Anime & Manga > Yuri on Ice
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Autore: Gwen Chan    29/05/2017    3 recensioni
Afghanistan, 1988.
Il soldato scelto Yuri Katsuki, entrato nell'esercito più per necessità che per vocazione, ha sempre ammirato il fiore all'occhiello dell'Armata Rossa, Victor Nikiforov.
Ma mai Yuri si sarebbe sognato di trovarsi ad affiancare l'uomo durante una missione di recupero.
Ovvero: la missione che non è mai accaduta e di cui nessuno deve parlare.
Genere: Angst, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Prologo – Il Dossier
 
Il primo a scoprire il suo segreto era stato Phichit, quasi dieci anni prima. Era successo durante il caos nella camerata dove dormivano entrambi, l’immediato risultato di una soffiata a proposito di un’imminente ispezione a sorpresa.
Era stato in quella confusione che Phichit si era trovato a sistemare il letto di Yuri e, nel farlo, aveva notato l’angolo di quello che sembrava essere un quaderno sbucare da sotto il materasso. Sul momento non ci aveva fatto molto caso, limitandosi a nascondere l’oggetto per coprire l’amico.
Col passare dei giorni, tuttavia, la curiosità si era fatta sempre più intensa finché Phichit non aveva colto la prima occasione in cui si era trovato faccia a faccia con Yuri, lontano da orecchie indiscrete, per domandare: “Allora cosa nascondi sotto il letto?”
 
Yuri aveva strabuzzato gli occhi da dietro gli occhiali, seduto su quella stessa brandina, e dallo squittio prodotto dall’amico Phichit aveva capito di aver fatto centro. Roba grossa a quanto pareva. Un sorrisone si era allargato sul suo viso, mentre si chinava fino a mettere un braccio attorno alle spalle dell’altro con aria complice.
“E tu come lo sai?” domandò Yuri, con voce a malapena udibile. Phichit fece un gesto della mano come ad indicare che non riteneva la questione importante.
“È stato quando ti ho rifatto il letto prima che il Sergente Cialdini decidesse di farci la predica sullo scarso ordine della nostra baracca. Allora, cosa nascondi?”
“Non sono affari tuoi!”
“Fammi indovinare, riviste sconce? Allora potresti anche condividere. Non vedo una ragazza da così tanto tempo che sto cominciando a dimenticare come sono fatte.”
Yuri rise appena dietro al pugno chiuso. “Pensavo non ti dispiacesse farti le seghe pensando al culo di Leo!”
“Sì, ma alla lunga diventa noioso.”
Phichit sospirò in maniera teatrale, con le spalle che si alzavano in maniera esagerata.
 “No, seriamente, cosa nascondi?”
 
Yuri aveva sospirato. Conosceva Phichit da quando era entrato nell’esercito. Con lui aveva condiviso le umiliazioni e le discriminazioni che spesso colpivano chi come loro aveva gli occhi a mandorla. Si era meravigliato poi della destrezza con cui Phichit sapeva gestire ogni tipo di tecnologia, non importava quando fosse nuova. Scoprire che possedeva una certificazione con una specializzazione in informatica aveva solo fatto aumentare la sua ammirazione per lui. Sapeva anche che quando Phichit si fissava su qualcosa fargli cambiare idea diventava impossibile
 
Questa volta, in particolare, non escludeva che presto, ossessionato dalla curiosità, l’amico avrebbe atteso il primo attimo di distrazione per andare da solo fino in fondo alla faccenda.
“Se te lo dico prometti di non dirlo a nessuno?”
“Sarò muto come un pesce!” assicurò Phichit. Yuri non si sentì affatto rassicurato.
Si inginocchiò sul duro pavimento e infilò un braccio nello spazio tra il materasso bitorzoluto e la brandina in ferro. Quando lo tirò fuori le dita si stringevano sulle coste di un oggetto sottile e rettangolare. Non era, con delusione di Phichit, una rivista porno, ma un-
“Dossier,” commentò l’uomo nell’aprire il quaderno. “E non un dossier qualunque. Un dossier su “
Yuri pregò che fossero tutti troppo impegnati con le loro faccende per sentire il grido di sorpresa di Phichit. “Victor Nikiforov!”
“Abbassa la voce!” sibilò Yuri, agitando le mani come un ossesso. Il quaderno, ora poggiato sulla brandina, si era aperto su una delle prime pagine. Mostrava una serie di appunti in bella grafia che circondavano una foto sgranata presa da un qualche quotidiano. Phichit fece scorrere gli occhi sulle scritte.
“Nome. Data di nascita – fortunato ad essere nato a Natale, secondo te si becca doppi regali? – città natale. Grado. Breve biografia. Missioni. Cavolo, Yuri, non dico che questa roba sia da servizi segreti, ma i russi non sono così generosi con le informazioni che li riguardano, soprattutto in ambito militare. Come caspita hai fatto a mettere insieme tutto questo?”
Yuri si strinse nelle spalle. Nell’accarezzare la copertina giallognola del quaderno provò un sentimento simile all’orgoglio nascere nell’addome.
 
“Non è nulla di così eclatante. La maggior parte sono cose dette qua e là al telegiornale. Victor è troppo un genio perché il suo nome non finisca sui giornali internazionali. E poi lui stesso è meno attento alle informazioni sulla sua persona di quanto l’URSS voglia ammettere. I suoi superiori lo odiano per questo.”
 
Se Phichit avesse aperto ancora di più la bocca, la mascella sarebbe finita sul pavimento. Yuri parlava con voce timida, eppure con sicurezza e nei suoi occhi vi si leggeva quel genere di passione che ti fa restare sveglio la notte.
Poi qualcosa doveva essere passato in quella testa che quando non era impegnata a crackare codici si struggeva pensando a musical tailandesi e ai suoi criceti a casa. Aveva sorriso, dando una pacca sulla schiena dell’amico ed assicurandogli che con lui il suo segreto era al sicuro. Vide un lieve rossore colorare il naso dell’altro, quale conferma dei suoi sospetti.
Yuri Katsuki si è preso una bella cotta per Victor Nikiforov, era stato quello che Phichit aveva pensato.
 
Note: Dunque, la suddetta sarà la ri-traduzione in italiano di una fanfic che ho pubblicato in inglese su AO3. È completa e tolti i primi capitoli che devono essere revisionati in inglese (li avevo pubblicati prima di avere una beta) non tanto per la grammatica ma per l’accuratezza storica e dei dettagli, l’idea sarebbe di fare aggiornamenti settimanali tempo e voglia permettendo. Ma l’importante è che la storia sia finita, quindi nessun rischio di abbandono. Saranno 12 capitoli, di cui dieci di storia, un prologo (questo) e un epilogo (il 12). Siamo agli sgiccioli  della Guerra Fredda e per mia comodità Yuri, Phichit e gli altri personaggi non russi o che non vengono da un Paese nel Patto di Varsavia sono nell'esercito americano.
 
Siccome più si andrà avanti più i capitoli saranno lunghi, penso che userò un programma di traduzione per la prima sgrossatura e poi andrò a trasformare frasi altrimenti senza senso in qualcosa di leggibile.


Traovate qui la fic originale (
http://archiveofourown.org/works/9652415/chapters/21808040​) se volete farvi spoiler. 
 
   
 
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