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Autore: Gloria Lovely    23/09/2017    2 recensioni
A combattere a fianco delle guerriere Sailor sarà una squadra proveniente dalla galassia Andromeda, custodi di gemme dai poteri speciali e leggendari. Ogni nemico è in cerca di vendetta, con un unico obiettivo: impadronirsi del Cristallo d'Argento e distruggere la Via Lattea e la sua alleata.
Riusciranno le Sailor Senshi, grazie all'aiuto di Sailor Y e la sua squadra, a sconfiggere il male e liberare i loro pianeti dalla distruzione?
Suddivisa in tre atti: 'The Other Galaxy', 'Verbo Cordis' e 'Daemonium Ribellium'.
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«Questa storia era nata col nome di "Fragile Guerriera", ora divenuta una saga vera e propria.»
Spero vi piaccia!
Buona lettura.
© Gloria Lovely 2017
Genere: Comico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Inner Senshi, Nuovo personaggio, Outer Senshi | Coppie: Endymion/Serenity
Note: Missing Moments, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Dopo la fine, Più serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pretty Guardian Sailor Andromeda | Saga'
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Act. 1 | "The Other Galaxy"

Fragile Guerriera









Capitolo uno

• La paladina del coraggio •












«Di nuovo in ritardo, Lisa.»

La mia professoressa mi guarda in cagnesco, una punizione, questa volta, non me la toglierà nessuno. Tengo lo sguardo abbassato con l'aria imbarazzata e, come al solito, i miei compagni ridono alle mie spalle. Ogni giorno, sempre la stessa scena.
«Vuoi fare i compiti extra o lavare i pavimenti?» domanda ironicamente una delle mie compagne.
Non oso neanche rispondere, almeno per non peggiorare la situazione. Rei ed Ami sono le uniche ragazze che non parlano anzi, si sentono a disagio nel vedermi avvilita. Per tanto tempo, sono stata sempre da sola. Usagi e le altre vogliono approcciare con me e, come sempre, non faccio mai un passo avanti e resto sempre in disparte. I miei compagni di scuola m'ignorano completamente; è come se non fossi lì con loro o meglio, come un fantasma.
Mentre mangio una mela verde, vedo Rei venirmi incontro e sedersi accanto a me.
«Lisa, perché te ne stai qui?» mi chiede confortante.
«Nessuno mi vuole.» mormoro con lo sguardo basso, giocherellando con una ciocca dei miei capelli bruni e lucenti.
«L'unica cosa su cui posso contare è la solitudine.»
«Ci siamo io e le altre ragazze, non è il caso di dire così.» mi sorride dolcemente. Non posso non ricambiare quel dolce gesto amichevole, l'unica persona che ha il coraggio di sorridere davanti a me.
«Sei davvero buona, Rei.» la guardo con un sorriso, il più forzato di sempre.
«A me piace tanto aiutare le persone come te, Li. E poi, smettila di compiangerti.» appoggia poi una mano sulla mia spalla.
«Beh... è solo che...»
«Non voglio più vederti così avvilita. Me lo prometti, Li?» allunga il mignolo dell'altra mano come segno di promessa.
«Te lo prometto.» sorrido, incrociando infine il mio mignolo col suo.







Corro in bagno e chiudo la porta, andando poi davanti allo specchio. I miei occhi azzurro chiaro sono lucidi, come due grandi zaffiri. Se c'è una cosa che odiavo di me stessa è il colore dei miei capelli: castano scuro. Bellissimi? Non proprio.
Lo direbbe mai un ragazzo? Sarei mai parsa bella anche a lui, priva di difetti e degna di essere presa tra le braccia, consolata e amata?
Certo, il mio carattere è sempre stato infantile - colleziono ancora i peluche dei manga più famosi -, ma so ragionare come un'adulta. Mi sistemo frettolosamente i capelli prima di uscire, cambiarmi le scarpe e poter finalmente tornare a casa.
Arrivata nella mia stanza - dopo aver visto le vetrine con aria sognante, come sempre -, apro la porta del bagno e mi faccio una doccia veloce, poi vado in camera mia a studiare per il prossimo esame. Di colpo, trovo un braccialetto con due piccole biglie rosse e una azzurra al centro, proprio accanto al mio diario.
Non appena le sfioro con le dita, cominciano a fluttuare davanti a me e ad illuminarsi sprigionando una luce abbagliante. Appare l'immagine di una galassia viola e azzurra, poi una strana scritta in corsivo. L'istinto mi dice che è una trappola, ma nulla mi vieta di leggerla ad alta voce.



«Potere di Andromeda, vieni a me.»



Non appena finisco di pronunciarla, la luce diventa sempre più forte e comincio a sollevarmi da terra.
I miei capelli bruni e lunghi diventano azzurri, raccolti in una coda alta e liscia; il fermaglio è ricoperto di brillantini argentati e due perle rosso chiaro. La mia uniforme scolastica cambia completamente forma diventando azzurra, blu e bianca. I bordi della gonna d'argento, le maniche di un azzurro chiaro brillantinato e trasparente. Appare poi un fiocco d'argento splendente e al centro, si attacca la biglia azzurra. Le mie ballerine rosa diventano delle scarpe col tacco blu scuro legate insieme ad un nastro bianco e sulla mia fronte si disegna una tiara d'oro.
Finalmente, ritorno coi piedi a terra con quello strano vestito addosso e quel colore di capelli assurdo; mi sento una persona nuova.
«Che cosa è successo?» domando intontita, e una strana voce mi risponde.
«Sei diventata Sailor Y, la paladina del coraggio della galassia Andromeda.»
Mi guardo davanti lo specchio affascinata, sfiorando con i polpastrelli il tessuto morbido della gonna e del fiocco argentato. Sono diventata davvero una guerriera?
«Perché proprio io?»
«Sei una ragazza particolare, dentro di te si nasconde una coraggiosa guerriera.»
Distolgo lo sguardo.
«Non è vero.»
Lo specchio riflette una ragazza dal carattere fragile, una fifona che ha paura di tutto ciò che vedeva intorno a sé. Come può quella voce dire il contrario?
«Devi solo liberarti da te stessa.»
«N-no... aspetta!»
Non sento più la voce, probabilmente è sparita. Mi sono trasformata improvvisamente in una supereroina. Una scoraggiata come me non può esserlo, i malvagi rideranno sicuramente di me. No, non può essere vero, questo accade nei manga e nei cartoni animati... com'è possibile?

Se questo è un sogno, svegliatemi.







   
 
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