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Autore: Old Fashioned    17/08/2017    33 recensioni
Quattro passi nel delirio o l'inizio di un'invasione aliena? Il protagonista sta diventando psicotico o è l'unico che ha davvero capito cosa sta succedendo?
Prima classificata al contest “Award for best one-shot - II Edizione” indetto da Nirvana_04 sul forum di Efp.
Premio speciale "Angel Friend"
Prima classificata al contest degli scarti indetto da Kim WinterNight su Facebook
Genere: Angst, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ESSI SONO TRA NOI



Il pompiere che per primo entra nell’appartamento ha un singulto, si gira da una parte e vomita. I due poliziotti che lo seguono fanno per sfoderare le pistole, ma il gesto rimane a metà. “Gesù Cristo,” mormora uno di essi passandosi una mano sul volto.
Per alcuni secondi sembra che nessuno abbia il coraggio di fare niente.
C’è un uomo accovacciato in un angolo della stanza, sporco, barba incolta, sguardo spiritato, mani, petto e viso completamente fradici di sangue. Dinnanzi a lui, in una pozza rossa, giace il corpo dilaniato di una donna.
Controlla se è viva,” dice uno dei due agenti all’altro.
Direi che non è necessario,” risponde il collega, indicando una cosa che somiglia a una palla rossastra dentro una terrina. Gli astanti si avvicinano: il cuore della donna, nel quale è conficcato un punteruolo per il ghiaccio.
Merda, questo è fuori di testa,” commenta da lontano un altro pompiere.
Arrivano altri agenti. Tutti insieme si avvicinano all’uomo, che fa scomposti tentativi di difesa agitando un coltello da cucina. “Via, mostri maledetti!” grida con voce roca, “Tornate da dove siete venuti! Lasciateci in pace!”
I poliziotti riescono a bloccarlo dopo una breve colluttazione. Si unisce al gruppetto un medico in camice bianco seguito da un paio di infermieri.
Stia attento, dottore,” lo ammonisce un agente. Il prigioniero sta cercando di liberarsi con tutte le sue forze. Ha gli occhi dilatati e la schiuma alla bocca. Chiama aiuto con quanto fiato ha in gola.
Il medico lo osserva per alcuni secondi, poi fa per avvicinarsi.
No!” urla a questo punto l’uomo, in un parossismo di terrore, “Tenetemelo lontano! È l’ispettore stellare, mi farà internare, mi ammazzerà perché ha capito che io li riconosco!” Si interrompe ansimando. Cerca di colpire il dottore con un calcio, ma subito viene trattenuto dagli agenti. “Io riconosco tutti voi!” riprende respirando pesantemente, “Bastardi maledetti! Avete parassitato questi corpi e adesso mi volete eliminare perché vi ho scoperti!”
Un’iniezione mette fine alle sue grida. Cala un silenzio rotto solo dalle comunicazioni radio di servizio in sottofondo.
Poco dopo un infermiere si avvicina al medico e gli porge un cellulare. “Dottore, una chiamata per lei.”
L’altro annuisce e prende l’apparecchio. “Sì, pronto? Sì, è tutto finito. Un soggetto gravemente problematico, uno dei peggiori in cui mi sia imbattuto fino ad ora.”
Una pausa. Dall’altoparlante proviene l’eco fioca di una domanda.
Verrà ricoverato,” risponde il medico, rivolgendo un’occhiata all’uomo esanime che viene caricato su una barella, “sicuramente avrà bisogno di un lungo periodo di degenza.” Annuisce un paio di volte in risposta a qualche frase dell’interlocutore, poi dopo una pausa soggiunge: “Faremo in modo che non possa più nuocere a nessuno.”



15 Febbraio

C’è qualcosa che non va.
È da un po’ che me ne sono accorto. Qualcosa di strano, qualcosa che non torna, non saprei come definirlo altrimenti. Una sensazione di inquietudine che mi prende in particolare quando ho a che fare con la gente.
Non è molto forte, quando sono distratto quasi non me ne accorgo. Ma se ci sto attento la colgo distintamente.
Una volta vidi una mostra di ologrammi: erano così reali che sembravano oggetti solidi, ma al tempo stesso si coglieva la loro incorporeità. Non saprei trovare altro paragone per descrivere il mio disagio nell’interagire con le persone: ho l’irrazionale sensazione che siano anch’esse come ologrammi, che siano virtuali, incorporee.
La prima volta mi è capitato al veglione di Capodanno. Mi ricordo bene, perché diedi la colpa all’alcol. Non avevo bevuto molto, non sono il tipo che esagera, ma a un tratto cominciai a sentire un profondissimo disagio, gli invitati sembravano degli estranei, le loro risa mi frastornavano, il loro vociare allegro mi dava una sensazione di allarme. Tutto il contesto mi comunicava angoscia. Non ansia: proprio angoscia. Un sentimento cupo, tormentoso, pervasivo, che mi faceva sentire come se stesse per accadermi qualcosa di terribile.
Me ne andai con una scusa e tornai a casa a dormire, ma quella sensazione non passò, si attenuò soltanto.

Da allora mi sono accadute varie cose che non esiterei a definire strane, ecco perché mi sono deciso a comprare questo quaderno sul quale annotarle. Analizzati singolarmente, tali episodi sono di importanza risibile e degni appena di un’alzata di spalle, ma l’impressione, che nonostante ogni mio ragionamento non vuole abbandonarmi, è che siano come tessere di un mosaico che si sta costruendo sotto i miei occhi. Ho quasi paura di quello che vedrò quando finalmente ne sarà comprensibile il disegno.
A parte l’anzidetto disagio nel rapporto con le altre persone – quella sensazione di estraneità di cui ho parlato – mi pare di cogliere cose insolite, chiamiamole così, anche negli oggetti o nell’ambiente.
Qualche sera fa una fila di lampioni si è spenta proprio mentre passavo io. Al supermarket sotto casa due donne che non avevo mai visto prima mi hanno guardato come se mi riconoscessero e poi si sono messe a parlare fra di loro in una lingua sconosciuta. Mi fissavano per qualche secondo, poi appena volgevo lo sguardo verso di loro si affrettavano a girarsi e si mettevano a parlare fitto fitto in quel loro idioma strano.
Quando sono in un posto silenzioso ho come l’impressione di percepire dei rumori o addirittura dei fiochi richiami. Più volte mi sono guardato intorno cercando la fonte di tali suoni, ma mi sono trovato invariabilmente nella più perfetta solitudine.
I miei vicini, che prima erano talmente silenziosi che si faceva fatica ad accorgersi di loro, trascorrono da qualche tempo le notti in un’attività frenetica: dal loro appartamento provengono passi, tonfi e voci.
Le voci sono la cosa più strana, perché essenzialmente non sono quelle dei miei vicini. Sono impostate, modulate, sembrano straniere. Ce n’è una femminile piuttosto acuta, in particolare, che canta costantemente una sorta di nenia senza parole.
Ho chiesto informazioni al padrone di casa, ma mi ha dato l’impressione di non sapere neanche di cosa stessi parlando.


23 Febbraio

Le cose strane continuano. Oggi un cane mi ha ringhiato senza apparente motivo. Era un Labrador nero privo di collare, me lo sono trovato di fronte all’improvviso mentre camminavo sul marciapiede, forse uscito da un cancello lasciato aperto. Mi ha fissato dritto negli occhi e mi ha mostrato i denti. Il tempo di guardarmi intorno per cercare il padrone ed era sparito.

Vicino a casa mia, proprio dove passo la mattina per andare al lavoro, hanno attaccato sul muro uno di quegli annunci che segnalano la scomparsa di animali domestici, c’era proprio la foto di un labrador nero. La parte inferiore del foglio era stata tagliata in modo da formare tante strisce verticali e su ognuna di esse c’era un numero di telefono. Per qualche motivo mi è caduto l’occhio e mi sono accorto che la sequenza di segni sembrava a prima vista un numero, ma in realtà era una scritta:

Essi sono tra noi

La mia impressione, anche se razionalmente riconosco che è una cosa del tutto inverosimile, è stata che si trattasse di un messaggio per me.
Avrei voluto controllarlo meglio dopo il lavoro, ma quando sono uscito non c’era più.


6 Marzo

Stamani in ufficio mi sono sentito a disagio. La sensazione di estraneità che provo nell’interagire con le persone era più forte che mai, tanto che a un certo punto ho avuto la tentazione di toccare un mio collega, per sincerarmi di avere di fronte un uomo in carne ed ossa. Mi sembrava che nella penombra del corridoio avesse un aspetto vagamente diafano, come se emanasse una sorta di luminescenza interna. Mi sono spaventato, anche se la cosa è durata solo pochi istanti. Forse ho bisogno di prendermi un po’ di riposo.

Quando sono rientrato dal lavoro mi sono accorto che la carne conservata in frigorifero era andata tutta a male, sebbene l’avessi comprata solo ieri. Era talmente decomposta che ne ho sentito il tanfo appena messo piede in casa. L’ho buttata via senza neppure aprire gli involti, ovviamente, e per maggiore sicurezza ho portato il sacco dell’immondizia in un cassonetto, ma l’odore è rimasto. Sembra che abbia impregnato tutta la casa, mi chiedo come sia possibile un fenomeno del genere.
Mentre pulivo il frigorifero avevo nelle orecchie la nenia dei vicini. Ho notato che quella donna – che io peraltro non ho mai visto – comincia sempre a cantarla poco dopo che ho messo piede in casa. Dovrò decidermi a farle visita, perché sta diventando piuttosto fastidiosa.


14 Marzo

Mi sono preso una settimana di riposo, ma non è servita a nulla. Per tutto il tempo i vicini mi hanno disturbato con i loro movimenti, tanto per cominciare, e poi non è lo stress che mi fa vedere cose strane. Se mai, è quello che sta succedendo che mi rende nervoso.
Ultimamente ricevo telefonate mute. Il telefono squilla, vado a rispondere e dall’altra parte si sente solo un respiro sibilante. Sulle prime ho pensato a un maniaco, sebbene queste cose succedano di solito alle donne, ma ora non sono più così convinto che si tratti solo di un innocuo onanista.
Mi sembra una cosa completamente assurda, ma è possibile che qualcuno mi stia controllando? Durante una di queste chiamate mi è parso di sentire una voce che pronunciava il mio nome.

Si sentono rumori strani all’esterno mentre sono a letto. Si direbbero persone riunite sotto la mia finestra che parlottano fra loro come in attesa di qualcosa. Ogni tanto sento cantare la nenia della vicina di casa, ma sono voci maschili. Io mi affaccio, anche cercando di farlo all’improvviso, in modo inaspettato, ma non riesco mai a vedere nessuno. Chiunque sia, mi sente arrivare e si nasconde per tempo. Ho provato anche a rimanere fermo dietro i vetri con la luce spenta, ma non è servito a nulla, evidentemente si accorgono di me e non escono.


16 Marzo

Qualcuno è stato in casa mia mentre ero al lavoro. Non manca niente, non ci sono segni di scasso, ma la sensazione di una presenza estranea è stata nettissima quando sono rientrato. Ho percepito una sorta di osservatore malvagio che mi seguiva nei miei spostamenti attraverso le varie stanze, tanto che più volte mi sono girato per vedere se avevo qualcuno alle spalle.
Ho controllato bene, a parte me la casa è vuota, o almeno sembra tale. C’è però una macchia sul soffitto, esattamente sopra il letto, e sono sicuro che prima non c’era.
Mi sa che stanotte dormo sul divano.


23 Marzo

Sto cominciando ad avere paura. Ormai è chiaro che c’è in ballo qualcosa di molto grosso, non può più essere solo la mia immaginazione.
Ieri sono salito al piano di sopra con l’intenzione di protestare per i rumori, ho suonato, ho bussato ma non ho ricevuto risposta. Dopo un po’ si è affacciata un’altra inquilina e mi ha detto che l’appartamento è vuoto da settimane.
Ho provato a insistere, ma la donna si è dimostrata assai sicura: il posto è disabitato.
E allora quei continui rumori da dove vengono? Abitanti abusivi o qualcosa di peggio? E com’è possibile che le altre famiglie del piano non sentano la nenia che ormai mi sta ossessionando giorno e notte?


2 Aprile

Ho cercato di parlare col mio migliore amico dei fenomeni che ho osservato. Ci conosciamo dai tempi della scuola, ci siamo sempre detti tutto ed ero certo di poter contare sulla sua comprensione e sul suo appoggio. Mi ha ascoltato con crescente preoccupazione e alla fine mi ha consigliato di andare da un medico.
Si vedeva che era in buona fede, si è anche offerto di accompagnarmi e di rimanere con me durante la visita.
Come se io avessi bisogno di visite.
Qui c’è qualcosa di grosso in ballo, lo ripeto, tutti questi fenomeni non possono essere casuali, e farmi passare per pazzo non è certo l’appoggio che mi sarei aspettato da lui. Io credevo che avrebbe cercato di aiutarmi a capire cosa sta succedendo, credevo che si sarebbe messo dalla mia parte. Forse ho sbagliato a concedergli per tanti anni la mia fiducia.


5 aprile

Le persone sulle quali credevo di poter contare mi stanno voltando le spalle. Ho parlato con altri amici, con parenti di cui mi fido, o forse dovrei dire mi fidavo, ma la risposta è stata invariabilmente la stessa: si mettono a blaterare di medici, addirittura di psichiatri. Si dichiarano prontissimi ad aiutarmi, certo, ma in che modo? Portandomi dallo strizzacervelli.
Quindi devo anche stare attento a quello che dico, o mi scambieranno per una specie di svitato, come se non avessi già abbastanza problemi per conto mio.
Certo che è comico. Qualcuno mi perseguita, qualcuno entra in casa mia mentre non ci sono, accadono fatti inspiegabili, e tutto l’aiuto che ricevo dalle persone che mi sono più care è l’invito a consultare un dottore dei matti.


13 Aprile

Continuano a manifestarsi i fenomeni strani. Ieri notte mi sono affacciato alla finestra e ho notato delle luci che si spostavano nel cielo. Sulle prime ho pensato che fossero aerei, ma i loro movimenti erano del tutto diversi: andavano su e giù, giravano in tondo, oppure compivano traiettorie irregolari. E poi erano tante, pareva di vedere le lucciole in un campo.
Mentre le osservavo mi sono accorto che sembravano avere qualche collegamento con la nenia di cui ho già parlato: era come se si spostassero a tempo con quella in una specie di assurda danza.
Fra l’altro, ora mi ricordo che anche durante la famosa festa di capodanno ho assistito a un fenomeno simile, sebbene più contenuto, e anche un’altra volta in passato.
Essendo in entrambi i casi a una festa, avevo dato la colpa all’alcol, ma ieri sera ero perfettamente sobrio e nella tranquillità – si fa per dire ormai – di casa mia, quindi nel pieno possesso delle mie facoltà mentali.


24 Aprile

Per qualche motivo a me ignoto, la nenia sta diventando intelligibile. Comincio a cogliere delle parole qua e là nel mormorio monocorde che ormai mi ossessiona giorno e notte.
Spazio è la prima, poi qualcosa che suona come veicolo organico, poi intelligenza e deterioramento. L’espressione che viene ripetuta con maggiore enfasi è ispettore stellare. Non so però che significato dare a questi vocaboli apparentemente privi di senso.
Come abbia cominciato a capire non so dirlo. La nenia non è cantata in nessuna lingua a me nota, le parole che mi sembra di cogliere non le sento con le orecchie. È come se le percepissi direttamente dentro la testa.
Sento inoltre persone che parlano fra di loro. Non so chi siano, per la verità, ma sento le loro voci. Anche quelle direttamente dentro la mia testa, come se si trattasse di comunicazioni telepatiche.


8 Giugno

È terribile.
Ci ho messo un po’ a capire come stavano le cose, ma ora è tutto chiaro.
Alla luce delle mie nuove scoperte, questo diario acquista una fondamentale importanza. Se mi accadrà qualcosa – e io so che mi accadrà, perché loro cercheranno di ridurmi al silenzio – voglio che queste mie pagine possano diventare un’arma per sconfiggerli.

Ma andiamo con ordine. Nel corso di queste settimane le voci sono diventate sempre più comprensibili, tanto che a un certo punto mi sono accorto che ero perfettamente in grado di seguire tutte le loro conversazioni. È stato tramite quelle che ho scoperto chi sono e cosa fanno.
Alieni, è di questo che si tratta.
Lo so che sembra assurdo, ma è tutto vero: sono creature provenienti da un altro pianeta, che lentamente e inesorabilmente stanno colonizzando la Terra.
Li sento parlare continuamente, anche se comunicano fra loro più che altro di notte. Si scambiano ogni genere di informazione, cose riguardanti la loro specie e notizie che raccolgono di giorno in giorno sugli esseri umani. Ci studiano come se fossimo delle specie di animali da sfruttare.
Cercherò di elencare qui sotto tutto ciò che finora ho appreso ascoltando le loro conversazioni.
Non ho ancora capito quale sia il loro mondo di origine e non so quando o in che modo siano giunti qui. So solo che ormai sono dappertutto.
Sono esseri senzienti, dotati di intelligenza e capacità adattative fuori del comune, ma sono perlopiù incorporei. Non hanno una forma o un volume definiti, e devono necessariamente utilizzare un organismo vivente – un veicolo organico – per muoversi, nutrirsi e svolgere ogni altra funzione della vita. Se non ne hanno uno a disposizione, rimangono in uno stato quiescente, possono comunicare fra di loro ma è come se fossero in una specie di letargo nel quale tutte le loro funzioni sono al minimo.
In qualche modo entrano in un corpo e lo parassitano, sostituendo rapidamente la loro volontà a quella della vittima. Tale forma di infestazione ha una durata limitata nel tempo, però, perché i tessuti risentono negativamente della presenza dell’ospite e sviluppano delle patologie degenerative di vario genere. Quelli che noi pensiamo essere tumori o altre malattie sono in realtà molto spesso gli effetti nefasti dell’infestazione.
Quando l’ospite umano muore, l’alieno è in grado di assorbire tutte le sue competenze e abilità. Questo spiega da una parte perché la fascia di età più colpita da quelle che noi crediamo malattie sia dai cinquanta ai settanta anni – persone più ricche di esperienza ma non ancora deteriorate – e dall’altra la velocità con cui queste creature sembrano essersi adattate al nostro mondo: ogni volta che il loro veicolo organico muore esse imparano cose nuove su di noi.
Per passare da un corpo a un altro necessitano di un tessuto organico nel quale penetrare anche solo temporaneamente. Non credo però che possano servirsi delle piante, hanno bisogno di cellule animali.
Sospetto che la carne andata a male nel mio frigorifero sia stata usata a questo scopo da un alieno, il quale ne ha causato in tal modo la precoce decomposizione. Un tessuto già morto come un taglio di carne non ha la possibilità di riparare i danni causati dall’infestazione, quindi ne risente molto prima di uno ancora vivente.
L’alieno in questione è rimasto in casa mia per qualche ora. Probabilmente aveva intenzione di parassitarmi, ma per qualche motivo a me ignoto non ci è riuscito. Spiego in questo modo la presenza maligna che ho percepito e la macchia che ho trovato sul soffitto.

Ci sono varie specie di tali creature, anche se suppongo sia impossibile classificarle in base alla tassonomia di Linneo. Alcune di esse possono assumere un aspetto antropomorfo e sono in grado di mimetizzarsi tra gli esseri umani.
Tali alieni ‘corporei’, chiamiamoli così, godono di grande prestigio presso gli altri. Nelle conversazioni vengono definiti ispettori stellari e sembrano avere un ruolo di protezione nei confronti degli alieni incorporei. Sono incaricati di salvaguardare la loro incolumità e di eliminare tutto ciò che può rappresentare per loro una minaccia.
Poiché come ho detto sono assai intelligenti, essi hanno capito molto bene che per continuare a esistere indisturbati devono stare molto attenti a chi riesce a percepirli. Il sistema che hanno trovato per liberarsi di costoro è davvero inquietante: li fanno passare per pazzi.
Tutti gli ispettori stellari assumono il ruolo di psichiatri, acquisendo in tal modo la possibilità di rinchiudere o sedare coi farmaci quelli che capiscono ciò che sta succedendo.


10 Giugno

Devo stare attento. Di sicuro sanno che c’è in giro un soggetto problematico, come loro definiscono chi si accorge della loro presenza.
L’hanno capito, anche se per fortuna non mi hanno ancora localizzato con precisione.


12 Giugno

Credo che si stiano accorgendo di me.
Ormai riconosco molto bene le persone infestate e noto che cominciano a seguirmi con lo sguardo quando passo.
Cerco di non trovarmi mai da solo in luoghi isolati, perché una volta che saranno certi della mia capacità di percepirli proveranno a eliminarmi in qualche modo. Non so se gli ispettori stellari si limitino a rinchiudere la gente, per quello che so potrebbero usare anche altri metodi. Più drastici, magari.

Gli amici, o quelli che credevo tali, si sono presentati di nuovo in delegazione, stavolta accompagnati addirittura dai miei genitori e da mio fratello, offrendosi per l’ennesima volta di accompagnarmi da uno psichiatra. Lasciati aiutare, mi dicevano tutti solleciti, vedrai che dopo starai meglio.
Lo so io come vogliono farmi stare meglio. Melliflui figli di puttana quelli già infestati e poveri creduloni idioti quelli ancora liberi dal parassita alieno.


15 Giugno

Ho paura. Ora hanno capito che il soggetto problematico sono io. Come abbiano fatto non lo so, ho anche il sospetto che il mio comportamento delle ultime settimane li abbia messi in allarme. Forse avrei dovuto evitare di parlarne con altre persone, probabilmente hanno dei canali di comunicazione per questo genere di cose, oppure hanno cominciato a comprendere i miei pensieri come io comprendo i loro.


20 Giugno

Ho messo delle tende scure alle finestre, almeno posso rilassarmi quando sono in casa. Prima avevo sempre degli sguardi puntati addosso, che mi seguivano in ogni movimento. E quelli che mi tenevano d’occhio evidentemente informavano quelli del piano di sopra di tutto ciò che stavo facendo, perché poi sentivo gli ‘inquilini’ commentare fra loro le mie azioni.
Adesso per fortuna ho un po’ di pace, ma non mi illudo, il fatto di non potermi più controllare li ha fatti arrabbiare, e molto. Sicuramente troveranno qualche altro sistema per sapere cosa faccio.
Aspetto la loro prossima mossa.

Al lavoro la situazione non è migliore. Di tanto in tanto sorprendo qualche collega a fissarmi di sottecchi, e quando alzo lo sguardo, quello si affretta a distogliere il proprio. Sono sicuro che mi siano entrati nel computer, di certo alla ricerca di eventuali miei appunti su di loro. Meno male che di questo diario ho solo una copia cartacea che tengo sempre con me.


21 Giugno

In tutto questo almeno una piccola nota positiva c’è. La mia ragazza è l’unica che ha capito come stanno le cose.
Prima non le avevo detto niente, temevo che anche lei come gli altri mi prendesse per pazzo e magari mi lasciasse spaventata dalle mie idee, ma ammetto che l’avevo sottovalutata.
Quando ieri sera le ho spiegato tutto, non ha pensato neppure per un attimo che fossero le farneticazioni di un malato di mente, ma anzi mi ha riferito che anche lei più d’una volta ha avuto le mie stesse sensazioni strane.
Probabilmente tra qualche mese diventerà come me in grado di percepirli con precisione.

Dobbiamo stare attenti però. Ieri sera non mi sono fidato a lasciarla andare a casa da sola, perché nel momento in cui si è preparata per uscire ho sentito distintamente quelli di sopra che dicevano: ora se ne va, dite al nostro amico di seguirla.
Non so di che ‘amico’ stessero parlando, ma la cosa mi ha spaventato molto e ho preferito farla dormire qui.


25 Giugno

Le tende scure non bastano più. Hanno trovato un sistema per controllarmi anche senza guardare attraverso le finestre. Mi entrano in casa mentre sono al lavoro, frugano tra la mia roba, probabilmente alla ricerca degli appunti che sto raccogliendo su di loro.
Hanno paura che qualcuno di quelli che si accorgono di loro prima o poi scopra un modo per combatterli, magari organizzandosi assieme ad altre persone dotate della capacità di percepirli. Ecco perché si affrettano a eliminare tutti coloro che ritengono anche solo potenzialmente pericolosi in tal senso.

La mia ragazza ha detto che anche a casa sua hanno cominciato a cantare la nenia. Per ora è una specie di mugolio senza parole, che lei percepisce solo in certe ore della notte. Forse dovrei farla venire qui, ma come faccio a essere sicuro che non le accada niente mentre sono fuori? quando ci sono io non entrano, ma nessuno mi garantisce che non approfitterebbero della mia assenza per farle del male.


2 Luglio

Ho preso le ferie, ho riempito la casa di provviste. Lei è con me, rimarremo qui dentro fino a che non avremo trovato un sistema efficace per combatterli.
Da sopra cantano e gridano tutta la notte, sanno cosa abbiamo intenzione di fare, cercano di tenerci svegli per farci impazzire.


4 Luglio

Ormai siamo prigionieri. L’unica volta che ho osato mettere piede fuori di casa sono stato inseguito, credo di essermi salvato per pura fortuna. Era tardi, stavo rientrando con le borse della spesa in mano quando mi sono accorto che avevo qualcuno alle spalle. Mi sono girato e me lo sono trovato esattamente davanti. Era troppo buio per vederlo chiaramente, ma mi ha comunicato una sensazione di terrore agghiacciante.
Ho abbandonato senza esitare quello che stavo trasportando e mi sono messo a correre a perdifiato. Quella cosa, non saprei come altro definirla, mi inseguiva emettendo suoni spaventosi, gorgoglianti e raschianti. Emanava un odore nauseabondo, talmente forte da riuscire quasi a stordirmi.
Ora lo prende, ora lo prende! sentivo ripetere mentre scappavo col cuore in gola.
Attraversando il parco qualcosa deve averlo rallentato, dandomi la possibilità di rifugiarmi in casa e sbarrare la porta.
L’ho sentito salire fino al pianerottolo, ho riconosciuto il tanfo di putrefazione che emanava. È rimasto per un po’ davanti alla porta fiutando e mugolando, poi deve essersene andato.


6 Luglio

Il cerchio si sta stringendo. Questa mattina il centro di Igiene Mentale ha mandato della gente a suonare alla porta. Dicevano che avevano bisogno di parlarmi, che i miei vicini sono preoccupati perché è da giorni che sono chiuso in casa con le tapparelle abbassate. Dicevano che avevano ricevuto delle segnalazioni.
Io e la mia ragazza siamo rimasti immobili e in perfetto silenzio fino a che non se ne sono andati, ma torneranno, lo so che torneranno. Una volta che l’ispettore stellare è sulle tracce di un soggetto problematico non lo lascia andare così facilmente.

La creatura mostruosa non è più ricomparsa, ma io so che sta girando qui intorno. Ne sento l’odore, la sento ringhiare qui sotto. Mi è parso anche di intravederla attraverso una fessura della tapparella. La mia ragazza dice che l’ha sentita anche lei, ieri notte era sotto la finestra della camera da letto.


9 Luglio

Non so quanto potremo resistere qui dentro, le provviste non dureranno all’infinito. E, a parte questo, non credo che gli alieni aspetteranno ancora molto prima di venirci a prendere. Ormai sanno dove siamo e che intenzioni abbiamo, quindi è solo questione di tempo.
Sono tornati quelli dell’Igiene Mentale, siccome non rispondevamo ai loro richiami hanno infilato un biglietto sotto la porta. Né io né la mia ragazza l’abbiamo toccato, è ancora là in mezzo al corridoio.


10 Luglio

Meno male che c’è la mia ragazza qui con me. Se non ci fosse lei credo che sarei già impazzito. È l’unica persona che ha capito veramente quello che sta succedendo, che mi aiuta a combattere invece di mettere in dubbio la mia salute mentale come hanno fatto tutti gli altri.
Sono veramente fortunato ad averla al mio fianco.


12 Luglio

Ho capito. Cristo, era così semplice. La loro sicurezza è la loro rovina, come peraltro succede spesso, e sono state proprio le voci che provengono dal piano di sopra a fornirmi gli elementi per capire come eliminarli.
Quello che ho scoperto è talmente importante che non voglio scriverlo nemmeno qui, un quaderno potrebbe sempre cadere in mani sbagliate, mentre è vitale che queste informazioni vengano conservate in modo da poterne al più presto fare buon uso.
Ora so come liberare l’umanità da questi parassiti alieni maledetti.


13 Luglio

Ne ho parlato anche con la mia ragazza, dobbiamo scappare. Restare qui è troppo pericoloso, quei mostri si stanno organizzando per eliminarci. Li sentiamo parlare tutto il giorno, sono furiosi. Probabilmente non si sono mai trovati di fronte a una volontà di resistenza così decisa, credo che normalmente gli ispettori stellari si occupino solo di qualche innocuo personaggio dotato della capacità di percepire gli alieni ma senza una concreta volontà di nuocere alla loro specie.
Io invece voglio distruggerli, ecco perché dobbiamo al più presto far perdere le nostre tracce.
Al solito, non scrivo dove andremo. Si tratta di un’informazione che non deve assolutamente arrivare a loro.


14 Luglio

È tutto pronto, abbiamo soldi, provviste, medicinali e tutto quello che serve per affrontare il viaggio. La cosa più difficile sarà uscire dall’appartamento per arrivare al garage, ma penso che una volta chiusi in macchina saremo relativamente protetti.

Ore 10,35
Hanno scoperto dove abbiamo intenzione di andare, lo ripetevano con aria canzonatoria poco fa. Com’è possibile? Eppure siamo stati attentissimi a non far trapelare nulla.
Siamo costretti a rimandare la partenza e a cercare una meta alternativa, perché si stanno organizzando per venirci a prendere non appena giungeremo a destinazione.

Ore 14,15
È la cosa peggiore che potessi augurarmi. Maledetti schifosi!
Ho capito come facevano a sapere tutto quello che avevamo intenzione di fare: la mia ragazza ne ha uno dentro.
Non so quando l’abbia infestata e non so come ho fatto a non accorgermene prima, ma ormai il parassita ha sostituito la propria volontà alla sua e l’ha trasformata in un’efficientissima spia. Per fortuna che certe cose non le ho mai dette nemmeno a lei, altrimenti ora sarebbe tutto perduto. Non sapranno mai che ho scoperto come distruggerli, per esempio.
Io la amo, ma l’Umanità è più importante.

Ore 20,40
Arrivano, sento picchiare alla porta.

Questa volta non si fermano. Qualcuno fuori sta minacciando di farla sfondare.

Maledetti.


   
 
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