Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: black dalia    26/06/2017    1 recensioni
Ashley Ketchum è una giovane ragazza con il sogno di diventare un Maestro Pokemon.
Leggi come inizia la sua avventura nella regione di Kalos accompagnata dal suo fedele Pikachu e la sua migliore amica Serena, facendosi nuovi amici e nemici nel processo e scoprendo qualcosa di più su se stessa e sulla sua famiglia.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ash, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Gender Bender | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

POKÈMON XYZ: L'inizio della storia

 

-discorso-
“pensiero”
-discorso Pokèmon-
pensiero Pokèmon”
voci pokedex

 

 

Cap.3) La prima cattura

 

-Così non siete riusciti a portare a termine la missione che vi era stata assegnata… mi avete deluso-.
Jessie, James e Meowth deglutirono fittamente a quelle parole mentre osservavano, stando sull’attenti, l’uomo seduto alla scrivania dinanzi a loro: era di altezza media, aveva un fisico asciutto, sottile ed atletico con una carnagione alabastrina, i tratti del viso affilati, le labbra sottili, gli occhi color verde acqua, che brillavano sinistramente, e capelli corti anch’essi verde acqua.
Indossava un completo bianco con, sotto, una maglia nera e sul lato destro della giacca era ricamata la R rossa che era il simbolo del Team Rocket.
-Le chiediamo perdono Generale Archer… non pensavamo che qualcuno avrebbe interferito- disse Jessie con voce tremante mentre s’inchinava, insieme agli altri, in segno di scuse.
-Sì, ho visto al notiziario l’intervista della ragazzina che ha salvato la Garchomp del professore- le parole del Generale grondavano di così tanto veleno che i tre rabbrividirono.
-Una mocciosa, appena diventata allenatrice, che riesce a sconfiggere tre agenti del Team Rocket…-
-veramente, è stata la Garchomp a farci saltare in aria, non lei- lo interruppe James, cercando delle scusanti: a quelle parole gli occhi di Archer s’infiammarono.
-E come, di grazia, avrebbe fatto un Pokèmon che avevate sotto controllo a rivoltarsi contro di voi?- sibilò, a denti stretti, il Generale con rabbia.
-Beh…- iniziò Meowth titubante -la ragazzina ha rotto il telecomando che ci permetteva di controllarla- disse il gatto affievolendo sempre più la voce come vide la furia del loro capo aumentare.
-Quindi, volete dirmi che una misera neo allenatrice ha mandato in fumo una delle nostre operazioni!?- gridò l’uomo sbattendo il pungo sulla scrivania, facendo saltare i suoi tre sottoposti -volete che la nostra organizzazione diventi una barzelletta?! Noi siamo il Team Rocket! Non una misera banda di ladri! Siamo la più grande organizzazione criminale del mondo e non possiamo permetterci di venire derisi da una tredicenne!-.
-Sì, ha ragione, signore! Non accadrà mai più!- esclamarono i tre, scattando sull’attenti, in preda al panico per la paura di essere puniti.
Archer gli lanciò un’occhiata gelida mentre la sua rabbia si sedava: prese un respiro profondo, incrociò le mani sotto il mento, appoggiandocelo sopra, e disse -lo spero per voi… ho controllato i rapporti delle vostre missioni precedenti ed ho notato che avete sempre portato a termine i vostri compiti egregiamente… è solo per questo motivo che ho deciso di non punirvi, per questa volta-.
Jessie, James e Meowth fecero un mentale sospiro di sollievo.
-Tuttavia…- continuò il Generale, facendoli tornare a sudare freddo -visto il vostro fallimento nell’ottenere le informazioni che ci servivano, ho deciso di spostarvi ad un’altra operazione: dovete portare alla base quanti più Pokèmon potete… più sono forti, meglio è-.
-Sì, signore!- esclamarono i tre.
-Bene… e ricordate che io non offro seconde possibilità molto spesso: quindi vedete di non sprecarla- disse Archer con un tono gelido, guardandoli come se potesse vedere le loro anime.
-Certo, signore! La ringraziamo per la sua generosità- disse Jessie tremante, cercando di rimanere ferma fino a quando il Generale non li avrebbe congedati, anche se tutto quello che voleva era scappare il più lontano possibile dallo sguardo di morte che stava dando loro.
Con un ultimo cenno del capo, l’uomo li congedò ed i tre corsero fuori dal suo ufficio come se avessero il diavolo alle calcagna.
Appena rimase solo, Archen aprì il primo cassetto della sua scrivania, tirando fuori un fascicolo: lo aprì e la foto di una giovane ragazza ne scivolò fuori, cadendo sulla superficie di legno della scrivania: il Generale la prese studiandola attentamente.
“Ashley Ketchum… così giovane e con così tanto potenziale… potrebbe diventare un problema in futuro ma, per adesso, la lascerò andare” pensò l’uomo rimettendo la foto nel fascicolo prima di riporlo nel cassetto, tornando ad occuparsi dei suoi doveri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Wow! Sai cucinare davvero bene, Lem!- esclamò Ashley dopo aver ingoiato una forchettata di spaghetti al sugo che il giovane inventore aveva appena preparato.
-Sono veramente gustosi!- aggiunse Serena, concorde con la valutazione dell’amica.
-Grazie, sono contento che vi piacciano- disse il biondino con un sorriso ed un leggero rossore si sparse sulle guance per il complimento.
Era mezzogiorno ed i quattro ragazzi, che erano partiti quella mattina da Luminopoli per arrivare a Novartopoli, si erano fermati in una piccola radura a lato della strada per pranzare.
-Il mio fratellone è veramente bravo in cucina! Dovreste assaggiare le sue polpette: sono la fine del mondo!- esclamò Clem gonfiando il petto con orgoglio alle doti culinarie del fratello.
-Non esagerare, sono solo delle semplici polpette- disse Lem, strofinandosi la testa e arrossendo ancora di più.
-Io riesco a malapena a non bruciare il cibo quando tento di cucinare…- disse Ashley sorridendogli -tu e Serena dovreste scambiarvi le ricette… sai, anche lei è una brava cuoca: i suoi dolci sono fantastici!-.
La biondina arrossì leggermente alle parole dell’amica.
-Beh, ma tu sei bravissima a preparare il cibo per Pokèmon- disse Serena guardando di lato, verso Pikachu e gli altri che stavano mangiando con gusto le pietanze nelle loro ciotole.
Ashley ridacchiò e si strofinò la testa.
-Non è così difficile: mi è bastato chiedergli qual’è il loro gusto preferito ed ho solo aggiunto le bacche giuste- disse la mora.
-Sì ma molti allenatori, specie quelli alle prime armi, non prendono nemmeno in considerazione i gusti dei loro Pokèmon e gli danno da mangiare quello che vogliono- disse Lem, mentre prendeva una forchettata di pasta.
-Mi sembra ingiusto che io possa mangiare quello che mi piace mentre i miei Pokèmon no- disse Ash guardando verso di loro con un sorriso -e poi, il modo migliore per diventare amici è anche conoscere i loro gusti-.
Tutti annuirono alle parole della mora per poi ricominciare a mangiare.
-Ehi, ma dov’è Greninja?- chiese Clem guardandosi attorno -era qui quando abbiamo iniziato a preparare il pranzo-.
-Non ti preoccupare…- le disse Ashley -Grenny preferisce procurarsi il cibo da sola… una volta le ho chiesto perché non mangiasse mai a casa come Mr. Mime e lei mi ha risposto che, dalla scomparsa di mio padre, non avendo più un allenatore, era diventata un Pokèmon selvatico e quindi doveva procurarsi il cibo da sola come tutti gli altri- poi fece una pausa, alzando gli occhi come se pensasse a qualcosa -anche se, riflettendoci adesso, credo che lo facesse solo per aiutarci a risparmiare soldi… sapete in quel periodo non ce la cavavamo molto bene-.
-Oh…- disse Lem a corto di parole, sorpreso dalla dedizione del Pokèmon ninja.
-Certo che Greninja ci tiene proprio tanto a te, vero Ash?- chiese Clem con un sorriso dopo aver ascoltato le parole della mora.
-Sì, allo stesso modo, io tengo a lei- rispose la mora girando la testa in direzione del bosco in cui era scomparsa la sua amica -ma so che può prendersi cura di se stessa per questo non mi preoccupo-.

 

 

 

 

Dopo aver finito di mangiare, aver lavato i piatti e sistemato gli utensili, Ashley e i suoi due Pokèmon iniziarono l’allenamento.
-Forza Pikachu, usa Attacco Rapido per evitare quelle frobolle mentre tu, Froakie, devi cercare di colpirlo, va bene?- esclamò la mora ed i due annuirono per confermare di aver sentito gli ordini.
-Certo che Ash è molto determinata a vincere la sua prima battaglia in Palestra- disse Lem, seduto sotto un albero insieme alle due ragazze ed ai loro Pokèmon, guardando la mora allenarsi.
-Lei è determinata in tutto quello che fa, specialmente se ha a che fare con i Pokèmon- disse Serena ridacchiando mentre finiva di spazzolare Fennekin.
-Ehi, Serena…- la chiamò Clem facendo girare l’altra ragazza verso di lei.
-Per quale motivo ti sei messa in viaggio? Ash a detto che il suo sogno è quello di diventare un Maestro Pokemon ma tu cosa vuoi fare?- gli chiese la bambina.
-In realtà… non lo so- rispose la biondina, portando uno sguardo di sorpresa sul volto di entrambi i fratelli.
-Vedete, fino a poco tempo fa, mia madre mi allenava per partecipare alla Formula Rhyhorn… io non ho mai desiderato diventare un pilota e detestavo questi allenamenti ma non avevo il coraggio di dirglielo… un giorno ho raccontato tutto ad Ash e lei mi ha detto che il miglior modo di capire quello che volevo fare nella vita era viaggiando: in questo modo avrei potuto conoscere altre persone ed altri luoghi e, magari, trovare la mia strada- spiegò Serena con un dolce sorriso mentre guardava la sua migliore amica che stava dando delle istruzioni a Pikachu e Froakie per il prossimo esercizio.
-Pensate, mi è stata accanto anche quando sono andata da mia madre per dirle che non volevo diventare un pilota ma che desideravo iniziare il mio viaggio insieme a lei… mi ha dato il coraggio per dirgli quello che non ero mai riuscita a spiegargli: cioè, che non mi piace la Formula Rhyhorn- disse la biondina, ridacchiando tranquillamente.
-E come l’ha presa tua madre?- chiese Lem incuriosito.
-Beh… all’inizio era un po’ delusa dal fatto che non volessi seguire le sue orme ma mi disse che quando avrei trovato il mio sogno mi avrebbe sostenuta, qualsiasi cosa scegliessi di fare!- rispose Serena con un sorriso allegro.
-Allora ti aiuteremo anche noi a trovare il tuo sogno!- esclamò Clem pompando il pungo in alto e la biondina rise alla sua dichiarazione.
-Grazie, Clem!- disse Serena accarezzando la bambina sulla testa.

 

 

 

 

Nel frattempo, proprio sopra le loro teste, un Dedenne correva lungo i rami dell’albero intento a raggiungere una delle ultime bacche rimanenti: l’afferrò ed iniziò a tirarla per staccarla dal picciolo.
Tirò il piccolo frutto con sempre più forza fino a quando, improvvisamente, la bacca si staccò facendolo inciampare e perdere la presa: Dedenne poté solo osservare la bacca cadere di sotto, atterrando sulla testa di Clem per poi finire a terra proprio accanto a Fennekin.
-Ehi! Qualcosa mi è appena caduto sulla testa!- esclamò Clem toccandosi il capo prima di abbassare lo sguardo verso il piccolo frutto che il Pokèmon volpe stava annusando.
In quel momento, un Tuonoshock partì dall’albero e colpì Fennekin che guaì mentre avvertiva una sensazione di paralisi attraversarle il corpo.
-Fennekin!- gridò Serena, inginocchiandosi accanto al suo Pokèmon che giaceva a terra, incapace di muoversi.
-Che cosa è stato?!- esclamò Lem scattando in piedi, mentre lui e Bunnelby si guardavano attorno per identificare l’aggressore.
Nel frattempo, Dedenne era corso giù dall’albero e, nascosto in un cespuglio, si stava avvicinando alla bacca di soppiatto: quando arrivò a meno di un metro dal frutto, uscì con l’intenzione di accaparrarla e scappare ma venne fermato dall’arrivo di un altro Pokèmon che gli si piazzò davanti.
-Cosa credi di fare?!- esclamò Pikachu guardandolo minaccioso, bloccandolo sul posto.
-Ragazzi!- esclamò Ashley, avvicinando gli altri con Froakie al suo fianco -ho sentito Serena urlare! Cosa sta succedendo?!-.
-Eravamo qui seduti quando una bacca è caduta dall’albero vicino a Fennekin…- iniziò a spiegare Lem -credo che la stesse annusando quando un Tuonoshock l’ha colpita, paralizzandola; è per quello che Serena ha urlato-.
Ash girò lo sguardo verso la sua amica che stava spruzzando un antiparalisi sulla volpina, guarendola istantaneamente.
-Deve esserci un Pokèmon di Tipo Elettro nelle vicinanze- concluse Lem sistemandosi gli occhiali. -Sì ed io so anche qual’è- disse Ashley avvicinandosi a Pikachu che stava ancora bloccando Dedenne.
Gli altri tre guardarono la scena da dietro di lei.
-Che Pokèmon è?- chiese Serena guardando la scena interessata.
-È un Dedenne! Un Pokèmon di Tipo Elettro-Folletto- rispose Lem.
-Com’è carino!- esclamò Clem guardando come i due Pokemon iniziarono a comunicare con l’elettricità.
-Vediamo cosa dice il pokedex- disse Serena tirandolo fuori e puntandolo verso il Pokèmon.

Dedenne, il Pokèmon antenna
Riesce a comunicare a distanza con i suoi simili tramite le onde radio che emette dai suoi baffi che fungono da antenne.

-Ma come mai ha attaccato Fennekin?- chiese Serena dopo aver riposto il pokedex.
-Credo sia per via della bacca- rispose Ash indicando la bacca a terra, che Clem andò a recuperare -molto probabilmente la stava raccogliendo ma gli è caduta e quando ha notato che Fennekin la stava annusando deve aver pensato che volesse mangiarla-.
-Ora capisco- disse Serena osservando il piccolo Pokèmon.
-Lo voglio, lo voglio!- esclamò Clem con entusiasmo iniziando a tirare la manica della tuta di Lem -ti prego, catturalo e tienilo in squadra per me!-.
-Tenerlo?- chiese Ashley, piegando leggermente la testa di lato, incuriosita.
-Già! Finché non sarò grande abbastanza da diventare un allenatrice!- rispose Clem per poi guardare il fratello con un espressione implorante -ti prego, ti supplico! Prometto che me ne occuperò io!-.
Il ragazzo si grattò la guancia con un’espressione dubbiosa -mmh… devo pensarci bene-.
-Dai, accetta… ti aiuto a catturarlo, se vuoi- disse la mora sorridendo ai due fratelli.
-Davvero?! Sei molto gentile, Ash!- la ringraziò Clem.
-Va bene, d’accordo, mi avete convinto… prendiamo questo Dedenne- acconsentì Lem e la sorella fece un saltò dalla felicità; finalmente avrebbe avuto un Pokèmon tutto suo!
-Ma prima…- Serena interruppe il momento festoso -perché non ridai quella bacca a Dedenne; scommetto che sarà molto più amichevole con te, dopo- disse la ragazza, puntando al piccolo frutto che la bambina teneva in mano.
-Oh, sì! Hai ragione!- esclamò Clem e si avvicinò ai due Pokèmon che avevano finito di comunicare: s’inginocchiò e porse la bacca a Dedenne.
-È questa che volevi, non è vero? Puoi prenderla! È tutta tua!- disse la bambina ed il piccolo topo la guardò per poi iniziare ad avvicinarsi lentamente alla sua mano, facendola sorridere.
Dedenne stava per afferrare la bacca quando, veloce come un lampo, un Pokèmon uccello sfrecciò tra di loro ed afferrò il frutto.
I quattro ragazzi osservarono, sorpresi, l’uccellino posarsi su di un ramo di un albero vicino con la bacca ben stretta tra gli artigli.
-Ehi! Quello è un Fletchling!- esclamò Serena, riconoscendo subito il Pokèmon ed Ash tirò fuori il pokedex.

Fletchling, il Pokèmon pettirosso
Noto per i suoi meravigliosi cinguettii ma può diventare molto aggressivo se s’invade il suo territorio.

-Non è giusto! Quella bacca è di Dedenne! Gliela devi restituire!- gridò Clem arrabbiata, agitando i pugni, avvicinandosi all’albero dove si era posato il pettirosso.
Per tutta risposta, il Fletchling gettò la bacca in alto e la ingoiò.
-Era veramente buona!- cinguettò come per prendersi gioco di loro.
-Accidenti! L’ha mangiata in un sol boccone!- esclamò Lem con sgomento.
-L-la mia bacca…- sentendo quelle parole i quattro Pokèmon, ai piedi dei loro allenatori, si girarono verso Dedenne, sgranando gli occhi quando videro grosse lacrime aggrapparsi agli angoli degli occhi.
-No, piccolo, non piangere- disse Fennekin con voce dolce, cercando di calmarlo ma servì a poco perché il topolino scoppiò in lacrime, gridando -si è mangiato la mia bacca!- prima di correre via, scomparendo nei cespugli.
-No, Dedenne! Non scappare!- esclamò Clem vedendolo imboscarsi.
-Ho paura che non lo rivedremo più- disse Lem deluso e, a quelle parole, calde lacrime iniziarono a scivolare lungo il viso della bambina che non passarono inosservate da Froakie.
Gli insegno io a non rubare e a non far piangere i bambini!” pensò il Pokèmon rana guardando verso il pettirosso con rabbia prima di saltare più in alto che poteva, lanciando delle palle di frobolle al Fletchling che, però, le evitò tutte mettendo in mostra la sua agilità nelle manovre aeree.
-Ha schivato tutti i colpi!- disse Serena, sorpresa dalla facilità con cui l’uccellino aveva evitato le sfere appiccicose.
-È davvero veloce…- disse Ashley, guardando intensamente il Pokèmon prima di annuire a se stessa, sistemandosi il cappello in testa.
-L’hai voluto tu: Fletchling, ti comunico che voglio catturarti!- esclamò la ragazza, con uno sguardo deciso, al pettirosso che si posò sul ramo dell’albero di fronte a lei.
-Provaci!- ribatté il Pokèmon con sfida, facendo sorridere la ragazza.
-Ci puoi scommettere! Pikachu, preparati!- esclamò Ash ed il Pokèmon topo stava per mettersi in posizione quando una zampa lo fermò.
-No! Voglio affrontarlo io!- dichiarò Froakie guardando l’uccellino determinato, sorprendendo la sua allenatrice.
-Vuoi affrontarlo tu?- gli chiese Ash e la ranocchia annuì decisa non distogliendo lo sguardo dal suo, molto presto, avversario.
“Chissà per quale motivo è così determinato a combattere quel Fletchling… dopo tutto non gli ha fatto alcun male, quindi perché…” Ashley interruppe i suoi pensieri quando vide Froakie lanciare uno sguardo verso Clem, che guardava lo svolgersi degli eventi con ancora le lacrime agli occhi.
“Ma certo! Deve essere per questo!” pensò la ragazza, sgranando gli occhi, avendo capito le intenzioni del suo Pokèmon.
-Va bene, Froakie, preparati a combattere! Insegniamo a questo piccolo ladro a non far piangere i nostri amici!- disse Ash determinata, guadagnandosi uno sguardo sorpreso a cui rispose con un sorriso ed un occhiolino.
-Iniziamo impedendogli di muoversi: usa le tue frobolle per imprigionarlo!- ordinò Ashley e Froakie saltò in alto per poi lanciare diverse palle di schiuma contro Fletchling che, però, riuscì a schivarle tutte.
“Maledizione, le ha evitate!” pensò la ragazza, stringendo i denti -va bene, allora proviamo un attacco diretto! Usa Idropulsar!- esclamò l’allenatrice e Froakie saltò di nuovo e formò una sfera d’acqua da scagliare contro l’avversario ma il Pokèmon uccello non rimase fermo ed utilizzò Doppio Team per creare copie di se stesso: Froakie scagliò il suo attacco ma colpì una delle copie permettendo così al vero Fletchling di colpirlo con una Beccata così forte che lo mandò a sbattere contro il tronco di un albero.
-Froakie!- esclamò Ash correndo verso di lui, riuscendolo a prendere prima che cadesse a terra.
-Stai bene?- gli chiese, preoccupata che si fosse fatto veramente male.
-Sì…- gli rispose scendendo dalle sue braccia -voglio continuare a combattere! Devo dargli una lezione per aver fatto piangere Clem!-.
Ash sorrise a quelle parole -bene… allora proviamo in un altro modo: salta più in alto che puoi ed usa Bolla!-.
Froakie annuì e fece come ordinato, saltando in alto e scatenando il suo attacco: Fletchling usò ancora Doppio Team ma, a differenza di prima, le bolle colpirono tutte le copie ed anche l’originale che si ritrovò a precipitare verso terra, sorpreso dall’attacco.
-Ora! Non dargli il tempo di riprendersi! Usa Idropulsar!- ordinò Ashley e Froakie creò una sfera d’acqua che lanciò contro l’avversario ma il Pokèmon pettirosso la vide arrivare e, con grande abilità, la schivò prima di precipitarsi verso Froakie e colpirlo con un altra Beccata che mandò la ranocchia a schiantarsi al suolo.
-Wow! Certo che quel Fletchling è un osso duro!- esclamò Serena sorpresa dalla capacità di ripresa del piccolo uccello.
-Già, in più, essendo in grado di volare, ha un enorme vantaggio su Froakie in quanto può schivare facilmente i suoi attacchi- disse Lem sistemandosi gli occhiali.
-Vai, Ash e Froakie! Dimostrategli quanto valete!- tifò per loro, Clem.
-Ce la fai a continuare, Froakie?- gli chiese Ashley -uff… sì, non ti preoccupare- rispose lui, alzandosi a fatica a causa dell’ultimo colpo ma, proprio in quel momento, Fletchling decise di passare all’attacco scatenando contro l’avversario un Ventagliente.
-Sta attento, Froakie!- gridò Ash prima di correre verso il suo Pokèmon, riuscendolo ad afferrare poco prima di essere colpiti dall’attacco e scaraventati contro un albero: la mora si girò verso il tronco per proteggere il suo Pokèmon dal colpo.
-Stai bene, Froakie?- gli chiese e lui annuì prima di guardare il braccio della sua allenatrice notando un escoriazione sul gomito.
È rimasta ferita solo per proteggere me” pensò il Pokèmon abbassando lo sguardo a terra sentendo la vergogna per non essere riuscito a difendere se stesso dall’attacco.
-Ash! Stai bene?- chiese Serena, inginocchiandosi accanto a lei con Pikachu affianco.
-Sì, è tutto a posto, solo un graffio sul gomito ma non è niente di grave- rispose la mora massaggiandosi il retro della testa con la mano mentre Froakie scendeva dalle sue braccia e Serena iniziava a medicarle la ferita.
-Accidenti! Finché riuscirà a volare liberamente sarà davvero difficile prendere quel Fletchling!- disse Ashley guardando il pettirosso volare in circolo sopra di loro -se solo riuscissimo a portarlo a terra…-.
Nel sentire quelle parole, un’idea illuminò la mente di Lem; lui aveva l’apparecchio perfetto per questa occasione.
-Beh, ho quello che fa al caso nostro, allora!- disse il biondo sistemandosi gli occhiali -oggi trionfa la scienza! Il futuro è qui! Dispositivo lemmico attivato!- e tirò fuori dal suo zaino quello che sembrava un grammofono a manovella.
-Vi presento la Macchina Richiama Pokèmon di Tipo Volante!- esclamò il giovane inventore mostrandola alle ragazze.
-Il nome andrebbe un po’ migliorato- mormorò Clem mentre una goccia di sudore le scendeva dalla fronte al nome ridicolo di questa invenzione.
“Sul serio...” pensò la bambina “come gli verranno in mente?”.
Per essere un genio, suo fratello mancava d’immaginazione con i nomi delle sue invenzioni.
-Sembra interessante, come funziona?- chiese Serena guardando curiosamente la macchina.
-I Pokèmon uccello hanno un istinto che li guida verso casa…- iniziò Lem girandosi verso il Fletchling che si era posato sul ramo di un albero vicino.
-Attraverso le onde radio di una certa frequenza la mia invenzione può attirare o allontanare i Pokèmon uccello interferendo sulla loro bussola interna… guardate, ora la aziono- ed iniziò a girare la manovella.
Che cosa stanno facendo?” si chiese Fletchling, piegando la testa di lato, come continuò a guardare i quattro ragazzi.
-Sei sicuro che stia funzionando?- Chiese Serena osservando come il pettirosso non sembrava minimamente influenzato dalle onde emesse dall’apparecchio di Lem.
-Ehi! Chi sta parlando?- chiese, all’improvviso, Ash guardandosi attorno; sentiva dei sussurri provenire dagli alberi attorno a loro e non le piaceva quello che stavano dicendo.
-Rumore! Rumore! Cos’è questo rumore?!-
-Rumore fastidioso! Dobbiamo farlo smettere!-
All’improvviso, decine di paia di occhi rossi apparvero dall’oscurità della foresta.
-C’è qualcuno che ci sta fissando!- esclamò Clem spaventata, avvicinandosi istintivamente a Serena e Fennekin in cerca di protezione.
-Lem… forse è meglio che spegni quell’affare- disse cautamente Ash facendo un passo indietro, allertando Pikachu e Froakie, quando capì che i sussurri che aveva sentito prima appartenevano a dei Pokèmon.
In un attimo, decine di Beedrill uscirono dalla foresta circondando il gruppo.
-Beedrill!- esclamò Serena guardando, nervosa e spaventata, i Pokèmon insetto; tutti sapevano come potevano essere pericolosi i Beedrill se molestati.
-Sono stati attirati loro dalla mia invenzione!- esclamò Lem sorpreso dalla piega inaspettata degli eventi.
-Spegni quell’affare!- esclamò Clem ma quel grido fu l’ultima goccia che fece traboccare il vaso ed i Beedrill si fiondarono contro il gruppo con l’intento di attaccarli.
-AAAHHHHHHH!- gridarono i ragazzi mentre correvano il più velocemente possibile per scappare dai Pokèmon arrabbiati.
-Forse la frequenza è troppo bassa! Per i Pokèmon uccello ce ne vuole una più alta! Fatemi provare!- esclamò Lem mentre continuavano a correre.
Iniziò a girare la manovella più velocemente ma l’effetto che ottenne fu l’inverso di quello previsto: i Beedrill li inseguirono ancora più ferocemente di prima.
-Lem, piantala! Ti supplico! Li stai facendo innervosire ancora di più!- gridò Ash mentre correva più veloce che poteva; non credeva di aver mai corso così velocemente in vita sua.
Ma Lem, imperterrito, continuò.
-Sono sicuro che portandolo alla frequenza massima sarò in grado di richiamare tutti i Pokèmon uccello nelle vicinanze in un colpo solo!- esclamò il ragazzo girando la manopola ancora più velocemente ma il risultato che ottenne non fu quello sperato: l’apparecchio iniziò a surriscaldarsi e, un minuto dopo, esplose travolgendo il gruppo.

 

 

 

 

Nel frattempo, non molto lontano da dove si trovavano i ragazzi, Grennie stava mangiando, sul ramo di un albero, delle baccarance che aveva raccolto da una pianta trovata vicino ad un ruscello, quando un forte scoppio scosse il ramo su cui si trovava, facendola quasi cadere.
-Ma che diavolo…?- si chiese, guardando la cortina di fumo che saliva in cielo non molto lontano da lei.
Com’è che ho il presentimento che questo scoppio centri qualcosa con Ashley?” pensò la Greninja, scuotendo la testa per l’esasperazione.
Non posso lasciarla sola neanche per pranzare… ed io che pensavo che essendoci qualcun altro a tenerla d’occhio potessi prendermi una pausa ma sembra che anche i suoi amici non siano immuni al suo magnetismo per i guai… un’altra cosa che ha preso da te, maestro” pensò Grennie, mentre saltava da un ramo di un albero all’altro per dirigersi verso la fonte di questo caos, con un piccolo sorriso sul volto.

 

 

 

 

-Uff! Accidenti che botta- disse Serena, sedendosi dopo il volo che aveva fatto a causa dell’esplosione dell’invenzione di Lem.
-State tutti bene?- chiese Ash, che era atterrata poco distante dalla sua amica, mentre si alzava in piedi e controllava i dintorni.
-Sì, stiamo bene!- rispose Clem spazzolandosi la polvere dai vestiti.
-Io no, invece- rispose Lem, arrabbiato che la sua invenzione avesse fatto cilecca, guadagnandosi un paio di riverberi da Fennekin, che si stava ripulendo la pelliccia ormai sporca, e da Froakie per averli messi tutti in pericolo con quella sua trovata del richiamo per Pokèmon.
Avvertendo il malumore del ragazzo, Ashley disse -Lem, sei stato grandioso! Ti rendi conto che hai richiamato tutti quei Beedrill!-.
Sentendo la sincerità di quelle parole, il biondo si voltò verso di lei.
-Beh… in effetti, hai ragione… non è stato un totale fallimento- disse sorridendo leggermente nel pensare che aveva richiamato tutti quei Pokèmon, anche se nessuno di loro era un uccello.
-Ah ah ah! Che babbei che siete! Ah ah ah ah! Avete attirato tutti quei Beedrill e poi vi siete fatti inseguire! Ah ah ah ah!-.
Sentendo dei cinguettii, il gruppo guardò in alto dove scorsero il Fletchling volare in cerchio sopra le loro teste.
-Che cosa sta dicendo?- chiese Serena ad Ash, guardando come la ragazza aggrottò le sopracciglia. -Ci sta prendendo in giro- le rispose la mora, incrociando le braccia infastidita; ora non aveva proprio idea di come avrebbe potuto prendere quel Fletchling.
“Se Froakie non può volare come posso farlo avvicinare a lui?” si chiese la giovane allenatrice, lasciando il suo sguardo vagare fino a quando non si rese conto di dove si trovavano: una valle rocciosa piena di dislivelli.
Osservò il Fletchling posarsi su di una sporgenza e le venne in mente un piano.
-Ma sì, certo! Questo è un posto perfetto per lottare!- esclamò attirando l’attenzione degli altri.
-Vuol dire che hai un piano per prendere quel Fletchling?- le chiese Serena ed Ash annuì prima di rivolgersi a Froakie.
-Tutta questa area sarà il nostro campo di battaglia! Ci sono zone pianeggianti ma anche parti rialzate: con la tua agilità sarà come volare!- esclamò la ragazza spiegando la sua idea.
-Ho capito!- annuì il Pokèmon rana preparandosi per la sfida.
-Io non ci ho capito niente- disse Clem guardando curiosamente i due.
-Bene Froakie, salta e supera Fletchling! Iniziamo!- esclamò Ash ed il Pokèmon obbedì, saltando velocemente da una roccia all’altra fino ad arrivare accanto al pettirosso che prese il volo per evitare l’avversario.
-Perfetto! Salta più in alto ancora! Non lasciartelo sfuggire!- disse la mora pompando il pugno.
-Ma certo! Froakie è un abile saltatore ed Ash sta sfruttando i dislivelli nella roccia per valorizzare al massimo le sue caratteristiche!- disse Lem stupito dall’ingegno dell’allenatrice in erba.
-Forza, Ash e Froakie! Potete farcela!- esclamò Serena, tifando per la sua migliore amica.
Froakie saltò da una roccia all’altra, continuando a seguire Fletchling, fino a quando non riuscì ad affiancarlo.
-Bene! Usa Idropulsar!- ordinò la mora ed il Pokèmon rana creò una sfera d’acqua che scagliò contro l’avversario ma il pettirosso riuscì ad evitarlo.
-Usa le tue frobolle per disturbare il suo volo!- ordinò Ash e Froakie, tenendo sempre d’occhio Fletchling, saltò su di una parete per poi lanciare le sfere appiccicose.
Il pettirosso usò la sua velocità per allontanarsi dall’avversario e schivare i suoi colpi.
Ma quando tornò indietro, pronto per contrattaccare con una Beccata, non riuscì ad individuare Froakie facendo cadere l’attacco.
Girò in cerchio un paio di volte prima di avvicinarsi ad uno spuntone di roccia.
-Vai! Usa, di nuovo, Idropulsar!- esclamò Ash e, all’improvviso, il Pokèmon rana uscì allo scoperto, da dietro lo spuntone di roccia dove si era nascosto, per prendere di sorpresa l’avversario.
Fletchling non ebbe la possibilità per evitarlo e venne colpito in pieno ma non si arrese e, dopo essere riuscito a raddrizzarsi, sparò un Ventagliente contro Froakie.
-Continua a saltare per schivarli e poi usa bolle per finirlo!- esclamò l’allenatrice, decidendo di mettere fine alla partita.
Facendo come ordinato, Froakie, evitò l’attacco e, saltando davanti al Pokèmon uccello, gli sparò contro una raffica di bolle che lo colpirono, facendolo precipitare.
-Grandioso! E, adesso, pokeball!- esclamò Ashley, girando la visiera del cappello dietro la testa, prima di lanciare la sfera che colpì Fletchling assorbendolo.
I quattro ragazzi ed i loro Pokèmon rimasero con il fiato sospeso mentre guardavano la pokeball muoversi avanti ed indietro fino a quando un chiaro -DING- segnalò che il Pokemon era stato catturato.
La mora corse verso la pokeball e la raccolse, sorridendo felicemente.
-Abbiamo appena completato la nostra prima cattura!- esclamò sollevando in alto la sfera con Pikachu e Froakie hai suoi lati a fare il tifo.
-Complimenti, Ash!- disse Serena sorridendo.
-Hai fatto un ottimo lavoro!- si congratulò Lem.
-È stata una lotta appassionante!- annuì Clem al suo fianco.
-Grazie ragazzi, ma il merito è sopratutto di Froakie- disse la ragazza prendendo in braccio l’esausto Pokèmon rana, che non aveva più fiato dopo tutti i salti che aveva fatto.
-Ti ringrazio per lo sforzo che hai messo in questa lotta- gli disse con un dolce sorriso.
-Sei stato grande, amico!- disse Pikachu che era salito sulla spalla della sua allenatrice per dare il cinque al suo compagno di squadra.
-Grazie- rispose Froakie che, anche se esausto, era contento di essere riuscito ad aiutare la sua allenatrice.
-Una cattura ben eseguita, giovane-.
Nel sentire quella voce, Ash e i suoi Pokemon si voltarono per vedere la Greninja nera, seduta su di uno spuntone di roccia, che osservava il gruppo con uno sguardo calcolatore.
-Grenny! Hai visto? Io e Froakie abbiamo catturato un nuovo compagno di squadra!- esclamò la ragazza mostrando la pokeball alla ninja.
Froakie notò come lo sguardo della Greninja si addolcì nel vedere la felicità della sua allenatrice.
-Sì, ho visto lo scontro e, devo ammettere, che sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che le mie lezioni sull’utilizzo del campo di battaglia non siano state sprecate-.
A quelle parole, Ashley gonfiò le guance e sbuffò arrabbiata -non prendermi in giro! Guarda che sono sempre stata attenta alle tue lezioni!-.
La Greninja ridacchiò leggermente all’espressione della ragazza.
-Sì, lo so… comunque, avete fatto davvero un bel lavoro di squadra- disse Grenny, spostando lo sguardo da Ash a Froakie -proprio un bel lavoro, giovane- annuendo in riconoscimento a quest’ultimo.
Froakie sentì qualcosa di caldo accendersi nel petto; non sapeva esattamente perché si sentiva così ma il riconoscimento da parte della Greninja lo riempiva d’orgoglio.
-Bene… è ora di presentarci al nostro nuovo amico!- disse Ashley prima di lanciare la pokeball in aria -vieni fuori, Fletchling!-.
Il pettirosso uscì dalla sfera e atterrò al centro del gruppo.
-Ciao, il mio nome è Ashley Ketchum, ma puoi chiamarmi Ash, e loro sono i miei amici, Serena, Lem e Clem ed i nostri Pokèmon, Pikachu, Froakie, Fennekin e Bunnelby- disse la mora, indicando gli altri componenti del gruppo.
-D’ora in poi farai parte della nostra squadra e staremo insieme come buoni amici- finì Ash con un sorriso.
-Piacere di fare la vostra conoscenza- rispose il pettirosso, chinando il capo in segno di saluto.
-Fletchling, la prossima volta che hai fame devi dirmelo, non è carino rubare il cibo agli altri- disse Clem, inginocchiatasi accanto al pettirosso.
-Mi dispiace, non lo farò più- disse la Fletchling con uno sguardo di scusa.
-Ha detto che gli dispiace e che non lo farà più- tradusse Ash per la bambina.
-Va bene, Fletchling, sei perdonato- disse Clem con un sorriso che placò l’ansia del piccolo uccello che si rivolse alla mora, confuso.
-Tu puoi capirmi?- gli chiese piegando la testa di lato.
-Sì, non so come ma posso capire i Pokèmon da quando aveva 8 anni- rispose Ash e la Fletchling aprì il becco, sorpresa, non riuscendo a pronunciare un’altra parola.
-Che cosa ne dite di una baccarancia per festeggiare la nuova aggiunta!- disse Lem porgendo una bacca a ciascuno dei Pokèmon presenti che la accettarono con piacere.
-Al nostro nuovo amico!- disse Pikachu alzando la bacca in alto.
-A Fletchling!- dissero gli altri mangiando il delizioso frutto mentre i loro allenatori li guardavano orgogliosi.
Nessuno di loro notò il piccolo Pokèmon topo che li stava osservando intensamente da dietro una roccia.

 

 

 

 

-Non vedo l’ora, domani, di arrivare a Novartopoli!- esclamò Ash guardando fuori dalla finestra della camera che avevano affittato al Centro Pokèmon.
Il gruppo era ripartito dopo la cattura di Fletchling ed erano arrivati al Centro Pokèmon del Percorso 4 poco prima dell’orario di cena.
-Ti consiglio di allenarti un po’ con Fletchling prima di provare a sfidare la Palestra… i Pokèmon di Tipo Volante hanno un vantaggio sui Pokèmon Coleottero ma un Capopalestra sa come aggirare le debolezze dei propri Pokèmon- disse Grenny, seduta sul cornicione della finestra, mentre osservava i dintorni.
-Non ti preoccupare, ci avevo già pensato! Sarà la prima cosa che faremo domani mattina… dopo la prima colazione- disse Ash prima di sbadigliare, segnalando al Pokèmon che era ora che anche lei andasse a dormire.
-Buona notte, Ashley- disse la Greninja, guardando la ragazza prendere le persiane per chiuderle.
-Buona notte, Grenny- rispose la mora, chiudendo la finestra, prima di dirigersi al suo letto dove Pikachu stava già dormendo sul suo cuscino.
La ragazza si sistemò sotto le coperte e chiuse gli occhi con un sorriso sul volto, felice della giornata appena trascorsa ed impaziente per la prossima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti!
Mi dispiace di essere mancata per così tanto tempo ma ho avuto molti impegni ed, in più, sono stata anche male ma mi sono ripresa ed, alla fine, sono riuscita a terminare questo capitolo! ^^
Come avete potuto leggere all’inizio, abbiamo fatto la conoscenza di uno dei Generali del Team Rocket ovvero Archer: chissà quali saranno le sue intenzioni con Ashley e quali piani avrà in mente per il futuro? Naturalmente, lo scoprirete solo continuando a leggere questa storia! ;D
Come avete visto, Ash ha catturato Fletchling e, sinceramente, mi è piaciuto molto scrivere la parte dove il gruppo veniva inseguito dai Beedrill; nell’anime è esilarante e spero di aver impresso la stessa emozione XD
Comunque, lasciatemi una recensione per farmi sapere se questo capitolo vi è piaciuto e cosa ne pensate dell’idea di questa storia.
Ci sentiamo al prossimo capitolo dove ci sarà qualche cambiamento dall’originale; infatti vedrete l’entrata in scena di un personaggio che, nell’anime, i nostri eroi incontrano più tardi (non vi voglio dire chi, cercate d’indovinare ;D).
Saluti e baci da black dalia

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: black dalia