Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Evola Who    06/07/2017    3 recensioni
Il Dottore è nella sua 11° rigenerazione e questa volta ha con sé una nuova companion, Denny, una ragazza 18enne sveglia, intelligente, sensibile e molto determinata (con qualche problema di sbalzi d'umore)
Ma che succede se il Tardis li porta in una galassia lontana lontana, in un universo popolato da bizzarri personaggi e dominato da malvage forze del male? Come affronteranno i nostri amici questa strana avventura?
(Versione AU di episodio sei)
Genere: Avventura, Comico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Han Solo, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 20
Premiazioni, saluti e pensieri
 
 
 
Il girono dopo (ma per i due amici solo un viaggio sul Tarids) sulla base Yavin IV
.
Denny e il Dottore camminavano in un lungo corridoio, ed erano vestiti eleganti:
 
Denny aveva una camicia bianca a velo semi-trasparente, dei blu jeans scuri e degli stivali neri di finta pelle lunghi fino alle cosce, indossati sopra ai jeans; i capelli erano lisci e ordinati, gli occhiali puliti e il viso completamente naturale. Non indossava gioielli né nessun altro accessorio.
 
Il Dottore invece aveva un elegante completo viola, con tanto di cravattino, gilet e fez rosso in testa.
 
Camminavano dritti e stavano andando verso alla loro premiazione.

“Nervosa?” chiese il Dottore.
 
“Un pochino” rispose “Di solito non ricevo nessun premio. Al massimo, quelle due volte nei concorsi scolastici in prima e seconda liceo. Ma una medaglia per i miei piani… questo no” fece una risata nervosa “Ma almeno potevi evitare il fez” aggiunse.
 
“Ehi! I fez sono forti!” rispose lui, convinto, e se lo sistemò fiero in testa, mentre Denny rideva.
 
“Come mai abbiamo accettato?” domandò Denny, guardando l’amico “Di solito non vuoi essere nemmeno ringraziato per quello che fai”.
 
“Beh… mi sembrava da maleducati rifiutare una premiazione del genere” rispose vago “Poi, c’è sempre una prima volta per tutto. No?” fece un piccolo sorriso.
 
Denny lo guardò con aria non proprio convinta. Arrivarono davanti alla grande apertura, dove si sarebbe celebrata la loro premiazione.
 
“Sei pronta?” chiese il Signore del Tempo.

“Sì” sopirò “Tu?”.
 
“Io sono sempre pronto!” rispose sicuro.
 
Denny rise, lo guardò: “Geronimo?”.
 
Lui ricambiò il sorriso: “Geronimo!”.
 
Sospirarono insieme ed entrarono: si trattava di una enorme stanza con una lunga strada che portava fino ad una piccola scalinata di pochi gradini.
 
 A destra e sinistra c’erano tutti i soldati in piedi, sopra alla scalinata, invece, si trovava Leia al centro, con un bellissimo vestito con una stupenda treccia, a destra c’era Luke con i due droidi e a sinistra Han con Chewbe.
 
I due amici camminarono diritti uno di fianco all’altra, salirono i pochi scalini fino ad arrivare davanti a Leia, che aveva già in mano le due medaglie.
 
I due chinarono la testa, Leia mise la medaglia attorno al collo di Denny e poi a quello del Dottore.
 
Sorrise verso tutta la squadra, e poi si girò in direzione del pubblico presente, che stava applaudendo con gioia.
 
Denny era stupefatta da quella scena, non era abituata a quel genere di cose, ma sorrideva.

Il Dottore invece era più tranquillo e cominciò a salutare in stile Elisabetta II.
 
L’amica rise ma imitò il gesto, facendo ridere i loro ormai nuovi amici.

Denny era felice, ma nei suoi occhi nascondeva la tristezza della predita di Raoul; avrebbe desiderato che il giovane pilota fosse lì assieme a loro, a ricevere la sua medaglia e a festeggiare in loro compagnia.
 
Dopo la premiazione avevano organizzato una grande festa, ma né lei né il Signore del Tempo avevano tanta voglia di festeggiare, così usando la scusa di ritornare a Coruscant per riprendere il Falcon – che era ancora parcheggiato al condominio della famiglia di Raoul, dove il Dottore aveva dato loro la notizia del sacrifico del loro figlio e aveva rivisto Amelandia.
 
Così andarono là con il Tarids, portandosi dietro Luke, Han, Leia, Chewbe, R2-D2 e C3-PO nella stanza relax del Tardis.
Prima di patire, Denny e il Dottore chiesero ad Han di poter rivedere il salto nell’iper spazio. Il generale li accontentò.
 
5 minuti dopo...
 
Denny e il Dottore stavano entrando dentro al Tardis e i ribelli davanti a loro li stavano salutando prima della partenza.
 
“Non potete rimanere qui?” domandò Luke.
 
“Con il vostro aiuto e le vostre idee l’alleanza può solo migliorare” aggiunse Leia.
 
“Meglio di no, non siamo tipi da basi militari. E poi. La ribellione ha già voi. Quindi è fortunata” spiegò il Dottore, sorridendo.
 
“Bene, immagino che questo sia un addio, allora” disse Han.
 
“Non è un addio, ma un arrivederci” rispose il Signore del Tempo.
 
“In fondo, le vie dell’universo sono infinite. Potremmo sempre incontrarci di nuovo, un giorno” disse Denny, con aria ottimista.
 
I ribelli sorrisero per la sua risposta e, in cuor loro, sperarono che fosse vero.
 
“Luke” disse Denny, avvicinandosi a lui “È stato un piacere conoscerti. Sei un ragazzo fantastico e uno Jedi molto potente” fece un sorriso dolce.
 
Il ragazzo lo ricambiò, dicendo: “Tu sei una ragazza molto forte, se avessi la Forza dentro di te, sarei onorato di essere il tuo maestro” le mise una mano sulla spalla.
 
“Preferisco essere la tua più grande amica, che la tua grande allieva”.
 
Si scambiarono un sorriso sincero e si abbarcarono.
 
Denny si staccò da Luke e si diresse da Leia: “Senatrice…” iniziò.
 
“No, Denny, chiamami Leia e dammi del tu. Orami siamo amiche” la interruppe Leia, sorridendo.

“Leia, per me è stato un onore conoscere una principessa forte e coraggiosa come te” disse Denny, ricambiando il sorriso.
 
“E tu sei la ragazza più determinata, intelligente, forte, reale e testarda che io abbia mai conosciuto. Saresti un ottimo un ottimo generale”.
 
“Beh… per quanto io adori dare ordini, no. Non riuscirei mai ad assumermi questa responsabilità” rise.
 
Leia alzò gli occhi al cielo, con aria paziente, ma sorridendo. Abbracciò Denny, dicendo: “Spero di rivederti un giorno”.
 
“Anche io, Leia”.
 
Allora Denny andò verso Han, che aveva le braccia conserte e dimostrava una finta aria interesse.
 
Denny fece un sorriso ironico, mettendosi le mani sui i fianchi.
 
“Allora?” chiese lei.
 
“Allora cosa? Che cosa vorresti sentirti dire?” rispose Han.
 
“Non lo so, frasi che io vorrei sentire, ma che per te sono difficili da ammettere” fece un ghigno sfacciato.
 
Han abbassò la testa e la guardò, dicendo: “Va bene, devo ammettere sei una ragazza piuttosto in gamba”.
 
Denny rise di gusto, ma continuò a guardarlo.
 
“Mi sbagliavo a dubitare di te e del tuo amico. Sei stata grande a farci uscire da quel campo di asteroidi” fece un sorriso sincero.
 
“Grazie” rispose Denny e rise.
 
“Però non ti abbraccio” la avvertì Han.
 
“Lo so” rispose la ragazza, continuando a ridere.

Allora si diresse da Chewbe, che la abbracciò; Denny le disse che era molto morbido. Dopodiché andò anche da i due droidi e disse loro: “C3-PO, R2-D2, è stato un piacere conoscervi”.
 
“Anche per noi, signorina Denny. Mi scuso per aver dubitato di voi” R2-D2 fece dei vari bip.
 
Denny sorrise e il Dottore, che si trovava dietro di lei, era commosso da quella scena.
 
“Ah, un'altra cosa” disse Denny, prima di entrare del Tarids “Tu e Han siete veramente una bella copia”.
 
Han e Leia rimasero a bocca aperta da quella frase e Luke li guardò confusi, dicendo: “Cosa?!”.
 
Anche il Wooke li guardò, facendo un verso confuso, persino i due droidi rimasero stupiti dalle parole di Denny.
 
“Noi… noi…” cercò di dire Leia, nel vano tentativo di non apparire imbarazzata.
 
“Noi non stiamo insieme” disse Han, con tono convinto.
 
“Siamo solo amici e lavoriamo insieme. Tutto qui” concluse Leia.
 
“Sì, certo” rispose Denny, ironica “Quando il Dottore la stava consolando, dopo aver raccontato la storia del suo pianeta natale, tu, Han, lo guardavi come se volessi fulminarlo. Avevi ancora lo stesso sguardo quando gli ha dato un bacio sulla guancia. Oltre a ciò, eravate sempre vicini e vi preoccupate a vicenda l’uno per l’altra” fece un sorriso soddisfatto.
 
Tutti rimasero impressionati dalle capacità deduttive di Denny.
 
“Come riesci a dedure così?” domandò Luke, incuriosito.
 
“Leggo Sherlock Holmes e guardo molto serie tv di tipo crime” rispose lei, facendo spallucce.
 
I ribelli si guardavano confusi, ma fecero finta di capire.

“Ah, un’ultima cosa” disse il Dottore “Han, il tuo debito con Jabba The Hut è stato ripagato, Boba Fett non ti darà più la caccia”.
 
Han aveva gli occhi spalancanti, ed era veramente incredulo: “Cosa?!” esclamò, credendo di non aver capito bene le parole del Dottore.
 
Il Dottore spiegò che Denny gli aveva raccontato la storia di Han, del debito e di come aveva riconsulto il cacciatore di taglie.

Così, quando Denny stava decidendo che cosa indossare per la premiazione, il Dottore si era recato fino al palazzo di Jabba e Boba Fett. Tuttavia, raccontò in modo piuttosto vago come aveva fatto a saldare il debito di Han.
 
Il generale chiese se fosse uno scherzo, ma sorrise e rise di felicità: “Non ci posso credere! Sono libero!” esclamò, entusiasta, e cominciò ad abbracciare Luke e Chewbe, baciò Leia sulle labbra e abbracciò pure il Dottore.
 
“Alla faccia! Per fortuna non eri tipo da abbracci” disse Denny.
 
“Beh, qui ci voleva!” rispose Han.
 
Anche Chewbe abbracciò il Dottore.
 
Tutti lo ringraziarono e il Dottore li salutò.
 
Stava per entrare nel Tardsi assieme a Denny, quando si girò verso di loro, dicendo: “Un consiglio, andate alla cabina di pilotaggio e guardate fuori per un po’” sorrise, entrò e si chiuse la porta alle spalle, dopodiché iniziò a partire.
 
I ribelli si guardarono confusi, mentre videro il Tardis sparire pian, piano, con il suo ormai famoso suono.

Quando scomparì, i ribelli andarono alla cambia di pilotaggio del Falcon e videro il Tarids volare nello spazio aperto, con la lampadina sopra al tetto accesa e lampeggiante.
 
Tutti rimasero stupiti, anche se pochi minuti prima si trovavano all’interno del Tardis che volava, ma vederla così era tutt’altra cosa.
 
Guardarono Il Tardis finché scomparve dalla loro visuale.
 
“Wow” disse Luke, stupefatto.
 
“Comunque la nostra è meglio” disse subito Han.
 
Luke rise, mentre Leia disse sorpresa: “La nostra?”.
 
Han se accorse e, con tono non molto convinto, si corresse: “Volevo dire la mia! Mia e di Chewbe! Voi due non centrate! E nemmeno i droidi”.
 
I due gemelli risero e Leia lo baciò sulla guancia, mentre Han sorrise per la sua cavolata di prima.
 
Sul Tarids:
 
“Allora Denny!” esclamò il Dottore, pilotando il Tarids “Che cosa vorresti vedere? I vichinghi, il futuro o il passato?” ma l’amica non rispose.
 
L’alieno rimase sorpreso, non sentendo la sua risposta.
 
“Denny?” sussurrò di nuovo.
 
Lei rimase in silenzio, non rispose, era seduta sul piccolo sedile, con aria pensierosa. Pensava a tutto quello che era successo. Non solo alla morte di Raoul, ma anche a tutto quello che era capitato.
 
Sapeva che viaggiare con il Dottore era pericoloso, ma era la prima volta che era lei a subire un dolore così grande e profondo.
 
Si rese conto che poteva morire, viaggiando assieme al Signore del Tempo, o che lui poteva morire.
 
Oltre a ciò, si rese conto che non conosceva la storia del Dottore, il suo passato, il suo pianeta e tutto il resto.
 
Stranamente, tutto questo non l’aveva mai fermata e ripensò alle frasi della nonna di Raoul: “Più starai con lui, più sarà difficile dirgli addio”, anche se la frase che la terrorizzava di più era: “Allora quella strada si fermerà per forza”. Il problema che lei non voleva fermarsi.
 
“Denny” sentì la sua voce del Dottore, si girò, e vide che era seduto vicino a lei “Tutto bene?”.
 
“Sì” mentì Denny, con sicurezza e con tono convincente “Stavo solo pesando e basta” sorrise.
 
Il Dottore ricambiò il sorriso e disse: “Allora dove vuoi andare?”.
 
Denny guardò la console e disse: “Dove ci porta lei”, quindi la indicò con lo sguardo.
 
“Bene!” disse il Dottore, alzandosi e facendola girare su se stessa: “Dove ci porta il Tarids!”  Tirò la leva e urlò: “Geronimoooo!” e Denny rise.
 
Sapeva che un girono avrebbe dovuto dirgli addio, e sapeva che sarebbe stata la sua più grande sofferenza.
 
Ma in quel momento, voleva solo godersi tutto il tempo che poteva passare assieme lui. Pericoli o no.
 
Quella consapevolezza la rendeva la persona più fortunata e felice dell’intero universo.


---------------------------------------------
Note:
Ecco l'utimo capitolo di questa storia.
Una storia che è nata per gioco, ma
che alla fine mi ci sono appasionata.
Mi è piacuto scrivere i dialogi, le
scene e le sitazioni.
E spero che vi sia piacuti anche voi :)
Ma non temente! Dottore e Denny ritonerando.... ;)
Un grazie speciale al Leila_95.
Che non solo mi ha recesito tutta la storia, ma anche che 
mi ha aiutato della serie con Han e Leia e che anche lei
è un ottima scritrice! 
Grazie con tutto il cuore!
Buone vacanze!
Ciao!
Evola

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who