Fumetti/Cartoni europei > Lucky Luke
Segui la storia  |       
Autore: Sherlokette    02/09/2017    0 recensioni
Nella Parigi contemporanea, un ladro misterioso si diletta a rubare gioielli antichi dai musei. Apparentemente inafferrabile, una squadra viene incaricata della sua cattura: Joe, William, Jack e Averell Dalton.
---------
Sono tornata, signore e signori! Dopo un periodo vegetativo sui libri e prossima ormai alla laurea, ecco a voi una storia fresca fresca dalla vostra Sherlokette :)
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Nel corso delle indagini che avrebbero dovuto condurre all’arresto del ladro conosciuto come Lucky Luke, io e i miei fratelli ci siamo imbattuti nell’organizzazione criminale di Dorian Mason, scoprendo così che il nostro ricercato altro non era che un agente agli ordini di quest’uomo senza scrupoli, ordini eseguiti sotto costrizione e minaccia. Mason è stato poi colto in flagrante nel tentativo di vendere all’asta preziose opere d’arte rubate nel corso degli anni per conto suo e di suo padre. Attualmente questi oggetti sono ancora in fase di recupero da parte delle autorità russe in collaborazione con esperti provenienti dai musei di varie parti del mondo, così da poter identificare i legittimi proprietari.-

La conferenza stampa indetta nel dipartimento di polizia a Parigi contava giornalisti di emittenti e quotidiani di quasi tutta la città. La notizia dell’arresto di Mason aveva attirato parecchio l’attenzione dei media, e aveva già fruttato in pochi giorni molta notorietà a Joe e ai suoi fratelli, oltre ad un encomio da parte del loro capo. Ma fino a quel momento il detective non aveva voluto rilasciare dichiarazioni.

Non poteva.

Doveva studiarla bene quella bugia per proteggere Luke.

Un giornalista alzò la mano: -Dove si trova Dorian Mason al momento?-

-E’ stato riportato in America, e consegnato all’FBI in attesa di giudizio. Non c’è dubbio che grazie alle prove raccolte resterà chiuso in prigione per molto, molto tempo.-

Una donna chiese la parola: -Che fine ha fatto Lucky Luke?-

-Purtroppo abbiamo perso le sue tracce in Russia, dopo l’esplosione della sede segreta di Mason. È ancora da considerarsi latitante, ma non conoscendone la vera identità, non pervenuta nonostante le nostre indagini, sarà difficile stabilire dove si trovi al momento.-

Cheyenne, Betty e gli altri tre Dalton si guardarono complici mentre ascoltavano Joe, riuniti contro la parete alle spalle dei giornalisti assieme ad altri poliziotti.

L’intervista andò avanti per un po’; quando negli uffici ricominciò il lavoro regolare Cheyenne raggiunse il detective nel suo ufficio: -Hey!-

-Ciao. Come va?-

-benissimo, ora che hai dichiarato una certa persona introvabile.-

-A proposito, come sta?-

-Molto meglio. Alla fine la diagnosi peggiore è stata la lieve commozione cerebrale. È a casa a riposare, adesso.-

-Bene, sono contento.- Abbassò lo sguardo con un lieve sorriso.

-Ah, Joe: mi ha chiesto di darti questo.- Prese dalla borsa a tracolla un pacchetto rettangolare avvolto in carta rossa e nastro oro: -Ha detto che si tratta di un regalo che tu saprai apprezzare.-

-Uh?- Prese il pacchetto e lo squadrò.

-Devo scappare, fra poco Amélie esce da scuola.- Si soffermò sulla porta: -Joe.-

-Sì?-

-Grazie mille. Per tutto.- Gli rivolse un ultimo sorriso dolce prima di andare. Sorridendo a sua volta fra sé e sé, Dalton aprì piano il pacchetto, ritrovandosi un libro dalla copertina giallo ocra tra le mani, nuovo di pacca. Non c’era il titolo sulla costa, così lo aprì alla prima pagina per scoprirlo: si trattava di un romanzo di Arthur Conan Doyle.

-Ma guarda, è uno dei libri che piace a Luke…- Quando vide il titolo sbarrò gli occhi: una lucetta si accese nella sua mente, un sospetto. Guardò di fronte a sé un attimo ripensando alle loro conversazioni: frammenti come “Preferisco i romanzi storici e d’avventura ai gialli”, oppure “Cheyenne mi ha insegnato a recitare fin da quando eravamo piccoli”.

Uscì dal suo ufficio e andò in quello di Betty: -Ti disturbo?-

-No, Joe, dimmi pure.-

-Ho bisogno di vedere il registro dei permessi di quest’ultimo mese.-

-Certo, aspetta…- Frugò in una pila di documenti fino a trovare il fascicolo giusto: -Ecco qua.-

-Grazie.- Scorse la lista di nomi fino a trovare quello che cercava.

-Va tutto bene?- domandò la psicologa.

-Sì. Grazie, Betty.- Le riconsegnò i documenti e si diresse con passo calmo agli archivi. Non poteva correre, rischiava di attirare l’attenzione.

Una volta giunto in quell’ambiente di polvere e penombra, tenendo il libro dietro la schiena, chiamò con decisione: -Pierre?-

L’arrivo dell’archivista venne anticipato dal rumore di qualcosa che cadeva con un tonfo sordo e fogli che volavano, poi arrivò lui barcollando e balbettando: -S-signore! A-a rapporto, signore! Cosa posso fare per lei?-

-Dimmi, Pierre: tu sei con noi da quanto, di preciso?-

-Uh, non saprei… Un bel po’ ormai.-

-Ah-ah. Potresti spiegarmi per favore qual è il tuo ruolo qui da noi? Fai come se io non lo sapessi.-

-Sì. Dunque, il mio lavoro consiste nel catalogare e immagazzinare le informazioni dei vari casi che gli agenti sul campo raccolgono durante le indagini.-

-Anche le informazioni tattiche delle operazioni?-

-Certo, signore. È una questione di sicurezza.-

-Capisco. Immagino quanto tu abbia dovuto recuperare al tuo rientro.-

-Come?-

-Hai avuto l’influenza in questi giorni, da quel che ho saputo.-

-Esatto.-

-Curioso.- Portò il libro di fronte a sé, reggendolo con due mani: -Hai chiesto un permesso nel mio stesso periodo, lo sai?-

-Davvero?-

Joe aprì il volumetto e guardò con nonchalance il titolo, continuando: -Uh uh. E c’è un’altra cosa curiosa. Il tuo nome.-

-Il mio nome?-

-Gerard. Ti chiami come il protagonista di questo romanzo, sai?- Chiuse di scatto il libro e continuò: -Dimmi se ho seguito bene la scia di briciole di pane… Luke.-

Pierre a quel punto cambiò completamente: con un sorriso, raddrizzò la schiena, tolse gli occhiali e l’applicazione in lattice sul suo viso rivelando che non aveva lentiggini e che il naso era leggermente più piccolo di quanto sembrasse; al posto dei capelli castani, una volta tolta la parrucca, comparve una chioma corvina con un ciuffo pettinato in avanti.

-Non so se farti un applauso o prenderti a schiaffi- disse il detective.

-Il suono sarebbe lo stesso.-

-Sei sempre stato qui, sotto il mio naso.-

-Ammettilo, è stata una bella sorpresa.-

-Puoi ben dirlo.- Dalton posò il libro sulla scrivania nella stanza: -Considerando che eri lì mentre dicevo a tutti che sei irrintracciabile, immagino il tuo sforzo nel cercare di non ridere.-

-Ma io non volevo ridere.-

-Ah no?-

-No, Joe.- Gli si avvicinò: -Di ballare e festeggiare. Ti rendi conto di cosa hai fatto?-

-Dipende…?- Si accomodò sedendosi sul bordo della scrivania.

-Col tuo discorso hai messo la parola fine alla vita criminale che ero stato costretto ad intraprendere. Il tuo aiuto è stato impagabile.- Il suo sorriso si addolcì: -Mi hai reso la libertà.-

-Non c’è di che.- Si mise a giocherellare con l’angolo di un foglio: -E per quanto riguarda il tuo ruolo qui?-

-Non devo più spiare la polizia. Pierre Gerard deve sparire a sua volta; ho già pronta una lettera di dimissioni.-

-Non è detto. Puoi restare.-

Lucky scosse la testa: -Basta segreti e identità false, Joe. E’ meglio così. Inoltre, non potrei reggere il ritmo con il mio lavoro al Moulin Rouge.-

-Dunque d’ora in poi sarai solo Luke.-

-Esatto.-

Il detective lo guardò, inclinando la testa: -Allora… Che si fa adesso?-

-Che ore sono?-

-Mezzogiorno e mezzo. Forse di più.-

Luke gli si affiancò, appoggiandosi al piano col fondoschiena: -Che ne dici se dopo essermi cambiato ce ne andiamo a pranzo, io e te? Conosco un posticino dove preparano degli ottimi piatti tex-mex.-

-Ma lo sai che io e il cibo piccante non andiamo d’accordo.-

-Certo che lo so.- Si guardarono per poi cominciare a ridere entrambi di gusto.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Lucky Luke / Vai alla pagina dell'autore: Sherlokette