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Autore: GabrielleWinchester    08/05/2017    2 recensioni
Storiella Stemily nel giorno del compleanno di Stephen. Non c'è nessun riferimento a Cassandra, Mavi è una bimba adottata da Stephen e lui vive una storia d'amore con Emily. Spero che vi piaccia e buona lettura.
Dal testo: "Emily annuì emozionata e si apprestò ad andare verso Stephen. L’uomo l’abbracciò calorosamente e poi la baciò, un lungo e tenero bacio che fece saltellare Mavi felice. Stephen le accarezzò i capelli, spostando alcune ciocche dietro l’orecchio “Tra tutti i regali di compleanno che ho ricevuto oggi, il tuo è il più bello”
La ragazza fece una faccia stravolta ed esclamò “Perché oggi che giorno è?”
Stephen incrociò le braccia con fare seccato e girò la testa. Emily scoppiò a ridere, certi momenti Stephen era un bambinone, si sbagliavano di dieci anni ma a volte era lei più grande di lui “Certo che mi ricordo che giorno è. È il giorno del tuo compleanno. Auguri amore!”
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Buon pomeriggio a tutti,
ecco a voi "Sunday Morning-Buon compleanno Stephen!", una piccola storiella Stemily. Ricordando che non c'è nessun riferimento a Cassandra, che Mavi è una bimba adottata da Stephen e che accetto solo critiche costruttive, auguro a tutti buona lettura, sperando vivamente di non avere scritto strafalcioni! Il rating è arancione perchè ci sono dei missing moments in cui i due protagonisti fanno sesso. Il rating è uno dei principali problemi perchè non sai mai qual è quello giusto.
A parte questo, spero che vi piaccia e ringrazio tutte le persone che leggono e leggeranno questo racconto, tutte le persone che mettono e metteranno le mie storie tra le seguite, preferite, ricordate e da recensire e tutte le persone che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita!
Buona lettura, Gabrielle!

Sunday Morning-Buon compleanno Stephen!
 
“Avanti ragazzi, fate un bell’applauso ad Emily”
La ragazza fece un cenno timido verso il presentatore che la stava invitando sul palco. Emily prese la mano dell’addetto che lavorava dietro le quinte, salì le scale e camminò verso l’asta del microfono, posizionata al centro. Si trovava all’interno di un locale in cui si stava svolgendo una serata di karaoke e il presentatore, nonché titolare dell’esercizio e suo grande amico, l’aveva invitata a salire sul palco per dare prova delle sue doti canore. Si guardò intorno, decine di persone sconosciute erano lì per lei, per sentirla cantare Sunday Morning dei Maroon 5, quella canzone che aveva deciso di provare con Travis e che era stata un vero successo sulla rete.
“Forza Emily”
“Sei tutti noi”
“Vai Felicity!”
Emily sogghignò al sentire il nome del suo alter ego televisivo e strinse l’asta del microfono, prendendo coraggio e fantasticando su Stephen, sul fatto che era il giorno del suo compleanno e che sarebbe stato davvero bello vederlo seduto a sentire come cantava, sperare che il regalo gli piacesse. Poi lo vide, era seduto in disparte con Mavi sulle ginocchia, lo sguardo assorto, un sorriso accennato. La musica prese il sopravvento, lui si girò verso di lei e fu come cielo e mare si infrangessero, si unissero per creare un unico elemento. Mavi si alzò e con le piccole manine sollevò un cartello con su scritto “Forza Ems”
Emily fece un sorrisone enorme e cantò con maggior vigore, suscitando l’entusiasmo del pubblico. Per la ragazza l’unico giudizio di cui gli importava davvero, beh era dell’uomo che la stava fissando con orgoglio e anche un po’ di cupidigia. Quegli occhi, quegli addominali e pettorali scolpiti erano il suo documento per l’Inferno. L’ultima nota le risultò tremolante in quanto lui le fece un sorrisone, facendola distrarre, un piccolo errore che non fu affatto notato dagli altri e il presentatore la congedò entusiasta “Spero Emily che anche la prossima volta ci delizierai con la tua voce. Non è vero?”
“Ci proverò”
Il presentatore le strinse la mano e le sussurrò all’orecchio “Sei un’artista a tutto tondo Ems e io sono contento di averti come amico” poi fece un cenno verso Stephen che stava giocando con Mavi “E lui è fortunato ad averti”
Emily annuì emozionata e si apprestò ad andare verso Stephen. L’uomo l’abbracciò calorosamente e poi la baciò, un lungo e tenero bacio che fece saltellare Mavi felice. Stephen le accarezzò i capelli, spostando alcune ciocche dietro l’orecchio “Tra tutti i regali di compleanno che ho ricevuto oggi, il tuo è il più bello”
La ragazza fece una faccia stravolta ed esclamò “Perché oggi che giorno è?”
Stephen incrociò le braccia con fare seccato e girò la testa. Emily scoppiò a ridere, certi momenti Stephen era un bambinone, si sbagliavano di dieci anni ma a volte era lei più grande di lui “Certo che mi ricordo che giorno è. È il giorno del tuo compleanno. Auguri amore!”
Stephen fece finta di non sentire quando Mavi gli toccò i pantaloni e disse divertita “Papà, ti ha solo preso in giro”
Emily guardò la piccola e pensò quanto sarebbe stato bello poterla crescere insieme a lui. Sapeva quanto era importante per lui e poterla crescere, sarebbe stata un’esperienza unica da ripetere ogni giorno della sua vita. Quella bimba che aveva adottato e per la quale si sarebbe fatto scuoiare vivo. Non avevano nessun legame di sangue, nonostante un po’ si assomigliassero ma avevano un’unione molto più forte, fatta di rispetto e di amore. E lei voleva tutto questo, voleva l’amore di lui e l’irrequietezza della piccolina. Voleva svegliarsi la mattina, fare colazione, accompagnarla a scuola, starsene nel letto a rotolarsi nelle lenzuola…
Come la mattina, in cui lui si era svegliato prima del previsto, aveva preparato la colazione e poi avevano fatto l’amore, felici come non mai. Era stato stupendo, nessuna fretta, le sue mani che accarezzavano tutto il corpo, le sue labbra che stampavano piccoli e infuocati baci, le braccia che circondavano spalle resi forti da un allenamento intensivo. Avevano incominciato con dei preliminari, in cui sia lui che lei avevano stuzzicato ed eccitato le zone erogene del partner. Poi lui l’aveva sollevata come un fuscello, guardandola intensamente, fissando quegli occhi blu che lo stavano ricambiando languidamente. Poi l’aveva baciata, sentendo l’eccitazione di lei e pensando che non voleva che quel momento passasse, che fosse un momento eterno e indimenticabile. Lei si era staccata da lui, sentendo il disappunto per il suo distacco e si era avvicinata al letto, invitandolo a seguirla.
L’aveva baciata per tutto il corpo e poi l’aveva penetrata, riempiendola tutta, facendole avere un orgasmo uno dietro l’altro, i loro nomi ripetuti a singhiozzo, tanto forte era il desiderio che riempiva entrambi. Continuarono per un bel po’ di tempo, una lotta che non prevedeva sangue ma battiti in sincronia. La ragazza aveva appoggiato le mani sul sedere e lo aveva incoraggiato a continuare ad aumentare il ritmo.
Al momento dell’atto finale, lui che in quel momento aveva appoggiato le mani sui seni, beh si staccò un po’ da lei, i palmi appoggiati sul materasso e sussurrò felice “Ti amo”
“Ti amo anche io”
Poi Emily ritornò alla realtà e vide Stephen fissarla sornione. Il disgraziato sapeva benissimo che stava pensando alla mattinata e al momento in cui loro due avevano approfittato di un buco lavorativo e avevano fatto sesso. Mavi era a casa della tata e i due avevano deciso di trascorrere un po’ di tempo assieme. La sera prima avevano ordinato a domicilio dell’ottimo cibo italiano, bevuto ottimo vino e poi era avvenuto quello che avevano sempre sperato. Quel momento era stato eccezionale, in quanto non era stata solo una mera prestanza fisica ma qualcosa di più sublime.
Aveva avuto tante donne, donne con cui c’era stato solo sesso e niente empatia, donne che lo avevano sfruttato per il suo successo ma Emily lo amava per come era.
Era l’unica che lo vedeva nella sua interezza.
Con difetti annessi e connessi.
E voleva che i suoi occhi si aprissero ogni giorno accanto ai suoi.
“Visto che è il mio giorno, posso avere il doppio regalo?”
E detto questo, la squadrò da capo a piedi, ammirandone le forme. Emily gli diede un pugno agli addominali scolpiti, facendosi un po’ male e lo rimproverò bonariamente “C’è tua figlia!”
Stephen fece un sorrisone e si grattò la testa tra l’imbarazzato e l’impertinente “Hai perfettamente ragione ma cosa c’è di male se il papà flirta un po’ con la mamma?”
Emily sbarrò gli occhi e Stephen si inginocchiò davanti a tutti, suscitando l’emozione degli avventori presenti, un cofanetto con un anello di diciannove carati “Emily Bett Rickards, vorresti…?”
La ragazza si mise le mani ai capelli, ricordandosi il momento in cui Stephen nei panni di Oliver Queen si era inginocchiato davanti a lei e le aveva chiesto di sposarlo. Ma lì era finzione, qui era la pura realtà. Lì erano Oliver e Felicity, qui erano Stephen ed Emily, due persone che si erano conosciute sul set e che avevano deciso intraprendere un percorso assieme, una strada al di là delle telecamere e dei ciak dei set. Una donna gridò da una parte nascosta del locale “Qualunque cosa voglia da te, dì di sì. Quando ti ricapita uno così?”
Emily guardò Stephen che la stava ammirando con un sorrisone.
“Mi stai chiedendo di…”
“Se vuoi…altrimenti…”
Emily scosse la testa e lo baciò “Sì”
Tutti gli avventori si alzarono in piedi in un boato di entusiasmo, Mavi si gettò tra le braccia di Emily esclamando “Finalmente ho una mamma”
La ragazza ricambiò il gesto di affetto della piccolina e nella sua mente spuntarono le parole dell’incipit della canzone che aveva appena cantato, alla domenica mattina e alla pioggia che scorreva. In quell’istante non era la pioggia che scorreva nella sua anima ma una luminosa giornata di sole.
  
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