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Autore: Layshaly    11/06/2009    5 recensioni
La ricerca della verità è un percorso che in pochi possono compiere. Spesso si rivela dolorosa, intricata e difficile da comprendere. Come reagirà Watanuki a tutto ciò? E se la sua personalissima verità fosse esattamente l'opposto di quanto aveva sempre creduto?
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap1

Lo specchio della mente
Cap1



Una mattina iniziata come tante altre.
Era questo il pensiero di Watanuki mentre, sbadigliando, si apprestava a varcare l'ingresso dell'edificio scolastico.
Poche ore dopo, più precisamente durante la pausa pranzo, i suoi pensieri erano notevolmente mutati. Non dipendeva dalla dolce Himawari che, proprio quel giorno, si era data malata privandolo della sua compagnia, nè tanto meno da quello stupido arciere che, se possibile, si era mostrato più silenzioso del solito. No, lui non c'entrava niente, figurarsi.
Watanuki non avrebbe mai sprecato del tempo prezioso dietro un tale idiota.

°*°

«Dannato Doumeki!» Sbraitò mentre con aria furiosa, si avviava verso il negozio di Yuuko. «Ci fosse una volta che si capisse a cosa sta pensando. Ammesso che pensi, ovvio!»
Era così concentrato sull'oggetto della propria rabbia che quasi non si rese conto di essere ormai giunto a destinazione. Così, quando la strega gli pose quella fatidica domanda, Watanuki si lasciò sfuggire un sussulto, immediatamente seguito da un brivido lungo la schiena.
Aveva capito bene?
«Che... che ha detto?» Balbettò.
«Ti ho chiesto se vuoi saperlo.» Rispose la donna, osservandolo distrattamente dalla comoda amaca, sulla quale stava godendosi la fresca brezza primaverile.
«Sapere... cosa...?» Domandò l'altro.
«Quello che pensa, ovvio.»  Il ragazzo si limitò a fissarla con espressione inebetita. «Sto parlando di Doumeki-kun.» Concluse lei, con fare annoiato.

Watanuki sembrò rifletterci per un istante.
«Quanto... mi costerebbe?» Domandò infine, guardandosi intorno con aria circospetta per poi tornare a fissare la strega.
«Nulla...»
«Ah, non ci casco!» Ribattè già più nervoso.
«Dico sul serio ma... se proprio insisti... Diciamo che una doppia razione di sakè a pasto potrebbe bastare.»
«Accetto!»
«Ah, quindi se ti fa comodo la mia salute passa in secondo piano.» Ribattè la donna, fingendosi piccata.
«Lei beve sempre una doppia razione. O crede che non abbia visto le vostre scorte di alcolici?»
«Ahahah Che ragazzo simpatico.» Esclamò l'altra, fissandolo e tornando ad assumere un'espressione seria. «E dimmi, Watanuki... sei pronto a pagarne le conseguenze?»
Il ragazzo, deglutì, faticosamente.
«Ma... aveva detto che bastava...»
«Infatti. Ma non credere che un simile viaggetto, nella mente di un altro, non comporti delle conseguenze. Ciò non ha nulla a che vedere con il pagamento. Si tratta solo di come saranno le cose, dal preciso istante in cui saprai...»
«Oh, sono certo che quell'idiota non nasconde che pensieri sul cibo...» Dichiarò il ragazzo con fare sicuro. «Piuttosto, cosa intende con viaggio nella mente?»
Yuuko lo guardò per un secondo. «Questo lo scoprirai a tempo debito...»

°*°

Mezz'ora dopo, seduto su un fouton posto al centro della stanza dove era solito fermarsi a dormire, Watanuki stava rimproverandosi per la sua dannata curiosità.
Dopo averlo guidato nel magazzino che già conosceva, Yuuko gli aveva infatti consegnato uno strano specchio. Poi lo aveva invitato a chiudersi in camera per osservarne la superficie, ordinandogli di non muoversi fin quando questa non gli avrebbe inviato delle immagini.
Per aiutarlo aveva posto un incantesimo sui suoi occhi, obbligandolo a chiuderli e ponendovi sopra le dita, accompagnando il tutto con una cantilena tanto buffa da non sembrare neppure reale.
«Ricorda che quanto vedrai cambierà per sempre ogni cosa.» Gli aveva sussurrato prima di lasciarlo solo. «È per quello che i pensieri non sono udibili, sai?»

Già, le persone normali però potevano vantare una vasta gamma di espressioni facciali: Doni di cui Doumeki sembrava sprovvisto, pensò il ragazzo fissando lo specchio e cercando di concentrarsi.
Guardare quella superficie opaca, in una stanza dove l'unica luce era data da quattro grandi candele, era piuttosto stancante per i suoi occhi. Ciò nonostante, era deciso a scoprire lo strano comportamento di Doumeki. Non che di solito fosse normale, intendiamoci.
Negli ultimi giorni però i suoi silenzi si erano fatti più pesanti del solito e, pur non avendo alcun motivo per interessarsene, Watanuki si era detto abbastanza curioso da voler indagare.
Ed ora si trovava a farne le spese, perdendo il suo tempo dietro uno strano specchio che non si decideva ad inviargli alcun tipo di immagine.
Nonostante quei pensieri, tutt'altro che allegri, si obbligò a concentrarsi fin quando gli occhi non presero a lacrimare. Ci mancava solo questa, pensò.
Poi, d'un tratto, ogni cosa sembrò mutare aspetto, i suoi occhi gli lanciarono un lampo di luce nera e, quando riuscì a chiedersi cosa fosse successo, scoprì di trovarsi da tutt'altra parte.

Davanti a lui c'era una luna splendente, per metà celata dai lunghi rami degli alberi di ciliegio.
Dove era finito?
Si guardò intorno nel tentativo di riconoscere quel luogo stranamente familiare dove, alla fine del lungo viale alberato, si intravedeva un tempio.
Ma certo, in fondo era per lui che si trovava lì.
Deciso a capirci qualcosa tentò di alzarsi, scoprendo di non averne il potere.
Quel corpo che si muoveva, trasmettendogli immagini, evidentemente non era il suo.
Cercò di mantenersi calmo valutando ogni possibilità sul da farsi, quando un suono improvviso gli attraversò la mente.
«Chissà se è lì che si incontrano...»
Si mosse d'istinto, senza ovviamente riuscirci. Quella voce... Era stato Doumeki a parlare?
Rimase in ascolto fin quando un nuovo pensiero non giunse, rapido come il precedente.
«Nonostante sia uguale a me...»
Nonostante sia uguale a me... cosa?

Si ridestò di colpo, scoprendosi ancora sul fouton nella stanza improvvisamente piena di luce.
«Visto qualcosa di interessante?» Domandò la strega, sorridendogli.
A quella domanda un'ondata di frustrazione lo assalì violentemente.
«No! Quell'idiota sembra silenzioso anche quando pensa.» Borbottò.
«Probabilmente devi farci l'abitudine. Sostare nella mente altrui non è una cosa da niente.»
Sostare...
«Yuuko-san, quando ero in quel posto non riuscivo a muovermi...»
La donna si limitò ad annuire, come fosse la cosa più ovvia del mondo.
Sostare...
«Ah!» Urlò il ragazzo, alzandosi in piedi «Non vorrà dirmi che ero dentro la sua testa?!»
Yuuko lo fissò con aria rassegnata. «Eppure mi sembrava di avertelo detto.» sbottò.
«Si ma...» Watanuki sembrò rifletterci per qualche istante «Credevo fosse solo un modo di dire...»
«Ancora non hai imparato l'importanza delle parole, eh, Watanuki?»
Il ragazzo strinse lo specchio ancora tra le sue mani.
«Già... Eppure non mi ha rivelato nulla di nuovo» mormorò.
«Ne sei sicuro?»
Watanuki la fissava evidentemente in attesa e, consapevole che da solo non sarebbe mai giunto ad alcuna conclusione, la strega decise di provare a spiegarsi.
«Doumeki-kun è un ragazzo di poche parole ed anche i suoi pensieri possono sembrare pochi.» Dichiarò. «Prova a concentrarti su quelli in sottofondo, probabilmente scoprirai molto di più.» Lo fissò con attenzione «La stessa cosa, ovviamente, vale anche per te.»
«Per me? Non capisco.» Domandò il ragazzo sempre più confuso.
La strega lo guardò con aria rassegnata. «Lo capirai quando sarà il momento» Esclamò allontanandosi.
«Yuuko-san... Questo...» Sollevò lo specchio per mostrarglielo. «Posso... tenerlo?»
La donna annuì. «Stai attento però» Aggiunse, fermandosi sulla porta e lasciandola scorrere per uscire nel corridoio «Più andrai a fondo e più difficile sarà ignorare quanto sceglierai di mostrare ai tuoi occhi.»
Watanuki crollò stancamente sul fouton.
«Figurarsi...» Borbottò.
Nonostante tutto, non aveva ancora imparato ad ascoltare gli avvertimenti della strega con l'attenzione che meritavano.





Nyaaa. Un caloroso grazie a chi è arrivato a leggere fin qui ed uno ancor più caloroso a chi di voi lascerà un commentino.
Inoltre, ci tengo a ringraziare Harianne per avermi fatto da beta reader. Thanks! Thanks! Anche da Doumeki... :P
Un saluto va anche agli splendidi personaggi che si sono gentilmente prestati. Seeeee come no.
Che altri dire? Ah si... Per chi lo desidera il prossimo capitolo sarà online, a breve, su questi schermi.


Ps. Per coloro che hanno recensito le precedenti storie. Giuro che risponderò al più presto. By
 

   
 
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