Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Kurokitoshi    16/05/2017    0 recensioni
"Tu credi nel destino?"-chiese lui in un impeto di simpatia per quella ragazza tanto cocciuta quanto disperata
"L'unica cosa che so è che ,se mai ci credessi,mi "volterebbe le spalle come ha sempre fatto"
-Queste furono le parole di lei ,che a differenza sua era ormai in un circolo di apatia senza fine colmato dalle sue urla-
Genere: Angst, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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{~"Non prendete la mia storia come una di quelle con il lieto fine"~} La pioggia scrosciante bagnava le mura esterne di quella  che al tempo era una caverna dei draghi.Le iscrizioni celtiche dimostravano la sua appartenenza ad uno dei piú grandi draghi d'ombra :Mystral ,il quale stanziava tra le braccia di Morfeo proteggendo un corpo a sè estraneo ,quasi all'apparenza  di una ragazza umana con la differenza di corna ed ali color pece ,le quali erano a pari dell'invisibile vista la somiglianza sorprendente con le proprie scaglie  creando così un effetto mimetico tra loro . Quella "fanciulla" stringeva tra le braccia l'enorme coda della creatura ,che la superava in grandezza,come se stesse ad abbracciare un 'ulteriore figura ,a seconda della stretta,tanto agognata .Mugolava nel sonno frasi disconnesse dal senso logico come "è colpa mia" o "mi dispiace" e le ripeteva come se fossero un mantra incitate anche dalle leggere lacrime che solcavano le guance pallide . "CARTER!.."-urló alzandosi di scatto con gli occhi sgranati .La mano era tesa davanti a sè nel vano tentativo di afferrare qualcosa ....o qualcuno. Scostó subito le mani agli occhi abbandonandosi ad un pianto disperato ,si sentiva distrutta e persa nonostante il drago lì vicino ,ma nulla poteva curare quegli incubi di cui era vittima da ormai tanto tempo . "Ancori incubi ,Ayako?"-chiese una voce roca dalla stanchezza che presumibilmente era del dragone in sua vicinanza - "E cosa ti aspettavi?"-rispose la ragazza con un tono piuttosto fuori da ogni vincolo di dolcezza .Appunto,cosa ?Sempre le stesse scene ,gli stessi occhi senza vita ,lo stesso sangue e gli stessi cadaveri.Tutto era capace di farla urlare ed agonizzare e i sensi di colpa la divoravano dall'interno consumandola al pari di una malattia terminale . Aveva perso tutto e quel che rimaneva era la consapevolezza di ciò. "Esco"-comunicò in un sussurro alla creatura ancora "lieta" sul freddo suolo della caverna che ,non appena sentì ,scattò a fissare la ragazza con sguardo incredulo per quanto i suoi tratti potessero esprimere "Ayako Cordelia Boostblood non azzardarti a varcare quella soglia !"-la ammonì poi .Non era per ostilità ,bensì ,era preoccupato per la giovane ormai reduce da una sottospecie di guerriglia per quanto ne sapeva dai suoi racconti. "Sisi ,"papino"-sbuffó Ayako senza dare ascolto a quell'ordine nonostante il dettaglio del nome completo ,che il drago usava quando voleva attenzione assoluta ,ma a cui raramente  lei dava importanza .Infatti il drago sospiró afflitto e muguló un "stai attenta" ormai capendo che le decisioni di quella testarda non sarebbero state rivoltate . Intanto ,Ayako, uscì in definitiva lasciando che le numerose gocce di pioggia la colpissero come mille frecce a segno ,ma il suo sguardo non mutó e rimase lo stesso :vuoto .I capelli argentei si persero nel colore grigio scuro perso nel "bagno "di cui erano vittima. Si strinse le maniche del disopra continuando i passi confusi in quella landa deserta.Infatti i draghi non risiedevano in posti abitati per evitare la caccia ,come lei stessa. ""Ayako Cordelia Boostblood "mh?"-sussurró tra sè e sè in un ridacchio affranto soprattutto alla sola pronuncia del cognome .Quelle sole lettere descrivevano chi era ,a quale casato apparteneva e a quale famiglia.Sinceramente non le serviva ora che quel nucleo familiare era distrutto,era solo "Ayako" ,una demone fradicia di pioggia e sola nella sua stessa dannazione. " A y a k o ~"-un ridacchio irritante la risveglió da quei pensieri lasciandole sul volto un'espressione reduce dall'orrore e odio ,probabilmente provato dal "custode" di quella voce- "Quando mi libererai piccolina?mh?~Non vedo l'ora di spezzarti ogni arto e staccarti queste belle ali ~ sto aspettando da quel giorno ormai" incitó la voce  come se sapesse che "quel giorno" fosse il suo punto debole .Effettivamente lo era ,un senso di rabbia la pervase ed allora la ragazza si giró con sguardo truce intravedendo ,nell'atto,un'ombra con le sue sembianze. "Okaya"
   
 
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