"Hey Gatto Nero" Furono queste le prime parole che Kenma rivolse a Kuroo. Certo, sono passati molti anni da allora ma Kuroo non se le dimenticherà mai. La famiglia di Kenma e quella di Kuroo andavano ogni anno in campeggio insieme, fin da quando erano piccoli. Fu proprio li, nel campeggio "Roze" che le due famiglie fecero amicizia. Kenma aveva tre anni allora, Kuroo quattro. Mentre le due famiglie chiacchieravano sulla decisione dei genitori di Kenma di trasferirsi proprio accanto alla casa di Kuroo, i due bambini fecero amicizia. Kenma era un bambino un po strano e a tre anni preferiva ancora gattonare, perché fingeva di essere un gatto. Fu proprio così che iniziò a parlare con Kuroo, che se ne stava seduto a mangiare un marshmallow caldo.  "Hey gatto nero". Kuroo si girò, salutò e offrì dei marshmallows a Kenma. Fu così che iniziò la loro amicizia. Nel corso degli anni successivi, Kenma si trasferì nella grande casa vicino a Kuroo, la loro amicizia divenne solida, i bambini crebbero e le famiglie continuarono ad andare nel campeggio Roze ogni estate. Kuroo oggi è un diciottenne su cui si può fare sempre affidamento, un po strano a volte (soprattutto quando incontra Bokuto), mentre Kenma è diventato un ragazzo introverso, appassionato di videogiochi e molto intelligenti. Entrambi vanno all scuola Nekoma, e si sono uniti al club di pallavolo, diventando ottimi giocatori di una delle squadre piú forti di Tokyo. Quel campeggio era una boccata d'aria fresca per Kenma. Era l'unico posto in cui riusciva a staccarsi dalla PSP senza sentirne la mancanza, poteva passeggiare nel bosco e soprattutto era riuscito a farsi degli amici. A Kenma infatti risultava molto difficile fare amicizia, ma dopo anni passati in quel campeggio e rivedere sempre le stesse persone, aveva conosciuto Armin, un ragazzino biondo dagli occhi azzurri, Mikasa una ragazza dagli occhi verde chiaro e capelli corvini ed Eren un ragazzo dai capelli castani e occhi tra il verde e l'azzurro. A Kenma faceva piacere passare il tempo con i suoi amici, però preferiva passeggiare con Kuroo. Le loro passeggiate erano ricche d'emozione,  nonostante cercasse di nasconderlo. L'ultima settimana prima dell'inizio della scuola la passavano sempre al Roze.  Quest'anno però Kuroo è maggiorenne e non ha più voglia di passare le vacanze con i genitori...  Vuole passarle solo con Kenma. I due infatti sono innamorati ma non riescono a confessare i propri sentimenti. Kuroo decide quindi di andare al Roze, in tenda con Kenma, Bokuto e Akaashi,  ovvero i suoi migliori amici. Arrivano nel pomeriggio e, scesi dalla macchina di Kuroo, tutti scaricano le valigie e iniziano subito a montare le loro tende. Dopo la cena al nuovo bar/ristorante "Anteiku" gestito da una misteriosa ragazza dai capelli viola, e ritrovati Eren, Mikasa e Armin, decidono di fare una passeggiata nel bosco prima di dormire. Mentre sono di ritorno verso le tende, Kuroo ferma Kenma; i due si guardano negli occhi per qualche minuto e, facendosi coraggio, Kuroo balbetta qualcosa di incomprensibile . Kenma ridacchia, il pensiero di vedere il grande Kuroo, capitano della grande Nekoma, imbarazzato lo diverte ma, fermata la risata, Kenma sorride a Kuroo, si alza sulla punte, gli afferra dolcemente il capo e gli sussurra all'orecchio "anche io ti amo", per poi baciarlo sulle labbra con tenerezza. I due tornano al gruppo, tenendosi per mano e quando giungono alle tende, è già buio. Tutti si scambiano la buonanotte e ognuno va nella propria tenda a riposarsi, poiché l'indomani avrebbero dovuto alzarsi presto per andare a pescare al lago li vicino. È la prima volta che Kenma dorme in tenda completamente solo;  gli anni precedenti l'aveva sempre divisa con la sorella e con il cane di famiglia. Quest'anno Kenma invece si è ritrovato solo e spaventato dai rumori provenienti dall'esterno della tenda, ad ogni ramo che cadeva e ogni battito d'ali, una volta di un gufo una volta di un pipistrello, kenma sussulta e lancia un lieve gridolino. Ad un certo punto, teso l'orecchio, Kenma sente dei passi avvicinarsi alla sua tenda. In preda al panico inizia a piangere senza fare rumore e, con il cuore in gola, fa capolino fuori dalla tenda. Puntando fuori il fascio di luce prodotto dalla sua torcia spaventa un cerbiatto, che fugge via. Provato da questa esperienza lancia un lieve grido, udito da nessuno. O quasi. Kuroo nella sua tenda era rimasto a riflettere su quanto era successo durante la passeggiata e, siccome era sveglio, sente il grido di Kenma. Kuroo esce quindi di corsa dalla tenda e corre a tranquillizzare Kenma. Lo trova seduto e in lacrime, quindi Kuroo gli si siede dietro, lo abbraccia e gli bacia il collo, sussurrandogli di non temere, che era solo un cerbiatto e che ora era li con lui, e non lo avrebbe mai lasciato. Smesso di singhiozzare Kenma si sdraia con Kuroo sempre abbracciato e dopo qualche affettuoso bacio sul collo, Kenma si addormentò sussurrando "Hey Gatto Nero".