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Autore: Himeko _    28/06/2017    2 recensioni
• Rein centric, accenni Shein, 398 parole, lievemente angst.
Avevi promesso che non mi avresti mai abbandonata, invece te ne sei andato lasciandomi senza cellule di sopravvivenza, senza unità pronte a trasportare l’ossigeno eliminando l’anidride carbonica.
Guardami Shade, di me non resta altro che siero ematico.
Genere: Angst, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rein
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'The mechanics of life'
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Emocromo


L’emocromo è l’abbreviazione di esame emocromocitometrico conosciuto, nel gergo comune, come “analisi del sangue”.
Quando la provetta, contenente pochi mm³ di sangue, viene centrifugata è possibile osservare una stratificazione ben delineata. Gli elementi più densi, in questo caso gli eritrociti, si depositano sul fondo, il plasma si colloca nella parte superiore del recipiente di vetro, mentre un sottilissimo strato di globuli bianchi e piastrine s’interpone fra questi ultimi.
I globuli rossi, fondamentali per il trasporto di ossigeno ed anidride carbonica, sono cellule vitali; una loro significativa variazione può produrre una serie di effetti concatenati che, in talune circostanze, può essere letale.
 
Sai, Shade, potrei paragonarci ad un banalissimo emocromo.
Tu sei sempre stato la rappresentazione perfetta di un’emazia. Esattamente come questa piccola unità biologica fa con l’anidride carbonica, hai raccolto ogni mia lacrima, insicurezza e paura trasformandola in un sorriso sincero. E sei stato l’ossigeno che essa trasporta quando con un tuo piccolo gesto, una tua parola, o un semplice sguardo hai illuminato le mie giornate donando loro una prospettiva diversa.
Ma è bastato quell’unico errore – voluto dal fato – a trasformare il sogno che stavo vivendo nel peggiore dei miei incubi. Improvvisamente, in un battito di ciglia, il mio organismo è entrato nel cosiddetto buffy coat. I leucociti si sono attivati immediatamente – aumentando in maniera esponenziale – con l’intento di proteggermi da un dolore troppo grande da sopportare, mentre le piastrine hanno iniziato a rattoppare gli innumerevoli strappi dei miei tessuti — almeno sino a quando il divario tra la produzione e la richiesta non è diventato troppo ampio da colmare.
Ed oggi mi trovo qui, con questo foglio di carta tra le mani, le stille di pioggia che s’incastrano fra le ciocche fiordaliso, inumidendole, ad osservare la tua lapide.
Te ne sei andato lasciandomi sola, ed inerme, a fare i conti con tutti questi valori sballati, numeri talmente disastrosi da fare paura.
Avevi promesso che non mi avresti mai abbandonata, invece te ne sei andato lasciandomi senza cellule di sopravvivenza, senza unità pronte a trasportare l’ossigeno eliminando l’anidride carbonica.
Guardami Shade, di me non resta altro che siero ematico. Il sangue si è coagulato nell’esatto momento in cui il tuo cuore ha smesso di battere ed il plasma ha perduto la sua proteina coagulante, elemento essenziale per la costruzione di un’impalcatura da cui ripartire.
Senza di te, Shade, non sono altro che una provetta di sangue dimenticata nel cestello.





 

L’angolo del delirio; buonasera, indovinate un po’ chi è tornata con l’ennesimo delirio? Esatto, la sottoscritta — che ultimamente si sente un po’ depressa. E quale miglior modo per scaricare un po’ di tensione se non mettere su carta alcune parole? Questa volta, come avrete notato, si tratto di un delirio abbastanza scientifico; stavo rileggendo alcuni appunti di istologia e la mia attenzione è stata catturata dal disegno che avevo fatto. L’analogia degli strati con gli ultimi avvenimenti della mia vita è stata immediata, così ho sfruttato quel piccolo momento d’ispirazione – posso chiamarla così? – e l’ho trasformato in qualcosa che si avvicina abbastanza all’angst.
Per quanto riguarda l’impostazione, ho voluto provare a fare un esperimento, anche perché ultimamente mi sento parecchio ispirata da tutto ciò che riguarda il corpo umano; che essi siano test somministrati alle persone, patologie, elementi fisiologici… inoltre, dopo che mi si è cancellato tutto dalla pennetta su cui avevo salvato la long-fic quasi completata, ho deciso che molto probabilmente non posterò mai la Fango/Rein, ma ogni tanto – quando non riuscirò più a tenermi dentro certe sensazioni – posterò questi piccoli spezzoni, sperando che non vi dispiacciano.
E niente, credo di avere detto tutto.
Uh, ovviamente per leggere e/o capire determinate sfaccettature serve una lieve base della materia. I globuli rossi vengono chiamati anche eritrociti o emazie, circolano nel sangue e permettono all’ossigeno di raggiungere i tessuti, dai quali recuperarono l’anidride carbonica che poi verrà eliminata. I globuli bianchi sono anche detti leucociti e la loro funzione principale è quella di proteggere l’organismo da corpi estranei quali virus, batteri, etc. il plasma invece è una componente del sangue, ha un colore giallo brillante e ne rappresenta quasi la metà; contiene proteine importanti. Infine il buffy coat è un sottilissimo strato che contiene i globuli bianchi e le piastrine (hanno un ruolo importante nella coagulazione). Non vorrei scendere troppo nei dettagli, ecco.
Uhm, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, in ogni caso vi ringrazio per la lettura!
  
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