Serie TV > Doctor Who
Segui la storia  |       
Autore: Christine_Heart    07/07/2017    3 recensioni
Acheron lo guardò stranito, come se le parole appena dette non avevano senso.
Sorrise contento e disse:
«Papà icino!» esclamò il bimbo felice, portandosi le manine sul cuore, una sopra l'altra.
Papà! Non mi ha mai chiamato Dottore o Smith o in qualsiasi altro modo. Non ha mai chiesto il mio vero nome, il mio vero essere. Da quando ha iniziato a parlare, non si è mai rivolto a me con quel nome che adotto con tutti, con quel nome che di solito per me significa tanto, per lui sono solo papà, sono il suo papà.
«Empre!!!» disse alla fine formando un piccolo arco con le braccia.
Il Dottore sorrise intenerito mentre dentro sentiva piangere per la commozione.
«Il papà ti starà vicino in ogni momento non temere.» gli sussurrò con gentilezza, accarezzandogli con affetto la guancia.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 1, Doctor - 10, Doctor - 11, Nuovo personaggio, Sorpresa, TARDIS
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Papà Dottore'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
 
Ash aveva finito il suo lungo giro di perlustrazione. Era tutto tranquillo, e in attesa dell'alba aveva deciso di fare due passi, sperando che il sonno arrivasse presto.
Si fermò davanti ad una bancarella di fiori. Li guardò allungo, mentre il forte profumo si mescolava a quello della notte.
Prese un mazzo di rose, e ne respirò l'aroma.
E quel profumo gli riportò alla mente...capelli castani, occhi sognanti, sorriso dolce...quel profumo...gli ricordarono...Soteria Kafieri, meglio conosciuta come Tory.
Sorrise lievemente, quasi con leggerezza, con amore pensando a lei.
Poi scosse con vigore il capo, deciso a pensare ad altro. Ma non riuscì a mettere giù i fiori.
«Ma che cosa sto facendo?!» si chiese disperato passandosi una mano tra i capelli.
Intanto aveva già pagato la signorina concedendole di tenere il resto.
 
Il Dottore guardò suo figlio indeciso davanti alla bancarella.
Posava e riprendeva quei fiori senza sapere con esattezza cosa fare.
Sorrise rimanendo appoggiato al muro con le braccia conserte.
«Ti stai innamorando!» sorrise infine il Dottore, sparendo nell'ombra.
 
E lui già sapeva che era quella giusta, già sapeva che da lì a qualche anno...
 
«Sei pronto, T-Rex?» Ash annuì a Talon che era uno dei suoi testimoni.
Talon si dileguò mentre Savitar veniva avanti. «Sei nervoso, Grom?»
Forse avrebbe dovuto esserlo, tuttavia non vedeva l’ora. Tirò fuori la fede nuziale con il diamante giallo da tre carati dalla tasca e lo osservò mentre brillava alla luce fioca della chiesa. Il centro della pietra era circondato da piccoli diamanti bianchi in una montatura molto antica e unica.
Sarebbe stato bellissimo su di lei. «Nemmeno un po’.» disse a Savitar.
 
 
***
 
New Orleans, 16 aprile 2011
 
Aggrappandosi disperatamente alla mano grande e forte di suo marito, mentre erano circondati dagli amici più cari e dalla famiglia nella loro camera da letto, Soteria Parthenopaeus poggiò all'indietro la testa contro i cuscini accatastati dietro di lei e spinse con tutte le sue forze.
Ritornò alle tecniche di respirazione che tutte e tre le sue ostetriche le avevano insegnato (perché la paranoia di suo marito temeva che una non fosse abbastanza), ma era inutile come tutte le spinte che dava. Per non parlare dello stordimento. Guardò suo marito che era sudato fradicio tanto quanto lei. Non aveva lasciato il suo fianco nemmeno per un secondo da quando era cominciato.
I suoi lunghi capelli neri erano legati indietro in una coda stretta e i suoi turbinanti occhi argentei la guardavano con orgoglio e amore.
Lui le baciò la guancia e le scostò i capelli dal viso. «Va tutto bene, Sota. Ci sono io.»
 
«Respira lentamente e dolcemente, poi spingi. Non forte, ma gentilmente. Fagli sapere che è al sicuro e che lo vuoi qui per essere amato.»
Leccandosi le labbra,Tory annuì e fece quello che lei le ordinava.
«Ancora una volta.»
Dopo la quarta volta, Artemide si spostò ai suoi piedi. Poi si rivolse ad Ash.
«Vieni, Acheron. Sii il primo a dare il benvenuto a tuo figlio alla sua nuova vita.»
Andò da Tory e, con un'altra spinta, suo figlio scivolò tra le sue mani.
Per un minuto intero, non riuscì a respirare mentre guardava il più piccolo e il più perfetto essere che avesse mai visto nella sua vita.
«È un puffo?» chiese Tory.
Ash si mise a ridere. Visto che la sua pelle era blu nella sua forma divina, Tory aveva scherzato con lui che non avrebbero avuto un bambino, ma un puffo. Artemide taglio e legò il cordone, poi prese il bambino e lo svegliò.
Lui fece un vagito che avrebbe fatto vergognare Simi.
Artemide lo avvolse in un lenzuolo, poi lo portò da Tory. «Ti presento tuo figlio, Soteria.»
Tory guardò in adorazione il bambino minuscolo che, perfino adesso, somigliava a suo marito. Era perfetto in tutti i sensi. Dalla parte superiore della testa che era coperta di una peluria bionda fino alla punta delle dita dei suoi piedini.
«Wow.» Tory guardò verso suo figlio che iniziava a scalciare e a dimenarsi. Non c'era modo di descrivere quello che sentiva in quel momento. Questo era suo figlio. Una parte di lei e di Ash. La parte migliore di loro. Ash alzò la mano in modo che il bambino potesse stringere con la sua piccola mano il suo indice. «Allora, come lo chiameremo?» Il sorriso di Tory illuminò il suo mondo. «Credo che mi piacerebbe chiamarlo Sebastos Eudorus.»
 
Si chinò e la baciò dolcemente. «Grazie per mio figlio.»
I suoi occhi brillarono e l'amore che vi vide non smetteva mai di sorprenderlo.
«Grazie per la mia vita.»
 
***
 
Ash guardò suo figlio con un sorriso smagliante. Si era svegliato da poco e aveva colorato la stanza con piccoli versetti indefiniti. Tory dormiva ancora. Così Ash si alzò dal letto con calma e si avvicinò alla culla. Lo prese in braccio con attenzione augurandogli un buongiorno. Era una sensazione nuova. Ne aveva tenuti di bambini in braccio, ma nessuno era stato suo figlio. Continuava a pensare che tenerlo lì accanto era la cosa più bella del mondo. Il cuore gli martellava all'impazzata ogni volta che lo vedeva, ed era così piacevole sentire la morbidezza di una piccola mano che ti stringeva l'indice con affetto. E mentre Bas prendeva in prestito la fede nuziale del padre attaccata al dito per metterla in bocca, Ash si soffermò a riflettere sul fatto che c'era una persona che gli mancava da giorni, e che ora sarebbe stata utile averla lì. Non era una passeggiata essere genitori, e Ash era abbastanza sicuro di questo. Il semplice fatto di tenere lì, in braccio in quel preciso istante il suo piccolo lo spaventava da morire. Si fermò di colpo a due passi dal salotto.
Cosa sarebbe successo durante i primi passi, durante le prime parole, o il primo compleanno, i primi capricci, il primo rimprovero, il primo ginocchio sbucciato, la prima bicicletta, le prime amicizie, la scuola, i primi esami, la prima lite con i genitori, la prima ragazza.
Oh dei, era complicato e spaventoso anche il solo pensarci.
E' vero c'era Simi. E poi c'era Kat che aveva scoperto essere sua figlia, e ultimamente si era preso cura di sua nipote...ma con loro era stato diverso.
Sospirò e alla fine decise di mettersi seduto, cullando appena il suo bambino.
«Conosco un'uomo che ora sarebbe in grado di calmarmi sul serio.» gli disse sorridendo.
«Non lo conosce nessuno in famiglia.» continuò a spiegargli.
«Neanche la mamma.» gli disse scuotendo il capo.
«E' un segreto che condividerò solo con te» gli sussurrò facendolo ridere.
«Con te e nessun'altro.» gli disse baciandogli le piccole nocche.
«E ti parlerò di un uomo chiamato il Dottore.» aggiunse poi sistemandolo meglio tra le braccia.
«Lui non è come noi...è speciale, è fantastico, ed è brillante.» gli disse felice.
«E se mai un giorno tra le stelle vedrai una cabina blu, seguila...sarà una bella avventura.» gli disse con dolcezza mentre una sensazione di nostalgia gli afferrava lo stomaco.
«Ti prometto che in quella circostanza non mi arrabbierò con te per essere sparito nel nulla per una serie indefinita di minuti.» gli disse scherzando, e il bimbo gridò divertito quasi come se avesse capito la battuta del padre. Ash rise con il piccolo perdendosi nei suoi occhi chiari. Gli accarezzò la guancia con il pollice, mentre il bambino continuava a giocare con la sua mano.
Poi si soffermò a guardare il cielo limpido.
 
«Sono orgoglioso di essere tuo figlio.»
 
 
***
 
Il vento era piacevole quel giorno, e il Dottore se lo godeva seduto sotto un albero, appoggiato alle porte del suo Tardis. Osservava da lontano una casa che conosceva bene. Dentro notava chiaramente un'uomo che continuava a passeggiare avanti ed indietro, stringendo contro un di sé un fagottino che continuava a sgambettare felice. Gli teneva con dolcezza una mano, mentre gli raccontava chissà cosa. Il Dottore sorrise con gioia. Tempo indietro aveva fatto una cosa simile con quell'uomo che non riusciva a sedersi. Rimase a fissarli ancora per un bel po', trattenendosi dall'impulso di andar a suonare il campanello. Alla fine sospirò deciso, e si alzò in piedi. Guardò un'ultima volta verso quella finestra e sorrise con amore.
«Divertiti, sii felice e vivi con mio nipote.» gli disse ridendo.
«E tu piccolo, vedi di non farlo impazzire, sarà divertente ma a tutto c'è un limite.» scherzò.
«Avrai un padre fantastico, uno dei migliori, credimi.» gli disse fiero.
Guardò Ash che sorridendo accarezzava la guancia di suo figlio.
«Hai tutto il tempo di questo mondo per stare con chi ami.» gli disse felice.
Un'ultimo istante, un'ultimo addio, poi voltò le spalle ai due e rientrò nel Tardis. Chiuse le porte e rimase in ascolto, in attesa di qualcosa di piacevole. Ma ormai il Tardis era silenzioso da tempo, da troppo tempo, e il Dottore se ne ricordava sempre dopo soprattutto quando s'imbatteva in qualcosa d'interessante, soprattutto quando aveva la tendenza a spiegarla ad alta voce, dimenticandosi del fatto di essere rimasto solo, troppo solo e troppo allungo, sembrava un pazzo.
Infondo era un pazzo con una cabina blu.
Sì avvicinò ai vari comandi, mentre la luce verde acqua colorava appena il suo volto.
«Siamo soli io e te Tardis.» gli disse accarezzandogli la superficie.
«Un po' come sempre.» aggiunse con un sorriso.
Il Tardis ripose con affetto e il Dottore annuì sicuro di quello che aveva appena detto.
Poi come spesso accadeva, poggiò la mano sulla leva più grande e...
«Allons-y!» disse a gran voce, sollevandola di scatto.
Guardò verso l'alto, e permise alla sua cara vecchia amica di portarlo in posti lontani.
 
«Sono orgoglioso di essere tuo padre.»

 
Fine.

 
Note dell’autrice:

Ecco ci qui, siamo arrivati alla fine! Ebbene sì, ho concluso il mio primo crossover! Che gioiosa tristezza! XD  
Comunque sono molto soddisfatta di questa idea! u.u


Spiegazioni veloci:
-Matrimonio: La scena del matrimonio è uno estratto del libro di Acheron di Sherrilyn Kenyon.
- Nascita: Questo meraviglioso momento è stato preso dal libro Retribution 
di Sherrilyn Kenyon.

Allora non avendo molto da dire, passo direttamente ai ringraziamenti:
- Il primo in assoluto va a Thor, il mio amatissimo e fedele Labrador che mi ha aiutato a scrivere questa storia. In verità scrivere è stato complicato visto che volevi più giocare che fare altro, infatti spesso mi ritrovavo per terra in tua compagnia, ma quando ti addormentavi al mio fianco, io mi sentivo carica e piena di energia!
Mi manchi ma come vedi continuo a scrivere! :3
- Secondo ringraziamento va ai protagonisti. Anche se non siete di mia creazione, ci siete stati in un momento in cui il mondo sembrava fregarsene, quindi....grazie Dottore per i fantastici viaggi, le risate e i pianti, e grazie Ash per le lunghe letture e perdite di pazienza che ci siamo fatti. ;) 
- Terzo ma non meno importante, ringrazio di tutto cuore WolfLuna! Hai avuto la forza di leggere fino infondo, di seguire questa avventura, e di recensire i miei capitoli, cosa che ha reso questa autrice con un autostima quasi inesistente davvero felice, quindi grazie mille per tutto!  :)

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Christine_Heart