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Autore: Lady Moon    21/06/2017    2 recensioni
«[...]Ti vedo. Hai un sorriso appagante sul volto, sei bello, dannatamente, ma sei così triste... c'è qualcosa che non va? Perché quando nomino la tristezza il tuo sorriso diventa forzato? Pensi non me ne sia accorta? Pensi che la tua anima nemmeno lo sappia?»
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ego.
 

Continui a guardarti in quello specchio, dimmi, cosa vedi di preciso? E' banale come io ci tenga ad avere una tua risposta, mi sembra così dannatamente assurdo che la ricerchi in te, così dannatamente assurdo che abbia ancora tutto questo coraggio e questa forza. Sì, perché dopo tutto questo tempo le tue parole sono rimaste le stesse, la tua convinzione è rimasta la stessa, i tuoi pensieri, le tue gesta, tu sei rimasto lo stesso e per scelta personale l'hai deciso. Ti sei impuntato come fosse la cosa più giusta ed ovvia e forse io sono stata semplicemente una stupida a non aver calibrato sufficientemente bene quello che c'era da vedere.
Ma cosa ci fai ancora lì? Perché non te ne vai? Cosa speri di ottenere da un volto mascherato? Non sei tu, non lo sarai mai nelle tue condizioni; quando finalmente ammetterai di star commettendo un grosso errore? Un errore che forse sarai costretto a ripagare con le manette ai polsi o forse un errore che non potrai espiare in alcun modo, un errore che ti porterà ad essere inequivocabilmente prigioniero a vita.
Sei debole e debole lo è anche la tua immagine riflessa in quello specchio, cosa credi, di essere forte? Forte è colui che va oltre l'apparenza, forte è colui che non ama prima di tutto un'immagine, ma il proprio cuore e i propri sogni. Forte è colui che scavalca le montagne infuocate che la vita ci propaga, forte è colui che corre, cade, va contro se stesso pur di avere la verità. Hai mai pensato a sfidare la tua rabbia? Hai mai pensato a sfidare la tua ragione? A metterti alla prova? 

Ti vedo. Hai un sorriso appagante sul volto, sei bello, dannatamente, ma sei così triste... c'è qualcosa che non va? Perché quando nomino la tristezza il tuo sorriso diventa forzato? Pensi non me ne sia accorta? Pensi che la tua anima nemmeno lo sappia? 

E' colpa del riflesso, mi stai dicendo. E' colpa dello specchio, perché nella nostra società - la quale senza lambiccarci su ci conduce direttamente su rovi e nei meandri più oscuri dei nostri pensieri - è normale lasciarsi condizionare, essere così ciechi, dissennati, spudoratamente ammantati da un'uggiosa illusione che siamo portati a definire col nome di "realtà". 
Ci fa del male, hai ragione... fa male anche a me, ma tu perché, allora, sei ancora lì? Sei titubante, lo vedo, ma sei rimasto. 

Non sai cosa dirmi, nemmeno io cerco di strapparti una parola, ma sappi che sono qui ad ascoltarti anche quando non hai niente da dirmi. Io ti guardo esattamente come lo sta facendo quello specchio, che però non proferisce alcuna risposta, perché chiaramente non ne ha una. Sei tu che scegli cosa guardare, o meglio, cosa vedere, sei tu padrone dei tuoi movimenti e del colore della tua anima. Sei solo tu... unico. Io ti amo, ma in questo preciso momento tu no, tu non ami lo specchio perché non ami te stesso, tu non vedi te, vedi solo ciò che vorresti essere e quando riscopri la vera realtà, piangi, sei disperso, sei disilluso da quello che credevi essere tu. 
Tu che vedevi un leone, io che amavo la stessa persona e sapevo che era un agnello.

Non inginocchiarti, non portarti le mani alla testa, non urlare, non servirà a niente. Non sarai costretto a restare qui, nessuno ha il diritto di soffrire. Ma ora sai cosa fare, e credimi, sarà la scelta più saggia e giusta di sempre.

Vattene via da lì.
   
 
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