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Autore: Signorina Granger    06/07/2017    3 recensioni
[Collegata alla storia "The Tournament" ad un anno dalla sua pubblicazione]
Markus, Aleksandur, Marlena, Scarlett, Hailey, Jake, Abigail e Lucas... si sono diplomati ormai da qualche anno, le loro vite sono andate avanti ma continuano inesorabilmente ad intrecciarsi: non sono molti, ma alcuni legami quando nascono sono destinati a durare più di quanto si possa immaginare.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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The Tournament - Memories


 
Markus Bauer Image and video hosting by TinyPic    Alek Yavor  Image and video hosting by TinyPic   Marlena RosaImage and video hosting by TinyPic  

 

In piedi davanti allo specchio era impegnato ad osservare con cipiglio critico il proprio riflesso, sistemandosi distrattamente il nodo della cravatta blu per raddrizzarlo mentre, alle sue spalle, sentiva distrattamente un paio di voci piuttosto familiari mormorare qualcosa a mezza voce. 
 
“Non è carino parlare alle mie spalle proprio oggi, sapete?” 
 
Si voltò, lanciando un’occhiata leggermente torva ai suoi migliori amici che erano seduti uno accanto all’altro sul divano, entrambi sorridenti mentre lo guardavano. 
 
“Non fare il permaloso, ti ricordo che tu sei stato il primo a ridere del mio nervosismo quando mi sono sposato io.” 
 
Alek inarcò un sopracciglio, guardandolo con il suo classico sorrisetto beffardo mentre l'amico sbuffava, ricordando distintamente quando Alek gli aveva detto che prima o poi sarebbe arrivato anche il suo turno… e allora sarebbe stato lui a ridere. 
Distrattamente quel giorno Markus Bayer dovette riconoscere che Aleksandur Yavor non si era sbagliato.
 
Marlena, seduta accanto al marito mentre questi le teneva in braccio appoggiato sulle spalle, sorrise al suo migliore amico prima di alzarsi, avvicinandosi allo sposo per abbracciarlo. 
 
“Non ascoltarlo, lo sai quanto può essere idiota a volta…” 
“Mi hai tolto le parole di bocca Lena.” 
 
“Vi ricordo che sono a meno di due metri da voi, sento tutto quello che dite!” 
“Sta zitto Yavor.” 
 
 
Alek sbuffò, incrociando le braccia al petto alle parole della moglie dell’amico, che tornò a rivolgersi a Marlena e le sorrise:
 
“È una fortuna che ci sia tu Lena, grazie per il supporto.” 
“Sei il mio migliore amico, è normale.” 
 
 
Lena ricambiò il sorriso mentre qualcuno bussava alla porta, e un attimo dopo nella stanza fece capolino anche la madre di Markus. 
 
“Lo sposo è pronto? Tesoro, ci stai mettendo più tempo della sposa, credo.” 
“La cosa ti stupisce Dafne? Personalmente, non mi stupisce per niente.” 
 
Aleksandur sorrise alla donna, alzandosi per andare a salutarla e darle un bacio su una guancia, facendola sorridere:
 
“Beh, credo proprio che sia ora di andare Markus… sei pronto?” 
“Sì mamma, arrivo.” 
 
Markus annuì, avvicinandosi alla madre per stringerla in un abbraccio mentre Marlena si avvicinava al marito, prendendolo sotto braccio e sorridendogli:
 
“Che cosa c'è Alek? Ora fai l’offeso?” 
“Per niente.” 
 
La polacca quasi rise di fronte alla faccia torva del marito, mentre Dafne invece sorrideva, guardando i tre con sincero affetto:
 
 “Non immaginate neanche quanto sia bello vedervi tutte e tre felici… e poi oggi accompagno il mio ragazzo all’altare… uno dei miei ragazzi, in effetti.” 
 
La donna sorrise con affetto in direzione di Aleksandur, che ricambiò nel ricordare il suo matrimonio, quando non avendo la madre aveva chiesto a lei di accompagnarlo. 
 
 
“Beh, il tuo preferito rimango sempre io, vero?” 
“Markus, non essere geloso e muoviti, vuoi forse far aspettare Hailey? Su, andiamo.” 
 
La donna allungò una mano per sistemare i capelli biondi del figli, che però sbuffò e borbottò che erano già a posto prima di spingerla fuori dalla stanza con gli amici al seguito. Prima di allontanarsi però si voltò verso l'amica, sorridendole leggermente:
 
“Lena, non è che per caso potresti…” 
“Sì, tranquillo… vado io. Ci vediamo dopo.” 
 
Marlena sorrise prima di girare sui tacchi e allontanarsi, mentre il marito la seguiva con lo sguardo, confuso:
 
“Dove sta andando?” 
“A controllare che la sposa non sia in preda al panico.” 
 
 
*

 
Hailey Silverstone Image and video hosting by TinyPic    Scarlett AndersonImage and video hosting by TinyPic
 
 
Mentre attraversava il corridoio semi-deserto si chiese perché continuasse a fare avanti e indietro da quasi un'ora: sarebbe potuta restare comodamente seduta fino all’inizio della cerimonia e invece no, non faceva altro che spostarsi su quelle scarpe belle quanto scomode, salutando un numero indefinito di persone. Solo pochi minuti prima era passata a salutare Markus e Alek, trovando il primo leggermente ansioso mentre il secondo non faceva altro che ridacchiare. 
 
 
Si fermò davanti ad una porta chiusa e, sperando che fosse quella giusta, sollevò una mano per bussare… in effetti seppe di non essersi sbagliata quando sentì un paio di voci decisamente familiari parlottare da dentro la stanza, anche se non essendo la sua lingua e la velocità con cui stavano parlando comprendere tutto il discorso non fu affatto facile. 
 
 
Quando bussò le voci cessarono di colpo, e un attimo dopo Marlena ricevette l'invito ad entrare.
Quando aprí la porta la polacca sfoggiò il suo consueto sorriso gentile e luminoso che solitamente faceva tornare il buonumore a chiunque… ma forse in quel momento non alla ragazza che era in piedi a qualche metro da lei, davanti allo specchio.
 
“Ciao Lena, entra pure.” 
“Scusate il disturbo… Sei pronta?” 
“Diciamo di sì.” 
 
Marlena si chiuse con delicatezza la porta alle spalle prima di avvicinarsi, sedendosi sul divanetto da due posti accanto a Scarlett, che faceva dondolare ritmicamente una gamba mentre osservava l’amica, in piedi davanti a lei, quasi con esasperazione:
 
“Ley, mi spieghi perché sei così nervosa? Ieri sera eri così felice che ti sei messa a saltellare! Ora, sono più che abituata ai tuoi repentini cambi d’umore, ma non pensavo sarebbe successo proprio oggi.” 
 
“Scarlett, perché invece di farmi supporto morale mi fai la predica? Dovresti farmi da spalla.” 
“Oh, l'ho fatto per mesi… chi ti ha accompagnato ovunque per organizzare il matrimonio? La sottoscritta. Coraggio Hailey, ce la puoi fare, devi solo dire “si lo voglio.” Non è complicato.” 
 
Scarlett roteò gli occhi azzurri, chiedendosi perché l'amica si facesse tante paranoie anche quel giorno mentre Marlena sorrideva appena, cercando di non ridere ma con scarsi risultati. 
 
Hailey invece sbuffò di rimando, lisciandosi nervosamente la gonna bianca del vestito mentre continuava a parlare:
 
“E se inciampo lungo la navata?” 
“Ti tiene tuo padre.” 
“E se mi dimentico le promesse?” 
“Te le suggerisco io.” 
“E se Danielle fa cadere le fedi?” 
 “Le raccogliamo.” 
“E se… e se Markus cambia idea e mi dice di no come in quel film che mi hai fatto vedere?” 
“Ma lì era la sposa a scappare!” 
“Che c'entra, può anche succedere il contrario!” 
 
 
Scarlett sospirò, ripetendosi mentalmente che di lì ad un'ora la sua migliore amica sarebbe stata sposata, e a quel punto il compito di placare le sue crisi sarebbe spettato a Markus Bauer per il resto della vita e non più a lei, come faceva ormai da anni. 
 
“In tal caso ti assicuro che lo prenderò personalmente a calci fino a farlo tornare all’altare, e Marlena mi darà una mano.” 
“Poco ma sicuro… ma rilassati Hailey, sono stata da Markus e Alek poco fa, non penso proprio che voglia piantarti in asso… anzi, è nervoso anche lui.” 
 
Marlena sorrise, parlando con un tono rassicurante mentre Scarlett annuiva, suggerendo all'amica di ascoltarla mentre Hailey sbuffava, sistemandosi distrattamente il velo prima di puntare gli occhi azzurri sulla rossa:
 
“Ok Scarlett… sai che ti dico? In questo momento ho urgente bisogno della tua pragmaticità. Dimmi qualcosa da Scarlett, coraggio.” 
“Se proprio insisti…” 
 
La rossa sospirò, alzandosi per avvicinarsi all'amica e fermandosi davanti a lei, osservandola attentamente prima di parlare:
 
“Ascoltami bene Hailey Silverstone… questo non è proprio il momento di farsi attanagliare dai dubbi, quindi ora tu e il tuo vestito uscirete da questa stanza e raggiungerai la navata, l’attraverserai sorridendo e poi ti sposerai come sogni da mesi… e se anche dovessi prenderti a calci fino all’altare ti assicuro che lo farò, quindi ora andiamo, credo che il tuo futuro marito stia invecchiando mentre parliamo.” 
 
Marlena, ancora seduta sul divano, spostò lo sguardo dalla sposa a Scarlett per qualche istante, finchè Hailey non sembrò illuminarsi, sfoggiò un sorriso e annuì:
 
“Ok, sono pronta, andiamo… mio padre mi starà aspettando.” 
 
“Grazie al cielo…” 
 
 
Scarlett sorrise con sollievo mentre anche Marlena si alzava, ripromettendomi mentalmente di raccontare quella scena al suo migliore amico in futuro mentre Hailey, quasi giunta davanti alla porta, si voltava di nuovo verso Scarlett e le sorrideva:
 
“Oh, mi stavo dimenticando… grazie Rossa!” 
 
La sposa la strinse in un abbraccio, mentre Scarlett sbuffava ma non osava replicare o sfuggire alla presa, probabilmente perché era pur sempre il suo matrimonio. 
 
“Ok Ley, ti voglio bene anche io… ma questo abbraccio sta durando anche troppo.” 
 
“La solita rompiscatole.” 
“La solita lunatica.” 
 Ti voglio bene!” 
“Si, anche io, ma ora muoviti o Lena farà in tempo a partorire e tu sarai ancora qui dentro!” 
 
Scarlett sospirò, prendendo l'amica sottobraccio per uscire dalla stanza insieme a lei mentre Marlena le seguiva ridacchiando. Markus le aveva detto che al loro matrimonio Alek era stato un fascio di nervi… ma aveva visto entrambi solo pochi minuti prima e Aleksandur non si era sbagliato quando aveva detto che un giorno sarebbe stato lui a deriderlo per il suo nervosismo. 
 
 
“Hailey?” 
 
Sentendosi chiamare la sposa si fermò, voltandosi verso di lei mentre la polacca le sorrideva, porgendole qualcosa che aveva dimenticato:
 
“Non scordare il bouquet.” 
“Oh, giusto… grazie Lena. Oggi mi dimentico praticamente tutto, sarà l'agitazione.” 
 
L'americana ricambiò il sorriso mentre prendeva il mazzo di fiori, ripensando distrattamente a quando, qualche anno prima, Markus le aveva regalato una combinazione molto simile, con gli stessi fiori tutti sui toni dell’azzurro, creata proprio da Marlena su richiesta dell'amico. 
 
 
Hadley sorrise nel ripensare all’ormai distante Ballo del Ceppo mentre riprendeva a camminare per raggiungere suo padre infondo al corridoio, annunciando che era finalmente pronta. 
 
 
*
 
Jake MillerImage and video hosting by TinyPic
 
 
Seduto su una panca sbuffò leggermente, chiedendosi perché ci mettessero tanto ad iniziare mentre continuava a lanciare occhiate, di tanto in tanto, alla bambina molto piccola che teneva in braccio. 
 
Non sembrava particolarmente felice di non vedere la madre da qualche tempo, in effetti… e aveva il terrore che potesse iniziare a strillare da un momento all'altro. 
 
Jake Miller si voltò per l'ennesima volta verso le porte ancora chiuse, suggerendo mentalmente alla sua ex compagna di scuola, nonché amica di sua moglie, di darsi una mossa. 
 
Jane invece, che se ne stava ancorata al padre con i grandi occhi azzurri spalancati e il ciuccio in bocca, mugugnò qualcosa e lui annuì, accarezzandole distrattamente i lisci capelli color carota:
 
“Si, lo so… ti capisco, i matrimoni a volte sono infiniti… e pensa che deve ancora iniziare, speriamo che facciano in fretta.” 
 
Disgraziatamente aveva solennemente promesso a Scarlett che si sarebbe comportato in modo esemplare, non avrebbe potuto organizzare nessuno dei suoi famosi scherzi neanche volendo… non moriva dalla voglia di affrontare una Rossa contrariata insieme alla sua migliore amica. 
 
 
Jake continuò a cullare dolcemente la bambina, ignorando tutte le persone che gli passavano accanto e che si fermavano per sorridere a Jane o per fare commenti sulla bimba, che sembrava non apprezzare particolarmente il vestitino che era stata costretta a mettere e continuava a cercare di afferrarsi le scarpe, provando a sfilarsele. 
 
“Jane, cosa fai? Non puoi toglierti le scarpe… non ti piace vestirti elegante? Sì, sei proprio mia figlia, io muoio dalla voglia di sfilarmi il cravattino.” 
 
Jake prese la piccola mano della figlia, impedendole di togliersi la scarpetta mentre la bambina sbuffava leggermente, accasciando di nuovo la testa sulla sua spalla. 
 
L’ex Tuonoalato stava giusto iniziando a chiedersi quando avesse cominciato a fare interi monologhi davanti a sua figlia di pochi mesi quando finalmente le persone intorno a lui iniziarono ad alzarsi in piedi e sentì la marcia nuziale. 
Jake Miller sorrise, alzandosi in piedi con sollievo e sporgendosi leggermente per riuscire a vedere Scarlett, che quando passò accanto a lui ricambiò al sorriso, mandando un bacio alla figlia.
 
“Visto? La mamma non è sparita… salutala.” 
 
Jake sorrise alla figlia, prendendole delicatamente la mano per agitarla mentre Jane rivolgeva un sorriso piuttosto allegro alla madre, visibilmente felice di vederla. 
Un moto di delusione però attraversò il viso della bambina quando guardò sua madre superarla senza fermarsi da lei per prenderla in braccio e Jake la rivolse un’occhiata leggermente preoccupata:
 
“Tesoro, sei stata brava finora, ti prego, non piangere proprio adesso..."

 
           *
 
Abigail Palmer Image and video hosting by TinyPic   Lucas WallabyImage and video hosting by TinyPic
 
 
Lanciò un’occhiata all’orologio, continuando a tamburellare le dita sul tavolo e chiedendosi perché l'amico fosse così in ritardo. 
Si erano dati appuntamento alle 11 e lei aveva già fatto in tempo a bere ben due tazze di thè… dove si era cacciato? 
 
Abigail si appoggiò allo schienale della sedia, ripetendosi che probabilmente non aveva sentito la sveglia e si era alzato solo dieci minuti prima… ma quando vide l’inconfondibile figura altissima di Lucas Wallaby sorrise, facendogli un cenno con la mano mentre l'amico era fermo all’altro lato della strada. 
 
L’ex Grifondoro la vide e sorrise, raggiungendola in fretta prima di prendere posto di fronte a lei al tavolino all’aperto.
 
“Ciao Abby… lo so, lo so, sono in ritardo, scusa.” 
“Ti sei svegliato solo dieci minuti fa per caso? Non mi stupirebbe trattandosi di te.” 
 
“No, per tua informazione sono in piedi da quasi tre ore, Abby… solo che prima di venire qui sono andato a comprare una cosa e ci ho messo un po’.” 
 
 
Lucas si strinse nelle spalle, passandosi una mano tra i capelli color grano mentre la rossa lo guardava con lieve scetticismo, cogliendo una punta di nervosismo nell’atteggiamento dell'amico:
 
“Luke… che cosa c'è? Sembri un po’ nervoso.” 
“Non sono nervoso.” 
“Ti conosco da quando abbiamo 11 anni Wallaby, è davvero TANTO tempo. Avanti, parla.” 
 
 
L’ex Grifondoro sbuffò ma poi, dopo aver esitato per un attimo, prese qualcosa da una tasca e l’appoggiò sul tavolo, davanti all'amica. 
Abigail guardò prima la scatola e poi lui prima di allungare una mano e aprirla, intuendo che Lucas non avrebbe detto altro. 
 
 
 
Lucas guardò l'amica, osservando la sua reazione mentre la rossa sgranava gli occhi prima di puntare nuovamente lo sguardo su di lui, sorridendo allegramente mentre si alzava. 
 
“Luke! È fantastico, perché non me l'hai detto?” 
 
La ragazza lasciò la scatolina con l'anello sul tavolo per raggiungerlo e abbracciarlo senza smettere di sorridere, mentre il ragazzo le rivolse un’occhiata eloquente:
 
“Mi fa piacere che tu sia felice Abby… ma guai a te se lo dici a Len!” 
“Uffa, odio non dirle le cose… ma stai tranquillo, non dirò una parola. Ora, dimmi invece come glielo vuoi chiedere.” 
 
 
Abigail tornò a sedersi di fronte a lui, quasi battendo le mani come una bambina emozionata per i regali di Natale mentre Lucas sfoggiava un sorriso angelico:
 
“Beh… in realtà mi servirebbe qualche consiglio…” 
“Fammi indovinare, non hai idea di come fare e quindi mi hai chiesto di incontrarci… c'era da aspettarselo. Non preoccuparti Luke, con tutto il repertorio di romanzi rosa che ho letto insieme alla tua fidanzata mi verrà in mente qualcosa. Comunque io faccio la damigella, sia chiaro.” 
 
 
“Ho la sensazione che sull’organizzazione io non avrò alcuna voce in capitolo, ma non ho dubbi su questo.” 








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Angolo Autrice:

Salve a tutte! Anche se ormai praticamente tutte le autrici che hanno partecipato a "The Tournament" si sono dissolte nel nulla tra una storia e l'altra ho voluto comunque scrivere questa OS... sarebbe stato un peccato visto quanto mi ci ero affezionata. 
Non ho inserito Marlene, ma del resto non l'avevo inserita nemmeno nella Raccolta, quindi non avrebbe avuto molto senso farla comparire qui... 

Ancora una volta grazie per avermi mandato questi OC, per aver seguito la storia e per essere arrivate fino a qui... per le poche che saranno riuscite nell'impresa. 

Spero che vi sia piaciuta, a presto! 
Signorina Granger 
   
 
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