Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: kaja    22/06/2017    1 recensioni
E se forse.......?
E se forse , in un mondo alternativo , Elsa non fosse la regina di Arendelle ?
Ma una ragazza "comune " (sempre con i suoi magnifici poteri di ghiaccio ) , orfana di entrambi i genitori sottomessa non solo dalla paura dei suoi poteri , ma della sua nuova madre " strega" , con le sue cinque sorellastre maggiori ?...
E aggiungiamo l'arrivo di un certo " principe" delle isole del sud . Che fin dalla nostra storia si avvicina molto alla nostra biondina ?
Ciao a tutti !!!..
Sono ritornata a rompervi le scatole.
No !..Scherzo . Ho pensato di buttare una storia di Frozen , e di trasformare Elsa in Cenerentola .
Mi sono immaginata Elsa in quel ruolo , e le calza a pennello ^^ .
Spero che la storia vi piaccia , perché ho deciso di modificare la storia originale di Cenerentola aggiungendo qualcosina di mio.
Ci saranno molti cambiamenti anche da punto di vista di carattere in molti dei personaggi di Frozen .
Spero che vi piaccia .
K...
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La famiglia dove nacque Elsa era di origini nobili, la sua vita la visse in modo sereno e armonioso. Era la principessina del padre " come tutte le figlie femmine sono le principesse di papà". Spesso Idum rimaneva in disparte sotto un albero secolare che si trovava nel cortile di casa  e raffigurando quegli attimi di gioia con uno schizzo. Il " fato"* si fece beffe della famiglia di Elsa, come spesso si dice: ”La calma precede sempre la tempesta“.
Che ironia della sorte!......Come la morte della propria madre possa condizionare la vita della propria figlia, dal punto di chiedersi ”dopo la tempesta c’è sempre un arcobaleno dietro le nubi ? ”. Ma Elsa fino ad l’ora si chiederà :”Quando potrò vedere il mio arcobaleno?”.
Idum morì in un bella giornata di primavera , era giovane, colta ma soprattutto una donna bellissima . La prima volta che incontrò Agdar non fù tutta rose e fiori. Come si aspettava da una donna  dolce e gentile come lei .
Lui se ne innamorò all’istante, lei non lo degnava di uno sguardo. All’inizio si poteva pensare che era una giovane viziata figlia di papà, e che la sua freddezza sia stata per il troppo avere per il suo ceto sociale. 
In realtà Idum era molto timida e rispondeva alle battutine spiritose di Agdar con le rime, sempre con una certa eleganza, doveva rispondere con tono da lady . 
 In poche parole : "Erano cane e gatto ."
Lei scappava alle sue avance, e lui la inseguiva come un pazzo innamorato che si era ritrovato.
A quei tempi, il nonno paterno di Elsa volle  unire in matrimonio la principessa di Arendelle con il suo unico  rampollo della famiglia .
Una ricca famiglia che si era distinta nei secoli precedenti per la nascita del regno di Arendelle, e per questo che la famiglia di Agdar ebbe un riconoscimento nobiliare da tramandare da padre in figlio. 
Agdar non le volle sapere di un matrimonio combinato, volle solo conquistare la sua bella Idum, per farla sua sposa e amante.
Non parliamone del nome, ci vollero  tre mesi per il povero Agdar per scoprire  come si chiamava la sua amata.  Ogni volta che il giovanotto le si avvicinava, Idum con uno sguardo intimatore lo freddava all’istante . (Questo spiega il bel caratterino di Elsa....! )
Pensate che per poterla vedere se la svignava di nascosto per sino  alle feste mondane che i suoi organizzavano anche in suo onore.
Rimaneva per ore sotto il balcone di casa sua e non se ne andava fin quando ella non si decideva ad affacciarsi al balcone per ricevere una rosa, o sentire una serenata da parte sua . 
Le sue “serenate “ finivano spesso, con un lancio di una scarpa o  una  minaccia da parte di Victor il padre di Idum ma niente, Agdar era irremovibile, fu un’impresa ardua piena di pericolo detta da Agdar stesso. Ma alla fine vinse l’amore, come diceva sempre il papà della piccola Elsa quando le raccontava come si erano conosciuti i  suoi genitori.

Agdar riuscì non solo ha conquistare la sua amata con i suoi gesti goffi ma pieni d’amore, ma anche annullare il matrimonio combinato con la principessa del posto.
 Fu un matrimonio felice, pieno di amore armonioso , rispettoso.
Il fato volle che, i novelli sposi per avere Elsa ci volse ben quattro anni, prima che si compisse un miracolo.
Ne frattempo il burbero Austin  il padre di Agdar si ammalò, per poi morire  poco tempo dopo .
Elsa nacque inaspettatamente, fu un immensa gioia per i suoi genitori ma anche la scoperta dei suoi poteri  a preoccupare gli sposi, che per chiedere un aiuto senza che la notizia dei poteri di Elsa si propagasse in  tutto il paese. Si recarono  dai troll delle montagne.
Un altro fatto che li unì era, che erano gli unici a vedere la realtà della falsità delle leggende dei troll di montagna.
Spesso venivano dipinti come mostri senza razionalità e pieni di potere oscuro, che assalivano i viandanti che si trovano in quelle zone territoriali dei temibbili troll.
Fu questa storia che portò i due giovani a scommettere di  cercarli per portare una prova certa della loro esistenza.
Durante la ricerca nei boschi Agdar cadde , Idum invece di sfuggire terrorizzata  alla vista di una misera goccia di sangue rimase a soccorrerlo.
Ella vedendo il suo compagno  della spedizione “ Troll” battezzata da entrambi
si inginocchiò di poco ma abbastanza per vedere il sangue sgorgare dalla gamba malconcia di Agdar. 
- Tutto bene, Agdar?. -Esclamò Idum.
 Il ragazzo per non fare preoccupare più di tanto la sua amata, con  fatica riuscì a  combinare  due paroline disse: - Sto’ bene, non è niente. -
 Idum alzò il sopracciglio destro, come per dire che non ci credeva alla sua piccola bugia, per quando dolorante gli faceva la gamba, a ogni piccolo movimento che faceva non  voleva passare agli occhi di Idum per un debole donnicciola. Certo!... A detta sua, ci avrebbe perso l'onore in quando uomo e la sua mascolinità per far colpo su Idum.
Idum non perse neanche un'attimo  che si strappò un pezzo del suo  vestito preferito pur di bloccare l’emorragia che stava  sanguinando la gamba del povero Agdar. Gesto che fece imbambolare per pochi istanti il pover’uomo colpito da un semplice gesto d’amore, cosa non accettabile dal galateo impartito  in entrambe le famiglie dei giovani rampolli.
I due giovani incontrarono i troll delle leggende, invece  di trovarsi a faccia a faccia con delle  bestie orribili , vennero accolti a braccia aperte da Bulda e dalle altre femmine troll.
Da quel giorno, i due ragazzi  frequentarono sempre di più quello strano popolo  delle montagne (ma in segreto ), trovando in esso una nuova e grande famiglia.
Per Agdar già innamorato di Idum, dopo quel  gesto d’affetto, se ne innamorò ancora di più. Non era da tutti i giorni ferirsi una gamba e vedere la ragazza che ami rinunciare al suo amatissimo vestito  costoso per soccorrerti; fu un gesto  che l’asciò senza parole  il giovane  Agdar. E i due giovani da quella brutta esperienza  cominciarono a guardarsi sotto una nuovissima luce; soprattutto Idum, che comprese alla fine che Agdar non era come gli altri giovani rampolli di molte famiglie illustri che si pavoneggiavo davanti alle belle signore per poter far colpo alla più bella tra di loro. 
Non ci volle molto per Idum a scendere a patti con sè stessa per ammettere  e dire a voce alta di essere attratta da Agdar da sempre.
Per fortuna di Agdar non ci volle molto prima che i due giovani alla fine si innamorarono a vicenda.(In particolar modo Idum)
Il giorno prima delle nozze, si recarono in gran segreto alla raduna, dove di solito si radunavano i troll e lì che svolsero le loro primissime nozze secondo le leggi del popolo dei troll.
Fu un giorno immemorabile per la coppia e si divertirono parecchio; tra balli, risate e scene molto comiche a detta di Idum ma non per il povero Agdar che emozionato per il suo "quasi matrimonio"  inciampando tre volte conseguitive nell'arco di una giornata. Quel giorno, i due giovani innamorati, non lo dimenticheranno mai e come un sogno, furono costretti a ritirarsi verso le loro abitazioni, per festeggiare il loro matrimonio “alle leggi del loro di popolo “ il giorno seguente.
 Ritornando al presente, quando Idum e Agdar si recarono dai troll per un consiglio; Gran papà  rassicurò la nuova coppia dei neo-genitori, dicendo che la loro bambina era nata sanissima e che i suoi poteri non erano una maledizione( a seconda dal punto di vista di ognuno), ma c'era nata e non capendo lo straordinario potere della piccola.
E lì che in quell'istante nell'aria del gelido  della notte si sentì una melodia, una strana filastrocca che la si poteva scambiare per una delle canzoni cantate dai pirati di vecchio stampo.

Quando il vento avvolge i monti
con il suo gelido abbraccio
l'unione forma un cuore freddo
dal quale nasce il ghiaccio 

Il saggio troll, pur sentendo partire la prima strofa fece finta di non sentirla, la strofa rimase lì inudibile alle orecchie umane ma non quelle di un vecchio e saggio troll delle montagne. A parte ciò il vecchio troll suggerì a Idum ed Agdar di dare molto amore a Elsa e di farle indossare sempre uno strano braccialetto d'argento puro con incastrato al suo centro una strana pietra  a forma irregolare  di colore azzurro scuro.
Non avrebbe tolto i poteri alla piccola, ma di nasconderli agli occhi indiscreti, fino a quando  Elsa non avrebbe compiuto una certa età, da considerarla abbastanza grande da imparare a maneggiare al meglio i suoi poteri a suo piacimento .
La piccola famiglia visse un periodo di amore e tranquillità, che purtroppo a ogni inizio di una bellissima fiaba c'era sempre un periodo buio e nella famiglia di Elsa non perse tempo ad abattersi su di essa.

Spaccato in due mostrerà
quello che l'uomo ancora non sa
spezza il cuore a metà
ed ognuno saprà
qual è la verità...

La prima discrazia si presentò al quinto anno di età di Elsa  quando Idum si ammalò.
I migliori medici fecero di tutto per curarla ma senza successo fu una grande sconfitta  per il  povero Adgar in quel periodo, non potendo fare niente per guarire il suo amore, si sentì inutile era un qualcosa inspiegabile ma orribile da descrivere. Agdar cercava sempre di sostenere il basso morale della piccola Elsa essendo una bambina di cinque anni,  sapeva che il quadro familiare non quadrava perfettamente. Come in ogni malattia che si rispetti, c’era stato un periodo in cui, la mamma di Elsa sembrava  che stesse migliorando. Il suo pallore era leggermente scomparso, Idum ricuperava le energie  che le furono sottratte a causa della malattia .Ma il cuoricino di Elsa batteva molto velocemente da costringerla a chidere gli occhi sperando che il cuore smettesse di palpitarle in quella maniera. La piccola sapeva che da lì a poco sarebbe successo qualche discrazia se lo sentiva nelle vene.

Ehi tu! Vieni qui, tira su...
Ehi, tu! Vieni qui, tira su...

Ma in quel periodo a Elsa le fù svelato il mistero del braccialetto che i suoi le impedirono di toglierlo, ci dormiva anche di notte  per timore di trovarsi  la casa piena di neve. La primissima volta che fece una magia, aveva congelato tutta la stanza. Questo fu un segno evidente che i poteri di Elsa  stavano maturando ogni giorno che passava, stavano screscevano a vista d’occhio.
Lucido!
La bambina ebbe parecchie difficoltà a maneggiare  le posate, i  giocattoli  e anche i suoi amatissimi libri. Perché tutto ciò che Elsa toccava, si congela in pochissimi istanti. E per sciogliere il ghiaccio di Elsa bisognava accendere  un fuoco  continuamente, ma a parte le prime difficoltà Elsa rimase affascinata da tanta meraviglia che ella sapeva fare senza costarle un minimo sporzo.
La "sua neve" come piaceva chiamarla Elsa, era fredda , spettacolare e il freddo che ne scaturiva era così "lucido" da l'asciarla spesso a bocca a perta.
Che spesso rimaneva delle ore chiusa nella sua cameretta, china su un'angolo a guardare insistentemente un accumolo di neve, creata appositamente da Elsa come se facesse parte dell'arredamento della stanza. Domandandosi che anche lei sarebbe stata come la neve fredda ma con un sò che affascina chi ha l'occhio più attendo degli altri.

Splendido!

Un ‘altra cosa straordinaria,  era che la bambina dimostrava una grandissima intelligenza e senso di maturità a soli tre anni .
Aveva imparato a leggere a quattro anni ( da sola) e , nell’arco di un anno  si era divorata parecchi libri. A partire dai libri di erboristeria fino  a quelli di William Shakespeare .
Libri che non si aspettava che una bambina dell’età di Elsa leggesse  e che  li trovava  interessanti, in poche parole era una mini enciclopedia vivente.
Fu un grandissimo orgoglio per i suoi, spesso che Elsa  si recava nella stanza della madre per leggerle  qualche libro di alchimia, o di filosofia di cui andava matta .
Spesso si recava in bibblioteca cercando ogni tipo di libro che le potesse aiutarla con la gestione dei suoi poteri. Una volta si era così impuntata nel cercare il significato della parola "Lucido" credendo che era associato al suo ghiacchio, che tale enfasi fu rimpiazzata  nell'arco di un pomeriggio con una amarissima delusione.
 Anche i domestici rimasero colpiti dalle capacità mentali e fisiche della piccola e furono meravigliati ancora di più, quando assistettero alle primissime magie di Elsa. Adgar fù allarmato alla notizia che i domestici  avevano assistito alla creazione di Olaf  un pupazzo di neve che in precedenza Elsa aveva promesso alla madre di crearle uno tutto suo. Agdar si recò nelle cucine per spiegare loro che Elsa ci era nata e non si trattava di qualche sortilegio o di magia scura.
Molti degli domestici dopo lo spettacolino da parte di Elsa ne erano rimasti  terrorizzati, ma pochi di loro soprattutto Kai e Gerda ne rimasero letteralmente impressionati positivamente sia per le doti spettacolari  della piccola, sia per la preoccupazione da parte di Agdar. Non era tutti i giorni, vedere la  bambina nella famiglia per cui lavori da anni  che sa nascere dal nulla una nevicata in primavera dentro casa; e un padre che in vece di denunciare la propria figlioletta per stregoneria, si prodigava a salvaguardare la vita di quest’ultima. 
I domestici dopo un primo spavento giurarono  di mantenere il segreto e di aiutare i genitori della piccola a gestire al meglio  la vita di Elsa .
Idum potè morire serenamente, sicura di lasciare la sua bambina nelle mani giuste.
Ma prima di espirare l’ultimo respiro ordinò a Gerda di radunare tutta la servitù nelle sue stanze senza escludere nessuno.
Li fece promettere di avere cura della sua bambina e di amarla come se fosse la loro di figlia.
- Promettetemi di aver cura della mia piccola - Idum parlava anche se la malattia le impediva di completare una frase senza che quest’ultima venisse interrotta bruscamente dal tossire della donna morente. -  Mia signora- Rispose Gerda - voi non morirete, perchè il signor Agdar ha  e la piccola Elsa hanno bisogno. - Le  parole di Gerda erano interrotte da suoi singhiozzi . 
Solido!

Donna buona e gentile era stata la vecchia Gerda che insieme al suo marito Kai, erano stati accolti a braccia aperte dal vecchio Austin il nonno paterno di Elsa. Quando quest’ultimi erano una giovanissima coppia sposata senza figli a causa della sterilità della moglie, trovarono in Elsa una figlia a loro negata. 
Per loro non  fu un problema a mantenere la  loro promessa  fatta alla mamma di Elsa.
Idum ebbe un pò di difficoltà con il resto dei domestici, in quando spaventati dai poteri della piccola, che alla fine si lasciarono andare dalla infinita dolcezza della loro signora e alla allegria  della bambina che anche loro avrebbero fatto tutto per salvaguardarla.
Gerda in quel momento prese la   mano destra di Idum  resa scheletrica e pallida a causa della malattia che la stava divorando senza pietà .
Con un sorriso sincero ma spento, Gerda poté costatare che i meravigliosi occhi chiari della sua amatissima padrona  erano pieni di amore e dietro a tutta questa apparenza si celava  il supplizio di una giovane madre che lotta da troppo tempo una malattia spietata. Pur di assistere alla lenta crescita della sua unica figliuola.
Una giovane donna, che a confronto a un miglior esercito di soldati era stata  quella più fiera, la più determinata e soprattutto la più coraggiosa; per aver sfidato questa malattia e beffarsi di essa per non averla vinta in precedenza. Donna che a confronto della forza fisica bruta di un uomo, con amore e dolcezza infinita è riusicta ha combattere (moralmente) questa sua malattia che a ogni giorno si prendeva con dolcezza o molto spesso con atrocità ogni pezzettino dell'anima candita di Idum.
Ogni minuto che passava, gli affanni di Idum  si sentivano e la povera  donna era costretta dalla malattia a respirare con affanno.
Duro!

Era pallidissima, ma la sua bellezza non smetteva a far palpitare i cuore innamorato di suo marito Agdar.
La piccola Elsa, nel momento che le fù tolto il braccialetto, potè godersi per un breve periodo dei suoi poteri, ovvio sempre con dificoltà la bambina  rimaneva impalata a guardare con meraviglia il suo creato. Peccato che non si poté dire lo stesso  quando si arrabbi. 
Fai attenzione al suo lato oscuro
vince con te, vince con noi
vince con duemila eroi...

Quando si arrabbiava o per lo più faceva i capricci, senza volerlo sia in sala da pranzo o in sala da giochi, Elsa scatenava tutta la sua frustazione con una raffica di vento gelido o una tormenda d'aria.
Per fortuna che in quel periodo anche sè Idum era gravemente malata, aveva il potere di calmarla  con l'appoggio della sua mano destra malandata nella piccola spalla della figlioletta per poi, spiegarle senza rancore o rabbia che i sui piccoli sfoghi di rabbia se fatti davanti a qualcuno che non sia nè i suoi genitori, nè alla servitù avrebbero creato un pasticcio dopo l'altro. Elsa educata a comprendere sempre subbito i suoi piccoli erori si scusava con chiunque avesse recato offesa, con un sorriso o in alcuni casi un fiore racolto o (creato) per farsi perdonare...
Dopo i funerali di Idum, nella casa di Elsa si respirava un clima di tensione. Elsa a volte con la sua ingenuità dei bambini della sua età si recava nello studio del padre per fargli un mucchio di domande come : "La mamma ci ha l'asciati, per sempre papà?" oppure " Quando torna la mamma a casa?".
Alla prima domanda dell'abbandono da parte della madre, Agdar si era congelato sul posto; per fortuna si era ripreso e con una scusa creata in quel momento aveva detto alla piccola Elsa che la madre a causa della brutta malattia è stata costresta a fare un lunghissimo viaggio, per curarsi. Riguardo alla seconda domanda, Agdar se la cavò egregiamente dicendo : "La tua mamma ritornerà il prima possibile, abbi pazienza Elsa!..."
Chi sà perché, alla piccola Elsa non credette sul serio alla strana risposta del padre. Di solito, il suo papà aveva la risposta pronta per ogni domanda di Elsa. Ciò che non capì in quel momento, perché dietro a quella risposta si celasse una dura realtà, una verità che le avrebbe costata molto cara in futuro.
Elsa in quel momento fece finta di credere al padre, col passare delle settimane i suoi poteri crebbero a talpunto da costringere sia a Agdar che alla servitù di gettare la spugna dinanzi alle capacità della piccola.
L'allontanamento ( così si può dire ) da parte di Idum, Elsa non riusciva a stare tranquilla .
Si agitava in ogni momento della giornata creando più danni di quando si potesse immaginare, era un  segno che, la piccola stava cominciando a comprendere l' aggravarsi della situazione,  e che avrebbe costato molto a tutti coloro che le stavano vicino.
Danni che fecero ricordare ogni giorno che passa, che Elsa era è sarà per sempre dotata di poeri incomprensibili, poteri che non gestiti fin da subbito avrebbero creato solo guai. 
Ma grossi, grossi guai!...
 
...ed ognuno saprà
che forza enorme ha...

Poteri che esposti a qualcuno che non faceva nella cerchia di Elsa, sarebbe stato un suo più grande problema.

*******************************
ANGOLO AUTRICE:
Salve, scusatemi per l'attesa ma ho avuto il classico blocco dello scrittore come in questo caso.
Spero che questo capitolo non vi abbia l'asciato l'amoro in bocca.
Qui state vedendo un'altro pezzo di puzzle molto importante dove spiega un anteprima della situazione familiare di Elsa prima e durante la morte della madre .
Vedete questo segno? * tenete a mente perchè sono sicura che col passare del tempo  questa " stellina" chiamiamola così ci  collegherà varie scene antecedenti che man mano io racconterò con dei flash bak.
Spero che possiate darmi qualche dritta per la storia, e scusate ancora per questo madornale ritardo.
K...<3.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: kaja