Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: BlackenedAngel94    15/06/2017    2 recensioni
Dopo tutto, è cresciuto senza di me, credendo di essere un ragazzo come ogni altro...
Non so come reagirà quando lo scoprirà, non so se saprà mai quanto lo amo, quanto ho sofferto non avendolo avuto al mio fianco...e quanto vorrei poterlo stringere tra le mie braccia...ma una cosa la so, ed è certa...saprà che io suo padre ci saremo sempre.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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>Nero…<
Levi stringeva forte il compagno tra le braccia, singhiozzando per le lacrime.
>Tranquilla, è tutto finito…< diceva lui per rasserenarla.
>N-Non farlo mai più!< rispose lei con tono di rimprovero, stringendolo sempre di più a se.
>Scusami…< rispose lui, dandole un bacio sulla fronte.
>Oh…Nero…<
I due rimasero abbracciati intensamente l’uno all’altra.
Dopo essersi spaventata a morte per il suo adorato amico, in quel   momento, tra le sue braccia, Levi provava una sensazione di serenità, che nessun altro oltre Nero avrebbe potuto conferirle…la serenità che si prova quando si è accanto alla propria anima gemella.
>Così mi fai male però…< disse scherzosamente Nero, seguito da una lieve risata da parte di Levi.
>Mhp…<
I due si scostarono per un istante.
>Il labbro…ti sanguina ancora…< disse Levi preoccupata, carezzandogli il viso.
>Ah…Non è niente…< rispose Nero.
>Tu invece stai bene?< domandò lui a sua volta.
>Si…sto bene<
>Quei bastardi…giuro che se…<
>Nero…basta…ti prego< disse Levi interrompendo il compagno.
>Già, hai ragione…scusa<
I due, mano nella mano, si guardarono nuovamente nel profondo degli occhi, scorgendo l’uno nell’altra la pienezza delle loro emozioni.
>…<
>Levi…io…<
>…<
>Scusate…< Intervenne il ragazzo di poco fa, vittima di quei tre.
I due si ricomposero immediatamente.
>Ehm…uhm…si?< rispose Nero esprimendo imbarazzo, mentre Levi arrossì del tutto.
>Grazie per essere intervenuti poco fa…< espresse con tono di gratitudine.
>Ah…figurati…< rispose Nero.
>Tu stai bene? Sei ferito?< domandò Levi al ragazzo.
>Abbastanza…ora però va meglio, grazie<
>Chi erano quei tre? Cosa volevano?< domandò Nero.
>Erano tre ragazzi dell’ultimo anno…credevano che avessi spifferato delle cose riguardo ai loro “affari”<
>Che genere di affari?...<
>Ehm…fanno soldi vendendo sigarette ai ragazzi del primo anno… <
>Mhp…che schifo< espresse Nero con tono e sguardo disguatato.
Levi prese Nero per mano, come per calmarlo.
>Già…< rispose il ragazzo a sua volta.
>Comunque…WOW…hai combattuto davvero bene! Sei per caso una cintura nera??< domandò quest’ultimo entusiasta con un sorriso euforico.
>Ehm…più o meno…eheh< rispose Nero con un sorrisino imbarazzato.
>Sei stato grande…davvero! Qualche volta dovresti insegnarmi un paio mosse…ahahaha<
>Ehm…perché no…ahaha<
Tutti e tre si misero a ridere sonoramente.
>Ahhh…ops, è tardi…devo andare…mia madre mi starà aspettando<
>Te ne torni da solo?< domandò Levi al ragazzo.
>Si, no problem, abito qua vicino<
>Bene allora, alla prossima…ehm…<
>Yuri…mi chiamo Yuri<
>Yuri…Io sono Nero, lei invece è Levi<
>E’ stato davvero un piacere, Nero e Levi< disse Yuri con tono gioioso.
>Piacere nostro, Yuri< rispose Levi con un sorriso ed altrettanto tono.
>Siete davvero gentili…magari tutte le coppie fossero come voi<
>Ah, Ehm…grazie…eheh< rispose Levi imbarazzata, mentre Nero arrossì completamente.
>Bene, io vado allora…alla prossima< disse Yuri per concludere.
>Ciao…e riguardati!< rispose Nero.
Dopo che Yuri si allontanò, Nero e Levi si guardarono negli occhi...di nuovo.
>Ah…< sospirò Nero sorridendole.
>Andiamo?< Le domandò.
>Si…< rispose Levi con un sorriso.
I due ripresero a camminare.
Non mancava molto all’arrivo a casa della compagna, erano ad oltre la metà del tragitto.
In quel momento, Levi sembrava essersi rasserenata almeno un po’, ma per Nero non si poteva dire altrettanto.
A volte il suo sguardo ricadeva verso il basso, sembrava pensieroso.
>A cosa pensi?< domandò la sua compagna.
>Ehm…a niente...sono solo…un po’…stanco< rispose con un sorriso ed un tono innocente.
>Sai…non è che oggi sia stata una delle giornate più belle in assoluto…infondo manca solo che si metta a piovere…< aggiunse lui ironicamente.
>Mph…<
Ancora una volta, la ragazza sorrise grazie al suo amico.
In realtà però, Nero stava pensando a quanto fosse insolita e innaturale quella manifestazione di rabbia da parte sua…in una forma così pura e distruttiva.
Certo, avevano fatto del male alla sua Levi, ma infondo, c’era qualcosa di più, qualcosa che andava oltre quella ragione, qualcosa di…istintivo. 
Era come se, in quel momento, qualcosa dentro di lui si fosse risvegliato e stesse prendendo il sopravvento.
Erano ormai a pochi passi da casa di Levi.
>Beh, allora…uhm…<
Nero si interruppe immediatamente dopo aver avvertito il calore della mano della compagna che prese la sua.
>…<
>Posso tenerti…per mano?< domandò Levi.
>C-certo…< rispose il compagno.
>…<
>Nero…<
>Si…?<
>Sai che…per qualsiasi cosa…io ci sono<
>…Si…grazie…<
>…<
>Anche tu puoi…contare su di me…sempre<
Erano davanti alla porta principale.
>Ti andrebbe di salire?< domandò la compagna
>No…grazie…non preoccuparti…meglio che arrivi in fretta da nonno<
Levi sorrise affettuosamente e gli diede un bacio sulla guancia.
>Mph…< proferì Nero con un sorriso.
>Allora…ci vediamo…< disse Nero.
>Si…< rispose Levi con un sorriso.
Dopo pochi passi...
>Ah…Nero…<
>Si?<
>Stasera vado ad una festa…in famiglia…ti andrebbe…di venire?<
>Uhm…non so se posso accettare…<
>Dai, non preoccuparti, si tiene al solito ristorante…e in più posso presentarti al resto della famiglia<
>Mph…d’accordo allora, grazie per l’invito…<
>Di nulla…la festa si tiene alle 20<
>Ah…bene…A più tardi allora<
>A più tardi…Ciao…<
Nero, come al suo solito, gesticolò con la mano per salutarla.
Dopo aver riaccompagnato la sua amica, il ragazzo si diresse verso casa del nonno.
>Uffff…che giornata!< esplicò con tono di stanchezza, del resto come aveva detto, mancava solo un po’ di pioggia perché fosse perfetta.
La strada rimanente da percorre non era molta.
Mentre camminava, tornò a pensare allo scontro di poco fa…a come fosse riuscito ad essere così “abile” e soprattutto, così feroce…poi cercò di ricollegarlo a tutti gli strani eventi accaduti sino a qualche giorno fa.
>L’anello…<
Prese l’anello che custodiva in tasca e si mise ad osservarlo.
>Che…diavolo sta succedendo…< si domandava.
Poco dopo averlo osservato, Nero entrò in un improvviso stato di trance psichica.
Durò poco più di un attimo...ma fu sufficiente perché intravedesse l’immagine di una donna vestita in bianco...angelica…dai capelli rossi e dagli occhi azzurri.
Sorrideva…
Ella era simile alla sagoma femminile in bianco che Nero vide in sogno.
Il ragazzo non aveva mai visto un volto simile prima d’allora…né nella realtà, né nella sua immaginazione, ma dopo averlo visto, l’effetto che gli conferì fu…diverso…sembrava che quel volto in qualche modo fosse parte di lui.
Lo stato di trance si interruppe subito dopo e il ragazzo venne colpito da un lieve giramento di testa.
>Mph…adesso basta!< esclamò Nero, stanco di tutte quelle stranezze.
Il ragazzo non riusciva più a sopportare tutti quei fenomeni strani e insensati che gli causavano rabbia e preoccupazione.
Per porre fine a tutto questo, si fiondò di corsa al lago, senza voltarsi né fermarsi.
Una volta lì, si fermò.
Di corsa ci mise poco ad arrivare.
>Mph...Mph…< espirava affannosamente.
Nero si trovava davanti alla riva del lago.
Osservava il velo d’acqua…chiaro e limpido come al solito.
L’anello era nella sua mano.
Il ragazzo aveva due opzioni… tenere l’anello con se, oppure lanciarlo in acqua, sbarazzandosene per sempre.
Doveva prendere una decisione…
   
 
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