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Autore: EthanNakamura1611    13/08/2017    0 recensioni
AU|Mortals AU|Street Life
Rachel è una delle ragazze più desiderate e ricche di New York, ha un sacco di "amici": eppure nella sua vita manca qualcosa, oltre l'affetto paterno e materno. La sua vita verrà stravolta quando Octavian Simmons e la sua banda di criminali decideranno di rapirla.
Rachel imparerà a vivere per strada e a rubare e, chissà, forse troverà il vero amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Damien White, Ethan Nakamura, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2°

 

La macchina sfrecciava per le strade di New York, Rachel guardò il ragazzo alla guida, dimostrava ventiquattro anni, aveva degli occhi di un azzurro cielo e una cicatrice gli attraversava il lato destro del viso. Se non sbagliava, Damien lo aveva chiamato Luke, mentre il ragazzo accanto a Rachel, che la fissava nello stesso modo in cui un leone fissa l’antilope, si chiamava Chris.

- Ottimo lavoro, Fratelli vendetta-esultò Luke, battendo il pugno sul clacson, che suonò, Ethan, seduto accanto al guidatore sbuffò e si risposto la ciocca di capelli neri da sopra la benda.

- Non chiamarci “fratelli vendetta”,sfregiato-ringhiò, Luke scoppiò a ridere, ma non tolse lo sguardo dalla strada, mentre Damien alzava gli occhi al cielo infastidito.

- Than, rilassati, non te la puoi prendere per un soprannome, tra l’altro idiota-spiegò, Rachel sprofondò nel sedile, stringendo la presa sulla bottiglia di Coca vuota; Chris scoppiò a ridere, scuotendo la testa.

- Non è idiota, White, è carino-ribatté Luke, suonando il clacson alla macchina davanti a loro, che a quanto pare andava troppo lenta per i gusti del ragazzo.

- Carino come quando ti siedi su un cactus-borbottò Damien, ricevendo uno sguardo truce da Ethan, quel ragazzo aveva un solo occhio, ma quando si trattava di lanciare occhiate velenose non lo batteva nessuno.

- Scusa, Than, ma è vero-spiegò, allargando le braccia, Rachel sprofondò ancora di più nel sedile, se non fosse stata bloccata in mezzo a Damien e Chris sarebbe sicuramente scappata dalla macchina in corsa, anche se Luke andava decisamente forte, sembrava avesse fretta.

- Chi siete?-riuscì a domandare, Luke sbuffò e accese la radio.

- Siamo membri della banda di Octavian, il nostro capo è particolarmente interessato a te, non ne sappiamo il motivo-spiegò Ethan, abbassando la radio; Rachel sorrise era l’unico del quartetto ad averla ascoltata e, dopotutto, lei gli doveva la vita, anche se dubitava che quella sottospecie di pirata l’avesse salvata perché odiava vedere le fanciulle in pericolo, anzi sembrava di più il tipo che le metteva in pericolo le fanciulle. Poi quell'Octavian, chi cavolo era?

- Grazie, Ethan, ora sono solo più confusa-ringhiò la ragazza, mentre Luke e Chris scoppiavano a ridere di nuovo.

- Pensa a guidare, Luke, oppure prendo in mano il volante-ribatté Damien, guardando fuori dal finestrino, il biondo si irrigidì e si concentrò totalmente sulla guida.

 

Appena la macchina inchiodò, Rachel guardò fuori dal finestrino, si erano fermati davanti ad un palazzo enorme, la ragazza lo avrebbe riconosciuto d’ovunque. Era uno dei palazzi che suo padre aveva comprato, sarebbe stato demolito il mese successivo, ma non le risultava che fosse abitato.

- Bentornati a casa-sussurrò Luke, scendendo, Damien afferrò Rachel per un polso e la fece scendere, mentre il biondino chiudeva a chiave la macchina.

- Abitate qui?-domandò la ragazza, leggermente disgustata; quella vecchia catapecchia era del tutto diversa dal palazzo dove abitavano lei e i suoi genitori.

- La principessa non è soddisfatta?-domandò una voce. Luke, Chris, Ethan e Damien ridacchiarono, mentre Rachel sentì un fiato caldo sul collo, si irrigidì e si voltò di scatto. Un ragazzo biondo con gli occhi azzurri la fissava con sfida, la ragazza deglutì e indietreggiò.

- Volete un riscatto?-chiese, abbassando il vestito, dato che lo sguardo del ragazzo era fermo sulle cosce lasciate leggermente scoperte.

- Niente di che, solo trecento mila dollari, i tuoi sono disposti a pagarli?-il ragazzo piegò la testa di lato incuriosito.

- Non lo so-ammise la ragazza, abbassando lo sguardo intimorita, i suoi genitori non tenevano a lei, la usavano più come un oggetto da tenere in mostra e di cui vantarsi.

- Io credo di sì, ne va della loro reputazione-Luke si appoggiò alla sua auto e sorrise in maniera sadica, Rachel sospirò, la cosa che le faceva più male era il fatto che Luke avesse ragione. Se i suoi genitori avessero pagato il riscatto lo avrebbero fatto solo per la loro reputazione, suo padre era candidato come sindaco della città, doveva mantenere la reputazione alta.

- Damien, Chris: accompagnate la principessa in una delle stanze libere. Devo parlare con Luke e Ethan in privato-Rachel sentì Chris afferrarla per un polso e trascinarla via, subito seguito da Damien.

 

-Ci servono quei soldi-commentò Octavian, buttandosi su uno dei divanetti situati nell’atrio dell’albergo nel quale si erano stabiliti lui e la banda.

-Pensi che non lo sappia-Luke appoggiò i piedi sul tavolino e mise un braccio intorno alle spalle di Thalia, che si limitò ad appoggiare la testa sul petto del fidanzato.

- Il signor Dare non li pagherà mai-ovviamente Percy Jackson doveva dire la sua. Octavian si chiese come avesse fatto una riunione che doveva coinvolgere solo lui e i suoi due migliori amici a trasformarsi in una riunione che non solo coinvolgeva tutta la banda, ma anche la banda alleata.

-Nessuno ha chiesto l’opinione di voi Blues Skuls-ricordò Ethan, ricevendo un’occhiataccia da Annabeth Chase.

- Ma ovviamente le vostre opinioni sono ben accolte-si affrettò ad aggiungere, mentre la ragazza annuiva solennemente, contenta di essere riuscita nel suo intento. Incutere paura. Si divertiva a farlo e Ethan era sempre il suo obiettivo preferito.

- Un’idea io l’avrei-sussurrò Chris, tutti lo fissarono incuriositi, mentre il ragazzo si stiracchiava tranquillamente, passarono due minuti in silenzio, poi Chris sorrise.

- Ora che ho la vostra attenzione…-cominciò, poi sorrise e guardò Damien.

- L’idea è questa, convinciamo la principessina dai capelli rossi ad unirsi a noi, con un’altra alleata nell’alta società…-Chris fece una pausa ad affetto, ma ricevette subito un peluche in testa,Octavian gli fece cenno di continuare.

- Riusciremo a fare colpi incredibili-terminò Damien al posto di Chris, troppo occupato a fissare il pinguino di peluche che gli era arrivato in fronte.

- Che idea idiota-borbottò Luke, guardando Octavian.

- Ehi, potrebbe funzionare-si intromise Ethan, Annabeth si alzò in piedi e tirò su anche Percy.

- Tanti auguri, Rebels, noi vi salutiamo-disse e uscì, lanciando un’ultima occhiataccia ad Ethan, che sorrise falsamente e si alzò, per poi uscire dalla sala.

- Non c’è acqua-Rachel incrociò le braccia sul petto, fissando il ragazzo che prima le aveva salvato la vita, poi si era divertito ad incasinargliela. Ethan si guardò intorno e fece cenno alla ragazza di seguirla.

- La teniamo staccata, la colleghiamo solo in casi di necessità-sussurrò, poi squadrò Rachel.

- E tu non sei uno di quei casi-aggiunse, tirando fuori dalla tasca un pacchetto di sigarette, ne porse una Rachel, che scosse la testa, disgustata.

- Mio padre non vuole-ammise, Ethan ghignò e l’occhio destro scintillò di crudeltà.

- E tu fai tutto ciò che ti dice il paparino?-la prese in giro, la rossa gli strappò il pacchetto dalle mani e si portò la sigaretta alle labbra, Ethan le porse l’accendino e la ragazza indugiò prima di portare la debole fiammella sulla sigaretta per accenderla.

- Paura, Dare?-la prese in giro il ragazzo, Rachel riconobbe subito l’odore che aveva sentito quando Ethan l’aveva salvata dal camion. Quell’odore di cannella, che detestava ammetterlo, ma cominciava a trovare adorabile.

- No, non ho paura, pirata-rispose a tono, il ragazzo sorrise e allungò il braccio per spostarle una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

- Stai flirtando con me?-domandò la ragazza, Ethan lasciò a cadere il braccio lungo il fianco e fissò la sigaretta che aveva in mano.

- Ti piacerebbe, non sopporto quando parlo con qualcuno e quel qualcuno ha gli occhi coperti-ribatté, poi si sfiorò la benda e scoppiò a ridere.

- Ti sei reso conto della stronzata che hai appena detto?-domandò Rachel, ridacchiando e gettando a terra il mozzicone della sigaretta, Ethan fece lo stesso e poi afferrò la ragazza per un polso.

- Vieni con me, ti faccio vedere la tua stanza-le disse, Rachel annuì e si accorse solo in quel momento di essere arrossita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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