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Autore: Red_Poison    09/09/2017    0 recensioni
Kaleya si è trasferita da poco dopo essere sfuggita da una caccia selvaggia che ha sterminato la sua intera famiglia, il suo intero branco. E adesso, le sue uniche priorità sono la sopravvivenza e la vendetta.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Sente ancora le ossa spezzarsi e la carne lacerarsi, le urla di dolore espandersi per la foresta e il ringhio degli altri farsi sempre più lontano e distante mentre la sua vista sfoca e le uniche cose che riesce ancora a vedere sono dei corpi in penombra cadere al suolo e il sangue espandersi sul terreno.

"Devi stare attenta alla luna rossa, per gli umani non significa nulla,
ma per noi è un segno, preannuncia l'inizio della battuta di caccia.
Non rimanere mai sola durante quelle notti, rimani sempre in branco,
non fidarti e non guardare mai quella luna.
"


Mi alzo di scatto grondante di sudore mentre stringo ancora le lenzuola tra le mani, porto una mano alla fronte e faccio dei respiri profondi cercando di calmare il mio battito cardiaco.

"Sono passati tre anni è ancora quell'incubo torna puntualmente a tormentarmi..."
Sospiro stanca e porto il mio sguardo sul comodino per guardare l'ora, 07:30. Merda...Devo sbrigarmi o farò tardi.

Scatto velocemente giù dal letto e corro in bagno per darmi una rinfrescata al viso e non posso far a meno di osservarmi allo specchio, occhiaie scure, più visibili del dovuto per via della mia carnagione molto chiara, occhi stanchi e capelli bianchi scompigliati. Ci metto poco a sistemarmi e a vestirmi, senza perdere altro tempo mi avvio a piedi verso scuola a passo svelto.
Entro a scuola riprendendo leggermente fiato, come ogni giorno posso sentirlo, sento il loro sguardo posarsi su di me, non sono molto ma li percepisco, vogliono uccidermi, sanno che sono sola, debole e pericolosa, sono nel loro territorio.

"Kaleya? Hey mi ascolti?"

"Come?" Sposto lo sguardo nella direzione della voce.

"Margaret, scusa ero distratta."

"Ho notato tesoro, a che pensavi?" Ci metto un po a rispondere mentre mi osservo ancora intorno.

"Nulla di importante...Andiamo in classe." Dico prima di avviarmi con lei verso l'aula.

Veniamo bloccate da alcuni ragazzi che non liberano il passaggio, ma non ci mettiamo molto a capire il motivo, come ogni mattina sta passando per i corridoi la "regina" della scuola.
Non sono quì da molto tempo, ma non ci è voluto nessuno sforzo per inquadrare chi, secondo gli altri, comanda in questa scuola; e una di questi e proprio lei, Jennifer, considerata dal 99,9 % dei ragazzi della scuola la più figa, non che io possa dire che non abbia un bel faccino, ma non è poi tutto questo gran che. 

"Spostati." I miei pensieri vengono interrotti da Jennifer ferma davanti a me.

"Come scusa?" 

"Ti ho detto di spostarti, sei sorda novellina?" Mi dice con arroganza. 

"E tu non hai imparato le buone maniere?" Rispondo a tono.

"Come osi...Hai idea di chi sono!?" 

"Certo, per non sapere chi sei quì dentro bisognerebbe essere proprio stupidi, ma non mi interessa, quindi, o impari le buone maniere o ti sposti di qualche centimetro per passare." 


"Tu piccola.."
Mi spintona scostandomi per passare con la sua solita aria d'arroganza e un leggerissimo, quasi impercettibile ringhio mi sfugge ma mi calmo all'istante, arrabbiarsi con lei è solo una perdita di tempo. 
Io e Margaret entriamo in classe e ci sediamo ai soliti posti, spero che la professoressa non se ne esca con un'altra delle sue brillanti idee per "vivacizzare" la lezione.

"Ragazzi sedetevi tutti ai vostri posti" Dice la professoressa entrando in classe.

"Oggi voglio presentarvi un nuovo studente, il suo nome è Tyler Mason, si è trasferito da poco e oggi è il suo primo giorno, fatelo sentire a suo agio."
Appena il ragazzo entra in classe non posso fare a meno di fissarlo intensamente per via del forte odore che emana e a quanto pare anche lui mi sta fissando e sembra abbia avvertito qualcosa, questo odore non è per nulla quello di un normale essere umano. 

"Signor Mason, si sieda pure nel posto vuoto dietro la signorina Nikolaevich." 

Tyler si siede proprio dietro di me, ma stranamente non emette un fiato e non chiede nulla, anche se posso sentire il suo sguardo che ogni tanto punta verso di me.
La lezione finisce, Margaret si avvia per prima verso l'uscita dopo avermi detto di avere un urgente bisogno di andare in bagno e io me la prendo comoda visto che la prossima ora non ho lezione, faccio per uscire ma il ragazzo nuovo mi sorpassa sussurrando qualcosa. 

"Per fortuna non sono l'unico in circolazione"

Mi giro di scatto verso di lui, ma è già uscito dalla classe, lo sapevo, i miei sensi non si erano sbagliati. 
 
   
 
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