sereno e lo sguardo di ghiaccio.
«Tu sei la mia luna.» Le dice carezzandole una guancia con le dita gelide e Ginny sussulta a quel contatto. «Lui non ti merita.»
«Lui chi?»
L’affascinante sconosciuto le lascia un delicato bacio a fior di labbra. «Aiutami.» La supplica.
 
La ragazza spalanca gli occhi, fuori è il crepuscolo. Si rimette in piedi, è spaesata, disorientata. Ritornare alla Casa le sembra la cosa più sensata e si sente sollevata quando si rende conto che la stanza è vuota, sono tutte a cena. Si sdraia sul letto, stanca, nonostante abbia praticamente dormito tutta la giornata.
 
D'improvviso è nella serra di Erbologia.
«Aiutami.» La voce la fa sussultare.
«Come?»
Lui accosta le labbra all'orecchio, sussurra qualcosa sfiorandole i capelli. Ginny abbassa le palpebre, un fuoco estraneo le arde dentro, adesso conosce il suo nome: Tom.
Si risveglia, in testa un solo pensiero, come un mantra...
 
"Bagno delle ragazze, secondo piano".
 
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NdA
Questa flash è stata scritta per il contest "Notte buia senza stelle" indetto da Mary Black. Fra le varie opzioni a tema horror/dark ho preferito il pacchetto D, il quale prevedeva di sviluppare la storia attraverso dei sogni ricorrenti, e ho optato per la coppia Ginny Wesley/Tom Riddle. Ho provato a descrivere una Ginny confusa e manipolata dal giovane Voldemort attraverso il diario/horcrux.
Nina
  
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