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Autore: Nimiunee    11/10/2017    1 recensioni
Dopo la morte dei genitori, Thrain trovò Isil e si prese cura di lei; crescendo e vivendo insieme ai nani, divenne una brava guerriera. Viveva felicemente a Erebor ma la calma fu squarciata dall'arrivo di Smaug. Ella accompagnerà Thorin alla riconquista della montagna solitaria insieme a Gandaf, Bilbo e la compagnia di Thorin scudo di quercia.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 5: Oscure rivelazioni.


“Fate presto! Dobbiamo lasciare gran burrone il più velocemente possibile” incitò Balin.

“Prendete solo ciò che serve.. per il cibo andremo a caccia, cosi viaggeremo leggeri” disse Isil.

“Si!! ammazza troll!” Rispose Fili con faro divertito.

“Non ti è bastata la lezione dell'altro giorno?”.

“Cosi ferisci il mio cuore, Isil! Ti ho lasciato vincere semplicemente per renderti felice!”

“Si come no! Vivi di speranze vero?”

“Almeno io ci provo!” ammise Fili sorridendo, sorriso che lei ricambio.
 

“Allora ci sbrighiamo?” disse Thorin rimproverando il nipote.

“Si zio.. siamo quasi pronti!” rivolgendosi a Isil “oggi non sarà una gran giornata!”

“Non ci fare caso è solo nervoso.. su forza finiamo di prepararci!”.


Thorin si mise in disparte, aspettando che il gruppo fosse stato pronto a ripartire; Balin ne approfittò e si avvicino a lui, con le mani giunte dietro la schiena.

“Io non credo che il sentiero di quelle montagne sia una grande idea, ragazzo! Non sono luoghi sicuri e non possiamo metterci in pericolo” .

“Anche io le temo, ma non abbiamo altra alternativa” disse lui appoggiando la sua mano nella spalla di Balin “Non hai nessun motivo di preoccuparti!”

“Lo spero, caro ragazzo! Io confido in te!”

“E io nella nostra compagnia, Balin!”.
 

Quando furono pronti, cercarono in tutti i modi di passare per Gran Burrone senza farsi vedere dagli elfi e dopo molte ore, giunsero alle pendici della montagna, notando nuvole nere avvicinarsi a essa.


“Dovremmo aspettare che passi la tempesta zio... quelle nuvole non presagiscono nulla di buono!” disse Kili con voce preoccupata, tentando di persuaderlo.

“Non possiamo fermarci!! e sai cosa significa questo Kili?”

“No, zio..!” cercando di evitare la dura verità.

“Che che affronteremo la tempesta, nipote!” rispose lui con tono gelido e divertito.


La strada era stretta e ripida, la forte pioggia picchiettava violentemente su di loro, rallentandoli e rischiando, più volte, di farli cadere giù.


L'urlo di Thorin fece fermare la compagnia “FERMIII!! ASPETTATE!!!” disse incominciando ad osservare, più attentamente, quelle infide montagne.

“DOBBIAMO TROVARE UN RIPAROO!!! FORZA!!” ebbe la sensazione che qualcosa di pericoloso stesse arrivando.


Il silenzio venne spezzato da un grosso masso che colpì la parete rocciosa, frantumandosi sopra di loro; credevano che un fulmine avesse colpito la montagna, ma non erano pronti a ciò che si presento davanti ai loro occhi.

“UNA BATTAGLIA FRA MONTAGNE!!!” gridò Balin sconcertato. Tutti si girarono, sbilanciandosi, incuriositi da quell'avvenimento.

“Le antiche leggende SONO VERE!! GIGANTI DI PIETRAAA!!!” affermò, gridando, Bofur stupito.

Molti massi furono lanciati finché, uno di essi, non colpì la gamba di uno dei giganti, spezzandola.

Thorin spinse, dietro di se, Isil gridando “METTETEVI A RIPAROOOO!! APPOGGIATEVI ALLA PARETE!!”, tenendo stretta la mano di lei.

La roccia, a causa dell'impatto violento, si spezzo staccando metà del gruppo, il quale, dopo vari oscillamenti, si scontrò in un'altra parete, poco più lontano da loro; pensavano che non c'è l'avrebbero fatta ma, alla fine, furono sani e salvi e Thorin fu sollevato, nel rivedere Fili e Kili vivi e con aria divertita.
 

La battaglia, finalmente, cessò ma un'altro problema affliggeva la compagnia.
 

“Dov'è Bilbo?” chiese Bofur, alzandosi e cercandolo.

“DORI!!! DOVEVI PORTARLO TU.. LO HAI LASCIATO ANDARE" domandò, nervoso, Thorin.

“No! Era qui con me! Non so come possa essere scomparso!” rispose lui.

'Oh.. Noo!! Sarà caduto!!!' pensò Isil.

A causa dell'impatto Bilbo rimase appeso al bordo della roccia; cercò di risalire ma non vi riusciva.

“ Sono qui!!!” la sua voce era bassa e mala pena si sentiva a causa dei tuoni.
 

Bofur vide le sue mani reggersi tra il bordo della roccia e subito tese la sua mano per tirarlo su. Nessuno vi riuscì nonostante Dwalin cercò di afferrare la sua mano; Stava per lasciar la presa ma Thorin si calò velocemente e Isil lo seguì, aiutando Bilbo a risalire.

Thorin, contrariato, lo rimproverò con parole pesanti, ma Isil intervenne immediatamente, con tono arrabbiato.

“Ognuno di noi ha il diritto di essere qui! Anche Bilbo Baggins! Non c'è bisogno di attaccarlo cosi!!” di fronte a quella reazione lo sguardo di Thorin divenne incredulo “Adesso cerchiamo un riparo!” disse passando avanti a lui senza guardarlo ma, in un impetto di gelosia, lui le afferrò bruscamente il braccio.

“ Da quanto ti sei affezionata a lo hobbit?” i suoi occhi divennero cupi e la sua voce bassa ma con tono freddo.

Lei non gli rispose, lo guardò con faro rabbioso e si scrollò dalla sua presa avviandosi in cerca di riparo; Thorin rimase dietro, con la gelosia che gli scorreva tra le vene.
 

Trovarono una piccola caverna e vi entrarono; i nani chiesero se era possibile accendere un fuoco ma Thorin lo negò, evitando altri brutti incontri.


Isil si offrì di fare il primo turno di guardia, in modo da poter rimanere fuori dalla caverna, lontana dall'egoismo di Thorin; era arrabbiata con lui e non avrebbe, di certo, creato discussioni, di fronte alla compagnia.

Quei luoghi freddi diedero la possibilità di calmare la rabbia Thorin, facendogli capire di aver esagerato nei confronti di lei e di aver reagito da vero sciocco con Bilbo.


Dopo un paio di ore, Thorin uscì fuori dalla caverna con sguardo dispiaciuto, incrociandolo con quello arrabbiato di Isil.

“Ti do il cambiò...” in quel momento, non riusciva a trovare le parole giuste per farsi perdonare.

“Non c'è ne bisogno, non sono stanca.. preferisco stare qui!” lei odiava quando si creavano distanze, insormontabili, tra di loro; le sue parole sapevano ferire e questo lei non lo accettava.

“Io ero come lui una volta... tu e Thrain mi avete sempre protetta perchè io ero debole...”

“Ma sapevi di essere forte, solo con il tempo lo hai capito. Ti sei sempre sforzata di superare le tue insicurezze per non provare più paura” intervenne Thorin.

“Sii.. e mi nascondevo sotto il tuo letto quando i ragni entravano nella mia stanza!!” ripensando a quei momenti la voce di Isil divenne roca e prese a stingere l'elsa, della sua spada, per poter contenere le sue emozioni.

“È vero! E ti cercavo per tutto il palazzo.. anche sé sapevo, sempre, dov'eri.." disse avvicinandosi a lei sussurrandogli quelle dolci parole vicino al suo orecchio.

“Non è questo il punto Thorin!!” disse allontanandosi, di scatto, da lui “Io capisco che per te sia difficile fidarti di qualcuno, ma dovresti concedere il beneficio del dubbio!! c'è più di quel che vedi in Bilbo!”
 

Dopo un attimo di silenzio, la voce di Isil divenne più calma.
 

“Se tu credi che lui non merita di essere qui, allora, neanche io dovrei esserci! Tu pensi che tutto dipenda da te, anche le nostre vite ma non è cosi... non riesci a capire che noi siamo qui per non farti portare, da solo, il peso di questo fardello, ma tu non vuoi!!! Sei egoista.. e lo sei anche con la tua famiglia!”.

“Io egoista??” Il tono di lui divenne più alto “Lo vedi anche tu ISIL!! Non è pronto per affrontare le terre selvagge!! è sempre stato abituato, a stare, comodo nella sua dolce e calda casa!! Sei tu l'egoista che gli fai credere di esser capace di sopravvivere a tutto.. ma il suo posto non è qui!”.

“Sta a te dirlo?? almeno, lui, ti ha dimostrato lealtà!! Tu invece?? a chi devi la tua??”.

Lui rimase in silenzio, guardandola come se non capisse cosa stava dicendo.

“Come immaginavo.. l'orgoglio sarà la tua rovina!” affermò lei rientrando nella caverna.

Per la prima volta, Thorin, non sapeva come rispondergli e quindi la lasciò andare; lei era testarda ma incominciò a pensare che, forse, aveva ragione.


Bilbo sentì tutto e fu intenzionato a lasciare la compagnia per non creare altri problemi ma venne fermato, da Bofur, alla vista della sua spada che diventava blu.

Thorin ascoltò tutta la conversazione tra Bilbo e Bofur ma, allarmato dal fatto che quella spada diventasse blu in presenza di orchi e goblin, svegliò improvvisamente tutta la compagnia alla comparsa di uno squarcio che si formò sotto i loro piedi, facendoli sprofondare nell'oscurità.

Un gruppo di goblin li vide e li catturò, portandoli al cospetto del grande goblin, privandoli delle proprie armi.


Il grande goblin studiò attentamente i loro “ospiti”, sapendo già chi erano.

“Bene.. Bene.. Bene.. guarda chi c'è qui...! Thorin... re sotto la montagna.... OHHH... ma guarda!!! tu una montagna non c'è l'hai e quindi... non sei NESSUNO...!” ribadì il grande goblin.

“Ma conosco qualcuno che pagherebbe per la tua testa... MMMM... l'impavido Azog ad esempio...”

“Azog è morto da tempo!! rispose con freddezza Thorin.

“Non è cosi e gli dirò che ho trovato il suo premio!!” incaricando ad un messaggero di riferire la notizia.

 

Nel mentre, uno dei goblin, ispezionando le armi dei prigionieri, riuscì a trovare la fendiorchi; alla vista di quel oggetto, ogni goblin iniziò a frustare e saltare sopra di loro.

L'arrivo di Gandalf, fermò quell'attacco.

“IMBRACCIATE LE ARMI!!!! COMBATTETEEEE!!


Isil, uscì il suo coltello dallo stivale e lo tirò a Thorin, uccidendo il goblin sopra di lui; corse verso la sua spada e ne tirò una a lei.

“Ora si che ci divertiamo!!” disse lei, roteando la spada.

Thorin, dietro di lei, gli proteggeva le spalle.

Durante il combattimento, Isil uccideva con facilità ogni orco che si avvicinava a lei. All'improvviso con la coda dell'occhio, vide tre orchi che stavano correndo verso di loro

“ABBASSA LA TESTA, THORIN!!” con un solo colpo di spada, li decapito tutti e tre, setendosi soddisfatta di se stessa.

“GRAZIEE!” disse sorpreso.

“Bhe di nulla” rispose lei sorridendo “Nonostante tutto, siamo tutti insieme per proteggerci!”.
Thorin ne fu felice di sentire quelle parole e voleva rispondergli ma non ebbe la possibilità alla vista di altri goblin che si avvicinarono a loro.

Lo scontro si animò, ogni attacco fu cruciale per i loro nemici. Finalmente, riuscirono ad aprirsi un varco, avviandosi verso i ponti di legno; con un lungo tronco, che afferrò Dwalin, si spianavano la via, dietro Fili e Isil attaccavano chiunque li inseguiva.

“Sei migliorato??” domando lei saltando sopra un goblin e tagliandogli la gola.

“Può darsi!” Rispose Fili ridacchiando e adoperando una delle due lame gemelle. Ogni nano aiutava come più poteva, combattendo valorosamente, senza risparmiarsi.


Ad un certo punto, il grande goblin sbucò davanti a Gandalf.

“Pensavi di potermi sfuggire EHH?”.


Abilmente, Gandalf, lo colpì nell'occhio con il suo bastone, ferì la sua pancia e tagliò la sua gola, uccidendolo ma a causa del suo peso, un pezzo del ponte cedette, scivolando verso il basso fino ad arrivare al suo suolo, riducendosi in mille pezzi.

Pian piano si rialzarono ma non erano ancora salvi; un gruppo di goblin scendeva la ripida montagna in grande velocità.

“L'UNICA COSA CHE CI PUÒ SALVARE È LA LUCE DEL SOLE!!!! incoraggiò lo stregone.


Corsero fino all'apertura della montagna uscendo, finalmente, da quell'inferno.

Ricontando tutti i componenti, Gandalf notò che Bilbo non c'era e domando cosa gli fosse successo!

“Te lo dico subito cosa è successo.... c'è che mastrobaggins.. ha visto la sua occasione ed è fuggito!!” il tono di Thorin era abbastanza pesante.

Isil non voleva credergli “Si sarà solo perso, lui... lui ritornerà ne sono certa; io mi fido del nostro scassahobbit!” insistette.
 

“Ma io non sono fuggito, sono ancora qui!” Bilbo apparve dal nulla e lei ne fu felice di rivederlo.


Thorin non riusciva a capire, di come, fosse riuscito a sfuggire ai goblin... ma una domanda più importante attendeva risposta.

“Perchè sei tornato?” domandò incuriosito.

“So cosa pensi su di me.. mi rendo conto e capisco i motivi che ti portano a non fidarti.. ma io ho una casa e voi no.. quindi voglio aiutarvi a riconquistarla”. Con semplici parole, Bilbo riuscì a far convincere la compagnia, celando un oscuro segreto.

 

Un ululato da lontano non presagi nulla di buono.

“SCAPPATEEEEE!! incitò, di nuovo, Gandalf.


Thorin prese per mano di Isil e incominciarono a correre; feroci lupi mannari li stavano cercando e percorrendo la foresta, si ritrovarono in un vicolo cieco. Tre alberi erano vicino allo strapiombo ed non ebbero altra scelta che salirvici ma vennero circondati dagli orchi e dai lupi, lasciandoli senza via d'uscita.

 

Un ombra che stazionava nelle tenebre, uscì con aria di sfida: Azog, il profanatore era ancora vivo!!!!

 

Thorin, non credeva ai suoi occhi, pensava di aver ucciso quell'essere ma era li! di fronte a lui minacciando, ancora una volta, la sua vita, quella della sua compagnia e della sua dinastia. L'orco pallido scagliò i suoi lupi che, con i loro artigli, frantumarono la corteccia degli alberi abbattendoli uno ad uno. Alcuni nani furono obbligati a saltare da un ramo all'altro per salvarsi. L'ultimo albero, in piedi, si stava quasi per spezzare ma pigne infuocate, create da Gandalf, vennero lanciate contro i lupi, per allontanarli.
Alla fine l'albero si spezzo definitivamente, ma senza cadere. Molti nani, a causa dell'impatto, rimasero appesi fra i rami; altri scivolarono, ma furono prontamente afferrati dai loro compagni.

Thorin, sopraffatto dalla rabbia, salì sulla radice e avanzò, verso Azog, per battersi con lui.

“THORIN!!!! NOOOO!!!” gridò Isil, arrampicandosi tra i rami per poterlo raggiungere inseguita da Bilbo.

 

Azog lo colpì più volte fino allo sfinimento, determinato a distruggerlo.

 

Alla vista di quell'orrore, il coraggio crebbe nei cuori di ogni singolo nano, determinati ad aiutare il loro re.

Azog scagliò il suo lupo bianco contro Thorin che lo afferrò tra le sue fauci ferendolo con i suoi denti. Thorin, lo colpì con la spada e il lupo lanciò il suo corpo vicino al burrone. Bilbo, spaventato per le sorti di Thorin, si porse davanti al lupo cercando di allontanare gli altri orchi brandendo la sua spada. Loro attaccarono ugualmente ma con forza Bibbo brandì la sua spada difendendo il re sotto la montagna ormai svenuto; il nemico stava quasi per annientarli ma grandi aquile vennero in loro aiuto, scagliando e ferendo gli orchi.


Thorin, venne soccorso da una delle aquile e portato via da li. Isil cercò di raggiungerlo ma fu presa da una delle aquile e laciata in groppa ad un'altra; anche gli altri nani furono afferrati e allontanati, dandogli la possibilità di fuggire.

Thorin non acquisi conoscenza per tutto il tempo del volo e Isil, che lo osservava da lontano, sperava in un suo risveglio.

Volarono per molte miglia fino ad arrivare in un'altura chiamata Carroccia; Finalmente giù, Isil corse verso di lui con il senso di colpa che affliggeva il suo cuore e la sua anima.

 

La paura si diffuse in tutti loro, in quel tragico momento.


“THORIN!! TI PREGO SVEGLIATI!!” disse Isil scuotendo il suo corpo inerme, disteso a terra “GANDALF, DEVI AIUTARLO!! TI PREGO!!” Isil, incominciò a piangere appoggiando la fronte in quella di lui, accarezzandogli il viso “Lui non può.. Gandalf!! Lui non può lasciarmi! Non sa che sono dispiaciuta per quello che gli ho detto.. ha tanti difetti ma è sempre stato leale, buono, gentile e coraggioso. Ha ancora tante cose da fare... Erebor lo aspetta! Aspetta il suo re!” lei si girò verso Gandalf con occhi determinati, rossi e pieni di lacrime “Devi aiutarlo!”.

Egli si abbassò verso di lui pronunciando delle parole in una lingua a lei sconosciuta.

Finalmente gli occhi di Thorin si riaprirono, lentamente.

“Per tutti i Durin!!” affermò lei piangendo e abbracciandolo con forza “Perdonami!! perdonami per tutto ciò che ti ho detto! Non volevo arrabbiarmi con te!! non era mia intenzione!”.

Thorin si lasciò cullare dal suo abbraccio felice di essere ancora vivo

“Anche io ho commesso i miei errori, Isil.. e li ho compresi quella sera.. avevi ragione e il mio orgoglio mi impediva di dirtelo” ammise sorridendogli e ricambiando il suo affetto, stringendola più forte a sé.

 

Alzandosi, prese a cercare il mezzuomo vedendo i volti sollevati della compagnia, felici che fosse salvo; Successivamente il suoi occhi si incrociarono con quelli di Bilbo.

“Tu.. cosa credevi di fare?? ti sei fatto quasi uccidere!!!! Non ti avevo detto che saresti stato un peso?? che non saresti sopravvissuto alle terre selvagge? che non c'era posto qui per te tra noi??” infierì con voce roca.

Lo sguardo di Bilbo fu rammaricato a causa di quelle parole ma quello di Thorin si addolcì quasi subito dopo.

“Non mi sono mai sbagliato cosi tanto in vita mia!!” ammise felicemente, abbracciandolo.
Isil lo fece pure “Sapevo che c'è l'avresti fatta!!! Grazie!!”

“Tu contavi su di me fin dall'inizio” disse soddisfatto “Non volevo deluderti e non volevo deludere te, Thorin”.

“È sarà sempre cosi, mio caro amico!” disse Isil.

“Non vorrei interrompere questi attimi felici, ma guardate dietro di voi!!” interrupe Balin.

Thorin si stupì nel vedere la montagna solitaria; gli sembrava cosi vicina da poterla toccarla con un dito

.

"Casa nostra.." disse avvicinando a se Isil.

"Guardate un corvo" disse Ori.

.

"Quello mio caro amico e un torvo.." riferì Gandalf.

"Non fa niente.. lo prenderemo come buono auspicio.." ribadi Thorin sorridendo verso Bilbo.

"Hai ragione.. credo che il peggio sia ormai passato" disse sensa immaginarsi i pericoli che dovevano ancora affrontare prima di giungere fino alle pendici di Erebor.

 

                                                                                                       

 

Nota dell'autore: Salve a tutti, oggi ho pubblicato un nuovo capitolo.. Qui riuscirete a vedere lati di Isil ancora a voi sconosciuti ma spero che vi piacerà il suo essere sincera e diretta.
Ho cercato di rispettare la storia originale ma alcune parti le omesse ma spero che vi piaccia lo stesso ed pubblicherò ogni tre settimane.. per cause di forse maggiore ( la mia ignoranza con la punteggiatura xD e il mio continuo cercar un lavoro) ma sto facendo il più possibile per farvi piacere questa storia un pò diversa.
Nonostante tutto ne sarò fiera perchè so quanto ci sto dedicando per renderla bella ai vostri occhi.

Grazie a chi solo la leggerà o per chi mi lascerà una piccola recensione!

 

 

 

 

   
 
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