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Autore: renge_no_hana    25/08/2017    3 recensioni
"Avrei potuto definire la mia vita in mille modi: ripetitiva, anonima, normale, mai entusiasmante. Tuttavia "entusiasmante" non era di certo la parola più adatta a descrivere la situazione in cui mi ero andata a cacciare sin dal momento in cui quei due mi avevano trovata agonizzante sul marciapiede... "Pura follia" sarebbe stato probabilmente più accurato."
Questa fanfiction nasce in risposta alle molteplici contenenti statuarie Mary Sue che bazzicano per il Grande Tempio, sterminando i potenti Gold Saint con i loro occhi cerbiattosi, maciullando i cattivi coi loro poteri incredibili e cercando di soppiantare l’autorità del Big Boss, ovvero la dea Atena.
Si tratta della storia di una ragazza che può "fare cose", ma le quali priorità fino al giorno prima erano comprare il tonno e studiare per l'esame bastardo della sessione. Uno stuolo di bei ragazzi in armatura non conta molto, quando l'immediato futuro prevede il fuoricorso assicurato, allenamenti spaccaossa e l'incombere di un nemico terribile... O forse mi sbaglio?
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Saori Kido, Scorpion Milo, Virgo Shaka
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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MATRICOLA 

 

Una bandiera.
La testa sanguinante di un animale... Un maiale? Eh???
Nutrite il vostro Signore del loro sangue

“- Eva?”

I raggi dorati di un sole ormai già alto nel cielo mi fecero socchiudere gli occhi con non poca fatica.

Tesi istintivamente il braccio alla ricerca di Snippy, il fido orologio a forma di granchio, ma il mio braccio tremante venne a contatto solo col freddo legno di un comodino e il mio corpo lo seguì a ruota, rotolando come un salame giù da una branda cigolante.

Hrnf?” Fu l'unico suono che riuscii a emettere in quel groviglio di arti e lenzuola.

“Per tutti gli dei, Eva!” gridò una voce preoccupata... La tipa di prima, Sigrid! Ero ancora ad Atene, in quel posto assurdo. Grugnii di nuovo.

“Stai bene?” mi chiese la bionda, aspettando un segno di vita.

“Mai stata meglio” risposi sarcastica “adoro i risvegli alternativi.”

Sigrid mi sorrise e io cercai di ricambiare facendo del mio meglio, nonostante occhi e mente fossero ancora annebbiati da un sonno non propriamente ristoratore. Cercai di sopprimere la vena di omicidio plurimo che solitamente mi accompagnava prima della prima tazza di caffè della giornata, ma ovviamente -oh, ovviamente- il tentativo fu mandato a monte.

“FINALMENTE SI E' DEGNATA DI ALZARSI!”

“Kyri, abbassa la voce!”

“Ma chi se ne frega, questa è qui che russa da ie---”

Al diavolo i buoni propositi, quella mattina sarebbero volati schiaffoni e addio civile convivenza.

“Senti, coso... Io non so quale sia il tuo problema” sbottai indispettita “Ma gradirei che la tua voce di usignolo non mi trapanasse i timpani, dato che ho la testa che mi scoppia!"

E fu proprio in quel momento che giunse la realizzazione. Trasalii.

La risposta di quel tappo malefico giunse ovattata e completamente bypassabile ai miei neuroni, completamente impegnati a ricomporre i pezzi del giorno precedente.

“Cazzo.” mormorai.

Era successo di nuovo. Era successo di nuovo davanti a quelle persone e, dato che a quanto pareva non ci sarebbe mai stata fine al peggio, il sonnellino non programmato mi aveva debilitato più del previsto: le orecchie mi ronzavano imperterritamente e il mio stomaco minacciava di ribellarsi al mero ricordo del sangue che sgorgava da quella cosa.

Incrociai il mio sguardo ansioso con quello perplesso di Sigrid.

“Ti ricordi di cosa devi fare oggi, vero?” mi chiese con genuina preoccupazione.

“Uh... No?” risposi. A stento ricordavo del mio arrivo, cosa sarebbe stato oggi?

La ragazza scosse la testa e per un attimo la sua espressione mi ricordò quella di mia madre ogni volta che faticavo a raggiungere le sue aspettative.

 

Venticinque? Ma tua cuggggina ha preso trenta e lode!”

 

Urgh.”

“Priyanka mi ha intimato di ricordarti che il Nobile Shaka ti aspetta presso il giardino degli alberi di Sala... Per il vostro primo incontro, no? Il sole è ormai alto da un bel po' e a lui non piace molto attendere.”

 

Avevo completamente dimenticato quella bizzarra decisione di Saori Kido: scegliermi un maestro in grado di ingigantire le proporzioni dei miei incubi, rendendomi la vita ancora più infernale.

 

“Lasciala perdere, Sig! Mica dobbiamo essere pure i suoi segretari!”

 

Ok... Sarebbe stato quell' adolescente con le turbe a rendermi la vita impossibile, altro che sogni!

Ignorai volutamente quella sottospecie di gremlin tirandomi dietro la porticina del piccolo bagno, fiondandomi nella doccia dopo aver creato una pista di vestiti luridi e insanguinati. Sigrid aveva provveduto a fornirmi della biancheria e una delle semplici e svolazzanti tuniche che, a quanto pareva, costituiva l'uniforme standard di tutte le ancelle? Governanti? Boh. Quella ragazza mi piaceva.
… D'altronde mica potevo presentarmi dal Buddha in accappatoio?

 

Una volta deciso che avrei bellamente ignorato il modo in cui il bianco evidenziasse ogni mia singola imperfezione, presi un bel respiro e uscii dagli alloggi della servitù, dirigendomi verso il fantomatico giardino. Niente colazione... Evidentemente il cibo era per i deboli.

 

____________________________________________________________________________

 

Trovai il biondo Saint della Vergine come l'avevo visto durante il mio incontro con Saori Kido: nella posizione del loto, ad occhi chiusi e con l'aria di chi ti considera allo stesso livello intellettuale di un tricheco.
Gli uccellini cinguettavano, i fiori danzavano nella brezza e io onestamente non sapevo come fargli percepire la mia presenza. Decisi di sedermi e di cominciare nella maniera più logica possibile.

“Buongiorno!”

Il ragazzo -perché questo non solo era il Buddha, probabilmente era anche più piccolo di me- si limitò ad arricciare il naso.
“Gradirei che questi incontri si tenessero ad un orario più consono, la prossima volta.”

“Oh... Ahm... Certo? Mi scusi.” La sua ammonizione mi fece sentire a disagio, rimproverata proprio come un'idiota.

Il Saint annuì, sul suo volto ancora quell'espressione imperturbabile.

“Sono consapevole che ciò a cui ho assistito è la causa del tuo squilibrio interiore.” disse pacatamente “Tuttavia è per questo che sei qui: gestire le manifestazioni, imparare ad esercitarvi sopra una forma di controllo, ma anche a lasciare che essi prendano il sopravvento quando sarà tempo.”

Non potetti impedire alla mia faccia di contorcersi in un'espressione a metà fra lo scettico e il terrorizzato, ma in fondo il capo della baracca era lui e non avrei potuto far altro che fidarmi. Annuii, nonostante fosse alquanto sciocco farlo davanti a una persona potenzialmente cieca.

“Non c'è motivo di essere così apprensiva, siedi e racconta cosa hai visto.”

Mi lasciai cadere sgraziatamente su quel prato incontaminato, incrociando le gambe e cercando di fare mente locale su cosa avessi visto durante il mio blackout.

“Le solite cose, presumo. Urla, sangue, quella voce raccapricciante che parla di un Signore... Stavolta sulla bandiera c'era impalata una testa di maiale....Un maiale! Credo che sia stato peggio dell'ultima volta, questo sì.”

Un lungo silenzio si frappose fra di noi e concentrai la mia attenzione su una margherita che fluttuava tra i sottili fili d'erba.

“La testa di un maiale, del sangue, uno stendardo.” enunciò Shaka all'improvviso, facendomi sobbalzare.

“Ti è mai capitato di vedere una di questi tre simboli in contesti esterni a quello onirico?”

Cercai di spremermi le meningi, ma dubitavo fortemente di aver avuto esperienze con teste di maiale mozze infilzate su una bandiera in tutta la mia vita. Probabilmente quel video orrendo sulla corrida che ci aveva mostrato Ignacio era stata la cosa più vicina allo splatter che avessi visto durante quell' anno di disagio galoppante.

“Beh, vivo a Milano da qualche tempo” risposi titubante “è una città molto multietnica, quindi si vedono un bel po' di bandiere in giro. Niente teste di animali insanguinate, neanche dal macellaio, però...?”

Shaka annuì, la sua espressione sempre più indecifrabile. Mi chiesi se avesse preso lezioni di morte interiore da Aiolia e il pensiero mi provocò il solito moto di ilarità fuori luogo, ma riuscii a trattenermi. Mi sentivo assurdamente fiera del mio fenomenale autocontrollo.

“Seguimi.” ordinò all'improvviso il Cavaliere della Vergine e senza possibilità di repliche mi ritrovai a dirigermi verso il suo Tempio.

Mi condusse in quella che probabilmente era una delle biblioteche più belle che avessi mai visto... Non che avessi chissà che metro di paragone, eh.

L'odore di incenso e quello del pesante legno di cui erano fatti gli scaffali riempiva l'aria, tutto era catalogato ed ordinato in maniera impeccabile, la superficie trasparente dei lunghi tavoli posizionati al centro del vasto corridoio era lucida e splendente... Praticamente un paradiso per i fan del pulito quali la sottoscritta!

Respirai a pieni polmoni quell'aria pregna di cultura, ma il momento zen durò all'incirca 0,0000001 secondi, il tempo di ritrovarmi addosso una pila di volumi grossi almeno quanto i miei avambracci.

"Ma che diav---"

“Allenare il tuo cosmo diventerà una possibilità quando avrai acquisito le basi necessarie.” echeggiò la voce pragmatica del mio Maestro da chissà quale anfratto “Fisica, chimica, biologia, rudimenti di alchimia..."

Spalancai gli occhi incredula.

Avrei dovuto... Studiare? Veramente???

Credevo di essere capitata in una specie di magico mondo in cui produrre ghiaccioli e lasciare che il Buddha si reincarnasse in un fotomodello a caso fossero opera della divinità greca millantata dai suoi bodyguard dorati e non quella... Quella roba?

E poi ero sempre stata una capra in fisica!

“Mi aspetto che tu abbia terminato lo studio di quei tomi entro l'alba. Sono di un valore inestimabile, voglio sperare che tu sia in grado di trattarli col rispetto che meritano.”

COSA???” urlai ancora più sgomenta. La mia voce gracchiante rimbombò per tutta la sala e per la prima volta lessi sul volto di Shaka il desiderio di uccidere. Un passo avanti, forse.
“Ma questi sono dei mattoni, non mi basterebbe neanche un mese---”

Entro. L'alba.” sibilò il Saint della Vergine con un tono che non ammetteva repliche. “Ci incontreremo presso la Sesta Casa una volta che il sole sarà sorto.”

E detto ciò sparì alla velocità della luce. Letteralmente.

Il suono disperato che riuscii a produrre avrebbe potuto rivaleggiare quello di un alce appena travolto da un camion. Anche per salvare il mondo c'era bisogno di studiare? C'erano le prove propedeutiche???

Ah se solo non fossi mai andata a fare la spesa, quel giorno!

 

___________


“Le ripeto che forse sta riponendo troppa fiducia in quella ragazza, Venerabile Atena...”

“Non credi di esprimere un giudizio alquanto affrettato, Aiolia?” sospirò la giovane dea, giocherellando pigramente con uno dei bracciali che le adornavano i polsi sottili.
In quel momento le porte della Tredicesima si spalancarono.

“La Dea ha ragione, Leo... Non abbiamo ancora potuto valutare il potenziale della nostra ospite, in fondo.” tuonò la voce calda e allo stesso tempo autoritaria del Saint dei Gemelli.

“Saga...!”

“Potremmo trarre conclusioni una volta che il suo, ahm... dono... comincerà a darci risposte attendibili.” concluse l'uomo sorridendo.

“Capisco le tue preoccupazioni, Aiolia. La ragazza non è certo Cassandra reincarnata, ma credo che abbia in sé la forza necessaria per aiutarci!” aggiunse Milo dello Scorpione, emergendo dall'ombra del fitto colonnato che adornava l'ingresso del Tempio, accompagnato da Camus dell'Acquario.

“Questo è screditarla deliberatamente, Scorpio.” lo rimbeccò quest'ultimo e l'amico sorrise sornione.

Saori Kido si limitò a stringersi nelle spalle e pregò chiunque fosse persino al di sopra di lei che i suoi Saint avessero ragione.

Il tempo stava correndo troppo in fretta.

___________________________________

Dopo un anno tondo tondo ho riesumato questa fic, ripromettendomi di lavorarci sopra non solo per poterle dare una conclusione, ma anche per renderla fonte di tranquillità e pace mentale in un periodo molto etico e difficile!
Dal prossimo capitolo le cose dovrebbero farsi un po' più "succose" e -ZOMG!- potrebbe arrivare un po' di insight sui sedicenti cattivi che stanno ancora operando nell'ombra!
Grazie a chiunque lascerà una recensione, anche se dopo così tanto tempo dubito che ciò che ho scritto possa risultare molto allettante o avvincente agli occhi di qualcuno. 
Ripeto che l'intento di questa fic è scrivere qualcosa che abbia sia una trama logica, sia un personaggio originale. E' lei la protagonista della storia, ma non della storia del Santuario: la sua presenza non implica l'accoppiarla con qualcuno o il farla diventare una strafiga/Wonder Woman nell'arco di 24 ore. E' un po' goffa, è un po' spaventata, deve far ridere ogni tanto.
 Oltretutto spero di riuscire ad inserire Bronze e Silver Saint nella maniera più appropriata quando sarà il momento. Anche se i miei preferiti sono gli adoni dorati, le caste minori e persino gli Specter hanno comunque tutto il mio affetto (tranne Zelos di Frog, tutti odiano Zelos di Frog). 
Meglio che dia un taglio a questo word vomit infinito e vi lasci pensare a cosa tirarmi appresso: uova marce o pomodori? 
A voi la scelta, un bacio! 

Ren

 

 

  
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