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Autore: ThorinOakenshield    01/09/2017    3 recensioni
Ygritte non è morta durante la battaglia tra i bruti e i Guardiani della Notte. E' rimasta con Jon alla Barriera, l'ha aiutato a sconfiggere i Bolton e a riprendersi Grande Inverno. Ora che Jon è andato alla Roccia del Drago, Ygritte è rimasta a Winterfell per proteggere Sansa insieme a Brienne. Qui farà la conoscenza di Arya.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Arya Stark, Ygritte
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Scoccò l’ennesima freccia, e anche questa mancò il bersaglio.
Arya sbuffò, ma non era intenzionata ad arrendersi: sarebbe andata avanti a tirare con l’arco fino al conseguimento del risultato voluto.
Era sempre stata così, la ragazzina Stark: determinata, ostinata e decisamente poco incline a desistere.
Finirò di scoccare frecce solamente quando sarò riuscita a colpire il pallino rosso, dovessi impiegarci cento anni!
“Non colpirai mai il bersaglio, in quella posizione.”
L’espressione concentrata e agguerrita di Arya cambiò, per lasciarne il posto a una sorpresa e spaventata, non appena udì qualcuno pronunciare quelle parole alle sue spalle.
Nel momento in cui la ragazza si voltò, fece fatica a trattenere un sorriso. A parlare era stata Ygritte, la bruta di Jon, la sua compagna, quella ragazza che aveva catturato l’attenzione di Arya dal primo momento in cui l’aveva vista e con la quale non aveva ancora avuto l’occasione di parlare.
La rossa la stava guardando con uno sguardo tutt’altro che altezzoso o saccente, aveva l’aria di una persona che aveva tutte le intenzioni di fare amicizia o di dimostrarsi simpatica e gentile con l’individuo che aveva davanti. Con sé aveva il suo consueto arco, e l’aria da guerriera che la caratterizzava, quell’aria che aveva attratto subito la giovane Stark, in quanto molto simile alla sua, molto simile all’aria che possedevano tutte le ragazze che lottavano contro le imposizioni di quella società maschilista e opprimente, una società che non lasciava spazio alle ragazze per quanto riguardava le armi, la guerra e tutte quelle cose entusiasmanti che Arya aveva sempre sognato.
“Mi piace il tuo arco” disse la ragazzina, posando i suoi occhi sull’arma che la rossa portava sempre con sé. “Devi saperlo usare molto bene.”
Ygritte diede un’occhiata al suo fedele arco, poi tornò a guardare la ragazza. “Diciamo che lo so usare molto meglio di tanti uomini.”
Arya sorrise. Sì, la compagna di mio fratello mi piace proprio, Jon non avrebbe potuto trovare di meglio.
“Se vuoi posso insegnarti.”
La ragazza sgranò gli occhi e fece fatica a frenare l’entusiasmo. “Sarebbe fantastico” si limitò a dire.
Dopo averle rivolto un bel sorriso, Ygritte si mise dietro di lei e sistemò la sua posizione, la schiena, le spalle, le mani sull’arco. Tutto.
Quando la bruta le disse di lasciare andare la freccia, Arya ubbidì, e con sua gran gioia finalmente essa centrò il bersaglio.
Sia Ygritte che la ragazza esultarono con entusiasmo.
Andarono avanti così per un bel po’, finché in Arya non si notarono dei netti miglioramenti.
Jon aveva parlato a Ygritte della sua famiglia, e la ragazza era sempre stata curiosa di conoscere Arya: una ragazzetta avventurosa, ribelle e dal cuore indomito, un po’ com’era stata lei alla sua età.
Mentre la giovane Stark, dal canto suo, si ritrovò a pensare che le sarebbe sempre piaciuto avere una sorella maggiore come Ygritte, una sorella con cui poter giocare alla guerra anziché con le bambole o alle principesse in difficoltà che si fanno salvare dal bel principe. Una sorella che non l’avrebbe fatta sentire strana, diversa, sbagliata, una sorella con la quale avrebbe avuto molte cose in comune.
Arya voleva bene a Sansa, non l’aveva mai odiata, nemmeno quando erano piccole e litigavano per le questioni più futili, e, ora che si erano ritrovate, i loro rapporti erano decisamente migliorati. Però non le sarebbe certo dispiaciuto avere avuto anche una sorella come Ygritte, con cui condividere spade, archi e frecce, anziché abiti e scarpe.
Le due ragazze rimasero a tirare con l’arco per un bel po’, mentre le persone lì vicine le guardavano sorridenti, constatando che, tra le due, fosse nata una gran bell’amicizia.




 
   
 
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