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Autore: vas_happenin09    07/10/2017    1 recensioni
Zayn è un cantante di fama internazionale, una persona buona, gentile e molto sensibile. Un giorno, grazie ad una lettera, incontrerà Liam, un ragazzo malato che ha espresso il desiderio di incontrare il suo idolo prima che sia troppo tardi. Il destino sarà dalla parte di Liam, o non riuscirà a salvarsi?
è una storia Ziam, se non vi piace il genere non entrate.
Accenni Larry e Nosh.
Potete trovarla anche su wattpad, ho lo stesso nick anche lì.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Caro Mr Malik,

mi chiamo Jane Payne, ma probabilmente non le interessa. 
Ho voluto scriverle questa lettera, nonostante io sappia che detesta ricevere posta dai fan, per chiederle una cosa molto importante. Parto dicendole che non sono una sua ammiratrice e non le sto per chiederle di sposarmi, dal momento che lo sono già da poco più di venticinque anni. Tuttavia mio figlio la ammira moltissimo, è un suo fan da quando caricava ancora video su youtube con le sue cover, che trovo molto belle. Volevo parlarle proprio di lui. Mio figlio si chiama Liam Payne, ha diciotto anni e come ultimo desiderio ha chiesto di incontrare lei, Mr Malik. Non gli resta molto da vivere, ma non voglio certo annoiarla raccontandole la storia della sua vita o i problemi che ha. Le chiedo solo di venire a farci visita, anche solo per cinque minuti, per rendere felice Liam.. vorrei rivedere il suo bel sorriso almeno un ultima volta. Se non vuole farlo per un suo fan, pensi che sarebbe un'ottima pubblicità per lei. 

Le lascio il nostro indirizzo e il nostro numero di telefono. 

Spero di ricevere una sua risposta.

Con affetto, Jane Ryan Payne. 

L'indirizzo lo scrisse alla fine della lettera, con una bella calligrafia femminile. Piegò la lettera e la infilò in una busta, appiccicò il francobollo e la spedì subito, era molto urgente per lei. 

***

-hey amico, ti ho preso la posta- disse Louis mentre entrava in casa dell'amico.

Louis era un ragazzo semplice, amico della pop star internazionale Zayn Malik fin da quando portavano il pannolino. Basso, capelli castani e due occhi celesti che facevano invidia al cielo, era l'unica persona a conoscere i più intimi segreti di Zayn. Era sempre considerato l'anima della festa, sapeva come far divertire tutti, era aperto a nuove esperienze e sapeva essere dolce come pochi.

Zayn Malik era un ragazzo di buona famiglia, ebbe a che fare con i soldi ancora prima di riuscire a capire qualcosa della trigonimetria che fino a qualche anno prima era costretto a studiare al suo liceo. Era alto, moro, occhi scuri e misteriosi, taciturno finché era sobrio, un pazzo scatenato quando decideva di bere qualche bicchiere in più. Era famoso in tutto il mondo per la sua bella voce e per la sua brutta reputazione da donnaiolo, anche se in realtà era gay fino al midollo, ma questo lo sapeva solo Louis. 

-grazie Lou, poggiala pure sul tavolo- disse il moro senza distogliere lo sguardo dal suo computer, lasciando perplesso il castano.

-hai ricevuto una lettera da una certa Jane Payne- annunciò Louis mentre cercava di capire di cosa si trattasse.

-buttala, sarà di una fan- sbuffò Zayn, alzando gli occhi al cielo esasperato. -ho detto che non volevo ricevere posta dai fan, credevo di essere stato molto chiaro! Cosa ho aperto a fare un cazzo di blog se continuano a intasarmi la posta?!- sbottò il moro, girandosi finalmente verso il ragazzo davanti a lui, che continuava a fissare la busta.

-qua dice che è importante- alza appena le spalle Louis, sedendosi sul divano, di fianco all'amico che sbuffò di nuovo.

-tutti dicono che è importante, poi quando apri le loro buste leggi cose come "oh Zayn, sposami!" oppure "ti amo più di mia madre!". Non aprirò più lettere delle fans- scosse la testa contrariato, tornando a concentrarsi sul suo computer. 

-lo farò io allora, sarà piuttosto divertente- disse indifferente Louis, aprendo quella dannata lettera che lo incuriosiva tantissimo. Iniziò a leggere la lettera, rimanendo turbato dalle parole tristi di una madre disperata, che vuole rendere per l'ultima volta il figlio felice. 

-devi andare da quel ragazzo, Zayn!- disse Louis, girandosi a guardare l'amico intento a smanettare sul suo computer. Il ragazzo aggrottò le sopracciglia non riuscendo a capire. Di che diavolo parlava? 

-non capisco, Louis- disse semplicemente, girandosi a guardarlo chiaramente confuso.

-devi leggere questa leggera, Zayn- il ragazzo scosse la testa in segno di disapprovazione. 

-te l'ho detto, non leggo più le stronzate che mi scrivono per posta- disse semplicemente prima di tornare a guardare il suo pc. Louis, ormai stufo dal suo comportamento, prese il portatile del moro e lo chiuse, spostandolo dalle sue gambe sotto le proteste di Zayn.

-ti dirò io cosa c'è scritto, allora. L'ha spedita la mamma di un tuo grande fan, dice che non vivrà molto a lungo e l'ultimo suo desiderio è quello di incontrarti! Devi andare da lui, Malik- disse autoritario Louis, posando la lettera sulle gambe del moro, che si accigliò.

-chi ti dice che non si è inventata tutto? Magari è una stupida ragazzina che direbbe cose orribile pur di incontrarmi!- alzò le sopracciglia, guardando Louis con sguardo ammonitore. -e non dirmi cosa fare, Tomlinson! Ora ridammi il pc- Louis restò a guardarlo per un istante, scuotendo poi la testa. 

-cerca questo Liam Payne su facebook e vediamo se esiste davvero. La madre dice che ha diciotto anni- propose il castano, poggiando i piedi sul tavolino davanti al divano per mettersi comodo.

-hai idea di quanti Liam Payne potresti trovare su facebook?- disse Zayn accigliato, passandosi una mano fra i suoi capelli scuri. Non aveva tutti i torti: quando andava ancora al liceo provò a cercarsi su google e uscirono così tanti Zayn Malik che faticò a trovarsi. 

-ci ha lasciato un numero di telefono, prova a chiamare- disse Louis, alzando le spalle facendo una piccola smorfia all'espressione dubbiosa dell'amico.

-eh va bene, non ho nulla da perdere- sbuffa appena alzando gli occhi verso l'alto, prendendo il proprio telefono dalla tasca dei jeans e digitò il numero scritto sulla lettera, aspettando che qualcuno risponda.

-pronto?- sentì poco dopo una voce femminile, gentile e cordiale.

-parlo con la signora Jane Payne?- chiese Zayn dopo un attimo di silezio. 

-si, chi è lei?- chiese cordiale la signora, ma con una leggera intonazione di confusione. Di certo non si aspettava che il cantante l'avrebbe chiamata.

-sono Zayn Malik. Ho ricevuto la sua lettera signora Payne e prima di fare visita a suo figlio volevo accertarmi che non sia tutta una storia inventata.- disse sincero senza giri di parole, li detestava. 

-oh signor Malik, è un piacere sentirla. Mi dispiace se le ho inviato questa lettera, so quanto ci tiene alla sua privacy e so che detesta il fatto che le fans le intasino la buca delle lettere, ma era l'unico modo per arrivare a lei. Come le ho detto nella lettera, mio figlio non vivrà ancora per molto- la voce della donna andò ad affievolirsi sempre di più fino a spegnersi. Le faceva male dire quella frase, ma era necessaria in quel momento. Prese coraggio e dopo un istante di esitazione continuò -le darò tutte le prove che vuole affinché lei si convinca che questa storia è vera. Oppure può aspettare e parlarne direttamente con lui, già dal suo aspetto di capisce che è molto malato.- concluse la donna con grande forza di volontà, se fosse stato per lei sarebbe stata già in lacrime inginocchiata sul pavimento. Non voleva perdere suo figlio, era troppo giovane e lei era dell'idea che dovrebbero morire prima i genitori dei figli. 

-non voglio nessuna prova scritta, signora Payne, verrò il prima possibile da lei e suo figlio. Vorrei essere preparato a ciò che mi aspetta: in che condizioni è suo figlio?- chiese titubante Zayn. Aveva sentito il tono della donna, era distrutta e non voleva farla star male ancora di più, ma per lui era fondamentale saperlo. Era fin troppo sensibile e non riusciva a trattenere le lacrime quando andava a trovare un malato terminare all'ospedale, trovandolo ancorato a un letto ed a delle macchine per aiutarlo a restare in vita il più possibile. Sentì la donna sospirare leggermente.

-riesce ancora a stare in piedi, ma è molto magro e si stanca facilmente.- disse solamente la donna, fin troppo vaga. -le do un consiglio, Mr Malik: non guardi troppo a lungo gli occhi di Liam, gli dà parecchio fastidio- continuò dopo un instante di silenzio. Si diedero un appuntamento per il giorno dopo, salutandosi poco dopo. Quando Zayn si girò verso l'amico, notò il suo sorriso da "hai fatto la cosa giusta". Scosse la testa chiudendo gli occhi con un espressione sofferente in volto.

-non posso andarci, Lou!- sbraitò il moro, passandosi una mano fra i capelli. -che cazzo mi hai fatto fare?!-

-ma che stai dicendo? Ormai hai assicurato quella donna che ti saresti presento!- lo rimproverò Louis, guardandolo truce. -tira fuori le palle e non fare il bambino di due anni!- quasi urlò il castano. Tutte le volte faceva così: prendeva un appuntamento personalmente con qualche ospedale per andare a trovare i suoi fans meno fortunati e poco prima di andare all'appuntamento, si pentiva dandosi dello stupido e pretendava di non andare. Era Louis che lo prendeva per le orecchie e lo trascinava entro l'ospedale, accompagnato dai suoi manager, ovviamente. Quando tornava a casa, il poveretto del suo amico, doveva subirsi i suoi piagnistei da femminuccia e le sue frasi da depresso cronico. Le ultime furono "quei bambini sono così piccoli, non possono morire" oppure "vorrei morire io al posto loro! Domani vado all'ospedale più vicino e dono tutti gli organi a quei poveretti". Louis sopportava in silenzio, dandogli qualche parola di conforto quando riusciva a prendere dell'aria, dato che Zayn lo stringeva sempre in un fortissimo abbraccio che quasi lo soffocava.

-amico, so che sei più sensibile di una donna incinta, ma datti un contegno. Ci sono persone meno fortunate di noi e tu in qualche modo riesci a renderle felici, dovresti essere orgoglioso di te e continuare a fare ciò che fai. Domani andrai a casa di quel ragazzo, gli farai passare le sue ore più belle della sua vita e tornerai a casa senza versare neanche una lacrima, come un uomo. So che ti dispiace tanto per quelle persone ma non puoi fare niente, se non pregare il tuo Dio, perché le lacrime non risolveranno nulla- finì il suo piccolo monologo, accarezzando i capelli bruni di Zayn, il quale si rilassò annuendo appena.

-hai ragione, grazie Lou- sorrise all'amico, dandogli un veloce abbraccio prima di alzarsi dal divano, dirigendosi in cucina. Appena arrivò nella stanza si allungò verso il congelatore e prese una vaschetta di gelato, portandola poi con sé in salotto con un cucchiaio. Louis lo guardò fra il divertito e l'esasperato. Perché doveva sempre mangiare chili di gelato dopo aver fatto discorsi del genere? 

-mi fa sentire meglio- rispose Zayn con la bocca piena, chiarendo i dubbi inespressi del castano. 

Era arrivato il momento di incontrare il ragazzo di nome Liam. Sapeva già che non sarebbe resistito molto insieme a lui, si sarebbe sentito a disagio e inutile e probabilmente si sarebbe messo a piangere. 

Devo fare l'uomo. Zayn riprenditi, cazzo! si disse mentre scendeva dall'auto, parcheggiata davanti alla casa del ragazzo.

Respirò profondamente mentre si avvicinava alla porta d'ingresso, reggendo una busta con all'interno un paio di cose da mangiare per fare merenda. In fondo erano solo le 16:30. Per un istante pregò che non finisse come l'ultima volta che è andato a trovare una sua fan a casa sua, senza che lei ne sapesse niente. La ragazza cadde ai suoi piedi, letteralmente. Svenì provocando un tonfo sordo e per per un instate Zayn pensò di averla uccisa. Continua a ripetersi che non sarebbe successo e con un filo di coraggio suonò al campanello. Venne subito ad aprire la madre, una donna giovane, bionda e molto bella. Si vedeva che si teneva in forma, era molto attraente e quasi alta quanto lui. Si chiese se anche il figlio era bello come lei. 

La donna sorrise ampiamente, chiaramente felice di vederlo e lo pregò di entrare in casa mentre gli stringeva la mano. 

-è un piacere conoscerla, Signora Payne- disse cordiale il moro, sorridendole. Si guardò velocemente intorno e notò che la casa era molto curata, accogliente e spaziosa. C'erano delle foto appese ad una parete che ritraevano un bambino su una bicicletta, un uomo e la Signora Payne al loro matrimonio e lo stesso uomo con l'uniforme della marina. La riconobbe solo perché suo zio si era arruolato nella marina e a volte rimaneva a fissare la sua foto che aveva a casa, pensando ai bei momenti che avevano passato insieme quando lui era ancora un marmocchio che faceva mille domande sul suo lavoro. Pensava di intreprendere la sua stessa strada, ma quando gli si presentò l'occasione di fare il cantante non disse certo di no, colse la palla al balzo.  

-Liam è in camera sua, non sa che lei è qui- disse la signora, sporgendosi un po' verso il ragazzo in modo che avrebbe potuto sentirlo per via del tono di voce basso e il volume della musica proveniente dal piano di sopra, abbastanza alto. Zayn aggrottò immediatamente le sopracciglia, guardandosi intorno confuso. 

-lei chi, signora Payne?- chiese il ragazzo. Zayn non era abituato a farsi dare del lei, soprattutto da una persona più grande di lui. Per di più pensava di averle detto espressamente di non dargli del lei, per questo non capiva a chi si stesse riferendo. 

-lei, Mr Malik- rispose Jane con tutta la naturalezza del mondo. Per poco non scoppiava a ridere per l'espressione dubbiosa del ragazzo. 

-non mi dia del lei, Signora Payne!- scosse la testa guardando la donna davanti a sé, sorridendole con dolcezza. -se mi indica la stanza di Liam, gli faccio una sorpesa- 

-al piano di sopra, ultima porta a sinistra- sorrise al ragazzo, strizzandogli l'occhio prima di sparire in cucina. Il moro salì lentamente le scale, senza farsi sentire e notò quanto quella casa fosse piccola, nonostante fosse su due piani.

Si avvicinò alla porta della camera indicata da Jane e trattenne il respiro quando la musica proveniente dallo stereo venne spenta. Si appoggiò alla parete vicino alla porta della stanza di Liam, respirando il più piano possibile. Si stava comportando come un ladro, quando era più che benvenuto in quella casa. Rimase in ascolto di un qualsiasi momento all'interno della stanza e quando sentì una sedia spostarsi e una chitarra suonare, si rilassò. Liam non lo aveva sentito arrivare e non rischiava di essere scoperto. 

Riconobbe subito la melodia che il ragazzo stava suonando: era una sua canzone. Zayn provò a guardare dentro la stanza attraverso la piccola fessura, ma quello che vide era solo un ragazzo dai capelli castani, quasi ricci e molto scompigliati, che suonava la sua chitarra rilassato. Quando lo sentì canticchiare le parole della sua canzone, accennò un dolce sorriso e iniziò a cantare insieme a lui, senza entrare nella stanza del ragazzo. Liam si bloccò per un istante, credendo di aver sentito la voce del suo cantante preferito, ma si siede dello stupido subito dopo perché era evidente che era solo frutto della sua immaginazione. Riprese a suonare subito dopo, scuotendo appena la testa frustrato. Si sentiva così stupido. Nessuno gli aveva detto che la malattia gli avrebbe portato allucinazioni. Suonava in silenzio, guardando un punto davanti a sé, pensando a cosa avrebbe potuto fare una volta finita la scuola. Avrebbe tanto voluto diventare un musicista di fama mondiale, ma ormai non ci sperava più di tanto. Le possibilità che si sarebbe salvato erano una su un milione e ormai aveva anche smesso di starci male. Non si accorse nemmeno che qualcuno entrò nella sua stanza, sedendosi sul suo letto osservandolo.

-sei davvero bravo, sai?- si sentì dire. Il suo corpo malato si irrigidì all'istante. Conosceva bene quella voce e pensava di non averla sentita davvero, finché non si girò e si trovò davanti la fonte del suo piccolo sorriso che sfoggiava ancora davanti al suo computer, guardando qualche suo concerto dove faceva l'idiota. Liam sgranò gli occhi sconvolto e per poco non fece cadere a terra la sua amata chitarra. 

-mamma, sono diventato pazzo!- quasi urlò, sull'orlo di una crisi di panico. Credeva davvero fosse solo un'allucinazione. Il medico aveva detto che sarebbe stato confuso in alcuni momenti, avrebbe potuto dimenticare alcune cose ma di certo non gli aveva detto che si sarebbe ridotto in quello stato. Zayn notò la sua confusione e il panico nei suoi occhi, così decise di alzarsi, avvicinandosi al ragazzo davanti a sé. Non credeva di poterlo ridurre in quello stato. Lo osservò bene e si rese conto che il ragazzo aveva la stessa malattia che aveva avuto un suo caro amico. Era sicuramente il più carino dei malati di cirrosi epatica che avesse mai visto. Anche se aveva gli occhi tendenti al giallo, era incatenato a quelle iridi castane. Si riprese in fretta, poggiando una mano sul braccio del castano.

-hey Liam, calma. Non sei impazzito- lo rassicurò, sorridendogli con dolcezza. Il ragazzo lo fissò come se avesse visto un fantasma e abbassò subito lo sguardo. Il moro pensò che fosse per i suoi occhi, Niall lo faceva sempre. 

-tu non puoi essere davvero qui- lo sentì mormorare. Aggrottò le sopracciglia, piegando appena la testa di lato.

-qualcuno mi ha detto che desideravi tanto incontrarmi e ho deciso di fare un salto a salutarti- disse tranquillamente, sorridendo dolcemente mentre osserva il ragazzo alzare lo sguardo verso il suo viso e abbracciarlo di slancio. Zayn lo avvolse con le braccia, stringendolo forte senza smettere di sorridere. Si disse mentalmente di non fare la femminuccia e di evitare qualche pianto isterico davanti al ragazzo. Era già successo ed era stato molto imbarazzante. Liam nascose il viso nel petto del moro, stringendosi a lui per qualche istate prima di sciogliere velocemente l'abbraccio, dando un debole schiaffo sulla guancia di Zayn. Il cantante rimase sorpreso, non gli era mai capitata una cosa del genere.

-perché l'hai fatto?- chiese portandosi una mano sulla guancia colpita. Non gli faceva male, Liam era troppo debole per poter fargli male. 

-per vedere se stavo sognando- mormorò arrossendo, abbassando lo sguardo sulle proprie mani intrecciate. -scusa, Zayn.- continuò poco dopo, mordendosi il labbro inferiore. Il cantante accennò una dolce risata, che fece sciogliere il cuore del castano, e abbracciò il ragazzo lasciandogli un tenero bacio sulla fronte.

-non preoccuparti- gli rispose con tono dolce, accarezzando la schiena del suo fan. -è la prima volta che mi capita, sai?- disse ridacchiando, seguito poi da Liam.

-mi dispiace, non credevo fossi davvero qui- mormorò in imbarazzo, stringendo il moro in un abbraccio. 

-suoniamo un altro po', ti va?- chiese Zayn, staccandosi dal corpo del ragazzo. 

***

-ad un certo punto è entrata nella stanza una bambina di circa cinque anni e appena mi ha visto si è messa a urlare, è scappata via agitando le mani e non sapevo se era felice di vedermi o scioccata. Abbiamo suonato tutto il tempo e abbiamo cantato. O meglio, io l'ho fatto. Lui canticchiava perché si stancava troppo a cantare, era molto debole. Ha la stessa malattia che aveva Niall, credo che li farò conoscere molto presto!- Zayn continuava a parlare ininterrottamente da circa venti minuti e Louis pensava che fosse anche peggio di quando lo vedeva piangere, mangiando il suo adorato gelato. 

-come mai non ti disperi come fai sempre?- chiese il castano, alzando un sopracciglio. Il moro alzò le spalle, cercando di sopprimere un sorriso.

-perché c'è la possibilità che possa salvarsi e ho intenzione di conoscerlo, mi sembra un ragazzo molto dolce- rispose semplicemente, infilandosi una maglietta nera a maniche corte. Si stava preparando per una sua solita apparizione in qualche show, avrebbe cantato e poi sarebbe uscito con Louis e Niall, ormai si era ripreso del tutto e poteva permettersi di andare a bere dell'acqua frizzante in qualche bar. Già, che tristezza. 

-sai a che stadio è la sua malattia?- chiese Louis, incrociando le braccia al petto mentre guardava l'amico vestirsi. 

-no, ma se Niall è riuscito ad ottenere un trapianto, lo otterrà anche Liam- rispose Zayn, positivo al massimo.

-non hai mai pensato che magari, è ad uno stato avanzato e non gli rimane molto tempo da vivere? E che magari non può aspettare per avere un fegato nuovo?- disse il castano, alzandosi dal letto avvicinandosi all'amico. -altrimenti la madre di Liam non ti avrebbe chiesto di incontrarlo così urgentemente- continuò subito dopo, per sostenere la sua teoria. Zayn sembrò pensarci e se prima era felice di aver conosciuto quel ragazzo dagli occhi castani, in quel momento si sentiva a pezzi perché la realtà lo colpì in pieno viso. Stava per andarsene e lui non poteva fare nulla per impedirlo. Nel giro di pochi mesi non avrebbe più rivisto quegli occhi, quel sorriso triste che vide quel giorno e si sentì morire. Lo aveva appena conosciuto, non voleva perderlo subito. Louis si accorse del cambi d'umore dell'amico e si pentì di aver detto quelle cose, ma non voleva che soffrisse troppo da quella storia.

-mi dispiace Zayn, non volevo dire che morirà di sicuro, ma che c'è l'eventualità che possa accadere- disse, dopo qualche istanti di silenzio. Il moro non rispose, prese la propria giaccia ed uscì dalla stanza per dirigersi in fretta in macchina. Non voleva più parlare con Louis, aveva appena distrutto tutte le sue speranze. 

***

Era una pazzia. Sapeva che avrebbe dovuto chiamare prima, ma voleva semplicemente fargli una sorpresa. Dopo una sola settimana era già dietro quella porta per rivedere quel ragazzo. Il consiglio di Louis di non illudersi troppo non lo prese neanche in considerazione. Scese dalla macchina con gli occhiali da sole sul naso, un piccolo sorriso sulle labbra e le chiavi dell'auto in una mano. Si avvicinò alla porta di casa e suonò il campanello. Venne ad aprirgli un uomo alto, i capelli biondo cenere e gli occhi castani, uguali a quelli di Liam. Zayn si ricordò di averlo visto in una foto a casa del ragazzo e accennò un sorriso cordiale.

-Salve, sono Zayn Malik, sto cercando Liam Payne- disse sorridente all'uomo. Lo osservò bene e notò delle profonde occhiaie intorno ai suoi occhi castani, un sorriso cordiale sulle labbra, ma era decisamente un sorriso finto. 

-Liam si è sentito male in questi giorni, Mr Malik. E' meglio lasciarlo riposare.- disse l'uomo, sentì il sorriso morirgli sulle labbra. Dovette respirare profondamente per non entrare nel panico. 

-che significa che si è sentito male? Sono venuto a trovarlo l'altra settimana e sembrava stesse relativamente bene!- esclamò Zayn. L'uomo gli rivolse un sorriso cordiale, passandosi una mano fra i capelli corti.

-temo di non poterle rispondere, Mr Malik.- il ragazzo capì che era meglio non fare più domande sulla sua salute, tentò di convincere l'uomo a farlo entrare e dopo almeno una decina di minuti riuscì nel suo intento. Quasi corse nella camera del castano quando riuscì ad avere via libera e quasi si sentì mancare la terra sotto i piedi quando lo vide nel suo letto, bianco come un cadavere. Sembrava più di là che di qua. Si avvicinò cautamente al letto per non fare troppo rumore e per non disturbare il ragazzo. Si piegò all'altezza di Liam per lasciargli un dolce bacio sulla fronte, guardando nascere subito dopo un bellissimo sorriso sul viso del ragazzo. Pensò di non aver mai visto un sorriso così bello in vita sua e di persone ne aveva conosciute parecchie.

Senza dire nulla andò a prendere la sedia vicino alla scrivania del castano e l'accostò al suo letto, sedendosi vicino a lui per prendergli una mano fra le sue.

-come ti senti Lee?- mormorò Zayn, timoroso di sentire la risposta.

-stanco- disse Liam, sforzandosi di accennare un sorriso lontanamente credibile. -a cosa devo la tua visita, Zayn?- continuò subito dopo, perplesso di vedere il suo idolo di nuovo nella sua stanza. Per un momento pensò di nuovo di avere le allucinazioni.

-volevo venire a trovare il mio più grande fan- alzò le spalle il moro, regalandogli uno dei sorrisi più affettuosi che abbia mai fatto. -e volevo sapere come stavi- tentennò poco dopo, tralasciando la parte in cui voleva prenderlo con la forza e portarlo a fargli fare un giro.

-è molto gentile da parte tua- sorrise Liam, cercando di calmare il battito del suo cuore impazzito. Tutta la sua famiglia e i suoi amici più stretti sapevano dei suoi gusti sessuali e sapevano benissimo della piccola cotta che aveva per il cantante, ma Liam tentava sempre di reprimerla.

Iniziarono a parlare come se si conoscessero da anni, come se non fosse la seconda volta che si vedevano faccia a faccia e Liam avrebbe potuto abituarcisi presto alla sensazione di avere uno dei ragazzi che più amava e stimava nella sua stanza. Avevano fatto un accordo: se Liam gli parlava della sua vita, Zayn gli avrebbe rivelato alcune cose che nessuno sapeva. A condizione che sarebbero rimaste fra di loro, ovvio. Il moro ebbe l'insensata voglia di conoscere a fondo quel ragazzo, ma Liam era così riservato che fu costretto a scendere a compromessi.

Zayn gli raccontò di quando Louis lo costrinse a travestirsi da Babbo Natale ad agosto e suonare a tutto il vicinato solo per una stupida scommessa. Non lo raccontò a nessuno perché se ne vergognava da morire e poi, essendo musulmano, non festeggiava neanche il Natale. Gli di quando fece scattare l'allarme anti-incendio perché non voleva fare uno stupido test di biologia e rischiò di essere sospeso per tre giorni per quella bravata. Passò buona parte del tempo a raccontagli degli scherzi stupidi che molte volte gli fa Louis, come per esempio sporcargli i boxer con la maionese e dire davanti a tutta la sua crew che deve smetterla di masturbarsi o che diventerà cieco molto presto.

Liam a quella affermazione scoppiò a ridere, socchiudendo gli occhi e lasciando che il cantante potesse vedere quei magnifici denti bianchi. Zayn pensò che fosse la risata più bella che avesse mai sentito.

I suoi segreti imbarazzanti finirono lì, non gli confessò il suo orientamento sessuale per il semplice motivo che i suoi manager lo avrebbero ucciso. Zayn, malgrado conosceva il ragazzo da molto poco, si fidava di lui e glielo avrebbe detto senza preoccupazioni, ma semplicemente non poteva.

Arrivò il turno di Liam, il quale confessò a Zayn che quello che avrebbe dovuto essere il suo migliore amico, era cotto perso di Louis dal primo momento in cui l'ha costretto a guardare dei video del cantante e del castano. La domanda partì spontanea.

-perché dici che era il tuo migliore amico?- chiese Zayn, aggrottando le sopracciglia leggermente confuso.

-perché quando ho saputo della malattia ho deciso di allontanare tutti i miei amici per farli dimenticare di me. So che morirò presto e non voglio che i miei amici stiano male a causa mia.-

-così è peggio, Liam. Non devi allontanare nessuno, secondo me starebbero ancora più male se non riuscissero a dirti addio per l'ultima volta.- le parole pronunciate da lui stesso lo colpirono un secondo dopo averle dette. Dire addio? Assolutamente no.

-io sono dell'idea che ce la farai a guarire. Hai ancora tutta la vita davanti e sono sicuro che ti salverai, ma hai comunque bisogno di un supporto morale per affrontare questo periodo difficile della tua vita. Sono convinto che Harry stia solo aspettando una tua chiamata- disse convinto Zayn, prendendo una delle mani del ragazzi accarezzandone il dorso.

-ogni tanto mi arrivano dei suoi messaggi in cui mi chiede che cosa ha fatto di sbagliato per avere il mio silenzio. La scorsa settimana è venuto qua e dovuto costringere mia madre a dirgli che ero partito e che non sapeva quando sarei tornato. In realtà non esco di casa da un bel po'- confessò il moro, stringendosi nelle spalle mentre guardava in basso.

Zayn gli promise che se avesse scritto un messaggio a Harry, lo avrebbe portato in posti magnifici. Si strinsero la mano per sigillare la promessa e dopo essersi scambiati i numeri di telefono, Zayn dovette andare via. Verso sera, Liam rimase sorpreso di avere un messaggio non letto e quasi gli uscirono gli occhi dalle orbite quando vide che Zayn gli aveva scritto davvero.

 

Da: Zaynie ♥

Ore: 21:03

Ciao Liam, hai scritto a Harry?

Z xx

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:16

Ciao Zayn! Ancora no, non saprei cosa scrivergli..

L x

 

Da: Zaynie ♥

Ore: 21:17

Be' potresti provare con un "ciao Harry, è molto che non ci sentiamo".

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:17

Si potrebbe andare.

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:29

Mi ha scritto che è molto che non ci sentiamo perché sono una testa di cazzo che lo ignora..

 

Da: Zaynie ♥

Ore: 21:31

E come dargli torto.

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:36

Mi ha chiesto di incontrarlo.

 

Da: Zaynie ♥

Ore: 21:37

Quando uscirete?

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:39

Non molto presto.. non sono ancora pronto a rivederlo e dirgli che potrei morire da un momento all'altro.

 

Da: Zaynie ♥

Ore: 21:40

Mi avevi promesso che lo avresti fatto.

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:41

Veramente ti avevo promesso che gli avrei scritto un messaggio.. e l'ho fatto.

 

Da: Zaynie ♥

Ore: 21:44

Brutto stronzetto diabolico..

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:45

Devi stare attento alle parole che usi quando fai un accordo.

 

Da: Zaynie ♥

Ore: 21:49

Lo farò. Ora ti devo salutare Liam, domani ti vengo a prendere alle tre e mezzo. Voglio farti conoscere una persona molto speciale. Buonanotte

Z xx

 

A: Zaynie ♥

Ore: 21:50

Chi? Ora non riuscirò a dormire perché continuerò a pensare alla "persona molto speciale". Sentiti in colpa.

Buonanotte.

L x

 

***

 

Il giorno dopo Liam si svegliò con un grande sorriso sulle labbra, consapevole che il pomeriggio stesso avrebbe rivisto Zayn. Sembrava un sogno dal quale non avrebbe voluto svegliarsi, se non ci fosse un piccolo particolare. A pranzo trovò il coraggio di dire alla madre che il pomeriggio sarebbe uscito con Zayn e che il ragazzo stesso sarebbe venuto a prenderlo. La madre rimase un po' sorpresa, non riuscendo a credere che il cantante si fosse preso questa libertà con il figlio. Anche se un po' scettica, lasciò che il figlio uscisse con il moro e così, alle tre e mezza spaccate, si presentò una macchina nera con i finestrini oscurati. Davanti alla sua porta però si presentò un ragazzo castano, basso e con un sorriso sbagliante. Insieme alle guardie del corpo di Zayn, aiutò Liam ad arrivare fino alla macchina e partirono subito.

-come mai non è venuto Zayn?- chiese Liam non appena ci fu un momento di silenzio in quella grande auto. Non aveva fatto storie quando vide Louis, era come se lo conoscesse da anni visto che lo stalkerava insieme al suo migliore amico.

-i paparazzi hanno assediato casa sua, se fosse uscito lo avrebbero visto di sicuro e lo avrebbe seguito. Non vuole che la tua storia sia di dominio pubblico quindi ha mandato me.- rispose semplicemente il castano, alzando poi le spalle sorridendo ampiamente. -Zayn mi ha parlato di te, sai?- continuò subito dopo, alzando le sopracciglia mentre lo fissava.

-e che ti ha detto?- chiese timidamente Liam, torturandosi la pellicina del pollice con le unghie.

-mi ha detto che lo hai schiaffeggiato- face una smorfia di divertimento prima di scoppiare a ridere da solo, come se avesse appena raccontato la barzelletta più divertente del mondo. -avresti dovuto vedere la sua faccia mentre me lo diceva. Pensava che saresti svenuto, come la maggior parte delle persone che lo incontra, e invece tu lo hai schiaffeggiato- scosse lentamente la testa continuando a ridere mentre Liam diventava sempre più rosso per l'imbarazzo. Il più piccolo decise di far cadere l'argomento per evitare di mettersi ancora più in imbarazzo da solo.

Rimase in silenzio per il resto del viaggio, guardando fuori dal finestrino in sovrappensiero. Quando arrivarono, Liam si trovò davanti a una grande villa, un immenso giardino con mobili per esterni e una grande piscina. Probabilmente alla vista di quella casa rimase a bocca aperta per qualche minuto, dato che quando si riprese sentì la cristallina risata di Louis.

-aspetta di vedere l'interno, amico- lo prese in giro bonariamente, avvolgendo poi un braccio intorno alle sue spalle per accompagnarlo all'interno della villa. Zayn gli andò subito incontro una volta che varcarono la soglia e lo abbracciò amichevolmente.

-"grazie per avermi portato il mio raggio di sole, non riuscivo più a stare senza di lui"- lo scimmiottò Louis, facendo finta di essere infastidito dal fatto di essere stato ignorato dall'amico. Il cantante scoppiò a ridere dandogli una leggera pacca dietro la testa, mentre Liam arrossì fino alla punta del capelli.

-quando fa così cerca di ignorarlo, è un pochino egocentrico- disse Zayn vicino all'orecchio di Liam, suscitando le proteste di Louis che andò a passo spedito in salotto, sbuffando sonoramente. Liam ridacchiò, alzando poi lo sguardo per osservare la casa del cantante. Era molto accogliente, spaziosa e piena di premi. Zayn posò una mano sulla parte bassa della schiena di Liam, guidandolo in salotto dove li aspettavano un ragazzo dai capelli biondi, gli occhi azzurri come il mare e un sorriso smagliante.

-La persona che volevo farti conoscere è Niall, un mio caro amico.- lo presentò, accennando un sorriso all'imbarazzo del ragazzo davanti al biondo.

-è il tuo nuovo fidanzato, Zaynie?- chiese subito il biondo con un marcato accento irlandese. -perché è davvero carino! Lo approvo!- continuò poco dopo, liberandosi una risata contagiosa quando il ragazzo abbassò il viso rosso in fiamme. Liam non ci stava capendo nulla.

-sta zitto, idiota!- esclamò subito Zayn, lanciandogli un'occhiataccia. -sono fidanzato, ricordi? Lui è Liam- disse a denti stretti. Dannazione alla lingua lunga di Niall.

Cosa non riesce a capire del "non posso fare coming-out e devo far credere anche a mia madre di essere fidanzato"? pensò Zayn, guardando male il suo amico.

Solo quando Liam alzò lo sguardo verso Niall, il biondino capì il motivo per il quale era lì. L'unica cosa che disse fu 'oh', spostando lo sguardo dal ragazzo a Zayn.

-già- rispose solamente il moro, annuendo appena.

Liam pensò che quel 'oh' fosse dovuto dalla condizione dei suoi occhi. Chi non sarebbe rimasto un po' turbato da degli occhi gialli? Il ragazzo abbassò subito lo sguardo sulle proprie scarpe, desiderando di sprofondare sottoterra. Era a disagio e tutti lo notarono. Il silenzio che cadde nella stanza era sempre più pesante per Liam così decise di girarsi verso Zayn, borbottando piano.

-vorrei andare via, Zayn..- si stringe nelle spalle continuando a tenere lo sguardo basso per la vergogna. Questo era uno dei motivi per cui non usciva mai di casa.

-no, non andare! Sei appena arrivato- esclamò Niall, avvicinandosi a lui per poggiare una mano sulla sua spalla. -Zayn ti ha portato qui per un motivo preciso, non sei curioso di scoprire qual è?- continuò il biondo, sorridendo calorosamente. Liam alzò appena le spalle, tenendo lo sguardo basso.

-non ne sono sicuro- rispose, sorridendo debolmente per cercare di non far notare il suo nervosismo.

-beh ormai non ti permetterò di andartene! Seguimi Liam- disse Niall, afferrando poi il polso del ragazzo tirandolo delicatamente verso la porta finestra per uscire fuori in giardino. Liam alzò lo sguardo verso Zayn quando si sentì tirare e trovò un sorriso di incoraggiamento su quelle splendide labbra. Quando uscirono in giardino, Niall continuò a tenerlo per il polso, come se avesse paura che scappasse, mentre continuarono a camminare sull'erba.

-scusa se prima ti ho fatto sentire a disagio, ma Zayn non mi aveva detto il motivo per il quale ti ha fatto venire qui. Mi aveva detto che voleva che conoscessi una persona speciale e io ho pensato a tutt'altro.- Niall alzò le spalle ridacchiando, cercando di alleggerire la tensione. Liam non rispose, si limitò ad annuire appena.

Dopo aver attraversato metà dell'enorme giardino, i due ragazzi si fermarono davanti ad un albero e dopo che fecero il giro trovarono una scala di legno appoggiata contro il tronco. Liam si girò a guardare Niall confuso e ricevette un sorriso per risposta.

-sali prima tu, se ti senti stanco fermati pure. Io resterò qui sotto nel caso dovessi cadere- gli disse Niall, incoraggiandolo a salire. Liam scosse la testa con gli occhi spalancati. Era forse impazzito?

-Non è pericoloso, sta tranquillo!- lo rassicurò il biondo. Liam tornò a guardare la scale, deglutì mentre iniziava a salire e iniziò a pregare che tutto andasse per il meglio. Quando, dopo vari minuti, arrivò in cima alla scala, si ritrovò in una casetta di legno. Era una casa sull'albero e dal prato non l'aveva notata! Si guardò intorno mentre aspettava che Niall salisse e trovò un tavolino basso con dei cuscini per terra, un minibar e dei sacchi a pelo in un angolo.

-ti piace?- Liam sobbalzò quando sentì la voce di Niall. Non si era nemmeno accorto che era salito.

-moltissimo!- annuì Liam entusiasta. Andò a sedersi vicino a Niall, continuando a guardare quella casetta tanto graziosa che, per un motivo a lui non conosciuto, lo faceva sentire bene.

-Zayn mi mostrò questo posto quando gli confessai che avevo la tua stessa malattia- confessò Niall, guardandosi intorno con un piccolo sorriso sulle labbra. Liam lo guardò a bocca aperta, non si aspettava nulla di simile.

-non aveva mai potato nessuno qui, era il suo posto segreto. Ci veniva quando aveva bisogno di tranquillità dai paparazzi e dalla stampa, o che io e Louis lo lasciassimo stare. Poi iniziai a venirci anch'io. Soprattutto quando avevo bisogno di sfogarmi. Penso di non aver mai pianto tanto, quanto in questa casetta. Mi sentivo al sicuro e sapevo di poter fare tutto ciò che volevo- continuò il biondo, girandosi poi verso Liam che lo ascoltava con interesse. Niall accennò un piccolo sorriso tirato, portando una mano sulla gamba di Liam, come a dargli conforto.

-quando ero nella tua situazione avevo un gran bisogno di sostegno morale, ti va di parlare di come ti senti?- chiese il biondo, guardando Liam abbassare lo sguardo e sospirare.

-come dovrei sentirmi? Sono rassegnato- alzò le spalle il castano, torturandosi le mani appoggiate sul proprio grembo. Non aveva neanche il coraggio di guardarlo in faccia.

-non devi Liam, dal tuo aspetto credo si possa ancora fare qualcosa, no?- disse incoraggiate Niall, portando una mano fra i capelli lisci del ragazzo per confortarlo. -non fare il mio stesso errore, ti prego-

-a che stadio eri?-

-abbastanza avanzato da dover ricorrere ad un trapianto-

-hai avuto la fortuna di trovarlo. Io no.- rispose Liam, alzando le spalle. -il medico dice che se la malattia si aggrava ulteriormente, l'unico modo per riuscire a salvarmi è quello di sperare di trovare un fegato. Se non lo trovo in tempo morirò.-

-lo troverai- mormorò il biondo, più per convincere se stesso che il ragazzo di fianco a lui. Rimasero in silenzio per qualche istante, pensando a tutta quella situazione troppo dolorosa da poter affrontare da soli. Niall si alzò per raggiungere il minibar, prese dell'acqua porgendo una bottiglietta al ragazzo.

-nel caso avessi sete- si giustificò. Il castano sorrise, ringraziandolo a bassa voce prima di prendere un sorso d'acqua fresca.

-i tuoi amici e la tua famiglia ti sostiene?- chiese Niall, nonostante pensava fosse una domanda stupida: era ovvio che tutti lo sostenessero, chi lascerebbe un figlio e un amico da solo?

-i miei amici non li vedo da parecchi mesi, la mia famiglia è sempre presente- mormorò il castano, abbassando di nuovo lo sguardo.

-per quale assurdo motivo non vedi più i tuoi amici?- chiese Niall, allibito dalla rivelazione del ragazzo. Che razza di amici aveva?

-diciamo che ho iniziato a studiare a casa e ho ignorato tutti gli esseri umani che volevano avere dei contatti con me- borbottò il ragazzo, stringendosi nelle spalle. Sentì Niall fare un mezzo verso di disapprovazione.

-perché l'hai fatto?- chiese con colma il biondo. Non era d'accordo con la decisione presa da Liam.

-avevo paura che mi guardassero con pena e che escludessero dal gruppo, o peggio, che mi avrebbero etichettato come quello "malato" che non può uscire la sera o mangiare una pizza con gli amici- parlò talmente veloce che Niall pensò di essere perso qualche frase.

-se sono dei veri amici, non lo avrebbero mai fatto- scosse lentamente la testa, facendosi cadere delle ciocche bionde sulla fronte.

-all'inizio iniziarono a cercarmi, vennero a casa mia per capire che succedeva.. poi solo uno di loro continuò a mandarmi dei messaggi. Mi scriveva che gli mancavo, che il gruppo non era più lo stesso senza di me e che se mi ero allontanato per qualcosa che aveva fatto, potevamo sistemare le cose.- disse Liam, ritrovandosi con le lacrime agli occhi, pronte a bagnargli le guance.

-perché non gli hai detto quello che ti stava succedendo?-

-non sarei riuscito a dirgli che sto morendo, che fra qualche settimana potrei non esserci più. Non voglio che soffra a causa mia.- Liam scosse la testa, scoppiando poi in un pianto liberatorio. Niall avvolse un braccio intorno alle sue spalle, tirandolo a sé per stringerlo in un forte abbraccio.

-non hai mai pensato che magari, facendo così, soffrirà ancora di più?- chiese cauto il biondo, stringendo il ragazzo in lacrime.

-pensavo fosse la cosa più semplice da fare- mormorò Liam fra i singhiozzi. Parlando con Niall si sentiva così stupido per le scelte che aveva preso.

-non lo è, fidati di me- disse Niall, tenendo stretto il ragazzo. 

 

SALVE!
Dopo un sacco di tempo sono tornata!
RICORDATEVI DI RECENSIRE E FARMI SAPERE CHE NE PENSARE!
  
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