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Autore: Shanley    18/10/2017    4 recensioni
La storia si svolgerà nel periodo successivo l'incontro con Lord Beerus e il ritorno di Freezer, ma prima del torneo organizzato dal sesto universo. I nostri eroi dovranno affrontare un nemico diverso dal solito e si troveranno in difficoltà.
Tratto dal primo capitolo:
"-Tu lo odi...-
Sentiva questa voce nel cervello e provò dolore. Si lasciò cadere a terra debole mentre i momenti più bui della sua vita le passavano davanti. La gravidanza solitaria, l’abbandono di Vegeta dopo la nascita di Trunks, le continue sparizioni del marito, e molti altri episodi le pulsavano vividi nella mente come se li stesse vivendo in quel momento.
-Tu lo detesti...-
No, non era così, lei lo amava nonostante tutto."
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Nonostante fosse il suo compleanno e avesse in programma per quella sera un festa pazzesca, Bulma non era affatto felice in quel momento. Guardava fuori dalla finestra della cucina il catering che allestiva gli stand e i tavoli per la festa imminente ma lei sembrava non vederli. La sua mente era ancora concentrata sulla discussione che quella mattina aveva avuto con Vegeta. Strinse i pugni al solo pensiero del marito. Quell’idiota, pensò con rabbia. Un unico giorno gli chiedeva di comportarsi bene e farla felice e lui osava lamentarsi.
-Non ho nessuna voglia di vedere quella gente.- Le aveva detto scontroso -Io vado ad allenarmi, non ho tempo da perdere con queste sciocchezze.-
-Se non vieni alla festa sarà peggio per te!-
L'aveva minacciato lei e di solito, magari di malavoglia, ma il sayan le obbediva. Invece, mancava meno di un’ora all’arrivo degli ospiti e lui non era ancora rientrato. Bulma respirò a fondo per calmarsi. Non avrebbe permesso a quello scimmione di rovinarle la festa!
 
***
 
Chichi sfregava la spugnetta dei piatti con vigore, eccessivo vigore, tanto che metà del servizio si era già rotto durante il lavaggio. Ma a lei non sembrava importare. Era arrabbiata con Goku. Quell'idiota non faceva altro che allenarsi e con lei non passava mai del tempo. Tornava a casa solo per mangiare e dormire. Le sembrava di avere sposato un gatto al posto di un marito.
-Accidenti!-
Dopo aver rotto l'ennesimo piatto si era pure tagliata. Sbuffò infastidita dalla inconveniente. Valutò le condizione della sua mano e decise che sanguinava troppo per poter ignorare la cosa. Gettò i cocci nella spazzatura e andò a prendere l’occorrente per medicare la ferita.
 
***
 
Videl passeggiava avanti e indietro per il salotto cercando invano di far addormentare la piccola Pan. Erano ormai cinque notti di fila che la bimba non voleva saperne di dormire e Videl era sfinita. Irritata pensò a Gohan. Lui non l’aiutava affatto con la bambina preso com'era dagli studi all'università. Capiva che il ragazzo dovesse impegnarsi al massimo per raggiungere il suo sogno ma non poteva fare tutto lei in quella casa. Faceva sempre lei le faccende domestiche, badava alla bambina e lavorava sodo. Era sempre riuscita a gestire tutto ma ora che Pan non le faceva chiudere occhio aveva bisogno di aiuto. Guardò l’orologio. Gohan era di nuovo in ritardo. Strinse i denti irritata. Quando suo marito sarebbe tornato a casa, gliene avrebbe dette quattro.
 
***
 
Vegeta era arrivato poco prima che la festa cominciasse sporco, sudato e con la tuta logora. Bulma non aveva voglia di litigare con lui poco prima che arrivassero i suoi ospiti, quindi lo ignorò e basta. Si costrinse a sorridere e andò ad accogliere gioviale i suoi primi ospiti.
Dopo che la festa era iniziata da circa un’ora erano ormai arrivati tutti, tranne la famiglia di Goku e quella di Gohan. I sayan sono tutti uguali, mai nessuno che sia puntuale. Pensò Bulma irritata bevendo il primo shot della serata.
-Mamma.- La voce di Trunks la distrasse dei suoi iracondi pensieri.
-Che c’è tesoro?-
-Ma Goten quando arriva?- Chiese il bimbo con aria lamentosa.
Ci mancava solo lui a ricordarle che erano in ritardo.
-E io che ne so?- Si rese conto di aver risposto troppo duramente al figlio di soli sette anni ma non era dell’umore adatto.
Si versò un altro shot e lo buttò giù tutto d’un fiato. Con la coda dell’occhio vide Vegeta che la osservava. Il sayan detestava vederla bere. Bulma sorrise tra sé e sé. C’era anche un’altra cosa che a lui dava parecchio fastidio… Aveva fatto trenta poteva fare trentuno. Si avvicinò al padre con un sorriso smagliante, non vedeva l’ora di godersi la faccia di Vegeta.
-Papà mi daresti una sigaretta?-
L’uomo la guardò perplesso.
-Non avevi smesso tesoro?-
-Non proprio.- Gli rispose lei vaga.
Senza ulteriori domande, il signor Brief le consegnò l’agognata sigaretta. Soddisfatta, la donna si sedette ad uno dei tavoli da sola. La sigaretta in una mano e un margarita nell’altra ed ottenne proprio quello che voleva.
-Che stai facendo?- La voce irritata di Vegeta la fece sorridere.
-Mi godo la mia festa di compleanno.- Gli rispose lei sorseggiando il suo cocktail.
-Riempiendoti il corpo di veleno?-
Bulma sbuffò seccata. Quanto la faceva lunga. Sentì solo un frusciò vicino al suo viso e la sigaretta era sparita insieme al suo drink. Bulma fulminò con lo sguardo Vegeta. Il sayan le aveva polverizzato la sigaretta e distrutto il bicchiere.
-Smettila di fare la bambina.- Le aveva detto voltandole le spalle per ritornare ad isolarsi dal gruppo.
Bulma avrebbe voluto fare una scenata in quel momento, complici anche i drink che aveva già bevuto ma il rumore di due persone che atterravano nel giardino la distrasse. Gohan e Videl erano appena arrivati. La piccola Pan sorrideva felice nelle braccia della madre che però non aveva l’aria molto allegra. Stanca di doversi mostrare felice davanti ai suoi ospiti, Bulma si alzò e stampandosi un sorriso sulla faccia raggiunse i nuovi arrivati.
 
***
 
-Benvenuti ragazzi.-
Bulma li aveva accolti con un gran sorriso quando erano arrivati ma Videl non era dell’umore giusto per fare altrettanto. Con educazione fece gli auguri a Bulma e attese che Gohan consegnasse il regalo alla festeggiata.
-Tieni.- Disse il giovane ponendo un pacchetto rosso alla donna. -Buon compleanno Bulma.-
Il sorriso che Gohan aveva rivolto all’amica irritò Videl ancora più di prima. Che cavolo aveva da sorridere l’idiota?! Avevano finito di litigare pochi istanti prima di scendere a terra ed ora sembrava che per lui non fosse successo nulla. Gohan le cinse una spalla ma lei lo scostò in malo modo provocando sul viso di Bulma uno sguardo interrogativo a cui non aveva voglia di rispondere.
-Prendo qualcosa da mangiare.- Disse brusca allontanandosi dai due.
-Tutto bene?- Sentì chiedere Bulma a suo marito.
-Certo Bulma. Videl si è solo alzata con il piede sbagliato oggi, le passerà.-
Videl si fermò. Era solo a pochi passi da loro e sentì crescere la rabbia. Come si permetteva di dire che lei si era alzata con il piede sbagliato?! Come osava sminuire la sua reazione al fatto che lui non le desse più una mano in nulla?! Videl si voltò puntando il suo sguardo in fiamme sul marito. Nonostante lui fosse uno dei combattenti più forti del pianeta, se non dell’intero universo, quando lei si arrabbiava era felice di vedere che riusciva a terrorizzarlo. Con poche falcate tornò indietro. Gohan indietreggiò a disagio.
-T...tesoro?-
Videl non gli disse nulla. Ci avrebbe pensato poi, quando fossero arrivati a casa, ad urlargli contro, non voleva dare certo spettacolo davanti a tutti gli amici e rovinare la festa di Bulma. Avrebbe atteso e una volta da soli lui non avrebbe avuto scampo. Gli consegnò la piccola Pan. Quella sera se ne sarebbe preso cura lui. Gohan la prese senza fiatare e guardò sua moglie andarsene arrabbiata. Raggiunti gli altri invitati, Videl si premurò di salutarli tutti, non voleva essere scortese solo perché Gohan l’aveva fatta infuriare, loro non centravano nulla col suo malumore. Quando ebbe finito con i saluti si sedette sospirando.
La sua attenzione si posò su Trunks e Maron che giocavano felici e spensierati poco più in là. In quel momento li invidiava. Erano così innocenti e privi di qualsiasi preoccupazione. Il tocco di un bicchiere sul tavolo spostò la sua attenzione sulla persona alle sue spalle. Bulma aveva uno strano sorriso e le aveva messo davanti un bicchiere colmo di alcool. La donna le si sedette accanto.
-Su forza bevilo.- Lei non era una gran bevitrice quindi esitò. -Andiamo Videl. Ti aiuterà a rilassarti.-
-Grazie. Davvero. Ma non ne ho bisogno.-
Bulma sospirò.
-Davvero?- Gli occhi blu della donna erano fissi nei suoi. -Non vorrai farmi credere che ti sta bene che Gohan si diverta e si goda la festa ignorando il vostro litigio mentre tu te ne stai qui a rimuginare.- Le disse indicandole un punto poco più avanti.
Videl non le chiese come facesse a sapere del litigio, era palese che qualcosa tra loro non andasse quella sera. Spostò lo sguardo nel punto che le indicava Bulma. Gohan era lì in piedi che chiacchierava beatamente con Tenshinhan, Jiaozi e il Maestro Muten. Rideva e scherzava come niente fosse. Quello stupido! Senza pensarci prese il bicchiere che le aveva offerto l’amica e lo vuoto tutto d’un fiato, accorgendosi con piacere che, nonostante facesse finta di nulla, suo marito l’aveva vista con la coda dell’occhio e una ruga di disapprovazione gli aveva per un attimo solcato la fronte. Sorrise soddisfatta.
-Grazie Bulma. Mi ci voleva proprio.-
-Figurati.- Le rispose la donna. -Capisco bene come ti senti. Anche io oggi ho litigato con Vegeta.-
-Come mai?- Le chiese Videl.
-Perché è uno stupido scimmione.-
 
***
 
Arrivarono alla festa con almeno un’ora di ritardo usando il teletrasporto di Goku. L’incosciente si era allenato fino all’ultimo minuto e quando era rientrato a casa, sporco e con i vestiti in brandelli, Chichi non ci aveva visto più.
-Dove eri finito?!- Aveva urlato lei.
Con il suo solito sguardo da tonto e l’aria innocente che lo caratterizzata e che Chichi nei momenti in cui non era arrabbiata adorava, le aveva detto:
-Ero ad allenarmi.- Lo sguardo di Goku si era poi posato sulla moglie e il figlio. Lei indossava un abito da cocktail blu notte, mentre il piccolo un completo elegante. Chichi si era accorta perfettamente del momento in cui suo marito aveva compreso la situazione. -La festa di Bulma è oggi?- Aveva chiesto imbarazzato grattandosi la nuca con la mano.
-Certo che è oggi, te l’avrò detto cento volte!- Gli aveva urlato lei.
-Corro a lavarmi, ci metto un attimo!- Le aveva risposto lui.
-Metti quello che ti ho posato sul letto! E non fare storie!- Gli aveva urlato lei di rimando mentre Goku saliva in fretta le scale.
Un sorriso beffardo si era fatto largo sul suo viso. Aveva scelto tutto abiti eleganti. Sapeva che il marito li odiava ma se lo meritava. Se fosse arrivato prima si sarebbe scelto da solo cosa indossare. Quando Goku era sceso in salotto, Chichi aveva notato soddisfatta che l’uomo non era per nulla felice, anche se secondo lei, i pantaloni kaki, la camicia bianca e il maglioncino blu che lei aveva scelto per lui, gli donavano tantissimo.
-Devo davvero indossare questa roba?- Aveva chiesto lui deluso.
-Sì e non fare storie. Siamo già in ritardo.-
Sospirando sconfitto Goku si era avvicinato a moglie e figlio, attendendo che loro gli posassero una mano sulla spalla per usare il teletrasporto.
 
***
 
A Bulma non servì guardare l’espressione di Chichi per capire che anche in casa Son quella sera c’erano stati dei problemi. Goku era vestito come un damerino e lei sapeva bene che l’amica lo conciava in quel modo solo quando era furiosa con lui. Sorrise raggiungendo i nuovi arrivati.
-Benvenuti ragazzi.-
-Tanti auguri Bulma.- Goten le saltò in braccio dandole un bacio sulla guancia. Adorava quel piccoletto, era così tenero.
-Grazie tesoro. Se vuoi andare a giocare, Trunks e Maron ti aspettano.-
Il bimbo annuì fiondandosi in volo verso i suoi due amici. Bulma guardò le loro espressioni felici mentre si salutavano. Erano entusiasti di stare tutti insieme e a loro non serviva altro per essere felici. Che bello essere piccoli. Pensò con rammarico prima di riportare l’attenzione sulla coppia davanti a lei.
-Buon compleanno Bulma.- Le disse Goku sorridendo e porgendole il suo regalo.
-Buon compleanno amica mia.- Le disse anche Chichi sforzandosi di sorridere nonostante la rabbia.
-Vi ringrazio di cuore ragazzi.- Rispose prendendo il regalo.
-Vegeta non c’è?- Aveva chiesto subito Goku guardandosi intorno. -Ho proprio voglia di fare un po’ di allenamento se lui è d’accordo.-
Goku non si era minimamente reso conto di aver fatto infuriare non una, ma ben due donne nello stesso momento.
-Non osate mettervi a combattere per il mio compleanno!- Gli aveva urlato Bulma.
-Non azzardarti a rovinare gli abiti che hai addosso!- Lo aveva minacciato Chichi.
L’uomo a disagio era indietreggiato.
-Ok, ok, ho capito.- Scorgendo il figlio passeggiare con la piccola Pan tra le braccia si era defilato. -Vado a salutare la mia nipotina.- Aveva detto filando via.
-Sempre il solito sciocco.- Aveva detto Chicchi a denti stretti.
Bulma sbuffò. Questi sayan erano uno peggio dell’altro. Prese l’amica sotto braccio.
-Vieni con me. Questa sera ci divertiamo, alla faccia loro!- Le aveva detto trascinandola al tavolo dove già era seduta Videl che ancora guardava in cagnesco il marito.
Bulma prese un bicchiere pulito e vi versò della vodka fino all’orlo.
-Bevi.- Aveva detto a Chichi porgendoglielo.
L’amica lo prese e lo bevve tutto d’un fiato sbattendo poi il bicchiere sul tavolo. Bulma sorrise divertita. Chichi non aveva mai voluto farsi un drink con lei. Aveva l’assurda convinzione che una madre non dovesse farlo ma quella sera doveva essere talmente arrabbiata da essere passata sopra a quella sua infrangibile regola.
-Sapete una cosa?- Aveva detto poi Bulma ottenendo l’attenzione delle due amiche. -Vi faccio assaggiare un liquore che ho comprato ieri al mercato.- E così dicendo si diresse verso casa.
 
***
 
L’ho scampata proprio bella! Pensò Goku mentre raggiungeva figlio e nipote. Quelle due mi avrebbero mangiato vivo se fossi rimasto.
-Ciao Gohan!- Il ragazzo alzò il capo e lo salutò con un gran sorriso. -Come va figliolo? E come sta la mia piccola Pan?- Chiese prendendo in braccio la nipotina che rise di gioia non appena fu tra le sue braccia. Goku si perdeva negli occhi di quella piccola meraviglia come mai gli era successo. Adorava la piccola Pan e le voleva un bene inqualificabile.
-Pan sta ben.- Sentì dire al figlio con voce atona che gli fece riportare l’attenzione su di lui.
-Che succede Gohan?- Chiese curioso.
-Videl ce l’ha con me.- Il ragazzo sospirò. -Abbiamo litigato prima di venire qui e ancora non mi parla.-
-Nemmeno tua madre se vuoi saperlo.- Rispose lui mesto.
Gohan lo guardò negli occhi incuriosito.
-Avete litigato anche voi?.-
-Già.- Rispose Goku ridendo. -Mi ero scordato del compleanno di Bulma.-
-Ma papà! Sono mesi che ne parliamo!-
-Oggi non puoi giudicarmi! Anche tu hai fatto qualcosa per far arrabbiare Videl! Dai confidati col tuo papà, cosa hai fatto?-
Gohan spostò l’attenzione al tavolo dove la moglie sedeva in compagnia di sua madre e di Bulma. Le tre erano tutt’altro che spensierate e avevano davanti vari bicchieri vuoti.
-Videl dice che non l’aiuto per niente in casa e con la bambina.- Rispose accarezzando la soffice guancetta di Pan. -E ti dirò papà ha pure ragione. In questo periodo sono stato così occupato con gli studi che non ho avuto il tempo di fare nulla per la famiglia, dimenticandomi che Videl lavora, tiene in ordine la casa e bada alla bambina senza mai lamentarsi.- Sospirò. -Forse dovrei semplicemente chiederle scusa.-
-Non ti azzardare!- La voce di Vegeta li aveva sorpresi alle spalle. Il sayan aveva lo sguardo truce. -Se adesso vai a scusarti, dovrò farlo anch’io e probabilmente pure Kakaroth, e non ne ho nessuna voglia.-
-Ehilà Vegeta.- L’aveva salutato bonario Goku. -Anche tu hai litigato con la tua dolce metà?-
-Dolce metà? Tsk!- Il sayan aveva storto il naso. -Non ha fatto altro che urlarmi contro per giorni, io di dolce non ci vedo proprio nulla!-
I tre si erano voltati all’unisono a fissare il tavolo dove le loro mogli erano sedute. Bulma non era più lì con loro e Vegeta si chiese dove fosse finita.
 
***
 
Chichi si accorse che Goku la stava guardando. Il sorriso che sempre lo caratterizzava stampato in faccia. In un altro momento avrebbe guardato sognante il marito, beandosi di quanto era bello, ma in quel momento avrebbe voluto solo prenderlo a schiaffi.
-Sono tutti uguali sai Videl.- Disse la donna seria senza smettere di guardare il marito.
La nuora la guardò perplessa. Chichi non aveva mai paragonato Gohan al padre prima d’ora ma probabilmente si era sbagliata nel pensare che il figlio fosse diverso da lui. Era pur sempre un mezzo sayan.
-Che indendi dire?- Le chiese Videl perplessa.
-Ho sempre creduto che Gohan fosse diverso da suo padre ma la verità è che i sayan sono tutti degli egoisti.-
Videl sospirò.
-Forse sono io che ho esagerato.- Puntò lo sguardo triste sul marito che la fissò di rimando. -Forse dovrei semplicemente scusami e farla finita qui.-
-Non pensarci nemmeno!- Chichi era furiosa. -Se adesso cedi non imparerà mai! Non fare il mio stesso errore Videl. Se accetti che faccia quello che vuole finirai come me che ho passato la maggior parte della vita da sola, con un marito che era spesso morto o impegnato in qualche assurdo allenamento lontano da casa.-
Videl pensò a se stessa tra qualche anno da sola nella loro grande casa aspettando un Gohan sempre troppo impegnato per passare del tempo con la famiglia. Corrugò le sopracciglia. No, sua suocera aveva ragione. Non doveva cedere!
 
***
 
Bulma armeggiava in cucina alla ricerca della bottiglia di liquore che aveva appena comprato. Tra la lite con Vegeta e i preparativi per la festa, non ricordava proprio dove l’avesse messa. Sbuffò irritata dalla situazione. Si appoggiò al bancone della cucina e chiuse gli occhi per organizzare meglio le idee. Tutto accadde così in fretta che non ebbe nemmeno il tempo di reagire. Qualcuno l’aveva presa alle spalle e le stringeva il collo così forte da impedirle di respirare. Vani erano stati i suoi tentativi di togliersi di dosso quel braccio possente. Il dolore che aveva provato a causa dell’iniezione che lo sconosciuto le aveva fatto, le annebbiò la mente. I ricordi negativi della sua vita erano affiorati tutti insieme minacciando di sopraffarla.
-Tu lo odi...-
Sentiva questa voce nel cervello e provò dolore. Si lasciò cadere a terra debole mentre i momenti più bui della sua vita le passavano davanti. La gravidanza solitaria, l’abbandono di Vegeta dopo la nascita di Trunks, le continue sparizioni del marito, e molti altri episodi le pulsavano vividi nella mente come se li stesse vivendo in quel momento.
-Tu lo detesti...-
No, non era così, lei lo amava nonostante tutto. Altre immagini. Le notti passate a piangere, l’indifferenza dell’uomo che amava, quando aveva rischiato di morire a causa del cyborg 20 e Vegeta non si era preoccupato di salvarla… Il dolore aumentava, la tristezza la portava sempre più a fondo nel suo baratro emotivo senza lasciarle scampo. Sentì le prime lacrime calde rigarle il viso.
-Non lo perdonerai mai, quel sporco sayan… Ti ha rovinato la vita...-
Le lacrime così come le immagini cessarono. Bulma si alzò guardando dall’ampia finestra della cucina dritto nella direzione dove Vegeta si trovava.
-Te la farò pagare, sporco sayan!-
   
 
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