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Autore: LaViaggiatrice    20/09/2017    2 recensioni
Mi dispiace, amore mio. So che non puoi comprendere, forse non potrai mai. Ma è stata la scelta giusta; non avrei potuto vivere con la consapevolezza che delle persone innocenti avevano pagato la mia libertà con la vita.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mi dispiace, amore mio.
So che non puoi comprendere, forse non potrai mai. Ma è stata la scelta giusta; non avrei potuto vivere con la consapevolezza che delle persone innocenti avevano pagato la mia libertà con la vita.
Ti vedo in questa casa tua, a Brightwall; un paesino di quelli che piacciono a noi, isolato dal trambusto, dalle fabbriche, dal fumo e dalla tristezza di Bowerstone. Ti vedo quelle sere che torni a casa a dormire stenderti sotto le coperte e scoppiare a piangere mormorando il mio nome.
Vedo le lacrime sgorgare dai tuoi meravigliosi occhi verdi, i singhiozzi scuotere il tuo corpo provato dalle battaglie, che ha abbandonato le dolci forme di bambina per quelle sensuali di una donna in poco tempo, forgiato dall’uso del martello. Mormori il mio nome, chiedi perché. Perché stai così male, perché il tuo cuore sta sanguinando. Perché tuo fratello ti ha fatto questo, ci ha fatto questo. Volevamo solo stare insieme, solo amarci.
Poi ti addormenti abbracciando il cuscino, vedo il tuo viso che finalmente si rilassa e scivoli in un sonno profondo.
La mattina dopo ti svegli, e riparti. Vai in piazza, dove ti si avvicina una donna, che ti porge un regalo. La guardi prima stupita, poi commossa, e la abbracci. La tua migliore amica, l’unica che a quanto pare hai fatto entrare nel tuo cuore distrutto. E poi, vedo lui. L’uomo che ti ama. Indossa dei semplici vestiti da borghese, e ha corti capelli scuri e occhi nocciola. Lo vedo venire verso di te, chiederti se vuoi andare con lui al Lago Bower a passeggiare per quella che è l’ennesima volta, cercando di convincerti dicendo che vi divertiterete, che ti piacerà. Ti irrigidisci e impallidisci, sospiri e scuoti la testa, mormorando che non puoi, che ti dispiace se non provi niente per lui, e ti allontani.
Non era così che doveva andare.
Poco prima che fossi allontanato dalle guardie di tuo fratello, chiedesti un minuto per dirmi addio. Ricordo ancora che mi dicesti tra i singhiozzi – Io ti amo Elliot. E non amerò mai nessuno come amo te.-.
Ti presi il viso costringendoti a guardarmi negli occhi – Non dire così, no. Devi rifarti una vita. Dimenticami. Ti farai solo del male.-. Scuotesti la testa, e in quel momento tuo fratello ordinò di portarmi via – Promettilo!- esclamai. Ma tu ti girasti verso tuo fratello con occhi carichi di rabbia e odio – Non ti perdonerò mai per questo!- gli gridasti, mentre i battenti si chiudevano. La sua voce odiosa mi raggiunse anche da dietro la porta chiusa – Bene, così non rischi di dimenticare. Scortate mia sorella nelle sue stanze!-.
Arriva un nuovo giorno. Parti per il Campo degli Stanziali per consegnare un regalo, chiacchieri di cose futili con le donne del luogo… eppure sei così diversa da loro; ti sei fatta crescere i capelli fino alle spalle e hai ravvivato i riflessi rossi con la tintura, indossi pantaloni da brigante e stivali e giacca da mercenario, che lascia intravedere il cuore tatuato sul seno e il fiore sul braccio destro. Il martello ti pende a tracolla insieme al fucile, e i guanti nascondono le manopole. Sei così bella che sembri una dea. La degna figlia di tuo padre, direbbero in molti. Gente che conosce solo il tuo lato forte, che ti conoscono come l’”eroina di Brightwall”.
E torna la sera, insieme ai tuoi fantasmi. Vai a dormire; il giorno dopo dovrai partire presto per Bowerstone e rincontrare Page. E allora scoppi di nuovo a piangere e ti sento singhiozzare – Mi dispiace Elliot. Io… io ci ho provato ma non ci riesco. Io ti amavo, e ti amo ancora. So che vorresti che andassi avanti ma non posso… Non ce la faccio. Quando sei morto, ti sei portato via il mio cuore. Oh Elliot, mi manchi così tanto… Elliot…- e piangi, piangi fino a che non ti addormenti preda della disperazione.
Una lacrima riga la mia guancia. Anche tu mi manchi da morire, piccola mia. Ma un giorno saremo insieme di nuovo. Te lo prometto.
So che mi farai essere fiero di te, sarai una regina buona e gentile, proprio come tuo padre.
E alla fine di tutto, noi ci ritroveremo insieme, e non ci lasceremo mai più.
Te lo giuro, amore mio.

*Angolo Autrice*
Ciao! Era da un po' che mi ronzava in testa questa storia, e finalmente l'ho messa per iscritto. Inutile dire che le innumerevoli volte in cui ho giocato a Fable ho sempre mandato a morte il povero Elliot. Quindi per farmi perdonare ho deciso di dedicare a questi due amanti dal destino avverso questa one-shot. Vi è piaciuta? è una cosa inguardabile? Beh, a me basta avervi almeno un po' commossi. Grazie a chiunque vorrà recensire, e anche a chi vorrà solamente leggere. Un bacio!
   
 
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