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Autore: Lavriel    21/06/2017    1 recensioni
Lì da una parte, alla mia sinistra, scale… Scale che mostravano in tutto e per tutto il loro bieco splendore: rugginose, polverose, dalle linee ondulate che terminavano vorticose in una pericolosa oscurità.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vi arrivai un grigio mattino, di corsa, stremata, stanata, assetata di verità ed al contempo spaventata.

La casa si stagliava su quella cupa radura, diroccata, altera, le imposte di legno rosicchiate e cadenti, il perimetro, solcato dalle mura bianche come gesso, incorniciato da cespugli e sterpaglie.

Il vecchio portone si presentava sporco… Intaccato come la mia coscienza, a dire il vero.

Entrai, consapevole di ciò a cui sarei andata incontro.

Subito il profumo acuto del bosco abbandonò le mie narici, lasciando spazio all’odore rancido proprio degli ambienti vecchi e malsani.

Lì da una parte, alla mia sinistra, scale…

Scale che mostravano in tutto e per tutto il loro bieco splendore: rugginose, polverose, le linee ondulate che terminavano vorticose in una pericolosa oscurità.

Incapace di resistere a quello strano richiamo mi ci addentrai, procedendo a tentoni.

E man mano che scendevo saliva la paura, in una sorta di tormentato bilanciere.

Paura di una consapevolezza atroce.

Paura di me stessa, di ciò che ero un tempo, di ciò che sarei stata in futuro.

E mentre questi pensieri si alternavano in una pericolosa roulette, col piede scesi l’ultimo gradino.

Il pozzo si stagliava ambiguo sullo sfondo, solo qualche raggio di sole filtrava dal soffitto sconnesso.

L’odore di rancido colpì ancora le mie narici, non appena compiuto qualche passo.

Urlava il mio cuore, terrorizzato, mentre i miei occhi fissavano sbarrati lo storto cilindro di sassi antichi.

Eppure avanzai.

Perché a volte l’oscurità funge da spettrale attrattiva, e non riesci a sottrarti.

Quindi un passo.

Un altro.

L’odore della putrefazione persisteva nel naso… Nello sporgermi oltre le pietre mi salì dalla gola l’orrore più puro.

Ciò che i miei occhi videro si rifletté con violenza nel mio stomaco nero.

Un grido acuto e gutturale, allo stesso tempo, partì dalla mia gola vibrante.

Il buio più pericoloso ha il colore immobile dell’inutilità.

 

 

 

Note: grazie a tutti coloro che hanno letto questo delirio xD

Nonostante l’apparenza esiste un senso a tutto questo, credetemi!

  
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