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Autore: WolfLuna    10/06/2017    0 recensioni
Ho messo i miei due personaggi preferiti legati dall'amore per la stessa donna..un amore che va oltre il tempo e lo spazio..un amore legato dall'amicizia che lega due persone.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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DOLCI RICORDI

UNA SOLA DONNA

 

Jarod non sapeva il perché, ma qualcosa lo aveva spinto ad andare a Londra. Lui aveva visto quella città solo nelle fotografie, mai di persona. Trovarsi lì era un’esperienza incredibile e voleva viverla appieno.

S’infilò in un bar vicino al London Eye e si sedette al bancone, chiamò il barman e si fece servire una birra. Lui non era solito bere alcolici, ma in quel periodo preferiva una buona birra al solito succo di frutta.

Quando gli fu portata la bevanda ne bevve un sorso e iniziò a ripensare all’anno appena trascorso, i suoi pensieri andarono in particolare ad una certa donna, una donna che gli aveva rubato il cuore con la sua semplicità e la sua dolcezza, una donna i cui occhi brillavano quando l’amore risplendeva in lei.

In quell’istante un uomo si sedette accanto a lui. Jarod si accorse della sua presenza quando il tipo ordinò una soda con ghiaccio. Jarod guardò l’uomo accanto a sé e lo studiò. Lo sconosciuto era alto circa quanto lui, capelli castani molto probabilmente sistemati con del gel, emanava un’aria di antichità e di rispetto con una manciata di terrore. In tutta la sua vita Jarod non aveva mai incontrato un uomo del genere, la curiosità prese nuovamente il sopravvento in lui e così agì di conseguenza.

“Londra è davvero bellissima, è meglio di come viene mostrata nelle foto.” – disse Jarod.

“Già lo è” – confermò lo sconosciuto.

“Mi chiamo Jarod.” – disse Jarod porgendo la mano all’uomo.

“Io sono il Dottore.” – rispose l’uomo stringendo la mano dell’altro.

“Sei un medico??” – chiese curioso J.

“Non sono UN Dottore, sono IL Dottore. Articolo determinativo.” – rispose lo strano tipo in completo gessato e converse.

“Strano nome, ma è bello. Ti si addice molto. Hai proprio l’aria da Dottore, con l’articolo determinativo.” – disse Jarod con un sorriso.

“E tu hai la faccia di un Jarod.” – ribatté il Dottore sorridendo – “Sei americano, giusto??” – gli chiese.

“Esatto. Tu invece sei inglese. Sei di queste parti??” – rispose Jarod.

“Non proprio. Diciamo che ho passato così tanto tempo qui a Londra che è come se fossi vissuto qui da sempre.” – disse il Dottore.

“Hai l’aria di uno che viaggia molto.” – evidenziò Jarod, bevendo un altro po’ di birra.

“Già. A quanto pare anche tu viaggi molto, hai la faccia di un viaggiatore. – ribatté il Dottore bevendo la sua soda.

“Io ho la faccia di uno che fugge dai propri demoni e dal proprio passato..un po’ come te Dottore.” – replicò Jarod.

“Non per farmi gli affari tuoi, ma sei qui a Londra perché ti stai nascondendo o perché ti sei preso una vacanza??” – chiese il Dottore.

Il Dottore era rimasto affascinato dall’uomo seduto accanto a lui. Gli ricordava una versione umana ma comunque tormentata di se stesso. - pensò il Dottore.

“Una persona mi ha convinto a venire qui, quando sono sparito dagli Stati Uniti speravo di rivedere quella persona qui a Londra.” – disse Jarod.

“Quella persona è forse una donna??” – disse il Dottore.

“Già, è una donna. La più bella e fantastica donna che abbia mai incontrato in tutta la

mia vita.” – commentò Jarod.

“Le donne. Riescono sempre a farti fare le cose più folli e impossibili che esistono, innamorarsi è la più grande fregatura che esista.” – replicò il Dottore.

“Ma è anche la più bella. Vale la pena amare, anche se a volte questo significa farsi spezzare il cuore.” – ribatté Jarod.

“Parole sante amico, parole sante.” – disse il Dottore.

Finirono la loro bibita in silenzio, persi entrambi nei loro pensieri.

 “Non pensavo che Luna mi mancasse così tanto.” – disse Jarod sovrapensiero.

“Hai detto Luna??” – chiese il Dottore sorpreso.

“Sì perché??forse la conosci?? – domandò confuso Jarod.

“Lei è piccolina,capelli castani,occhi castani,molto dolce e sempre disponibile ad aiutare gli altri??per caso conosci il suo cognome??” – aggiunse il Dottore.

“Dalla descrizione che hai fatto sembra proprio lei. La Luna che conosco di cognome fa Sagitter..Luna di Sagitter.” – rispose Jarod.

“È proprio lei.” – disse il Dottore.

“La conosci??” – chiese Jarod guardando attentamente l’uomo.

“Conosco lei molto meglio di quanto conosco me stesso.” – rispose il Dottore, poi continuò – “È grazie a te se lei diventerà la fantastica donna che io conosco.”

“Non capisco, ma grazie per il complimento.” – disse Jarod.

“Lo capirai il giorno che ci rivedremo. Ti chiedo solo una cosa.” – disse  il Dottore.

“Cosa??” – chiese Jarod.

“Quando mi rivedrai, fingi di non avermi mai visto prima.” – rispose il Dottore.

“Perché??” – disse Jarod.

“Io non saprò chi sei, perché non ti ho mai visto prima se non in un paio di foto. Saprò solo che tu e Luna eravate molto legati l’uno all’altro e poco altro. Lo so che è difficile da capire, ma ci sono cose che non devono essere cambiate. Se tieni davvero a lei, ti prego fai come ti ho detto. ” – spiegò il Dottore.

“Lo farò, hai la mia parola.” – disse Jarod.

“Grazie Jarod.” – disse il Dottore alzandosi, gli strinse la mano e poi si allontanò verso l’uscita.

“La ami??” – chiese Jarod prima che l’altro uscisse dalla porta.

“Non puoi neanche immaginare quanto.” – gli rispose il Dottore poi chiese – “Anche tu la ami,vero??”

“Sì la amo molto.” – rispose Jarod.

“E lei ama te, una parte di lei ti amerà sempre non dimenticarlo mai.” – disse il Dottore.

“Non lo farò, grazie.” – disse Jarod.

“Prego. E abbi cura di lei.” – rispose il Dottore con un lieve sorriso per poi andarsene.

“Lo farò.” – sussurrò Jarod con un lieve sorriso tornando poi a bere la sua bevanda.

….

Il Dottore sapeva che tra i due c’era qualcosa, un legame profondo e indissolubile. Aveva capito che se lui avesse dovuto lasciare Luna nelle mani di qualcuno, quella persona era proprio Jarod. L’unico che capiva e conosceva lei tanto quanto lui. Lui amava Luna, lei era sua moglie, l’amore di questa sua decima vita, lui si fidava ciecamente di lei. Lei aveva legato tantissimo con Jarod e lei si fidava ciecamente di lui. Quando il suo tempo sarebbe finito Luna sarebbe stata in ottime mani, le mani dell’unica persona che sarebbe riuscita ad aiutarla a superare il dolore e la perdita. Ora guardando quell’uomo aveva finalmente capito..Luna sarebbe riuscita ad andare avanti e non sarebbe stata mai sola, lei avrebbe comunque avuto un po’ di gioia e felicità nella sua vita.

Jarod aveva capito che quell’uomo, quel Dottore, avrebbe avuto un ruolo importante nella vita di Luna. Ma fino ad allora lui avrebbe amato Luna con tutto se stesso e l’avrebbe resa il più felice possibile, perché lui ci teneva davvero tanto a lei e non avrebbe permesso a niente e a nessuno di farla soffrire o farle del male. Jarod mantenne la sua promessa fino alla fine dei suoi giorni. Lui e Luna rimasero migliori amici per il resto delle loro vite, l’uno accanto all’altro nei momenti belli e brutti delle loro vite. Sempre felici e uniti, come era scritto nelle stelle e nella canzone che raccontava di loro due e che avrebbe suonato fino alla fine del tempo stesso. Così accadde perché era il loro destino.

FINE

   
 
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