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Autore: innominetuo    19/10/2017    11 recensioni
Le prime amiche di una bimba, da ricordare con affetto e magari con nostalgia.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sono più come un tempo.

Mi mancano ciuffetti di capelli sulla fronte: ti ricordi di quel bambino dispettoso del secondo piano? Quando litigavate se la prendeva sempre con me, dopo… Poi ti ci mettesti pure tu, con quelle maledette forbici dalle punte arrotondate viola: ma accidenti se tagliavano. Da un lato le ciocche le ho un po’ sbilenche, ecco.

Ma almeno non mi hai colorato i capelli con l’uniposca blu o verde, come facevano le tue amiche con quelle come me.

Pazienza, poi, se uno dei miei occhi azzurri si è un po’ infossato nell’orbita: nell’afferrarmi mi facesti male con le dita, ma stavo cadendo dal tuo lettino, e mi hai acciuffato al volo, a casaccio.

Pazienza, sì... ne ho avuta molta, con te. Ma non mi pesava.

Quanti momenti abbiamo passato insieme, tu ed io. A volte stavamo insieme fino a tardi, di nascosto, dopo che i grandi avevano spento tutte le luci. Ti ho fatto tanta compagnia, e ne andavo orgogliosa: ero sempre sul tuo petto, dove mi stringevi forte. Magari ti dimenticavi di allacciarti le scarpe e di metterti la sciarpetta di lana: ma il mio posto abbracciata a te c’era sempre.

Nei momenti belli e pure in quelli tristi.

Ti ho vista ridere ed ho conosciuto le tue prime lacrime: bastava poco per farti piangere, sai? Sei sempre stata un po’ permalosa, bastava che uno dei grandi ti sgridasse.

Ma c’ero io per te.

Ti penso spesso, come in questo momento.

Del resto, non mi resta molto da fare, da quando i grandi mi hanno portata qui sotto, al buio… È semplicemente successo che un giorno hai smesso di tenermi abbracciata stretta: hai cominciato a nutrire altri interessi.

Ma io sogno ancora, sai?

Sogno che tu mi tiri fuori dalla mia bella scatola azzurra, tutta felice, per stringermi di nuovo forte a te.

Io sono bellissima, con i miei boccoli biondi, la bocca rosea ed il nasino all’insù.

Nessuno ha un vestito bello come il mio: con i volants e un nastro rosso come cintura. Chissà dove sarà andato a finire, quel nastro… non me lo ricordo mica.

E’ bello sognare, anche se i sogni non si avverano: mi basta chiudere l’unico occhio rimasto, per non vedere più tutto questo buio.


 
§§§§

Cosa volete che vi dica? Questo è il momento serotino di sciocco sentimentalismo di una (quasi) quarantacinquenne (aaargh!!) che un tempo era innamorata delle sue bambole, finite chissà dove.
Chissà, forse le ama ancora.
E, al solito, la quasi quarantacinquenne scribacchia e posta su efp senza fine di lucro alcuno: ivi compresa questa flashfic.



bambola-rotta
immagini alta risoluzione free download

(Pure l’immagine tratta da Google e quivi postata non mi fa guadagnare un centesimo, con rispetto del copyright)
  
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