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Autore: Claire_Rose    20/04/2017    2 recensioni
Il passato, il presente ed il futuro. Un' intreccio di anime e culture diverse. L'amore tormentato di due giovani in un mondo pieno di pregiudizi e al tempo stesso di pericoli reali. La passione di un ballo e la voglia di amarsi incondizionatamente. Javier e Clara saranno messi a dura prova proprio dal loro sangue e da ciò che credevano indissolubile.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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TIME AFTER TIME

“Niente può sconfiggere la guerra ed i suoi pregiudizi se non l’amore”
Mia nonna era solita ripetere questa frase. Mi raccontava storie sugli innamorati del suo tempo, sulle carezze date su un viso pallido e sui baci dati a fior di labbra, sul pudore dell’amore fisico e del piacere sincero che ardeva nell’anima di quegli innamorati.
Sul mio letto erano sparse le sue foto, quelle che mi aveva regalato prima di morire. Le foto con il nonno, quando si sono sposati e quando hanno avuto mia madre. Le foto di quando era una ragazzina, con le sue amiche a bordo di una Vespa. I loro sorrisi, i loro vestiti anni ’40 e le pettinature cotonate. Quella voglia di vivere che, nonostante la sofferenza della guerra appena finita, non andava via ma si faceva sempre più forte. 
Non avrei mai pensato che prima o poi avrei dovuto fare a meno dei suoi racconti, che non avrei mai più sentito la sua voce, il suo profumo il suo affetto. Dicono che le persone non muoiono davvero, se ne va il loro corpo ma la loro anima rimane con noi per sempre. Lei sarà con me fino a quando un giorno ci rincontreremo e le nostre anime si riuniranno sopra il cielo, le nuvole e oltre lo spazio, in quello spazio dove non esiste più la morte ed il dolore ma solo la pace dell’anima.
Ad interrompere i miei pensieri, fu il suono del mio cellulare. Era un sms si Carlotta, la mia migliore amica dai tempi della scuola elementare. "Hey, ci sei stasera?".
"Si, che facciamo?"
"Mi avevi promesso che saremmo andate a ballare il latino"
"Promesso?"
"SI!".
Il latino americano era la sua passione, non credo lo sappesse ballare nel modo giusto ma diciamo che cercava di applicarsi, ha dalla sua parte un fisico statuario e una movenza sensuale, perciò credo sarebbe adatta a questo genere di ballo. Il problema è che vorrebbe trascinare anche me e io non ne ero molto convinta.
"Ti passo a predere alle 21, non voglio storie"
"Ok"
Alla fine le ha tutte vinte, ma l’amicizia è anche questo. L ‘accondiscendenza.
Raccolsi tutte le foto e le riposi in una scatola di latta. 
Le 21 p.m arrivarono in un attimo, presi la mia poschette nera ci misi il telefono i soldi, le chiavi di casa e le sigarette. Ero vestita con un mini abito nero semplice, un paio di All-star e il mio immancabile giacchetto di pelle. Davanti casa mia c’era Carlotta sempre in tiro appoggiata alla sua 500 nera opaco.
“Finalmente ce l’hai fatta!” mi abbracciò forte quasi a stritolarmi.
In macchina l’atmosfera era già latina, musica raggaeton a tutto volume e le sue urla di gioia.
“Ci divertiremo!” continuava a ripetere.
Dopo aver trovato parcheggio, entrammo nel locale. Era nuovo, aperto da poco e fuori c’era la fila ma noi entrammo senza problemi perchè Carlotta conosceva il butta fuori.
Dentro il locale era illuminato con luci calde, la gente allegra si muoveva a ritmo e il Vocalist animava il tutto con frasi in spagnolo che non capivo. Al banco del bar ordinammo una piña colada, giusto per rimanere in tema. Finito il cocktail ci buttammo in pista. La musica mi avvolse, iniziai a percepire gli accenti delle note di una nota canzone raggaeton e a muvermi di conseguenza. Era divertente. Ad un certo punto si formò un cerchio e al suo interno due ragazzi iniziarono a muoversi suadentemente e a fare una sorta di spettacolo gradito a tutti. Uno dei due prese per mano la mia amica e l’altro venne da me, mi porse la mano con gentilezza e mi disse qualcosa nell’orecchio. Intanto il Dj fece partire una Bachata.
Il ragazzo mi attirò a sè, le nostre mani intrecciate si fusero in una sola, i nostri bacini si muovevano all’unisono e lui non staccava gli occhi dai miei. Una giravolta e di nuovo vicini. Finita la canzone afferrò la mia mano e ne bacio il palmo.
“Gracias muñeca!”
Gli sorrisi. Fu l’unica mia risposta.
Intanto Carlotta stava ancora ballando con l’altro ragazzo. Mi avviai verso il banco del bar con tanto di fiatone ma con soddisfazione. Chissà che forse anche io sono portata per il latino americano, alla fine è un ballo sensuale ma al momento stesso romantico. I miei pensieri vennero interrotti da una spinta che mi fece andare a sbattere contro il mio vicino al banco del bar. Mi girai e davanti a me c’era una montagna di due metri con una birra in mano e uno sguardo indispettito. 
“Che c’è principessa ti sei fatta male?” il suo tono era provocatorio. Stavo per rispondergli ma una voce dietro di me mi interruppe.
“Carlos, smettila di rompere alle belle ragazze tanto non ti calcolano”
“Tu credi?”
Si avvicina a me ed io con una mano cerco di allontanarlo.
“Per caso non ti piaccio bambolina?” la sua risata fece eco nelle mie orecchie e non ci vidi più.
“Sai non mi piacciono i disperati come te, perciò evapora”
Si avvicinò alla mio viso e con aria minacciosa mi sussurrò “non provocarmi, non ti conviene”.
Il ragazzo dietro di me si intromise e con una mano lo allontanò.
Mi accorsi che era il ragazzo con cui avevo ballato prima. Intanto il bullo mentre si allontanava mi fece il cenno che mi osserva.
“Tranquilla è innocuo” la sua voce era rassicurante come il suo sorriso.
“Non mi preoccupo dei tipi come lui, sono i soliti bulli”
“Hai un bel carattere”
“Non mi faccio mettere i piedi in testa”
Mi sorrise in segno di approvazione. Il suo sguardo era intenso, i suoi occhi neri erano racchiusi in una mandorla perfetta, la sua bocca era carnosa, perfetta per il suo viso. I suoi colori erano caldi, tipici delle popolazioni Sud Americane. Il suo corpo era statuario, allenato, semplicemente perfetto.
“Sono Javier” allungo la sua mano e io la strinsi.
“Piacere, Clara”.










Ciao a tutti, sono Claire Rose! Ho iniziato questa storia per puro piacere e divertimento. Ma mi piacerebbe indurre il lettore a riflettere su più spaccati di realtà. Affronto un tema abbastanza comune e delicato ai giorni d'oggi, il razzismo. Ma voglio comunque che i miei due protagonisti vi rubino il cuore con il loro amore tormentato. Accetto: consigli e critiche (ovviamente se costruttive) sia nel bene che nel male. 
Buona lettura a tutti!!
   
 
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