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Autore: DeathOver    22/06/2017    0 recensioni
Il freddo della lama mi fece accaponare la pelle tanto quanto il seguente gesto della donna: portò l'indice della mano opposta sulle labbra rosee, inclinando il capo in avanti, e con tono dolce e delicato sussurrò: "Dead end.".
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ricordo di aver visto quella creatura così leggiadra muoversi ballando nel buio.
Volteggiando come sospinta da una leggera brezza primaverile le scarpette bianche brillavano nel buio, il vestito immacolato si muoveva con eleganza ad ogni suo gesto.

Ricordo di aver visto quella creatura invitarmi con quel suo dolce sorriso nascosta nella penombra della stanza vuota e scura: i suoi occhi rossi brillavano nelle tenebre della notte e la lucente luna, sporgendosi curiosa dalla piccola finestra, illuminava la sua carnagione pallida.

Ricordo che lei mi vide a sua volta: le sue vispe iridi vermiglie vennero puntate nel verde dei miei giovani occhi, infuocandomi di sconosciuto desiderio. 

Ricordo di aver visto la sua esile mano affusolata tesa in mia direzione, senza alcuna parola ad accompagnarla, e di aver preso quella mano con delicatezza: quel doloroso contatto mi feriva nel peggiore dei modi.

Ricordo di aver visto il sorriso della giovane fanciulla allargarsi e contorcersi in un ghigno maligno; con innata ed incontrastabile forza mi tirò verso di sè, mentre con una mano mi avvolgeva la schiena nella sua presa mortale.
Una spada comparve tra le sue mani, puntata diretta sulla mia colonna vertebrale.
Il freddo della lama mi fece accaponare la pelle tanto quanto il seguente gesto della donna: portò l'indice della mano opposta sulle labbra rosee inclinando il capo in avanti, e con tono dolce e delicato sussurrò:

"Dead end.".

 

Anche oggi Lei balla nelle tenebre a sé attirando le innocenti anime, e chissà, chissà chi sarà la sua prossima vittima!
Sotto le scarpe una densa pozza di sangue ancora caldo si espande, tra le sue delicate mani brandisce l'argentea spada riccamente decorata e tra le labbra stringe parole mai dette.
I suoi candidi vestiti bianchi sono sporchi di vermiglio e così il suo delicato profumo viene coperto da quello del sangue, suo odore originale, mentre con gli occhi rossi socchiusi punta il suo sguardo alle sue prossime vittime.

Perché la morte veste di bianco. Su infiniti palcoscenici  balla elegante nell'ombra un requiem senza fine né inizio, per le prossime anime che, volenti e nolenti, andranno ad accompagnare il suo viaggio.
Il suo sorriso è bello quanto fatale, falso quanto vero.
Perché lei, subdola e bugiarda, è l'unica certezza in un effimero mondo di illusioni e falsi ideali.
Una luce nel buio della notte
Una meravigliosa rosa bianca, fiore del male, che ti attira a sé con la bellezza dei suoi petali, per poi intrappolarti con rovi appuntiti e letali.
In questo mondo formato da drammi e tragedie, gli umani sono i protagonisti principali, ma a muover le redini della storia è lei: è lei il regista.

Su quale spettacolo oggi calerà il sipario vermiglio?
Una risata si diffonde nel buio: è ora di metter fine a questo insieme di menzogne chiamato vita.


Note finali. 
"Ballad of the Death" è l'ultima revisione di una composizione sciolta scritta molti anni fa per un'altra storia mai resa pubblica.
Frutto di un continuo lavoro di lima che mi ha portata a eliminarla e ripubblicarla più e più volte ancora non mi convince come dovrebbe, soprattutto per la parte finale che probabilmente rivedrò ancora una volta.
Sono negata nelle composizioni pertanto i consigli sono ben accetti, grazie a tutti per aver concesso alla mia creazione un po' del vostro tempo!

 

   
 
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