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Autore: morethanyouknow    31/08/2017    3 recensioni
Può l'utopico e famigerato castello di Hogwarts essere il posto sbagliato? Se il tuo nome è Alex Harvey, probabilmente sì. L'indole ribelle e curiosa della ragazza infatti le porterà non pochi problemi, nonostante tutti i maghi vedano del potenziale in lei da preservare con cura. Però una cosa è risaputa: i divergenti non si possono controllare, mai. E se due divergenti si trovano nello stesso posto, potrebbero essere ancora più letali. Alex trascorre un anno fatto di segreti, dubbi e troppi misteri perfino per un'avventuriera qual è lei. La sua vita diventerà un intricato labirinto, fin quando qualcuno non l'aiuterà a risolvere questo grande rebus.
[Crossover tra il contesto di Divergent e quello di Harry Potter, ma i personaggi sono completamente inventati da me].
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Come sempre, l'insistente buio della notte tramutava i miei pensieri in preoccupazioni e sensazioni negative. Era la mia prima giornata ad Hogwarts e l'avevo accolta con molta meno tranquillità rispetto alle mie due compagne di stanza, Nia e Crystal (una ragazza tanto gentile ma tremendamente timida) che dormivano beate da qualche ora. Non potevo neppure estrarre un paio di libri dalla mia valigia, che giaceva sul pavimento non ancora del tutto disfatta, come se rispecchiasse il mio umore esausto. Se avessi fatto rumore avrei creato scompiglio ed era l'ultima cosa che volevo. Appoggio la testa sul cuscino, girandolo dal lato opposto per godermi un po'di fresco. - Non dormi? - mi domanda Nia, con la voce ancora impastata dal sonno. - No, neanche tu a quanto pare - osservo. - Devo accompagnare Nicho nella sua straordinaria avventura - risponde annoiata. - Chi è Nicho? - chiedo, aggrottando le sopracciglia. Nia si mette a sedere, tastando il comodino alla ricerca della lampada verdognola poggiata sopra, che fa a pugni con la tonalità rosa antico dei muri della stanza e il beige dei mobili. Chiunque avesse progettato la camera non doveva avere buon gusto in fatto di arredamento, dato il contrasto dei colori.
- Nicho è il mio migliore amico, quinto anno, Corvonero. E'stato il mio ragazzo per un breve periodo ma è meglio che sia andata così - risponde Nia.
-Beata te che sei sempre circondata da amici - replico, ignorando il discorso sentimentale. Io e l'amore eravamo due binari che avrebbero sempre viaggiato in direzioni diverse, su questo ne ero fermamente convinta. - Io non ho mai avuto molti amici - aggiungo, chiedendomi se in questo modo stessi andando contro i principi fondamentali dei Tassorosso.
-Perché tutte le ragazze t'invidiavano, immagino - risponde lei in tono cortese.
Mi era capitato che alcune ragazze della mia scuola mi dicessero "vorrei essere bella come te" e magari al mio posto un'altra persona si sarebbe sentita lusingata, invece la mia risposta era sempre la stessa: "e invece, sei bella come te". Detestavo quando qualcuno tentava di assomigliare a una persona che idealizzava e considerava la perfezione, così come odiavo giudicare in base all'aspetto fisico, che per me era sempre stato nient'altro che un biglietto da visita. Guardandomi allo specchio, non avevo mai creduto che a caratterizzarmi fossero il naso dritto, le labbra carnose, gli occhi verde acqua e il mio apparire più giovane dell'età che avessi effettivamente a causa dei miei lineamenti delicati e della mia bassa statura, che non superava il metro e sessanta. Ciò che mi rendeva Alex erano le mie esperienze passate, il modo di reagire di fronte alle nuove situazioni, la mia personalità.
-Di che avventura parli? - chiedo, ricordandomi delle parole dette poco prima da Nia.
-Nicho vuole andare nella Foresta Proibita, dice che è un buon modo di festeggiare il primo giorno - risponde.
-Se vogliamo morire ammazzati, direi di sì - ribatto. Una parte di me mi ripeteva che doveva esserci un motivo se veniva chiamata comunemente "Foresta Proibita", un'altra (quella a cui davo ascolto più spesso) mi restava non molto tempo da trascorrere ad Hogwarts rispetto ai miei compagni che ne avevano già vissuto una parte, quindi tanto valeva addentrarsi in qualsiasi avventura mi proponessero, per quanto rischiosa potesse essere.
-A che ora vi vedete e dove? - domando. 
-Davanti alla nostra stanza, tra un'ora. Puoi considerarti invitata - risponde, rivolgendo un'occhiata a Crystal. 
-Spero che lei non faccia la spia. Dici che dovrebbe venire con noi? - mi chiede. 
-Per quel poco che l'ho conosciuta, direi proprio di no. L'importante è che non la svegliamo - rispondo. 
-Mh, vado a prepararmi. 
Nia sparisce in bagno per più di mezz'ora e quando ne esce noto che ha dipinto due segni sulla guancia con un pennarello nero quasi scarico: il risultato è un grigio tenue che spicca visibilmente sulla sua carnagione pallida. 
-Così risulteremo meno riconoscibili - spiega, porgendomi il colore.
-Passo. Ho il cappuccio nero della felpa - rispondo, tirandolo su. Ci incamminiamo verso la porta a passo felpato, socchiudendola appena una volta fuori. Faccio due passi indietro dallo spavento quando mi ritrovo una figura a pochi centimenti da noi che stringe tra le mani una mappa sgualcita. 
-Non sono un dissennatore, sono Nicho - dice silenziosamente. Se non fosse per la sua altezza e corporatura leggermente più robusta, potrebbe essere il sosia di Harry Potter, la leggenda di Hogwarts. Ha gli stessi capelli arruffati color nero corvino, gli occhi chiari incorniciati da una montatura di occhiali ben visibile. 
-Lei è Alex, è dei nostri stasera - spiega Nia. Nicho mi squadra da capo a piedi, prima di rivolgermi un timido "piacere, Nicho".
-Non dovremmo stare a parlare nei corridoi - osservo. - Potrebbero esserci i sorveglianti.
-Sono sempre a controllare i Serpeverde o i Grifondoro, noi siamo quelli che destiamo meno sospetto. Noi due non siamo particolarmente tranquilli rispetto ai membri della nostra Casata - mi interrompe Nicho.
-Anche se all'apparenza non sembra, l'ho notato - sorrido. - Ma è comunque il caso di darci una mossa. 
Scala dopo scala, ci ritroviamo fuori dal castello di Hogwarts. Do un'occhiata alla mappa di Nicho e mi accorgo che la Foresta Proibita è molto più vicina di quanto pensassi, poco distante dalle recinzioni. Ricordo di aver letto qualcosa a proposito: ad esempio, che l'ingresso fosse severamente vietato agli studenti e fosse un luogo per le punizioni. Esterno i miei dubbi ai miei due compagni, che scoppiano in una fragorosa risata all'unisono.
-Per noi niente è impossibile. E in ogni caso non è più così, ogni luogo ora ha facile accesso. Qualunque sito Babbano
tu abbia visitato, ha davvero bisogno di aggiornarsi - spiega Nicho. 
All'una di notte in punto siamo di fronte ad un cancello arrugginito ma colmo di decori, indice della bellezza e l'eleganza ormai scalfita dal tempo. Oltre, si staglia la famigerata Foresta Probita, un insieme di alberi fitti che sembrano osservarti e ridere di te nel buio. Al sentire un rumore un brivido mi percorre la schiena e realizzo di tremare, probabilmente non solo a causa della temperatura gelida. Faccio un passo avanti e mi accorgo che è solo il calpestio delle foglie sul terreno. 
-Ascolta, Alex, qui è comune sentire rumori strani, non siamo soli nella Foresta. Se ti fa paura puoi tornare dentro, ti 
accompagniamo, non sei obbligata a restare - sussurra Nia, calpestando un legnetto che scricchiola sotto la suola delle scarpe. 
-No, vi ho fatto una promessa e non vi lascerò qui - rispondo, stranamente convinta delle mie idee. 
Avvisto un paio di creature magiche del tutto innocue ma preferisco tacere, imitando le mosse di Nicho e Nia, senza dubbio più abituati di me ad addentrarsi in situazioni del genere. All'improvviso scorgo quelli che mi sembrano dei cavalli bianchi, ma quando alzo la testa mi rendo conto che fino alla vita hanno l'aspetto di un uomo. Passo dopo passo, mi maledico silenziosamente per non esser rimasta a casa a dormire e spero che alcuni elementi siano solo frutto della mia suggestione. Le creature cavallo-uomo si disperdono nel bosco correndo all'impazzata e mi rendo conto di quanto sia numeroso il gruppo. Ad occhio e croce, sono più di cinquanta. Ripasso mentalmente le pagine che ho studiato sulle creature magiche di Hogwarts, non ricordando il punto in cui vengono menzionate.
-Oh, quelli sono i centauri - spiega Nicho. - Totalmente innocui, hanno paura dell'uomo.
Tiro un sospiro di sollievo, prima di scorgere un'ombra che si muove tra i cespugli, non abbastanza velocemente da essere una figura non umana. Mi fermo di scatto, urtando la lanterna che Nicho teneva in mano. 
-Ehi, questa l'ho pagata un sacco! - protesta lui ironicamente, chiandosi per raccoglierla. 
-E'intatta. Credo di aver visto qualcuno. Una persona, intendo - dico. 
-Se è così siamo nei guai - commenta Nia.
-Ho bisogno della lanterna, devo andare a cercarla - rispondo. - Stava osservando me, prima.
-Stai scherzando? Ragazza, è un bosco pieno di creature pronto a sbranarti, non una passeggiata nel centro chic della tua
città - replica Nicho. - Veniamo anche noi.
Cerco di ricordarmi la direzione in cui ho visto l'ombra correre e la indico a Nia e Nicho. Mi incammino a destra, seguendo più il mio istinto che la mia memoria, forse bloccata da una nube di terrore mista ai -2 gradi di temperatura completamente percepibili. Ed ecco che la rivedo, la figura che mi aveva osservato con non troppa discrezione poco prima. Afferro la lanterna di Nicho e la punto verso l'ombra. Riconosco la mandibola marcata, i capelli biondi e quegli occhi talmente chiari da sembrare di ghiaccio che possono appartenere solo ad una persona: Matthew Malfoy, che ci guarda con un ghigno soddisfatto. 
-Questo è peggio di tutte le creature orribili in cui ci saremmo potuti imbattere stanotte - commento seccata, abbassando la lanterna e tirando un lieve sospiro di sollievo. Nicho e Nia, invece, dimostrano molta meno tranquillità. 
-Tu non dirai a nessuno che ci hai visti qui! - esclama Nia verso Matthew, puntandogli il dito contro con fare intimidatorio.
-Altrimenti? - risponde lui in tono sbeffeggiatorio.
-Dirò a tutti il tuo segreto.
"Sectum-" inizia a dire Matthew, estraendo la bacchetta dalla divisa e realizzo che sta per pronunciare una maledizione, Sectumsempra, abbastanza potente da essere letale in varie occasioni. Istintivamente chiudo gli occhi e apro i palmi delle mani verso la direzione di Malfoy, sentendo una brezza di vento gelido che s'infiltra nella pelle fino a diventare sempre più pungente. Poco dopo sento un tonfo: Matthew è stato scaraventato a qualche metro di distanza. Resto immobile per qualche secondo prima di realizzare che sono stata io a provocare ciò. Nia e Nicho mi osservano a bocca aperta, al contrario di Matthew che mi rivolge un'occhiata colma di rancore. Si rialza da terra spolverandosi la divisa e si avvicina a me, stavolta senza puntare la bacchetta. Così è innocuo, penso. Al mio contrario. Era la seconda volta in cui mi salvavo senza dover ricorrere all'uso degli incantesimi: era successo in acqua, quando stavo per annegare, e adesso avevo creato un vortice di vento per impedire che venisse fatto del male ad una mia amica.
-So cosa sei - mormora Matthew con disprezzo, strigendomi il polso con forza e correndo verso il cancello. 

Mi lascio sfuggire un'esclamazione di dolore sentendomi bruciare sempre più il punto dove aveva premuto con le dita poco fa. Non c'è nessun segno, eppure provo un dolore mai provato prima, come se tutte le mie ossa si stessero spezzando allo stesso momento. Poco a poco, sul polso si stanno stagliando delle figure, come se fossero dei tatuaggi. Immagino che questo sia fuori dal comune perfino ad Hogwarts, perciò mi siedo sul tronco coprendomi con la manica del cappotto. Poco sotto la mano, si erge un simbolo del fuoco con attorno un cerchio, che sembra essere collegato ad un altro, cioé ad un occhio con intorno un cerchio azzurro. Più sotto, ci sono altri tre simboli, anch'essi piccoli ma ben decifrabili: una bilancia color bronzo, due mani intrecciate e un albero rosso. Mi do un leggero pizzico sulla guancia tentando di capire se si tratta di un sogno o meno. Resto ad osservare a bocca aperta quel marchio inciso sulla mia pelle. 
-Stai bene? - mi chiede Nia, aiutandomi ad alzarmi. - Grazie per avermi salvato la vita - aggiunge.
-Di niente. Sì, credo di stare bene, meglio tornare ad Hogwarts - rispondo. 
**
All'ingresso di Hogwarts, la Preside Smith ci attende con un'espressione severa dipinta in volto, accanto è seduto Matthew con una visibile aria soddisfatta. Realizzo subito ciò che sta succedendo: Malfoy ha fatto la spia e adesso tutti e tre saremo in punizione. 
-Punizione! - esclama la Preside Smith, come a confermare i miei pensieri. - Nicholas Potter, venti punti saranno tolti a Corvonero. Nia Riley, venti punti tolti a Tassorosso. Matthew Malfoy, venti punti tolti a Serpeverde. 
Allora non ha fatto la spia, è semplicemente stato beccato.
-Alexandra Harvey, crediamo che tu non faccia bene a questa Casata. Non hai una buona influenza sui tuoi nuovi amici e sei protagonista di situazioni un po'particolari. Avresti bisogno di trascorrere un po'di tempo dai Serpeverde - mormora la Preside Smith. Nicho apre bocca per parlare e, immagino, prendersi le sue colpe, ma lo interrompo con un cenno della mano. In fin dei conti non era colpa loro, avevano infranto le regole migliaia di volte, era a causa mia che erano stati scoperti. Erano già stati puniti a sufficienza con il togliere dei punti. 
-Si tratta di un breve tempo da trascorrere in un'altra Casata, giusto? Poi potrò ritornare dai Tassorosso? - chiedo, abbassando lo sguardo.
-Se non ti troverai bene nell'altra Casata dopo la settimana da trascorrere, allora sì, potrai - risponde la Preside.
-Sono costretta a scegliere Serpeverde? - domando.
-Crediamo sia la Casata che può aiutarti a scoprire di più sulla tua magia - dice.
-E'adatta a lei, si fidi, Preside - sorride Matthew. Una fossetta compare sulla sua guancia donandogli un aspetto quasi dolce, del tutto in contrasto con i duri tratti del viso e la sua personalità.
-So cos'è adatto a me - rispondo, rivolgendogli un'occhiataccia.


**
Angolo autrice:

Ciao! Volevo ringraziare tutti voi per le recensioni positive, mi hanno fatto molto piacere. Spero che questo capitolo vi piacerà e se volete lasciare un commento siete sembre i benvenuti! Se avete qualche dubbio sulla storia chiedete pure.
Cercherò di aggiornare con costanza nonostante il quasi inizio della scuola.
Alla prossima!







 
   
 
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